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RICERCA SUL SUCCESSO SCOLASTICO DEI RAGAZZI DA FAMIGLIE CON STATUS DIVERSI

RICERCA: gra co di una ricerca che è stata fatta da Open Police, un sito che fa analisi politico-sociali, e la Fonazione con i Bambini, istituito presso la presidenza del Consiglio dei Ministri che fadelle attività di intervento e di valutazione sulle politiche di inclusione sociale per i bambini. Si tratta di una ricerca sui dati invalsi, che mostra come cambiano i risultati delle prove invalsi per diversi studenti a seconda dello status socio-economico della famiglia, quindi dal livello socio-economico-culturale della famiglia, e si vede che:

  • Nel caso di alunni appartenenti a famiglie di status medio-alto o alto, è più facile, frequente, che gli alunni che provengono da queste famiglie abbiano dei risultati buoni od ottimi nelle invalsi
  • Nelle famiglie di status socio-economico-culturale più basso, i risultati insufficienti aumentano, tanto che più della metà degli studenti non raggiunge risultati soddisfacenti nelle prove invalsi
alunni di queste famiglie hanno dei risultati insufficienti nelle prove invalsi, divario che si mantiene anche nel tempo (prove invalsi di quinta elementare, di terza media, di seconda superiore, ...): questo divario, sull'apprendimento dell'italiano nel caso della partire di d'italiano della prova, si mantiene nel tempo. Ma non solo nel caso dell'italiano, ma anche nelle altre materie ci sono delle situazioni simili: sia per la parte di italiano che per la parte di matematica e inglese c'è un divario più o meno ampio, ma in ogni caso esiste, che corrisponde alla differenza tra le famiglie con uno status socio-economico-culturale della famiglia. Quindi al peggiorare della condizione famigliare calano gli apprendimenti di tutte le materie, quindi questo conferma che c'è un rapporto tra lo status socio-economico-culturale della famiglia e il risultato che i ragazzi ottengono. Domanda: perché c'è questa differenza? Cosaceto sociale più elevato hanno maggiori competenze linguistiche rispetto a quelli provenienti da famiglie con un ceto sociale più basso. Questo perché le famiglie con uno status economico medio-alto investono di più nelle risorse educative, come libri e materiali didattici, e attribuiscono maggiore importanza allo studio. II. Le aspettative genitoriali sono un altro fattore determinante. Le famiglie con uno status economico medio-alto tendono ad avere aspettative più elevate per i loro figli riguardo al successo scolastico. Questo crea un ambiente familiare in cui si attribuisce maggiore importanza allo studio e si incoraggia attivamente il raggiungimento di buoni risultati. L'interpretazione di Bernstein sostiene che il successo scolastico dipende anche dalla capacità di utilizzare il linguaggio in modo appropriato. Le competenze linguistiche sono correlate allo status sociale, con gli studenti provenienti da famiglie con uno status economico più elevato che hanno una maggiore padronanza del linguaggio. Questo può influenzare il successo scolastico, poiché il linguaggio svolge una funzione cognitiva e comunicativa importante nello studio. In sintesi, il divario nel successo scolastico tra studenti provenienti da famiglie con uno status economico medio-alto e quelli provenienti da famiglie con uno status economico più basso può essere attribuito principalmente alle differenze nelle risorse economiche e materiali disponibili e alle aspettative genitoriali riguardo al successo scolastico.

status sociale medio e alto hanno una capacità verbale maggiore, e soprattutto il modo con cui parlano, il loro linguaggio, è più adeguato al contesto scolastico. Quindi Bernstein, sociologo del linguaggio che scrive negli anni '60 e che ha un orientamento di tipo marxista, vede la questione della deprivazione linguistica in termini di rapporto tra classe borghese e classe operaia, che identifica due distinti codici linguistici:

