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Funzione semplice minorante:
Definizione: Insieme di tutte le funzioni semplici maggioranti
Insieme di tutte le funzioni semplici minoranti in
Definizione: Una funzione limitata si dice integrabile (secondo Riemann) in
Definizione di integrale definito
Se una funzione è integrabile, tale valore comune si chiama integrale (di Riemann) di esteso all'intervallo
e si indica con
se si chiude l'ultimo
funzione caratteristica
limitata in
Somma superiore di Riemann
Somma inferiore di Riemann
vale
(quindi la funzione è integrabile)
Questo è un altro modo di scrivere
la condizione di integrabilità la sommatoria si indica
con questa S storta il passo diventa
Origine del simbolo: sempre più piccolo
se M e m diventano f(x)
Siano e due funzioni integrabili (secondo Riemann) nell'intervallo
allora la somma è integrabile in
Siccome vale per le funzioni semplici,
e vale vale anche per le funzioni generiche
è integrabile
allora
Se è
integrabile inè allora lo è anche in ogni intervallo e in
Se è integrabile inè allora lo è anche in
ci sono due classi di funzioni che sono sempre derivabili a priori:
- le funzioni continue in un intervallo chiuso e limitato
- le funzioni monotone in un intervallo chiuso e limitato
intervallo chiuso e limitato
Una funzione continua in , è integrabile in
Una funzione crescente e limitata in , è integrabile in
(decrescente) Le funzioni monotone possono anche non essere continue, perché tanto hanno sempre e solo discontinuità di tipo salto
funzione limitata e definita in ma non integrabile (secondo Riemann)
cioè se x è razionale
se Non si può disegnare
cioè se x è irrazionale
Una funzione semplice maggiorante deve essere in tutti i punti razionali di
Qualunque intervallino si prenda, al suo interno c'è sempre un razionale, e quindi la funzione semplice è in tutto
D'altra parte una funzione semplice
minorante deve essere in tutti i punti irrazionali di Ma in ogni intervallino c'è sempre un irrazionale, quindi la funzione semplice minorante è sempre in tutto non è integrabile (secondo Riemann)
Il problema è che gli intervalli, per quanto piccoli sono finiti, mentre l'oscillazione tra 0 e 1 è infinita. Vale solo se
In generale: Vale anche se
Sia una funzione integrabile nell'intervallo poniamo a allora se è continua, allora per la definizione di inf e sup:
per la proprietà :
Il numero reale poiché è continua, per il Teorema dei valori intermedi:
Supponiamo che a allora vale ancora
Infatti per quanto dimostrato prima si può togliere il - scambiandogli estremi di integrazione
Sia una funzione integrabile in sappiamo che è integrabile in qualunque sottointervallo, prendiamo allora come estremo sinistro e prendiamo l'estremo destro variabile
Funzione Integrale
Integrale definito:
- Si sa quando esiste
difficile da calcolare Integrale definito: Integrale indefinito (primitive):Pregi - Si sa quando esiste - A volte si sa calcolareDifetti - È difficile da calcolare - Non si sa quando esistechiuso e limitato
Sia una funzione continua nell'intervallola sua funzione integrale è derivabilee si ha ( ovvero è una primitiva di )( cioè )
Inoltre se è una qualunque primitiva diallorain particolare
La prima parte risolve il problema di esistenza dell'integrale indefinito
La seconda parte risolve il problema di calcolo dell'integrale definito
A volte questo teorema si spezza in due:- la prima parte si chiama: secondo teorema del calcolo integrale- la seconda parte si chiama: primo teorema del calcolo integrale
E inoltre questa formula è chiamata: Formula Fondamentale del Calcolo Integrale: h può essere sia positivo che negativo( può essere sia che )
Per il Teorema della media integrale contra e( nel teorema della media integrale non
importa l'ordine tra <strong>e</strong>) non si sa dove sia Perciò In entrambi i casi ξ tende a x poiché è continua Sia una qualsiasi primitiva di <em>(definizione di primitiva)</em> è costante incorollario del teorema di Lagrange In particolare: se prendiamo <strong>Se non è continua non vale più il teorema fondamentale</strong> Sia <em>limitata e integrabile (secondo Riemann)</em> in <strong>a</strong> <strong><= x <= b</strong> allora Facciamo vedere che <strong>Teorema della media integrale</strong> per il <strong>Teorema del confronto</strong>: è una primitiva Ci sono due modi: - Si calcola <em>la G(x)</em> tra <strong>a</strong> e <strong>b</strong> - Si calcolano tra <strong>a</strong> e <strong>b</strong> i singoli elementi della formula dell'integrazione per parti. <em>derivabile e invertibile</em> Sia una primitiva di <strong>f(x)</strong> Ci sono due modi: - Ma questo metodo richiede il calcolo di <em>F(b) - F(a)</em> - Ma con questo metodo dobbiamo cambiare gli estremi di integrazione Sia <em>integrabile</em> Sottografico Ma può cambiare segno: In generale: Siano <em>integrabili</em> In generale: Per il calcolo dell'area degli integrali definiti ci sono due condizioni:
limitato
limitata
Tuttavia se si toglie l'una o l'altra condizione, in alcuni casi è ancora possibile calcolare l'area
L'intervallo non è limitato
Questa regione di piano con una base di lunghezza infinita può avere un'area?
