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ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE GRECA E ROMANA

MEDIOEVO ELLENICO

Caratterizzato dalla non durabilità dei materiali (legno e mattone cotto), come se dopo l’arte minoica si fosse deciso di non costruire più, l’unica forma d’arte furono le case monumentali in quanto dipinte.

Età arcaica-ritorno all’età della pietra.L’etichetta “Medioevo ellenico” (fine tardo-bronzo ed inizio dell’età del ferro) fu affibbiata dagli studiosi dell’800 e del ‘900 a questa età di concorrenza tra il mondo greco con l’evoluzione dell’arte micenea ed un Oriente molto sviluppato, infatti molti architetti greci si recano in Oriente ed in Egitto per studiare come costruire.

La Grecia era frammentata, la popolazione si concentra intorno ad entità statali dette poleis.Ci furono una serie di concussion che portarono alla fine dell’età micenea (terremoti, invasioni, crisi economica). Avviene un cambiamento sociale con l’età del ferro, i fabbri diventano una delle principali classi sociali, la cosiddetta borghesia del ferro, questo cambiamento è dovuto anche ad un cambiamento climatico che portò ad innovazioni tecnologiche.

Nasce così una società nuova:se prima c’era l’ANAX, il sovrano assoluto, politico, militare, religioso che aveva i massimi poteri e le classi intorno al sovrano erano composte da familiari che si trovavano nella cittadella con soldati e mercenari; in questa nuova società appare il BASILEUS, un nuovo sovrano circondato dalla borghesia che commercia e sa produrre il ferro.

L’economia è divisa in due poli molto forti: quella che regola l’estrazione del ferro e l’agricoltura, si creano clan familiari di contadini che servono gli aristocratici.I nuovi regni ruotano intorno alle poleis fortificate dall’ASTIU ovvero la cittadella, la CHORA, il territorio+la necropoli+il santuario+lotti terrieri+il DEMOS ovvero il popolo che non è solo quello che abita la città ma anche chi lavora le terre limitrofe.

Le necropoli greche erano costruite lungo le strade oppure nelle terre di appartenenza. I santuari segneranno punti di incontro tra le poleis, tra la città e il territorio, ma anche tra le varie città.La classe politica è divisa, il popolo avrà sempre un ruolo importante anche nella tirannide.Insieme al basileus, c’è la BÙLE, ovvero il Senato, tutti gli aristocratici (che si distinguevano in base al censo) a rotazione ne facevano parte.

Tra il XI e VII secolo a.C. ci fu la produzione delle ceramiche secondo diversi stili:-Stile protogeometrico (1000/900), semplice e lineare, l’arte micenea subisce un’evoluzione e si trasforma in submicenea;-Stile geometrico (900/700), evoluto dal punto di vista del calligrafismo;-Stile orientalizzante (730/600, protoraito e protocorinzio), verso l’età arcaica, la piccola statuaria si trasforma in grande con le kore e i kuri.

Il protogeometrico è caratterizzato da poche forme, semplici e comincia a vedersi una distinzione.Nasce l’EUBEA, ovvero dei centri di produzione artistica piuttosto che artigianale. Lo stile decorativo è a onde, a cerchi concentrici ed è uguale alla fase submicenea. Le forme sono legate al banchetto; anfore, coppe, idrie (3 anse) e il cratere (serve per mescere il vino).

Il geometrico nasce come si forma la bottega ed è inserita la forma umana ed animale in maniera semplificata. Nasce anche il KERAMIKOS, il quartiere della ceramica. I vasi più belli sono segnali o tombe, alti 1-2 mm, caratterizzati dal calligrafismo, decorati a fasce e registri che si ripetono (esposizione del cadavere o uomini sul carro). Linguaggio del GESTO come espressione dei sentimenti: gesti di portarsi la mani alla testa.

Ad Atene c’è lo stile dei Dipylon, un’anfora che poteva avere ciò che si donava al defunto oppure poteva avere le ceneri stesse del defunto, decorato con una PROTESIS FUNERARIA, ovvero una scena di funerale; l’anfora completamente decorata è tipica di Atene.Corinto-ceramiche più piccole, calligrafismo semplice, cronatismo diverso (fondo rosso argilloso).Mentre ad Atene ossiede le ceramiche diventano rosse poiché ricche di ferro.

