Estratto del documento

CATETERISMO ARTERIOSO

Non utile in emergenza

Serve per sapere in maniera continua la pressione arteriosa del pz.

Dato emodinamico affidabile. Monitoraggio in tempo reale, è possibile anche fare prelievi ematici ripetuti

anche eroga.

Vie di accesso

- Arteria radiale (polso)

Test di allen

- Arteria femorale (maggior informazioni)

- Arteria pedidia

MONITORAGGIO IN AREA CRITICA

CIRCOLAZIONE

1- elettrocardiogramma

2- pressione arteriosa

- Ecografia trans esofagea

1) valutazione frequenza cardiaca

- valutazione funzionalità del sistema cardiaco di conduzione

5 elettrodi e 2 derivazioni

D2 analisi posteriore

V5 analisi anterolaterale

2) volume di sangue nelle arterie

Caratteristiche dinamiche del flusso

Proprietà elastiche delle arterie

Metodi non invasivi: NIBP bracciale

Metodi invasivi: IBP incanulazione arterie

Intervallo minimo di misurazione 5 minuti.

MONITORAGGIO EMODINAMICO

- Pressione venosa centrale

- Cateterismo cardiaco dex

- Tecniche mininvasive (picco)

- Ecocardiogramma

OSSIGENAZIONE

FO2 e FCO2

Frazione di ingresso e uscito in O2

Pulsiossimetria

Saturi metro e pulsi ossimetro

Rapporto tra la concentrazione O2 legata all’emoglobina e la capacità totale di flusso dell’emoglobina

VENTILAZIONE

Misurazione CO2 aspirata e valutazione connessioni ventilatorie

CAPNOMETRIA

Misura la concentrazione di CO2 rappresenta la traccia grafica dell’andamento della concentrazione della

CO2 durante il ciclo respiratorio completo

EVENTO ACUTO CEREBRALE

Coscienza: capacità dell’individuo di avere relazioni

Come: situazione patologica in cui si hanno alterazioni della coscienza e funzioni di reazione agli stimoli

esterni

GLASGOW COMA SCALE

Valuta apertura occhi, risposta motoria e verbale da 15 a 3.

Decerebrazione: compromesso encefalo e tronco

- Retrazione

- Flessione

- Estensione

Nel coma c’è anche un alterazione del respiro per interessamento dei centri del respiro

Interessamento diencefalo (respiro Cheyn-Stoke)

Interessamento mesencefalo (respiro Kusmaul)

Iperventilazione (cheto acidosi diabetica)

Interessamento bulbo (respito Biot)

PUPILLE

Isocoiche: stessa dimensione

Isocicliche: tonde uguali ed hanno riflesso foto motore

MOVIMENTI OCULARI

Lenti, irregolari: occhi da bambola (istagmo laterale) lesioni meno profonde più reversibili rispetto all’assenza

del fenomeno.

Limiti GCS

- Apertura occhi

- Se pz intubato non ha risposta verbale e si da 1 per convezione

- Se non c’è coma, ma il pz non si muove per lesioni midollare

STADI DI COMA

Alterazione coscienza a livello variabile e differenti in maniera evolutiva

Torpore: deglutisce quindi i riflessi neurodegenerativi ci sono, spesso usa sostanze.

COMA LIEVE

Tendenza ad essere privati della coscienza la risposta al dolore è meno pronta. Riflessi tibiali

COMA DI GRADO MEDIO

Pz non più risvegliabile dallo stimolo verbale o dolorifico

COMA GRAVE

COMA GRAVISSIMO

MORTE CEREBRALE: può consentire espianto organi, cadavere a cuore battente

STATO VEGETATIVO PERSISTENTE

LESIONI CEREBRALI

1- ematomi vascolari: processo espansivo (neoplastico e infettivo) es ascessu cerebrali

CONTUSIONE CEREBRALE di tipo meccanico del lato opposto del corpo (encefalo controcolpo) c’è un

minimo danno

COMMOZIONE CEREBRALE scuotimento del cervello nella scatola cranica ma senza danni , si può avere

amnesia ma dopo qualche giorno la sintomatologia scompare.