Definizione: Sia f(x), diremo che f(x) è integrabile (in senso improprio) in [a, b], se:
∫f(x)dx esiste finito il limite a+∫f(x)dx e converge
Se il limite ∫f(x)dx o esiste ma è infinito, diremo che f(x) NON è integrabile (in senso improprio)
positivamente
diverge
non converge negativamente
converge
diverge
limitato
Ora è l'altezza che è infinita
Definizione: Una funzione non limitata in [a, b], per qualche a < x < b, si dice integrabile (in senso improprio) in [a, b], se ∫f(x)dx esiste finito il limite a+∫f(x)dx e converge
Se il limite ∫f(x)dx o esiste ma è infinito, diremo che f(x) NON è integrabile (in senso improprio)
converge
diverge
Se la funzione è illimitata in un punto che non è un estremo bisogna separare in due casi.
Sono due
Integrali diversi, per questo usiamo due lettere. Non si può fare un solo integrale. Se si ha una singolarità sia a destra che a sinistra, bisogna separare l'integrale e studiare i due casi separati. A piacere.
Quindi in generale se si ha più di una singolarità, esse vanno studiate separatamente, non possono essere condensate in un integrale solo. Non converge.
È giusto che la somma di queste due aree faccia 0, ma questo non è l'integrale improprio.
Come stabilire se un integrale converge o meno senza usare la definizione, cioè senza calcolare la primitiva? Converge. Converge.
Converge per forza perché sta sotto a che ha un'area finita, quindi come potrebbe avere un'area infinita e cioè divergere? Diverge. Diverge.
Se l'area di è infinita, poiché sta sopra anche la sua area deve necessariamente essere infinita. Sia integrabile in e supponiamo che e allora è integrabile in senso improprio in e.
Siano due funzioni integrabili in supponiamo che L possa essere infinito, quindi g(x) può essere 0 infinito di ordine inferiore rispetto a f(x) dello stesso ordine. Assumiamo che g(x) possa essere infinito di ordine superiore rispetto a f(x). A volte questi due casi si chiamano: Teorema del Confronto Asintotico Generalizzato.
Funzioni definite in un intervallo limitato)
Siano due funzioni integrabili in supponiamo che A volte questi due casi si chiamano: Teorema del Confronto Asintotico Generalizzato.
Se i teoremi sono ancora validi, f(x) è continua in a per il teorema del confronto. Come g(x) prendo f(x), cioè confronto f(x) con una funzione che "va come" f(x) (sfruttando il limite notevole).
g(x) è continua in a per il teorema del confronto. Diverge, lo confronto con Diverge, quindi non si può confrontare con questo. Lo si può confrontare solo se anche questo diverge.
Per il segno della funzione in un intorno di δ, non conosciamo il segno, è uguale al segno.
Per qualche ora sappiamo il segno definito per il teorema del confronto visto che f "va come", la confrontiamo proprio con l'integrale improprio converge assolutamente se l'integrale improprio converge assolutamente se se Se un integrale converge assolutamente, converge anche semplicemente. Non è vero il contrario. Perché non è vero il contrario? Cit: "vi do giusto un cenno del perché non è vero"... 14 min!!! Cambia continuamente segno, quindi non si possono usare i teoremi precedenti. Usando la definizione però, si è in grado di dire che questo integrale converge diverge. I criteri del confronto e del confronto asintotico danno condizioni sufficienti ma non necessarie. Cioè non è vero che tutti gli integrali che convergono vanno a 0 velocemente cambiano segno. Visto che non hanno limite, il teorema del confronto fallisce, ma questo non vuol dire che l'integrale non converga si dimostra infatti che
converge converge Area di un qualsiasi triangolino converge Quest'area converge anche se la funzione non va a 0 È un'equazione che coinvolge: la variabile , la funzione e la derivata prima L'incognita è la funzione Si chiama di primo ordine perché è coinvolta la derivata prima. Se fosse coinvolta la derivata seconda, sarebbe di secondo ordine. Si chiama ordinaria perché è coinvolta solo la derivata prima.