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Letteratura inglese

Prof. Cifarelli

Stefano Bricca

Storia della letteratura: Avanguardie, Modernismo, poesia

Con la morte della regina Vittoria, nel 1901, si chiuse l'era Vittoriana, durata 60 anni. La Gran Bretagna era diventata, grazie a lei, una grande potenza mondiale e un impero. Con la morte della regina si concluse un'epoca culturale, e il mondo stava cambiando: ci sono state grandi scoperte scientifiche e tecnologiche, che furono utilizzate durante la Prima Guerra Mondiale per annientare il nemico. Questa guerra fu uno spartiacque: prima della guerra c'era continuità col passato; dopo invece c'è uno sguardo verso la modernità, il cambiamento, l'innovazione, in molti aspetti.

Nel 1900 Freud pubblicò il saggio sull'interpretazione dei sogni, che influenzò non poco la letteratura europea. La rivolta del primo Novecento non fu solo sociale, ma anche artistica: si svilupparono vari movimenti e avanguardie. Il Futurismo italiano portò all'Imaginismo e al Vorticismo in Inghilterra. L'esigenza di molti era quella di distaccarsi dal passato e di reinterpretare la modernità. Il movimento e lo spostamento delle persone aveva portato al cosmopolitismo: la letteratura inglese era prodotta anche da artisti non inglesi. Basti pensare a Eliot e Pound, che erano americani. Inoltre, molti autori si spostarono a Parigi, come Joyce che cercò di pubblicare i suoi primi testi proprio in Francia.

Il contesto e la cultura erano quindi cosmopolite, internazionali, e non più legati a una sola nazione. La tendenza generale di inizio secolo era la sperimentazione: venne abbandonato il romanzo vittoriano e vennero ricercate nuove forme. Nel romanzo vittoriano prevaleva il contenuto e la forma, ovvero la scrittura e la comunicazione; era legato alla tradizione. Le avanguardie si svilupparono e presero spunto dall'arte e dal disegno: gli autori quindi manipolarono la struttura del vecchio romanzo.

Nel primo decennio del secolo ci furono varie mostre, impressioniste e post-impressioniste. Per fare un esempio, il pittore Cézanne era più interessato alla forma rispetto al contenuto dei suoi dipinti. Questo ideale si diffuse tra gli intellettuali, che cominciarono la ricerca di nuove forme per scrivere: Virginia Woolf e James Joyce cercarono di applicare nella letteratura quello che Cézanne aveva fatto nell'arte. Dalle avanguardie si diffuse quindi il concetto di sperimentazione, e avvenne una sorta di rivoluzione. Le forme del passato vengono totalmente messe in discussione: è impossibile rappresentare la realtà per come la si conosce, per come la si vede. Sono necessarie dunque nuove tecniche, con le quali possa prevalere l'aspetto psicologico (stream of consciousness).

Le avanguardie però ebbero vita breve: nel 1914 si bloccarono a causa della guerra, e si bloccò la loro forza eversiva. Nel dopoguerra mutano varie caratteristiche, muta l'approccio degli stessi autori innovativi, molti dei quali erano morti in guerra: gli avanguardisti erano spesso bellicosi ed è anche questo il motivo per il quale si fermarono i movimenti. Invece non mutarono nelle caratteristiche coloro che non parteciparono fisicamente alla guerra, ovvero autori tra cui Joyce, Woolf ed Eliot. Vissero comunque la guerra da civili, e i loro capolavori nacquero proprio subito dopo il conflitto. La guerra fa maturare il loro lavoro e ciò che avevano acquisito dalle avanguardie, e la lotta contro le arti e la letteratura precedente dava i suoi frutti. Gli avanguardisti erano bellicosi proprio perché rifiutavano la Belle Époque, i suoi concetti, le sue ricchezze: per loro la guerra era la sola igiene del mondo. Mentre quindi nel primo dopoguerra le avanguardie sfumano, le tecniche sperimentali e rivoluzionarie che descrivono la pische sorgono. I piccoli gruppi di avanguardia scrissero dei manifesti. Esistevano anche numerose riviste, che promuovevano gli stili di determinati autori e provavano a diffonderli. C'era la consapevolezza di quello che si voleva fare. Le riviste furono fondamentali perché permisero la pubblicazione di varie opere sperimentali.