1- sedi differenti dalla sede della perdita di sangue circoscritta

- Intraparenchimale

- Sub durale (età più avanzata)

- Epidurale

Segni e sintomi

- Convulsioni

- Nausea e vomito a getto

- Cefalea persistente

- Disturbi dell’equilibrio

- Visione disturbata

LIPOTIMIA

Non si ha una vera e propria perdita di coscienza ma cè una riduzione di O2 al cervello.

SINCOPE

Perdita di coscienza completa va indagata per problemi cardiaci (es aritmie)

EMERGENZA NEUROLOGICA

Si possono avere:

- Disturbi del comportamento

- Perdita della vita

- Cefalea

- Deficit di forza (ictus ischemici)

- Disfagia grave (esistenza di malattie croniche come es la SLA)

DELIRIUM TREMENS: delirio con dissociazione spazio temporale dei pz alcolizzati in astinenza

EZIOPATOLOGIA ICTUS

- assistenza delle funzioni vitali, cause principali di ESA

- aneurismi spesso congeniti

- traumi

- malformazioni artero venose MAV

- neoplasie cranio vertebrali

- coagulopatie

- vasculiti

TRASPORTO MALATO CRITICO

Primario: dal luogo dell’evento acuto all’ospedale

Secondario: da un ospedale ad un altro con maggior livello assistenziale

TRASPORTO INTEROSPEDALIERO nei grandi ospedali all’interno dei padiglioni in coninuità di soccorso e

non

RETE DELL’EMERGENZA

Fase di allarme (118) fase di risposta (ps/DEA)

- I soccorso

- Ps ospedaliero

- DEA I livello

- DEA II livello

Centrale operativa 118 coordina il sistema di emergenza.

Pz con dolore è un paz critico

CRITERI DI GRAVITA’ DI KELERMAN

a) Segni vitali: Frequenza cardiaca >140 o 28 o 130 mmHg; Temperatura 39.2°C;

b) Cardiovascolare: dolore toracico con sospetto di ischemia;

Ritmo (tachicardia sopraventricolare con frequenza 12 cardiaca ≥149, blocco atrio-ventricolare secondo

grado di Mobitz II, tachicardia ventricolare o ectopia di grado elevato, antiaritmici per via venosa o pressori

-p.es. dopamina, dobutamina, norepinefrina, lidocaina, procainamide, bretillio - durante il trasporto) ;

c) Respiratorio: ipossia (PO2 ≤60 mmHg senza considerare FIO2), paziente intubato prima del trasporto,

paziente con difficolt‡ respiratoria o in insufficienza respiratoria, ostruzione delle vie aeree con stridore,

acidosi respiratoria (pH >7.30 con pCO2 >50 mmHg;

d) Infezioni: Meningite (sospetta o diagnosticata), sepsi (sospetta o diagnosticata), infezione attiva in ospite

immunocompromesso (paziente con cancro, leucemia, AIDS);

e) Shock: pressione sistolica 200 mg/dl e chetonuria, glicemia 800 mg/dl, potassiemia ≤3.0 o ≥ 6.0 meq/L,

acidosi (pH 2.0 ng/ml, Teofillina >20.0 mg/ml, Fenitoina >30.0 mg/ml, Litio >2.0 mmol/l, drug screen positivo

per antidepressivi triciclici con sospetto di overdose), sodiemia >150 meq/l o

TRAUMA

- Accettazione pz al ps

- Consultazione con il centro di riferimento

- Trasferimento oppure ricovero

I traumi spinali vanno inviati ai centri specializzati entro 12 ore; anche i traumi midollari dei bambini

RISCHI DEL TRASFERIMENTO

- Gravità della patologia

- Il mezzo di trasporto

- Inadeguata prepazione

- Stress fisico e psichico del pz per alta velocità

Per il trasferimento il pz deve avere almeno due accesi vascolari e documentazione adeguata

COMPLICANZE

- Instabilità cardio vascolare

- Ipossia, ostruzione vie aeree

TRASFERIMETNO DI RESPONSABILITA’

Protagonisti: medico inviante, medico accettante, medico del trasporto

DIVISIONE MEZZI DI SOCCORSO

MSA: ambulanza avanzata

MSB

C: unità mobile di rianimazione

ELIAMBULANZA

E’ regolamentata dal Decreto del Ministero dei Trasporti e della Navigazione n. 553 del 17 dicembre 198 7.