  • Chi proviene da un contesto operaio proviene da un contesto in cui c'è una forte identificazione e condivisione dei dati di contesto, quindi per capirsi non serve spiegarsi tanto, è sufficiente un linguaggio condensato, e riflette anche i ruoli, le posizioni che si hanno, piuttosto che quello che si è. Quindi il codice linguistico della classe operaia è un linguaggio ristretto ed ha alcune caratteristiche, cioè che utilizza poche forme verbali, non incoraggia l'articolazione nella comunicazione,

Predilige una comunicazione semplice, limitata, con molti sottintesi, appunto perché si riferisce a aspettative e situazioni condivise e limitate: il linguaggio è dunque prevedibile, poiché chi parla e ascolta hanno delle aspettative condivise, quindi anche se non si usano forme linguistiche elaborate, le persone a cui ci si rivolge capiscono (TEORIA DELLA DEPRIVAZIONE LINGUISTICA).

Nelle famiglie borghesi si adotta un codice elaborato, cioè si adotta un numero di forme verbali alternative più ampio, che incoraggia l'articolazione verbale, e non c'è il riferimento a posizioni date per scontate ma c'è l'espressione dell'individualità: si parla molto e si parla di sé. Poiché si tratta di un codice con molte forme verbali, incoraggia un'astrazione, un'individuazione, e dunque risulta anche meno comprensibile.

Per chi parla e ascolta, quindic'è la necessità di un'elaborazione maggiore, richiede un'articolazione maggiore nel parlare:

  1. Una persona che ascolta deve sapere a cosa si riferisce la persona che parla
  2. Il parlante spiega a chi ascolta con un'articolazione molto maggiore.

I. Il codice elaborato si adatta meglio al codice richiesto dalla scuola

Quindi dire che il successo scolastico dipende dalla capacità verbale in larga misura significa dire il codice elaborato si adatta meglio al codice richiesto dalla scuola, che è tipico della classe borghese, perché a scuola si richiede un'articolazione di forme verbali alternative, di usare un linguaggio producendo delle astrazioni, di articolare una narrazione di sé, e quindi chi arriva a scuola da un ambiente famigliare che già fa fare queste cose risulta avvantaggiato rispetto a chi arriva invece da un ambiente famigliare senza questo tipo di codice: Bernstein ci dice che questi

Ultimi sono linguisticamente privati. Quindi questo è un esempio di variazione sociale del linguaggio che è legata a diversi gruppi sociali: l'appartenenza a diversi gruppi sociali, ad esempio ad una classe in questo caso, comporta il possesso di codici linguistici diversi e comporta l'uso di un linguaggio diverso da quello usato da altri.

II. Come si definisce uno status come alto o basso? Bernstein riconduce tutto all'uso dei codici linguistici all'interno delle famiglie, collegandoli a una dimensione di classe. Ma per definire che uno status sia alto, medio o basso, nelle ricerche fatte, si usa l'ISCS, che è un indice che è stato elaborato dall'OCSE, che combina tre dimensioni:

  1. Il titolo di studio dei genitori, se è basso (elementare), medio (superiori) o alto (livello superiore)
  2. L'occupazione del padre e della madre
  3. L'ITEM di possesso
ovvero le risorse che si possiedono: es. un posto tranquillo per studiare, un computer, una scrivania, Internet a casa, una camera personale dove studiare,… Dunque collegando queste tre dimensioni si arriva all’indice che se è medio ha valore 0, mentre i valori positivi corrispondono ad uno status medio-alto o alto, e i valori negativi invece indicano che lo status è basso. Quindi questi dati danno una spiegazione che implicitamente è la spiegazione della deprivazione linguistica delle classi con uno status basso. III. Le conclusioni di Bernstein Bernstein inserisce questo discorso in un quadro marxista, in cui arriva a una conclusione già la sovrastruttura serve a tenere in piedi la struttura, vista, ovvero che quindi serve a mantenere la posizione di dominio di certe classi: la scuola, per Bernstein, per omogeneità di codice con quello borghese, fa sì che funzioni da sovrastruttura, e che quindi aiuti a mantenere i bambini e i ragazzi che

provengono da una classe operaia in una situazione subordinata: la scuola crea le condizioni perché questi non riescano a scuola, e crea dall'altra parte crea le condizioni che riescano a scuola i bambini che provengono dalla classe borghese. mettere insieme la dimensione della stratificazione. Quindi quello di Bernstein è un tentativo di sociale a quello della variabilità del linguaggio. (classi borghesi o operaie)

