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RICERCA SUL SUCCESSO SCOLASTICO DEI RAGAZZI DA FAMIGLIE CON STATUS DIVERSI
RICERCA: gra co di una ricerca che è stata fatta da Open Police, un sito che fa analisi politico-sociali, e la Fonazione con i Bambini, istituito presso la presidenza del Consiglio dei Ministri che fadelle attività di intervento e di valutazione sulle politiche di inclusione sociale per i bambini. Si tratta di una ricerca sui dati invalsi, che mostra come cambiano i risultati delle prove invalsi per diversi studenti a seconda dello status socio-economico della famiglia, quindi dal livello socio-economico-culturale della famiglia, e si vede che:
- Nel caso di alunni appartenenti a famiglie di status medio-alto o alto, è più facile, frequente, che gli alunni che provengono da queste famiglie abbiano dei risultati buoni od ottimi nelle invalsi
- Nelle famiglie di status socio-economico-culturale più basso, i risultati insufficienti aumentano, tanto che più della metà degli studenti non raggiunge risultati soddisfacenti nelle prove invalsi
status sociale medio e alto hanno una capacità verbale maggiore, e soprattutto il modo con cui parlano, il loro linguaggio, è più adeguato al contesto scolastico. Quindi Bernstein, sociologo del linguaggio che scrive negli anni '60 e che ha un orientamento di tipo marxista, vede la questione della deprivazione linguistica in termini di rapporto tra classe borghese e classe operaia, che identifica due distinti codici linguistici:
- Chi proviene da un contesto operaio proviene da un contesto in cui c'è una forte identificazione e condivisione dei dati di contesto, quindi per capirsi non serve spiegarsi tanto, è sufficiente un linguaggio condensato, e riflette anche i ruoli, le posizioni che si hanno, piuttosto che quello che si è. Quindi il codice linguistico della classe operaia è un linguaggio ristretto ed ha alcune caratteristiche, cioè che utilizza poche forme verbali, non incoraggia l'articolazione nella comunicazione,
Predilige una comunicazione semplice, limitata, con molti sottintesi, appunto perché si riferisce a aspettative e situazioni condivise e limitate: il linguaggio è dunque prevedibile, poiché chi parla e ascolta hanno delle aspettative condivise, quindi anche se non si usano forme linguistiche elaborate, le persone a cui ci si rivolge capiscono (TEORIA DELLA DEPRIVAZIONE LINGUISTICA).
Nelle famiglie borghesi si adotta un codice elaborato, cioè si adotta un numero di forme verbali alternative più ampio, che incoraggia l'articolazione verbale, e non c'è il riferimento a posizioni date per scontate ma c'è l'espressione dell'individualità: si parla molto e si parla di sé. Poiché si tratta di un codice con molte forme verbali, incoraggia un'astrazione, un'individuazione, e dunque risulta anche meno comprensibile.
Per chi parla e ascolta, quindic'è la necessità di un'elaborazione maggiore, richiede un'articolazione maggiore nel parlare:
- Una persona che ascolta deve sapere a cosa si riferisce la persona che parla
- Il parlante spiega a chi ascolta con un'articolazione molto maggiore.
I. Il codice elaborato si adatta meglio al codice richiesto dalla scuola
Quindi dire che il successo scolastico dipende dalla capacità verbale in larga misura significa dire il codice elaborato si adatta meglio al codice richiesto dalla scuola, che è tipico della classe borghese, perché a scuola si richiede un'articolazione di forme verbali alternative, di usare un linguaggio producendo delle astrazioni, di articolare una narrazione di sé, e quindi chi arriva a scuola da un ambiente famigliare che già fa fare queste cose risulta avvantaggiato rispetto a chi arriva invece da un ambiente famigliare senza questo tipo di codice: Bernstein ci dice che questi
Ultimi sono linguisticamente privati. Quindi questo è un esempio di variazione sociale del linguaggio che è legata a diversi gruppi sociali: l'appartenenza a diversi gruppi sociali, ad esempio ad una classe in questo caso, comporta il possesso di codici linguistici diversi e comporta l'uso di un linguaggio diverso da quello usato da altri.
