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DIFFERENZA TRA FIENO E PAGLIA
Fieno: erba essiccata in modo particolare, raccolta e immagazzinata ai fini di alimentare determinati animali, come bovini, equini, caprini, ovini. La qualità varia in funzione della specie, coltivazione, momento di raccolta e tipo di conservazione.
Paglia: non si tratta di un foraggio, si tratta di un sottoprodotto utilizzato come lettiera per gli animali, per una questione di pulizia. Si tratta di quel prodotto agricolo costituito dai culmi (fusti dei cereali) alla fine della maturazione della pianta. Può essere considerata come un sottoprodotto dell'agricoltura, perché è ciò che rimane dei cereali dopo la trebbiatura, una volta che la granella è stata raccolta, ricca di parete vegetale (NDF 85%SS).
DIFFERENTI TIPOLOGIE DI COLTIVAZIONE O PRODUZIONE DI...
FORAGGI• Pascoli o praterie d'alta quota (crescono anche più di 400 essenze differenti non foraggere) sono sempre più abbondanti, ma hanno sempre più importanza per l'ambiente e la biodiversità. (la montagna non è un luogo naturale. È un mosaico, un ambiente paesaggistico che è stato trasformato dall'uomo nei millenni per liberare le zone da bosco a zone da pascolo degli animali, oggi vengono per la maggior parte abbandonati e quindi si verifica la crescita di essenze non foraggere con il tentativo di una ricreazione vegetativa come il bosco.) Le funzioni dei pascoli di alta montagna e non solo sono: -Funzione protettiva: sia per l'ambiente che per i vegetali e gli animali, per la capacità di intrattenimento del terreno -Funzione anti-erosione: capacità di trattenimento del terreno molto forte -Funzione ecologica: prati e pascoli potenziano la biodiversità vegetale (più di 400 essenze differenti non foraggere)- Funzione storico-culturale: la tradizione materiale e immateriale delle Alpi affonda le radici nel mondo agro-pastorale
- Funzione produttiva: produzione di foraggio, di essenza che possono essere assorbiti come aromi, sapori a livello intestinali e rilasciate da esempio nel latte (soprattutto quello di alpeggio, in cui si nota maggiormente tali essenze, degli aromi e sapori)
Prati da sfalcio:
- Permanent (da più di 10 anni), sono prati in cui non avviene pascolo di animali, sono culture foraggere in cui si parla di oligofiti, se si hanno fino a 5 specie di essenza, mentre polifiti se si parla tra 10-20 essenze principali. Sono colture in diminuzione in certe aree troppo cariche di bestiame.
Erbai (annuali o poliennale):
- Alcuni esempi sono l'erba medica (solitamente si parla di una coltivazione di 3 anni), il frumento a apisello, il frumento, il mais, il triticale... Viene coltivata un'unica specie, sono più convenienti.
Rispetto alla coltivazione di maggiori specie vegetali e con maggiori essenze, quindi la qualità di un prato è decisamente inferiore rispetto a quella di erbai.
Il momento ottimale per la raccolta dei foraggi (erbai e prati) è il periodo di fine stadio vegetativo-inizio spigatura o di inizio fioritura per le leguminose, perché è il compromesso migliore tra quantità (SS, PG e energia) e qualità (NDF).
Come avviene oggi la "fienagione" (conservazione attraverso l'allontanamento dell'acqua, grazie all'azione del sole e del vento) in campo: sono tutte azioni meccaniche.
- Taglio
Al momento del taglio le erbe hanno in media dal 15 al 25% di sostanza secca, di acqua tra il 75-85% di acqua circa. Ci vogliono più di 5 giorni per il raggiungimento di acqua del 15% durante l'andamento di essiccazione. Gli steli ci impiegano più tempo per l'allontanamento dell'acqua, che avviene tramite vapore acqueo.
La capacità di trattenimento dell'acqua varia in base alla temperatura, durante le stagioni estive e primaverili la capacità è più alta, perché aumenta con l'aumento di temperatura dell'aria, mentre nelle stagioni più fredde diminuisce.
Se non si verificasse lo spostamento di aria, la fienagione sarebbe più lenta, quindi in periodi caldi vi è maggior intrattenimento. Se si verificano delle piogge si edifica un riassorbimento di acqua.
Il taglio avviene con o senza condizionamento (sistemi di taglio o flagelli quindi si parla di condizionamento per percussione oppure sono sistemi di rulli quindi si parla di condizionamento per compressione) della massa foraggera per facilitare l'allontanamento veloce dell'acqua.
Si tratta di un sistema non perfetto, tradizionale, perfezionato oggi con uso di macchinari.
2- Spargimento della massa
3- Raccolta in file (andanatura)
4- Rivoltamento della
massa5-EssiccazioneAvviene per l'azione combinata di sole di aria, il tempo necessario è variabile con il clima, solitamnetesi tratta di 2-5 giorni.Può essere effettuato in 2 tempi (in campo, nel primo/secondo giorno e in seguito in essiccatoio, inun fienile *) per accorciare la sosta in campo.*quindi viene trasportato in un fienile, in cui la massa è sparsa, oppure vengono portate in ulteriorestruttura apposita in cui vengono depositate le "rotoballe" che contengono ancora acqua sopra dellepiastre.Tra le piastre rialzate e il suolo circola aria calda grazie alla presenza di fori/grate e ovviamente unmotore (molto cara, a gasolio), in alternativa vengono utilizzati pannelli solari che scaldano l'aria.L'essiccazione o fienagione in due tempi avviene proprio per evitare il lento allontanamentodell'acqua ed evitare eventuali incidenti durante la fienagione, da cui si può monitorare il livello diacqua residua (raggiungimento
del 15%)Tale sistema permette un essiccazione sicuramente più veloce, permettendo il raggiungimento di quantità di acqua sicuro e più veloce (primo tempo in campo, viene tolta la maggior quantità)
Si tratta comunque di un sistema costoso per le strutture e per il riscaldamento dell'aria.