I. Italiano che fa un ragionamento analogo. Sempre negli anni '60 c'è la figura di un intellettuale che in Italia esprime la stessa idea sul collegamento tra stratificazione sociale e variabilità del linguaggio: Don Milani, che scrive un libro che è rimasto famoso, 'Lettera a una Professoressa', in cui fa un ragionamento che non è molto diverso da quello che diceva Bernstein: la questione è la stessa di Bernstein, lingua come fonte che produce diseguaglianze attraverso il ovvero dellasistema della

LA MOBILITÀ SOCIALE

Dunque Bernstein ci dà un esempio di analisi sociale, una visone che vede la variabilità socialedel linguaggio come un aspetto da studiare. Ma che siano o non siano correlati con il linguaggio,il divario nel successo scolastico produce sicuramente degli e etti sulla mobilità sociale.

71fi fi fi fi ff ff fi fiSOCIOLOGIA - PROF. ARNALDI Eva Burbapassaggio di individui o gruppi da uno strato sociale all'altro, o da unaMOBILITÀ SOCIALE: è ilposizione all'altro, che può essere di classe, di ceto o di stato. In particolare, si parla di mobilitàsociale ascendente, o di mobilità sociale discendente, che possono essere individuali o di gruppo.• es. generazioni per raggiungere reddito medio del paese partendo da un decile,

Ovvero dal 10% della popolazione con meno reddito: es. in Cile è pari a 6 anni, in Italia a 5, nei paesi scandinavi 2 o 3 anni. Che cosa aumenta la possibilità di mobilità sociale ascendente? L'istruzione, ma interpretando in termini linguistici, Bernstein dice che il differenziale del successo scolastico coincide esso stesso sull'istruzione, quindi è un 'cane che si morde la coda', poiché in questa la struttura della società ineguale si riproduce anche attraverso l'istruzione.

2. GENERE (MASCHI E FEMMINE)

C'è una differenziazione dell'uso del linguaggio anche in base al genere: es. grafico sull'uso del linguaggio su Facebook, in cui vengono evidenziate le differenze linguistiche basate sul genere. Gli studiosi hanno fatto un'analisi del contenuto dei post su Facebook di maschi e femmine: hanno contato le parole e i segni grafici che vengono usati, es. shopping, birthday, excited... sono le parole

differenze tra i due sessi. Le femmine tendono ad avere una maggiore percentuale di grasso corporeo rispetto ai maschi, che di solito hanno una maggiore massa muscolare. Inoltre, le femmine hanno generalmente una struttura ossea più leggera rispetto ai maschi. Dal punto di vista ormonale, le femmine producono maggiori quantità di estrogeni, che sono responsabili dello sviluppo delle caratteristiche sessuali secondarie femminili, come il seno e le curve del corpo. I maschi, d'altra parte, producono maggiori quantità di testosterone, che è responsabile dello sviluppo delle caratteristiche sessuali secondarie maschili, come la voce profonda e la crescita dei peli sul viso e sul corpo. In termini di comportamento, le femmine tendono ad essere più empatiche e comunicative rispetto ai maschi, che sono spesso più inclini a comportamenti aggressivi e competitivi. Tuttavia, è importante sottolineare che queste sono solo tendenze generali e che ci sono molte eccezioni individuali. In conclusione, le differenze tra i due sessi sono evidenti sia dal punto di vista fisico che comportamentale. Queste differenze sono il risultato di una combinazione di fattori genetici, ormonali e ambientali.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
125 pagine
4 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher 20eva01 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trieste o del prof Arnaldi Simone.