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Estratto del documento

PALATO DURO:

Osseo, ma rivestito da una mucosa che si inserisce a livello dell’osseo, anche se posteriormente abbandona il

tratto osseo e presenta dei fascetti muscolari interni -> questa mucosa costituirà il palato molle.

PALATO MOLLE:

Non ha più una struttura ossea, ma solo la tonaca mucosa che riveste i fascetti muscolari (una serie di muscoli

coinvolti)..

Inferiormente termina con un arco a dx e sx e nella linea mediana dei due archi abbiamo un prolungamento

detto “Ugula” o “Uvula” (questo II termine è meno usato).

Ugula è un piccolo processo muscolare che scende leggermente e serve sia

nella modulazione della voce, ma soprattutto ha una fx anatomica-tecnica

durante la deglutizione: Ugula si ritrova nella parte posteriore della cavità

orale, il cibo passa nella faringe, ma potrebbe risalire verso l’alto nelle

cavità nasali -> l’ugula nella deglutizione si mette in posizione orizzontale

(solitamente è verticale) chiudendo la faringe e bloccando il bolo.

Sia nel palato duro che molle abbiamo molti corpi ghiandolari.

A livello degli archi palatini del palato molle ho la tonsilla palatina: è un tessuto linfoide che si organizza a

formare la tonsilla. Questa tonsilla presenta un’invaginazione della

tonaca mucosa che costituisce una cripta, ho dei gruppi (noduli) di

tessuto linfoide e tutto l’epitelio della tonaca mucosa che

costituisce la tonsilla è ricco di linfociti -> sia gruppi di noduli

linfoidi che epitelio con altri linfocidi.

La tonsilla ha una fx di difesa per evitare che gli agenti patogeni

possano raggiungere l’interno dell’organismo: la tonsilla palatina si

trova a livello del palato molle, poco prima dell’istmo delle fauci

quindi prima della faringe.

Presenta la cripta in modo da far arrivare in questa invaginazione i

batteri che verranno poi distrutti dai linfociti; se la tonsilla è

particolarmente reattiva si infiamma, si ingrossa e diventano giallastro (è del materiale virulento dovuto all’azione

dei macrofagi)-> tonsillite. L’organismo risponde all’infiammazione con l’aumento della Temperatura corporea,

quindi la febbre.

LINGUA:

È un organo fondamentale. È formata da:

- Una base che aderisce alla faccia postero-mediale del corpo della mandibola ho una continuità con

l’epiglottide (cartilagine della laringe).

- Una parte libera che è costituta da una radice, un corpo e dall’apice della lingua. La radice è cribrosa

perché ho le tonsille linguali: tessuto linfoide che nuovamente si organizza nelle tonsille; tonsille linguali

sono molto vicine alla tonsilla palatina.

A livello della radice ho un sorta di V alla cui base ho il cosìdetto “foro cieco”, questa V linguale divide

la radice dal corpo della lingua.

Il foro cieco è il residuo di un dotto detto “tireoglosso” = glosso sta per lingua, tireo per tiroide, questo

dotto nell’embriogenesi migra verso il basso per raggiungere il collo e dare origine alla ghiandola

tiroidea -> condotto poi rimane come un foro chiuso (cieco).

Possono rimanere delle cellule tiroidee a livello della lingua o del percorso che il dotto fa per raggiungere

il collo: posso avere dei gruppi di cellule tiroidee in sede “ectopica”, ovvero in una sede che non è quella

definitiva della ghiandola tiroide. Questi gruppi di cellule sono funzionali per cui ho un disequilibrio nella

regolazione ormonale della tiroide.

Corpo della lingua non è liscio, ma presenta molti sollevamenti della tonaca mucosa (papille linguali).

Funzioni della lingua:

1. Serve per la prensione degli alimenti

2. Masticazione: con il movimento spinge il cibo sotto le arcate dentali

3. Deglutizione: spingendosi verso il palato duro spinge il cibo posteriormente

4. Articolazione dei suoni: la lingua è importante come le guance e le labbra -> logopedista davanti a un

problema celebrale lavora sui movimenti anche della lingua (vs produzione del suono è nella laringe, qui solo

articolazione)

5. Sede del gusto: presenta le papille linguali, in cui 3/4 abbiamo i “calici gustativi”

PAPILLE:

- Davanti alla V linguale della radice abbiamo 10 papille circumvallate (i testi dicono papille vallate, lei

preferisce circumvallate): ho una parte centrale delimitata da un solco circumvallato (tutto intorno alla

parte centrale).

Presentano un sollevamento della tonaca propria della mucosa nel cui dintorno si crea un vallo sulle cui

pareti laterali ho i calici gustativi; alla base del vallo invece ho lo bocco delle ghiandole sierose di

Ebner (ghiandole linguali). Queste ghiandole sono sierose, quindi secernono una sostanza fluida sierosa:

il cibo entra nel vallo, i calici gustativi percepiscono il gusto tramite dei recettori e danno l’impulso che

raggiunge il sis nervoso centrale che riconosce appunto il gusto -> il vallo causa un ristagno di cibo,

queste ghiandole risciacquano il vallo (detta anche infatti “ghiandola del risciacquo” in modo da

eliminiate la particelle di cibo percepite dalle papille.

[Tra cibo dolce e salato beviamo acqua perché risciacquiamo la lingua e ci permette di sentire meglio i

gusti -> risciacquo ancora migliore con il vino, che contenendo alcol “sgrassa”].

Queste papille percepiscono, grazie ai calici gustativi, il Gusto Umami: è un gusto relativo a un

amminoacido, il glutammato.

