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Estratto del documento

COSTI DI MANUTENZIONE (ORDINARIA)

ESEMPIO: In data 1/9/N la società riceve una fattura per servizi di manutenzione ordinaria

relativi agli impianti per euro 1.000 + IVA20%. Pagamento a mezzo banca conto corrente in

pari data.

COSTI DI MANUTENZIONE (STRAORDINARIA)

ESEMPIO: In data 1/9/N la società riceve una fattura per servizi di manutenzione che

aumentano il valore e la funzionalità degli impianti per euro 1.000 + IVA 20%. Pagamento a

mezzo banca conto corrente in pari data. 18

NT14 Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda 20-21/11/2018

NT14 LE RIMANENZE DI MAGAZZINO

DEFINIZIONE:

Le rimanenze di magazzino sono valori economici comuni a due esercizi e riguardano

processi produttivi, iniziati e non conclusi alla fine del periodo amministrativo, che troveranno

compimento in quello successivo mediante il realizzo diretto per i beni destinati al mercato

e indiretto per quelli che dovranno subire ulteriori trasformazioni. Le rimanenze di magazzino

assumono importanza particolare nelle imprese industriali e commerciali.

Le rimanenze di magazzino rappresentano beni destinati alla vendita o che concorrono alla

loro produzione nella normale attività della società.

Le principali tipologie di rimanenze di magazzino disciplinate sono:

• le materie prime, ivi compresi i beni acquistati soggetti ad ulteriori processi di

trasformazione (cd. semilavorati di acquisto);

• le materie sussidiarie e di consumo (costituite da materiali usati indirettamente nella

produzione);

• i prodotti in corso di lavorazione (materiali, parti e assiemi in fase di avanzamento);

• i semilavorati (parti finite di produzione interna destinate ad essere utilizzate in un

successivo processo produttivo);

• le merci (beni acquistati per la rivendita senza subire rilevanti trasformazioni);

• i prodotti finiti (prodotti di propria fabbricazione).

Sono considerate materie prime tutti quei materiali che sono alla base per la fabbricazione

e produzione di altri beni tramite l'utilizzo di opportune lavorazioni e processi industriali che

permettono di ottenere il prodotto finale desiderato.

• Le materie sussidiarie e i materiali di consumo sono assimilabili alle materie prime,

in quanto anch’essi debbono concorrere al processo produttivo, con la peculiarità che

il loro contributo è indiretto, in quanto svolgono una funzione strumentale o

complementare.

• I prodotti in corso di lavorazione sono il risultato di lavorazioni iniziate e non ancora

completate. Trattasi di materiali, parti e insiemi di beni nei differenti stadi di

lavorazione, con identità fisica non ancora definita.

• Sono considerati semilavorati quei beni che, pur non avendo ancora terminato il ciclo

di produzione, hanno raggiunto una loro identità fisica e contabile. 1

NT14 Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda 20-21/11/2018

• Sono considerati prodotti finiti quei beni che sono pronti per la vendita.

“Fasi”:

Il processo valutativo delle rimanenze è articolato in due

1. Identificazione quantità in giacenza

2. Valorizzazione quantità in giacenza.

1. Identificazione quantità in giacenza

 Inventario fisico

 Rilevazioni permanenti di magazzino

2. Valorizzazione quantità in giacenza.

Il processo di valutazione delle rimanenze di magazzino è un processo:

• complesso, a causa della non omogenea composizione merceologica del magazzino

(beni solidi, liquidi, gassosi, beni specifici, beni fungibili) e del diverso stadio di

lavorazione dei beni:

 beni non ancora immessi nel processo produttivo (materie prime, sussidiarie,

di consumo);

 beni in corso di lavorazione e semilavorati;

 beni in attesa di essere collocati sul mercato (prodotti finiti, merci);

• delicato, poiché a seconda del criterio di valutazione prescelto (costo di

acquisto/produzione o presunto valore di realizzo, e/o diverse configurazioni di costo)

si potranno conseguire diversi gradi di prudenza, ma anche diversi effetti sul reddito

di esercizio dell’anno e di quello successivo.

CODICE CIVILE

Richiamo principi di redazione del bilancio

L’art. 2423-bis (nuovo) definisce i principi di redazione del bilancio:

• la valutazione delle voci deve essere fatta secondo prudenza e nella prospettiva della

continuazione dell’attività;

• la rilevazione e la presentazione delle voci è effettuata tenendo conto della sostanza

dell’operazione o del contratto;

• dell’esercizio, anche se

si deve tener conto dei rischi e delle perdite di competenza

conosciuti dopo la chiusura di questo;

• all’altro. La nota

i criteri di valutazione non possono essere modificati da un esercizio

l’influenza

integrativa deve motivare la deroga e indicarne sulla rappresentazione

della situazione patrimoniale e finanziaria e del risultato economico.

Costanza di applicazione dei metodi prescelti nella valutazione delle rimanenze di

magazzino

L’uniformità di metodo (ad esempio, LIFO, FIFO, costo medio ponderato) nella valutazione

del magazzino è condizione essenziale per la corretta determinazione dei risultati

dell’esercizio. Le rimanenze finali si valutano con gli stessi metodi delle rimanenze iniziali.

