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Teoria delle rappresentazioni sociali
Moscovici – uno dei più importanti esponenti della psicologia sociale
Integra e rielabora la prima edizione del suo lavoro che esce 15 anni dopo nel 1976
Origini ispirazione riferita a un saggio di Durkheim del 1898. Distingue le rappresentazioni individuali e quelle collettive:
Individuali= oggetto della psicologia …
Rappresentazioni collettive = oggetto della sociologia. Forme intellettuali strutturate e sedimentate nel tempo all’interno di una società che riguardano religioni, morale, diritto ecc.
- nascono e si sedimentano all’interno di una società
- hanno come oggetto temi di ampia portata
- sono condivise da quanti appartengono alla società
La sola appartenenza a una società di rende permeabili a una serie di rappresentazioni collettive senza che necessariamente abbiamo contribuito a costruirlo, lo ereditiamo dal passato
Moscovici formula il concetto di rappresentazione sociale, si
differenzia dalle collettive per due principali aspetti: - specificità = le rappresentazioni sociali non riguardano temi di ampia portata ma riguardano fenomeni specifici. Non sono condivise da tutti i membri di una società - flessibilità = sono dinamiche, in continuo mutamento e costantemente negoziate e definite DEFINIZIONI DI RAPPRESENTAZIONE SOCIALE Moscovici: elaborazione di un oggetto sociale da parte di un gruppo o una comunità per permettere ai propri membri di comportarsi e di comunicare in modo comprensibile - L'oggetto sociale deve essere rilevante (non necessariamente fisico) - Non si parla di società ma di gruppi o comunità - Processo che consente la comunicazione all'interno di un gruppo o una comunità. Ci permettono di poter parlare di un oggetto sociale con i membri di una comunità - Rappresentazione sociale che nasce dalla comunicazione ma anche come un processo che consente lacomunicazione all'interno di un gruppo (doppio ruolo della comunicazione) Jodelet (allieva di Moscovici) Le rappresentazioni sociali come forma di conoscenza socialmente elaborate e condivise aventi un fine pratico e concorrente alla costruzione di una realtà comune ad un insieme sociale- Duplice natura delle rappresentazioni come un qualcosa di elaborate da un gruppo e funzionali alla gestione della realtà sociale all'interno del gruppo (finalità cognitive e pratiche) FUNZIONI Secondo Moscovici tutto ciò di cui si può parlare es. al bar, in famiglia, è oggetto di rappresentazione sociale. Le rappresentazioni sociali nascono per comprendere e familiarizzare con dei fenomeni sconosciuti. I fenomeni sconosciuti arrivano da ciò che Moscovici chiama Universo reificato, ovvero l'universo entro il quale gli esperti vanno a definire formalmente alcune questioni. All'interno di questo universo nascono le conoscenze.esperte, formate dagli esperti. Le rappresentazioni sociali nascono nel momento in cui queste conoscenze esperte entrano nel dibattito quotidiano e quindi gli individui, pur non avendone conoscenze dettagliate, sono chiamati a prendere posizione rispetto a questi fenomeni, mediante le cosiddette teorie del senso comune. Le rappresentazioni sociali sono forme di conoscenza quotidiane basate sulle teorie del senso comune che, mediante la comunicazione coi membri del gruppo di appartenenza, vanno a costituire una realtà condivisa quotidiana non esperta dell'oggetto sociale.
Moscovici rivendica una posizione distante rispetto all'idea di volgarizzazione, ovvero il presupposto che nel passaggio da un universo unificato a quello consensuale si andasse a impoverire e semplificare troppo un fenomeno. Lui parla di socializzazione per mettere in risalto che i due universi per lui hanno la stessa importanza. Questa unidirezionalità tra i due universi è andata a sfumarsi,
sempre di più si va a prevedere un rapporto tra i due universi circolare e quindi processi di conoscenza interattivi
Non tutti i fenomeni sociali sono rappresentazione di fenomeni sociali ma solo quelli rilevanti
Rappresentazioni sociali – teorie del senso comune socialmente costruite e condivise mediante la comunicazione al fine di rendere familiare qualcosa di sconosciuto o poco noto, ma rilevante.
CONDIZIONI PERCHÉ SI FORMINO LE RAPPRESENTAZIONI
Affinché si formi una rappresentazione sociale, il fenomeno deve essere socialmente rilevante:
- condiviso e contestualizzato in un determinato contesto culturale.
- Relativo a temi in cui ci sia ambiguità rispetto al modo in cui sono definiti, un ampio grado di discrezione nel definire l’oggetto. Deve interessare gruppi sociali differenti su alcuni aspetti più che su altri.
- ci deve essere una pressione all’inferenza, ovvero deve essere rilevante al punto da sentirmi obbligato a prendere una posizione.
Esprimere un'opinione. Deve esercitare una pressione nei confronti della comunità.
TIPOLOGIE DI RAPPRESENTAZIONI
Le rappresentazioni sociali sono condivise ma non necessariamente consensuali. Condivise perché sono costruite socialmente dallo scambio e condivisione di informazione che avviene tra i membri di un gruppo, ma non sono consensuali, ovvero membri di un gruppo possono avere posizioni differenti rispetto a quel fenomeno.
