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NO PUBBLICA AMMINISTRAZIONE AL TEST SCRITTO, SI ORALE.
Potere giudiziario: riporta alla teoria della separazione dei poteri: diverse funzioni assegnate a diversi
organi, altrimenti sarebbe un caos. Garantire ai giudici l'indipendenza è un elemento che nel funzionamento
di uno stato liberale e democratico è un esigenza irrinunciabile perchè se il potere giudiziario non è
indipendente, altrimenti i rischi di tenuta del sistema democratico sono molto forti. Quello di tenere separato
il potere giudiziario della politica è un tema che c'è da sempre. Prima la giustizia era amministrata per i conti
del re, i giudici erano inamovibili, il re non poteva spostare un giudice solo perchè era visto come un
elemento di disturbo della vita politica. 3 o 4 disposizioni della costituzione,
titolo IV dedicato alla magistratura.
Concetto di indipendenza: cosa vuol dire indipendenza dei magistrati e giudici (i due termini non sempre
coincidono, il magistrato ha un ruolo piu ampio, il secondo emette una sentenza)? Ci sono due modi di
intenderla in relazione a due diverse disposizioni:
Art. 101.: La giustizia è amministrata in nome del popolo. I giudici sono soggetti soltanto
alla legge". Prima parte richiamo al popolo dell'articolo 1, la sovranità appartiene al popolo, ha un
peso, un significato. Decisivo il secondo comma che esprime un significato dell'indipendenza di
natura funzionale: si vuole garantire l'indipendenza al giudice nel momento in cui decide, in cui
rende giustizia in nome del popolo; quando decide è soggetto soltanto alla legge, cioè l'insieme
delle norme dell'ordinamento, egli non decide perchè sottoposto a una pressione politica o perchè
soggetto a un interesse economico, l'unico elemento che deve vincolare il giudice è la soggezione al
diritto. Questo aspetto da l'idea di dare alla legge l'essere l'unico elemento rispetto al qualela
decisione del giudice verrà adottata, questo gli garantisce indipendenza. Tuttavia, questo tipo di
indipendenza funzionale può non bastare poichè il giudice è una persona come le altre, con
ispirazioni.
Indipendenza di natura organizzativa che non tutela il giudice quando giudica ma rispetto al
suo status professionale complessivo. Ci si preoccupa di garantire ciò che il giudice fa al di fuori del
giudizio, per fare ciò vi è un organo: il consiglio superiore della magistratura.
Consiglio superiore della magistratura: garantisce l'indipendenza dei giudici al di fuori del giudizio e
durante il giudizio. Il consiglio e la corte costituzionale sono due cose diverse anche se può esserci un punto
che può sovrapporle. Questo è un organo che garantisce l'autogoverno di tutti i magistrati ordinari, garantisce
con una natura particolare che le decisioni che riguardano i magistrati ordinari sono prese da un organo
indipendente dalla politica. La corte costituzionale è
un organo che serve a garantire il controllo delle leggi e impedire che ci siano leggi in contrasto con la
costituzione. Il CSM non è un giudice, invece la CC si, è il
giudice che assicura il primato della costituzione sulla legge per impedire che il parlamento approvi leggi in
contrasto.
Il CSM artt. 103, 104, 105.
Art 104: la magistratura costituisce un organo autonomo e indipendente da ogni altro potere:
obiettivo rispetto al quale viene creato il CSM dalla costituzione. Impedire che i giudici possano
essere una corporazione, casta separata dagli altri poteri dello Stato, garantito da come è strutturato
il CSM. CSM: 3 membri di diritto e un numero
non esplicitato dalla costituzione (esprime solo la proporzione) che oggi sono 24 membri elettivi;
presieduto dal presidente della repubblica (1 membro di diritto), organo che rappresenta l'unità:
CSM non è separato. Gli altri 2 membri sono il primo presidente della Corte di Cassazione (organo
di vertice del potere giudiziari, e il procuratore generale della corte di cassazione: svolge funzione
di pubblico ministero. La costituzione prevede dei membri elettivi, eletti per 2/3 da tutti i magistrati
ordinari tra gli appartenenti alle varie categorie (magistrati eletti da magistrati), 1/3 eletti dal
parlamento in seduta comune tra una serie di persone che hanno particolari requisiti in campo
giuridico (professori ordinari in materie giuridiche e avvocati con 15 anni di servizio.
1958: ha avuto attuazione la legge sul CSM. La legge prevedeva che 20 fossero eletti dai magistrati
ovvero 2/3, invece 10 dal parlamento in seduta comune; tuttavia, un po' di anni dopo negli anni '80
è stata modificata da 20 a 16 e da 10 a 8 (totale 27 membri cioè 24+3). L'elezione del
avviene ogni 4 anni e i membri elettivi non sono immediatamente rieleggibili. Quando il parlamento
in seduta comune elegge gli 8 membri laici (in contrapposizione a togati)vengono eletti con una
maggioranza qualificata (2/3 e poi 3/5), ovvero un accordo che va oltre quello che regge un
governo.
Art. 106: Requisiti per diventare membri effettivi: professori universitari ordinari in materie
giuridiche o avvocati in servizio da 15 anni. Quando fu scritta la costituzione esistevano
nell'università solo i professori ordinari, negli anni '70 ci fu il boom di iscrizioni all'università e
accanto a questi fu aggiunta la categoria dei professori associati e dei ricercatori. Un professore
associato può fare tutto tranne diventare rettore. La
costituzione prevede che il CSM elegga un vicepresidente fra i componenti designati dal
parlamento.