Il decreto individua due tipologie Il decreto individua due tipologie di ambulanza: Tipo A: Tipo A:

"autoambulanza di soccorso autoambulanza di soccorso ," attrezzate per il trasporto di infermi o infortunati e

per il servizio di pronto soccorso dotate di e per il servizio di pronto soccorso, dotate di specifiche

attrezzature di assistenza; Tipo B: "autoambulanza di trasporto", attrezzate essenzialmente per il trasporto di

attrezzate essenzialmente per il trasporto di infermi o infortunati, con eventuale dotazione di seplici

attrezzature di assistenza

Monitoraggio in equipe in ambulanza di:

- SPO2

- End Tidal CO2

- Funzione ventilatoria

- ECG, PA, FC: monitor multiparametrico

Tutti registrai su scheda per la ducomentazione trasporto

ACLS

ATLS

Coma, definizione: abolizione prolungata della coscienza e del comportamento di veglia, non reversibile

sotto l’influenza di stimolazioni esterne.

Invece alterazioni transitorie dello stato di coscienza, sono:

- attacchi sincopali: da ischemia cerebrale od insufficienza vertebro-basilare

- perdita di coscienza nell’epilessia

- ipersonnie parossistiche (narcolessia, Sindrome di Pickwick, S. di Kleine-Levin).

Gradi minori del coma:

- obnubilazione: permangono le risposte verbali (seppure rare ed imprecise)

- stupor: le risposte verbali fanno difetto, ma il soggetto è ancora in grado di eseguire ordini verbali

elementari se stimolato energicamente.

Coma, etiologia e anatomia patologica:

- lesioni di corteccia, sostanza bianca interposta e/o del talamo

- la lesione del tronco encefalo può essere presente ma solitamente è secondaria .

Profondità del coma: la scala di Glasgow (Glasgow coma score); valuta la risposta oculare, quella

verbale e quella motoria;

tuttavia è nelle indicazioni della risposta motoria che eccelle, essendo carente nel dare indicazioni sulla

funzione residua tronco encefalica.

Eye Opening Response (apertura degli occhi) :

• 1 – nessuna apertura degli occhi

• 2 – apertura degli occhi in risposta a stimoli dolorosi

• 3 – apertura degli occhi in risposta a stimoli verbali

• 4 – apertura degli occhi spontanea

Verbal response (risposta verbale):

• 1 – nessuna risposta verbale, nessun suono (o paziente intubato)

• 2 – suoni incomprensibili

• 3 – parla e pronuncia parole, ma incoerenti

• 4 – confusione, frasi sconnesse

• 5 – risposta orientata e appropriata

Motor response (risposta motoria): è il parametro maggiormente completo nella scala.

• 1 – nessun movimento

• 2 – estensione al dolore (si irrigidisce: risposta decerebrata)

• 3 – flessione al dolore (lenta, distonica: risposta decorticata)

• 4 – retrazione dal dolore (si ritrae rapidamente se viene applicato uno stimolo doloroso)

• 5 – localizzazione del dolore (cerca lo stimolo doloroso)

• 6 – in grado di obbedire ai comandi

Classificazione del coma secondo Bozza-Marrubini: classica (1983). In sette stadi.

stadio I: sonnolenza; esiste una risposta verbale alla chiamata

stadio II:sopore, il pz. esegue ordini semplici NON verbali

stadio III: coma lieve: risposta di difesa coordinata e finalistica allo stimolo doloroso (localizza lo stimolo)

stadio IV: coma medio: la stimolazione dolorosa evoca solo risposte motorie incoordinate

stadio V:coma profondo: decerebrazione: risposta motoria in estensione alla stimolo doloroso

Nei pri

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Scienze mediche MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Nurse.d92 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Infermieristica clinica in area critica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof Marra Giovanni.
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