Tre tipi che si distinguono per il loro grado di consensualità e stabilità che hanno rispetto al gruppo sociale in cui vengono proposte:
- Egemoniche = hanno il più alto grado di consensualità tra i membri e di stabilità nel corso del tempo. Rappresentazioni sociali condivise da tutti i membri di un gruppo o una società in modo uniforme.
- Emancipate = rappresentazioni in cui non c'è consensualità ma sono previsti posizionamenti differenti rispetto alla questione di rappresentazioni sociali.
Queste posizioni non sono tra loro incompatibili, quindi possono coesistere all'interno di un gruppo o comunità. Rappresentazione sociale in cui alcuni elementi sono consensuali tra tutti i membri mentre altri meno ma sono co-presenti. Questo fa sì che la dinamicità della rappresentazione avvenga per inerzia, la rappresentazione andrà a cambiare in modo fluido nel corso del tempo; in modo naturale e lento.
- Polemiche = livello più basso di consensualità e stabilità della rappresentazione. Sono presenti posizioni e voci differenti attorno a una questione ma prevedono che queste posizioni siano tra loro conflittuali, in contrasto con l'altro, quindi dallo scontro si produce con una rottura un cambiamento repentino della rappresentazione sociale.
26/10/21
LA LEZIONE DI MOSCOVICI
Ricerca su come la conoscenza della psicoanalisi si sia diffusa nella società francese di fine anni '50. Moscovici nel suo dottorato approfondisce il tema della
psicoanalisi da come le persone vedessero e concepissero l'anozione di psicoanalisi.Libro - la psicoanalisi
Interviste, questionari e facendo un'analisi del contenuto dei quotidiani
Ricerche di taglio qualitativo, obiettivi diversi rispetto alla social cognition
Obiettivo di indagare come la psicoanalisi si sia diffusa in Francia negli anni 50 con metodi di interviste, questionari e analisi stampa
Moscovici si interroga su diversi aspetti ed elementi della dinamica delle rappresentazioni sociali:
- Come nascono le rappresentazioni sociali?
Per rispondere fa riferimento a quanto emerge dall'analisi delle interviste dei questionari e va a definire i principali meccanismi da cui si generano le rappresentazioni sociali - processi generatori:
Oggettivazione = processo che permette di crearsi una rappresentazione iconografica dell'oggetto. Trasforma ciò che è astratto in qualcosa di concreto, un'immagine es. personificazione eFigurazioneAncoraggio = incorpora ciò che è sconosciuto in qualcosa di familiare, già esistente.
Processo mediante il quale andiamo ad ancorare, incorporare l'oggetto di rappresentazione che è poco noto in conoscenze già esistenti.
Processi tra loro interdipendenti, agiscono insieme in modo intrecciato per far sì che una rappresentazione sociale nasca e si sviluppi.
Dal 1961 in poi la questione dell'interdipendenza è stata oggetto di dibattito degli studiosi di queste teorie, non è chiaro il peso specifico di ciascuno dei due processi nella creazione di una rappresentazione sociale.
- A quali condizioni nascono le rappresentazioni sociali?
L'oggetto deve essere condiviso socialmente e contestualizzato in un contesto culturale, ma ci sono altre condizioni necessarie per la sua creazione:
dispersione informazione = prevede che l'oggetto deve essere qualcosa di non familiare
focalizzazione = deve interessare gruppi
Sociali differenti su alcuni aspetti§ pressione all’inferenza = il fenomeno, l’oggetto deve essere attivante per le§ persone, un qualcosa su cui ci sentiamo di doverci esprimere e prendere unaposizione-
Come si trasformano le rappresentazioni sociali? Le rappresentazioni sociali sono dinamiche: nascono, esistono, si trasformano e possono scomparire. Tre tipi di trasformazione:
- Trasformazione senza rottura = la trasformazione avviene in modo lineare e§ naturale che vede la coevoluzione della società e dell’oggetto in questione, senza che avvenga qualcosa di scatenante
- Trasformazione progressiva = avviene con l’introduzione di elementi che vanno ad§ arricchire e modificare la rappresentazione iniziale
- Trasformazione radicale = avviene rapidamente, a seguito di un evento esterno§ percepito come irreversibile (disastri naturali)
SISTEMI DI COMUNICAZIONE
Moscovici sceglie delle testate giornalistiche con posizionamenti ideologici differenti
tra loro a un sacramento religioso. - propaganda = stampa militante comunista, mira a promuovere e diffondere un'ideologia specifica, in questo caso il comunismo. La psicoanalisi viene presentata come uno strumento di liberazione e di lotta contro l'oppressione sociale e capitalista. Inoltre, è interessante notare come le tre testate abbiano approcci diversi nei confronti della psicoanalisi. Mentre la stampa generalista si limita a diffondere informazioni senza prendere una posizione critica, la stampa cattolica cerca di adattare la psicoanalisi ai principi della religione cattolica, eliminando alcuni concetti considerati inaccettabili. D'altra parte, la stampa militante comunista utilizza la psicoanalisi come strumento di lotta politica e sociale. Questi diversi sistemi di comunicazione riflettono le diverse prospettive e obiettivi delle testate e dimostrano come la stessa idea possa essere trattata in modo diverso a seconda del contesto e delle ideologie dominanti.È un'azione che avviene in un confessionale. Sceglie cosa dire o non dire per orientare un certo tipo di giudizi.