Il CSM non è un giudice ma si occupa dei giudici.
Art. 105.: si occupa dell'assunzione dei magistrati, delle assegnazioni dei magistrati, dei
trasferimenti, delle promozioni, degli eventuali provvedimenti di natura disciplinare che vengono
assunti dal CSM, i magistrati hanno poi una loro responsabilità in campo civile. La costituzione
riconosce l'inamovibilità dei magistrati
Art. 107: "I magistrati sono inamovibili. Non possono essere dispensati o sospesi dal
servizio né destinati ad altre sedi o funzioni se non in seguito a decisione del Consiglio superiore
della magistratura, adottata o per i motivi e con le garanzie di difesa stabilite dall'ordinamento
giudiziario o con il loro consenso." In alternativa può deciderlo il ministro della giustizia, però è un
organo politico, aver creato il CSM fa si che tutto ciò che riguarda la vita lavorativa del giudice non
può essere nelle mani della politica perchè andrebbe a minare la sua indipendenza, aver previsto
questo organo vuole servire a garantire quei profili di indipendenza organizzativa di una funzione
delicata.
Pubblico ministero: si occupa dell'accusa, che può portare al giudizio.
Art. 112: "Il pubblico ministero ha l'obbligo di esercitare l'azione penale." Se ha notizia di un reato deve
procedere. L'azione può concludersi anche con un'archiviazione. Quando è stato commesso uno di quei fatti
che l'ordinamento punisce in modo grave, non viene fatto un trattamento privilegiato, comunque l'azione
penale va iniziata: questa è una garanzia. Obiettivo: assicurare che tutti si sia uguali davanti alla legge,
situazioni uguali trattate in modo uguale.
Ministro della giustizia: a cosa serve?
Art. 110: "Ferme le competenze del Consiglio superiore della magistratura, spettano al Ministro della
giustizia l'organizzazione e il funzionamento dei servizi relativi alla giustizia."
Corte costituzionale
La costituzione è rigida: procedimento aggravato. La corte c'è per verificare che il parlamento non approvi
leggi che vanno contro la costituzione, strumento per garantire il primato della costituzione nei confronti di
leggi contrarie alla costituzione. Non approva le leggi di riforma della costituzione perchè dichiara o
respinge quelle contrarie, non approva nulla. Il primato della
costituzione sulle leggi può essere garantito astrattamente e nel concreto utilizzando due diversi modelli di
giustizia costituzionale:
Modello diffuso di costituzionalità: modello tipico statunitense; vuol dire che nel corso di
qualsiasi giudizio/processo può accadere che un giudice deve usare una norma di legge, se egli
ritiene che sia contraria alla costituzione la mette da parte, la disapplica. E' diffuso perchè tutti i
giudici hanno questo potere. L'inconveniente è che se ad es. il giudice di uno Stato la applica e
quello di un altro la disapplica, il rischio è che ci sia una discordanza sull'applicazione che si evita,
negli USA, in virtu del principio dello stare decisis: nasce nel diritto anglosassone, qualora un
giudice deve applicare una disposizione si adegua alla decisione presa dalla decisione presa
dall'organo gerarchicamente superiore, cioè vale il primato del precedente giurisprudenziale emesso
dall'organo giurisdizionale di grado superiore; nel momento in cui il giudice deve applicare una
legge, se il giudice della corte suprema degli USA (vertice della magistratura statunitense) ha preso
una certa decisione, deve adattarsi a questa. Ha fatto fatica ad attecchire in Europa.
Modello accentrato di costituzionalità: sistema del nord Europa (Scandinavia) e in parte in
Svizzera. E' il modello europeo perchè deve molto al grande giurista Kelsen (nasce a Praga, va negli
USA) è tra coloro che definirono questo secondo modello e anche un tentativo di attuazione. In
quello diffuso tutti i giudici devono verificare se una legge è conforme alla costituzione; in quello
accentrato è potere del tribunale costituzionale o corte costituzionale, un solo organo ha il potere di
verificare la costituzionalità. Fu un tema difficile
durante la formazione della costituzione: pensare a un giudice sopra la legge non era una bella idea,
sinista preoccupata che la corte avrebbe limitato il potere del parlamento. Una volta entrata in
vigore fu la DC a mettere il freno amano, la Corte venne istituita molti anni dopo, inizia nel 1956.
Palazzo della consulta: sede della corte.
Scelta dell'assemblea costituente di creare un organo competente a verificare/giudicare la conformità della
legge alla costituzione. La sentenza della Corte è dirompente.
La composizione della Corte è significativa: 15 giudici anche se ora sono solo 13, è importante ricordare
come e da chi vengono scelti: 5 vengono scelti dal presidente della repubblica, 5 dal parlamento in seduta
comune e 5 dalle supreme magistrature. La nomina da parte del presidente dei giudici è un potere
formalmente e sostanzialmente suo; per il parlamento per la nomina è richiesta la maggioranza qualificata
dei 2/3 cioè la stessa della revisione costituzionale e dell'elezione del presidente. Il fatto che sono 13 oggi &egrav