Nei casi eccezionali in cui si cambi il metodo di valutazione (ad esempio, da costo LIFO a

l’effetto

costo FIFO) si determina di tale cambiamento. Il cambiamento di metodo per la

determinazione del costo dei beni fungibili in rimanenza costituisce un cambiamento di

principio contabile (cfr. OIC 29 “Cambiamenti di principi contabili, cambiamenti di stime

chiusura dell’esercizio”).

contabili, correzione di errori, fatti intervenuti dopo la 2

NT14 Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda 20-21/11/2018

La competenza economica dei fattori produttivi a breve ciclo di utilizzo:

Classificazione

Art. 2424:

C) Attivo circolante:

I Rimanenze:

1) materie prime, sussidiarie e di consumo;

2) prodotti in corso di lavorazione e semilavorati;

3) lavori in corso su ordinazione;

4) prodotti finiti e merci;

5) acconti

Totale

La voce “acconti” comprende le somme corrisposte ai fornitori prima della consegna dei

relativi beni.

L’art. 2425 codice civile prevede che:

• gli acquisti di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci, siano riportati tra i costi

di produzione, alla voce B6;

• le variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti

siano comprese nel valore della produzione, nella voce A2;

• le variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo e merci siano

comprese nei costi della produzione, nella voce B11.

art. 2425:

A) Valore della produzione:

2) variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti;

B) Costi della produzione:

11) variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci;

A) Valore della produzione:

2) variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti

NB. Si iscrivono in tale voce solo le variazioni delle rimanenze dei prodotti in corso

di lavorazione, dei semilavorati e dei prodotti finiti

 Se rimanenze finali >rimanenze iniziali (SEGNO +)

 Se rimanenze finali< rimanenze iniziali (SEGNO -)

 Se rimanenze finali=rimanenze iniziali (NESSUNA RILEVAZIONE) 3

NT14 Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda 20-21/11/2018

B) Costi della produzione

11) Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci;

NB. Si iscrivono in tale voce solo le variazioni delle rimanenze di materie prime,

sussidiarie, di consumo e di merci

 Se rimanenze finali >rimanenze iniziali (SEGNO -)

 Se rimanenze finali< rimanenze iniziali (SEGNO +)

 Se rimanenze finali=rimanenze iniziali (NESSUNA RILEVAZIONE)

Le svalutazioni dei beni inclusi nelle rimanenze di magazzino sono rilevate a rettifica diretta

dei relativi valori iscritti all’attivo. I ripristini di valore determinano un incremento delle

rimanenze finali di magazzino, nei limiti del costo originariamente sostenuto. Le relative

componenti negative o positive di conto economico si riflettono, a seconda della natura della

riferiscono, nelle voci A2 “variazioni delle rimanenze di prodotti

rimanenza cui si in corso di

lavorazione, semilavorati e finiti” e B11 “variazioni delle rimanenze di materie prime,

merci”.

sussidiarie, di consumo e

I contributi in conto esercizio ricevuti per l’acquisto di beni inclusi nelle rimanenze sono

rilevati nella voce A5 “altri ricavi e proventi”, in linea con quanto espressamente previsto

dall’articolo 2425 codice civile. I costi sostenuti per gli acquisti di materie prime, sussidiarie,

di consumo e merci sono rilevati tra i costi di produzione, alla voce B6, al lordo dei contributi

Alla chiusura dell’esercizio, la variazione delle

in conto esercizio ricevuti per tali acquisti.

semilavorati e prodotti finiti è rilevata nelle voci B11 “variazioni

rimanenze di materie prime,

rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo e merci” o A2 “variazioni

delle delle

al

rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti” netto dei contributi

ricevuti.

Bilancio in forma abbreviata (art. 2435-bis c.c.) e bilancio delle micro-imprese (art.

2435-ter c.c.)

Ai sensi dell’articolo 2435-bis, abbreviata “lo stato

del codice civile nel bilancio in forma

nell’art. 2424 con lettere maiuscole e

patrimoniale comprende solo le voci contrassegnate

con numeri romani”. Pertanto, rimanenze sono esposte nell’attivo dello stato patrimoniale

le

nel loro complesso sotto la voce CI Rimanenze. Le stesse semplificazioni si applicano nel

dell’art. 2435-ter

bilancio delle micro-imprese ai sensi del codice civile.

“variazioni delle rimanenze

Nel conto economico del bilancio in forma abbreviata le voci A2

semilavorati e finiti” e A3 “variazioni dei lavori in

di prodotti in corso di lavorazione, corso su

ordinazione” possono essere tra loro raggruppate in un’unica voce denominata A2-3

“variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti e dei lavori

ordinazione”.

in corso su Le stesse semplificazioni si applicano nel bilancio delle

ai sensi dell’art. 2435-ter

microimprese del codice civile.

RIMANENZE (appunti 20/11 mancano i primi 20minuti) NT14

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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Gandalf_il_grigio di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodologie e determinazioni quantitative d'azienda e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Cantù Elena.