I vari gusti vengono recepiti in modo diverso nelle vari sedi linguali: sulla linea mediana da indietro in

avanti percepisco aspro, amaro, salato e dolce verso l’apice della lingua.

- Due papille foliate ai lati della lingua (una per lato), presentano calici gustativi -> sono solo due una a dx

e una sx ognuna ornata da più sollevamenti della tonaca mucosa che costituiscono uno stroma/asse

centrale della papilla con la forma di un tridente; sui alti di questa estroflessione trovo i calici gustativi

(profondi, ma non come nel vallo

delle circumvallate).

- Moltissime papille che ricoprono

la superficie del dorso della

lingua: papille filiformi (dalla

forma)-> le papille più

rappresentate.

Sono le uniche a non avere calici

gustativi, sono anche le uniche

papille in cui l’epitelio

pavimentoso pluristratificato della

mucosa è cheratinizzato: questo si

sfalda e si apprezza quando in una

condizione patologica viene la

“lingua patinata” ovvero diventa

biancastra questo perché si

inseriscono in queste papille dei

residui di batteri fagocitati e altri

detriti.

Papille fungiformi che si trovano sparse sulla superficie della lingua, non la ricoprono totalmente ->

- hanno i calici gustativi. Hanno la forma di un fungo con una cupola, un epitelio solo in arte

cheratinizzato e i calici si ritrovano sulla cupola apicale -> gusto più fugace perché non ho il valle.

Da cercare: rete mirabile arteriosa -> lei dice che si è fatta

Calice gustativo: formato da una serie di cellule che si organizzano in un corpicciolo ovoidale con all’apice un

restringimento che comunicano con l’esterno tramite un orifizio (poro).

Cellule gustative -> formano il vero e proprio recettore, sono recettori secondari (invece mucosa

a. olfattiva sono recettori primari perché sono veri e proprio neuroni), con prolungamenti nella porzione

apicale che ricevono lo stimolo che verrà passato nelle terminazioni nervose delle fibre sensitive con cui

comunicano -> queste fibre nervose sensitive si eccitano e tramite una catena di fibre riportato lo

stimolo al sistema nervoso centrale.

Cellule di sostegno bastoncellari e a pilastro

b. Cellule basali staminali, con fx rigenerativa dopo il turn over cellulare

c.

Non tutta la popolazione ha la stessa percezione del gusto: vedi fenilcarbammide genetica, oppure il gusto amaro

ecc. -> diversa percezione dipende anche dall’ambiente in cui si vive.

Malaria veniva curata con chinino, che derivz da una scorza di pianta molto amara -> queste

 popolazioni soggette a cure hanno sviluppato una maggiore sensibilità al gusto amaro.

Tonsilla palatina anche detta amigdala (da greco = mandorla) per la sua forma, troviamo una

 amigdala anche nel sistema limbico dell’encefalo (un sistema ancestrale).

ANELLO LINFATICO DI WALDEYER

Tonsilla palatina e linguale fanno una parte di un gruppo di tonsille che per come

sono disposte formano un anello, detto anello di Waldeyer (posizione strategica

nei pt di contatto esterni alla bocca).

 Tonsilla faringea disposta enla parte più alta della faringe a

livello delle coane (in img dice turbinati = Fano parte delle cavità

nasali).

 Tonsilla tubarica a livello sempre della faringe, più in basso a livello

dell’orifiizo tubarico che mette in comunicazione la faringe con

l’orecchio medio

 Tonsille palatine

 Tonsille linguali

 Follicoli linfatici a livello della laringe (nella mucosa che riveste

epiglottide)

 Noduli linfatici disseminati a livello della faringe.

Danno una prima risposta immunitaria

GHIANDOLE SALIVARI MAGGIORI

Sono delle ghiandole annesse al sistema digerente che per le loro dimensioni non rimangono nella parete del

rubo digerente (sono extramurali: nascono nel sistema digerente, ma continuano ad avere con esso un rapporto

intimo perché lì terminano i loro dotti).

Sono ghiandole esocrine:

1. Parotide = “para otis”, in prossimità dell’orecchio -> condotto della parotide termina con la papilla

parotidea nel vestibolo buccale e livello del II molare superiore.

Parotite: infiammazione della parotide (detta Orecchioni perché si ingrossano le ghiandole, ora

o

con vaccini -> se lo stesso virus a livello genitale porta a infertilità).

Terminazione “ite” indica in tutti i casi un’infiammazione (parotite, appendicite ecc).

Adenoma parotideo: ingrossamento con iperproliferazione cellulare.

o

Ha un secreto completamente sieroso

2. Sottomandibolare = a livello della mandibola

Ha una secrezione mista, ma prevalentemente sierosa.

3. Sottolinguale = sotto la lingua

Ha una secrezione mista, quasi completamente mucosa

Sono tubulo acinose composte ovvero abbiamo un albero che costituisce i vari

dotti che è ramificato e le unità secernenti sono gli adenomeri che possono essere

sferici (detti acini) o allungati (tubuli)-> adenomeri tubolari secernono glicoproteine, quindi con cellule mucose.

Dotti salivari si inseriscono nei vari globuli della ghiandole, seguito dai dotti intercalari che terminano nei vari

adenomeri; dotti salivari e intercalari sono formati da cellule che contribuiscono alla composizione finale della

saliva. Il sodio viene ripreso dal secreto in questi dotti, quindi vieni modificata la costituzione della saliva ->

quando riprendo il Na+ automaticamente riprende anc

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
123 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher monicaperri di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia umana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Lenzi Paola.