In pochi si aspettavano una guerra così vasta e lunga: era ritenuta impossibile in Europa, avrebbe distrutto il sistema politico ed economico, non conveniva e avrebbe comportato troppi disagi. Nonostante il carattere antieconomico, gli scontri tra le varie politiche estere si realizzarono davvero in un'impresa disastrosa, che per molti fu l'occasione per provare a ripulire i problemi sociali e...

politici esistenti; vi erano tutte le caratteristiche per portare anche a una rivoluzione sociale. La guerra era per molti uno strumento per rigenerare, rinnovare, risanare: si pensava in generale a una guerra veloce e non ampia. I giovani di allora non conoscevano la guerra, poiché non ne furono combattute in Europa per vari decenni. La Prima Guerra Mondiale si rivelò uno scontro mai visto, totalmente differente dalle guerre precedenti.

La poesia del 1900 reagisce al Vittorianesimo. C’è un rinnovo nella forma e nei contenuti. I poeti georgiani usavano sonetti ed elegie, ovvero forme tradizionali. Solo le avanguardie sfruttarono forme meno classiche nella poesia. I poeti di guerra invece mantennero forme tradizionali, come sonetti ed elegie, utilizzando un linguaggio realistico.

Hardy era inglese; Yeats era irlandese; Pound ed Eliot erano americani, e i poeti georgiani erano per la maggior parte inglesi: da tutti questi poeti si presenta la contrapposizione al Vittorianesimo, ma gli approcci sono diversi. Il trio non inglese è il più importante per la poesia dei primi 20 anni del Novecento e furono esponenti del movimento modernista. Larkin invece rifiutò il Modernismo e tornò indietro, riprendendo Hardy, vero inglese.

Pound

Mentre da una parte c’era Hardy, dall’altra si stavano formando le avanguardie, interessate maggiormente all’arte visiva. Nonostante questo, il movimento rivoluzionario si allargò anche alla letteratura. In Inghilterra si svilupparono Vorticismo e Imagismo. L’Imagismo lavorava più sulla poesia: c’è un rinnovo, sia nella forma, sia nel contenuto. Pound è il caposaldo dell’Imagismo ed è considerato il suo iniziatore. Propose un modo nuovo e totalmente rivoluzionario di fare poesia.

La poesia romantica e vittoriana avevano una forte soggettività, erano incentrate sull’Io del poeta, anche se in maniera differente. Pound invece proponeva una poesia più oggettiva, condannando la poesia moralistica e didascalica. L’attenzione passa quindi dal soggetto a un oggetto, e Pound rappresenta una situazione in modo tale che si crei un’immagine. C’è quindi l’avvicinamento all’arte visiva, tanto cara agli avanguardisti. La poesia imagista è necessariamente breve, così da cogliere l’immediatezza di un momento. Non è narrativa, né descrittiva, bensì si crea un impatto che rappresenta oggettivamente una scena. Pound era influenzato fortemente dalla forma giapponese dell’haiku.

Con In a station of the Metro, Pound crea un’immagine di un misero momento, all’apparenza insignificante. È la perfetta trascrizione di un haiku giapponese in un’altra lingua: c’è economia nel modo di esprimersi. Il titolo, insieme ai due versi della poesia, contribuisce all’insieme, alla comprensione. C’è una folla indifferenziata, ma alcuni volti spiccano: sembrano apparire meglio, ma per pochi istanti. Pound cerca le parole per restituire questa sensazione al lettore, una sensazione di velocità, bellezza, colore, possibile solo con la forma dell’haiku. Non c’è sentimento del poeta, non c’è insegnamento: c’è solo velocità e immediatezza, temi futuristi. Quest’attimo è anche simile all’epifania modernista, è breve ma intenso. Così come fanno i modernisti, Pound si oppone alla poesia romantica, sentimentale e vaga. Il poeta infatti pone al centro della breve opera la città e la folla, crowd, temi non convenzionali in poesia.

Col Modernismo, la realtà viene concepita in soli frammenti: non è possibile rappresentare la realtà nella sua completezza, i modernisti ne accorgono ed è per questo che isolano momenti e li fanno durare più di quel che realmente durano. Gli autori quindi isolano attimi, eventi e sentimenti al di fuori del tempo e dello spazio. Le avanguardie si opponevano alla tradizione: il linguaggio e i temi mutano, ed è forse grazie alle avanguardie se prese piede la sperimentazione letteraria.

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
25 pagine
14 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/10 Letteratura inglese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher steeeegtfo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura inglese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Cifarelli Maria Rita.