II. Come si definisce uno status come alto o basso? Bernstein riconduce tutto all'uso dei codici linguistici all'interno delle famiglie, collegandoli a una dimensione di classe. Ma per definire che uno status sia alto, medio o basso, nelle ricerche fatte, si usa l'ISCS, che è un indice che è stato elaborato dall'OCSE, che combina tre dimensioni:
- Il titolo di studio dei genitori, se è basso (elementare), medio (superiori) o alto (livello superiore)
- L'occupazione del padre e della madre
- L'ITEM di possesso
provengono da una classe operaia in una situazione subordinata: la scuola crea le condizioni perché questi non riescano a scuola, e crea dall'altra parte crea le condizioni che riescano a scuola i bambini che provengono dalla classe borghese. mettere insieme la dimensione della stratificazione. Quindi quello di Bernstein è un tentativo di sociale a quello della variabilità del linguaggio. (classi borghesi o operaie)
I. Italiano che fa un ragionamento analogo. Sempre negli anni '60 c'è la figura di un intellettuale che in Italia esprime la stessa idea sul collegamento tra stratificazione sociale e variabilità del linguaggio: Don Milani, che scrive un libro che è rimasto famoso, 'Lettera a una Professoressa', in cui fa un ragionamento che non è molto diverso da quello che diceva Bernstein: la questione è la stessa di Bernstein, lingua come fonte che produce diseguaglianze attraverso il ovvero dellasistema della
LA MOBILITÀ SOCIALE
Dunque Bernstein ci dà un esempio di analisi sociale, una visone che vede la variabilità socialedel linguaggio come un aspetto da studiare. Ma che siano o non siano correlati con il linguaggio,il divario nel successo scolastico produce sicuramente degli e etti sulla mobilità sociale.
71fi fi fi fi ff ff fi fiSOCIOLOGIA - PROF. ARNALDI Eva Burbapassaggio di individui o gruppi da uno strato sociale all'altro, o da unaMOBILITÀ SOCIALE: è ilposizione all'altro, che può essere di classe, di ceto o di stato. In particolare, si parla di mobilitàsociale ascendente, o di mobilità sociale discendente, che possono essere individuali o di gruppo.• es. generazioni per raggiungere reddito medio del paese partendo da un decile,
Ovvero dal 10% della popolazione con meno reddito: es. in Cile è pari a 6 anni, in Italia a 5, nei paesi scandinavi 2 o 3 anni. Che cosa aumenta la possibilità di mobilità sociale ascendente? L'istruzione, ma interpretando in termini linguistici, Bernstein dice che il differenziale del successo scolastico coincide esso stesso sull'istruzione, quindi è un 'cane che si morde la coda', poiché in questa la struttura della società ineguale si riproduce anche attraverso l'istruzione.
2. GENERE (MASCHI E FEMMINE)
C'è una differenziazione dell'uso del linguaggio anche in base al genere: es. grafico sull'uso del linguaggio su Facebook, in cui vengono evidenziate le differenze linguistiche basate sul genere. Gli studiosi hanno fatto un'analisi del contenuto dei post su Facebook di maschi e femmine: hanno contato le parole e i segni grafici che vengono usati, es. shopping, birthday, excited... sono le parole
differenze tra i due sessi. Le femmine tendono ad avere una maggiore percentuale di grasso corporeo rispetto ai maschi, che di solito hanno una maggiore massa muscolare. Inoltre, le femmine hanno generalmente una struttura ossea più leggera rispetto ai maschi. Dal punto di vista ormonale, le femmine producono maggiori quantità di estrogeni, che sono responsabili dello sviluppo delle caratteristiche sessuali secondarie femminili, come il seno e le curve del corpo. I maschi, d'altra parte, producono maggiori quantità di testosterone, che è responsabile dello sviluppo delle caratteristiche sessuali secondarie maschili, come la voce profonda e la crescita dei peli sul viso e sul corpo. In termini di comportamento, le femmine tendono ad essere più empatiche e comunicative rispetto ai maschi, che sono spesso più inclini a comportamenti aggressivi e competitivi. Tuttavia, è importante sottolineare che queste sono solo tendenze generali e che ci sono molte eccezioni individuali. In conclusione, le differenze tra i due sessi sono evidenti sia dal punto di vista fisico che comportamentale. Queste differenze sono il risultato di una combinazione di fattori genetici, ormonali e ambientali.