Meno il 5% infatti sono le rotoballe che vengono essiccate tramite tale sistema. (Utilizzato molto in montagna, Val D'Aosta..., covi e quindi in zone in cui vi sono maggiori precipitazioni, piove di più)
6- Raccolta
O vengono formate balle parallelepipede (sistema più faticoso, prettamente manuale e più costoso) o le classiche rotoballe, che sono quindi di maggiori dimensioni e sono più interessanti avendo una meccanizzazione migliore.
Sempre quando la quantità è tra il 15- 10% di acqua, al contrario se la quantità fosse maggiore si verificherebbe la creazione di muffe e quindi sarebbe inutilizzabile.
7- Conservazione
Il fieno deve essere conservato in un ambiente poco umido, senza contatto con la pioggia. La conservazione può durare anche più di un anno ed avviene nei fienili, che sono strutture molto semplici che impediscono l'arrivo di acqua. Alcuni problemi riguardanti la conservazione sono la possibile crescita di muffe su materiale non secco, la fermentazione (soprattutto interna) e la pioggia se non conservati in fienile.
N.B. Bisogna ricordare che la meccanizzazione ha aiutato i lavori nei campi, rappresentando una soluzione! Ovviamente vi sono anche aspetti negativi, riguardanti l'inquinamento. Il fieno non è il sistema migliore, vale meno del prodotto fresco, perché si verificano delle perdite in tutte le varie fasi della fienagione, tali perdite che possono essere misurate in sostanza secca.
Durante la fase del taglio vi è una perdita del 0-3% di sostanza secca, dovuta alla respirazione cellulare delle cellule della pianta (perdita inevitabile). Altre perdite avvengono in campo,
durante le fasi meccaniche, del 3-15% (parziale) delle fermentazioni in campo del 10-30% (parziale); il dilavamento del 0-5%% (evitabile) e della conservazione (0-15%) sempre evitabile. (Per esempi la fienagione in due tempi evita una ulteriore perdita di SS) Si hanno quindi una totale perdita di sostanza secca che varia dal 10-60% (in media 30%). Quindi la perdita maggiore avviene durante le movimentazioni. Se si osserva in energia tale perdita è del 25-75%, in media 40% di perdita energica, motivo per cui la fienagione non è il sistema migliore, ma si tratta del sistema tradizionale. Gli alimenti non sono quindi tutti uguali, la conservazione può quindi peggiorare molto la qualità dell'alimento. (Migliore con il sistema di fienagione a due tempi, ma costoso, inoltre anche il latte si preferisce il latte di cui gli animali si nutrono di fieno, rispetto a quello insilato per una questione di tradizione, di ricordi, di legame con il passato e diIl costo dell'insilamento è finalizzato a:
- migliorare la conservabilità del foraggio, con pH basso
- mantenere il valore nutritivo del foraggio fresco
- raccogliere foraggi altrimenti non conservabili come il mais
Per ottenere un buon insilato è necessario favorire la fermentazione lattica, che abbassa il pH. Per fare ciò, è necessario effettuare una raccolta veloce e iniziare un processo di anaerobiosi che continui nel tempo.
Francesco Samarani, dottore in agraria, batteriologo e creatore del "metodo cremasco" per la conservazione dei foraggi, ha sviluppato un sistema che prevede la conservazione di masse di foraggi al riparo dall'aria in silos muniti di coperchio.
Ecco come avviene la raccolta per l'insilamento dei foraggi:
- Taglio (da terra) a 20 cm da terra per il mais o superiore, mentre per le altre 3-5 cm da terra
- Trinciatura a lunghezze differenti in pezzi piccoli, facilitando l'allontanamento dell'aria tra le particelle e la
compressione.Per il mais a 1-2cm, 3-7cm per le graminacee; non viene effettuata in maniera regolare, vi sono particelle più grandi e più piccole, le rotoballe fasciate rimangono della lunghezza iniziale al momento del taglio. È un processo fondamentale per poter schiacciare la massa foraggera in maniera adeguata.
• trasporto veloce
Vengono create delle "trincee" ovvero iri di cemento armato, in cui nel momento della raccolta vengono ricoperti da telo nero, la massa foraggera trinciata viene trasportata in azienda presso tali trincee in cui viene schiacciata da trattori. Alla fine di tale operazione viene aggiunto un telo trasparente ricoperto in seguito da altri teli neri, ve ne effettuata per l'anaerobiosi, che aiuta la fermentazione lattica, che deve essere mantenuta, impedendo entrate di aria. Possono essere effettuate altre soluzioni, fasciamento di rotoballe (prodotto non ancora secco che viene quindi ricoperto in tale modo), creazione di
salamoni
ovvero tubi di plastica che vengono riempiti con salame e consumati come snack.