Queste due città influenzano gli altri centri (come le Cicladi) e risentono di un mondo greco-orientale che sta sperimentando altri colori: troviamo delle ceramiche bicrome a Rodi e Cipro.

Argos, vicina a Corinto ma influenzata da Atene.

Beosia, sopra l'Attica, risente di uno stile autoctono.

Rodi, bicromia influenzata da Cipro, usa la tecnica del togliere l'ossigeno nella parte sottostante e mettere ossigeno nella parte superiore.

Cipro, è volutamente bicromia: il rosso si ottiene con il manganese mentre il nero è un ossido di ferro.

Dalla metà del VIII secolo agli inizi del VII c’è un’esecuzione rozza con scene figurate che preannunciano il mito rappresentato con animali nuovi.

L’orientalizzante è caratterizzato da geometrie che non vengono del tutto abbandonate, calligrafismo ridondante, palme, elementi vegetali, animali fantastici è sconosciuto al mondo greco e animali del mito.

Subisce le influenze dell’Oriente, probabilmente si trovano sulle stoffe=palmette, fiori di loto e papiro, la navigazione porta oggetti sconosciuti. Questo è un periodo florido per Corinto, che esporta tantissimo, ed è il centro egemone nei commerci marittimi.

Atene continua a produrre nelle grandi dimensioni, nasce lo stile a figure nere che segue una narrazione diversa. La rappresentazione del mito diventa un elemento ricorrente, è Atene stessa che introduce il mito.

La civetta è l’animale simbolo di Atene e di Atena, utilizzata per riconoscere la provenienza del vaso.

Architettura

Non si hanno monumenti in pietra, c’è questa scelta di costruire in maniera diversa. Lo scheletro era in legno, l’alzato in PISE o mattoni crudi, i tetti in STRAMINEO, ovvero paglia, rami o fango.

Erano comunque monumentali=città di Smirne. Le case a Smirne sono ellittiche, la struttura lignea è in mattoni crudi, tetti straminei, staccate dentro e fuori, aperte su un fronte con un palo in mezzo.

Solo nel VIII-IX secolo le case diventano rettangolari e la parte retrostante è absidata. Le case sono attestate da modellini di terra cotta. Si utilizza la stessa planimetria tra dimora e tempio. Le stoffe erano protette su questi modellini, schemi geometrici ricorrenti.

La parte più florida di questo periodo è l’EUBEA, in eretria e calcide.

-Heroon, Lefkandi= casa, necropoli e tempio allo stesso tempo. L’Heroon, culto del proprio eroe o fondatore della propria casa attesta nelle città coloniali. Il cuore è una sepoltura di un personaggio con i suoi cavalli (attestazione di ricchezza) che devono morire con il loro eroe.

Gli Heroa sono un culto antico, attestato nei poemi omerici ed in tutto il Mediterraneo, si tratta di un culto aristocratico che crolla nel V secolo. A volte c’è un CENOTAFIO, una tomba vuota senza l’eroe; ed un USHABATI (economi sono presente in egiziano), statuette che devono accompagnare il defunto, schiavi che nell’aldilà serviranno il defunto, simbolo del continuo dialogo tra Grecia ed Egitto.

-Tempio di Apollo Dafnephoros, tempio di una divinità. All’interno ha una bipartizione, perché il tetto è spiovente e deve essere retto da delle travi e perché Apollo è venerato insieme a sua sorella Artemide.

Artemide

Santuario di Apollo, Thermos: aula absidata rettangolare, legno, pise in mattoni crudi(materiali deperibili). Peristasi (spazio porticato) in legno. Difendere le pareti in pise da intemperie e dal Sole, non funzionale alla monumentalizzazione.

È un EKATOMPETON, ovvero lungo 100 piedi, è il tempio per eccellenza. Ha una decorazione dipinta, o meglio metope dipinte del 630 a.C., il linguaggio pittorico segue le ceramiche, decorazioni da stoffe, abbigliamento femminile decorato. La decorazione architettonica è DORICA, incarnato bianco mentre quelle maschi in rosso o bruno. Le figure femminili hanno un far risaltare le cromature dei vestiti, il fondo blu viene utilizzato il fondo bianco o giallo per caratterizzare la differenzazione degli ambienti.

Dettagli
A.A. 2020-2021
31 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ANT/07 Archeologia classica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valentinadesa99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Archeologia greca e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara o del prof Menozzi Oliva.