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Analisi Matematica 1
INSIEME: Si definisce insieme (A, B, C, X, Y...) una famiglia di elementi (a, b, c,...)
Come si definisce un insieme?
- Elencare gli elementi
ESEMPIO: A = {1, 2, 4, 5} = {5, 4, 2, 1}
- Descrivere la proprietà degli elementi
P(X) = predicati/proposizioni
A = {X : P(X)} X è un insieme di X
ESEMPIO: A = {m ∈ N: m pari} = {2, 4, 6, ... 2K ...}
- Simboli logici
∀ = quantificatore universale (“per ogni”)
∃ = esistenziale (“esiste”, “esiste almeno”)
∃! (“esiste un unico”)
P ⇒ Q (implicazione logica) (“implica”; “se allora”)
⇔ (“se e solo se”) Q condizione necessaria per P P condizione necessaria per Q
- Relazioni tra insiemi
2 insiemi si dicono uguali se hanno gli stessi elementi
∅ insieme si dice vuoto ovvero privo di elementi
A = B relazione di ugualianza: A e B hanno gli stessi simboli
A ≠ B non uguagliato
A ⊂ B relazione di inclusione: x ∈ A ⇒ x ∈ B
- Osservazione
(A = B) ⇔ (A ⊂ B e B ⊂ A)
A ⊂ B (“inclusione propria”) A sottoinsieme di B
② A ⊂ B A si dice sottoinsieme di B se x ∈ A e x ∈ B
③ ∅ = A ⊂ B ⇔ imp
Operazioni tra insiemi
- Unione: A ∪ B = {x: x ∈ A ∨ x ∈ B}
- Intersezione: A ∩ B = {x: x ∈ A ∧ x ∈ B}
- Differenza: B \ A = {x: x ∈ B ∧ x ∉ A}
Diagrammi di Venn → Definisco le operazioni
Disunione A e B sono disgiunti se l'intersezione è il vuoto A ∩ B = ∅
Legge di De Morgan
Se vado a considerare il complemento dell'unione
- C(A ∪ B) = (C(A) ∩ C(B))
- C(A ∩ B) = (C(A) ∪ C(B))
Verifica
-
C:(A ∪ B)
-
(C(A) ∩ C(B))
Prodotto cartesiano
A, B insiemi
A × B prodotto cartesiano degli insiemi { (a,b) a ∈ A e b ∈ B }
A₁ × A₂ × ... × Aₘ = { (a₁, a₂, ... , aₘ) : aᵢ ∈ Aᵢ }
I numeri che hanno una rappresentazione decimale
ILLIMITATA NON PERIODICA SI DICONO IRRAZIONALI
Si dice NUMERO REALE un numero che ha questa rappresentazione
decimale R = ℚ U I
CONSEGUENZA:
1. LA RETTA REALE è "CONTINUA" cioè l'insieme R è adeguato
per la misura di Cantor
2. L'equazione x2 = 2 ammette soluzioni in R
Tutte le proprietà descritte per (ALBERICHE, ORDINAMENTO) valgono in R
cioè R è un campo ordinato
ℕ, ℤ, ℚ ⊊ ℝ
INTERVALLI IN ℝ
- LIMITATI a, b ∈ ℝ a < b
- [a, b] = {x ∈ ℝ: a ≤ x ≤ b} intervallo chiuso di ℝ
- (a, b) = {x ∈ ℝ: a < x < b} intervallo aperto
- [a, b) = {x ∈ ℝ: a ≤ x < b} semi-aperto
- (a, b] = {x ∈ ℝ: a < x ≤ b}
- ILLIMITATI ∞ ∀x ∈ ℝ -∞ < x < +∞
- [a, +∞) = {x ∈ ℝ: x ≥ a}
- (a, +∞) = {x ∈ ℝ: x > a}
- (-∞, a] = {x ∈ ℝ: x ≤ a}
- (-∞, a) = {x ∈ ℝ: x < a}
- ℝ = (-∞, +∞) ℝ = (0, +∞) ℝ = (-∞, 0)
VALORE ASSOLUTO
Dato x ∈ ℝ
- |x| = {x se x > 0, -x se x ≤ 0}
|x| ≥ 0, ∀x ∈ ℝ
|x| = misura la "distanza" tra x e 0
Proiezione
∑k=0m qk = 1 - qm+1
Fattoriale
∀m ∈ ℕ
(m!) = 1 · 2 · (m-1) · m
(0!) = 1
Esempio
3 · 1 · 2 · 3 = 6
6 · 1 · 5 · 4 · 3 · 2
3 · 2
Proprietà
- m! = m(m-1)!
- m!/(m-k)! = m · (m-1) ... (m-k+1)
Combinazioni Semplici
m! è il numero di combinazioni possibili per m oggetti a, b, c.
abcbcacabcbabacacb3! = 6
Principio di Induzione
Il principio di induzione è utile per dimostrare teoremi del tipo: "∀m ∈ ℕ, m ≥ m0, vale P(m)"
Se P è vera per un numero 0, e se inoltre il fatto che sia vera per un generico numero naturale (m) comporta necessariamente che sia vera anche per il successore di m, m+1.
Se valgono i seguenti fatti:
- è vera per m=m0 = P(m0) vera
- se è vera per m, allora è vera anche m+1. Allora P è vera per ogni m ∈ ℝ P(m) ⇒ P(m+1) ⇒ P(m) è vera ∀m ∈ ℕ, m ≥ m0
Teorema (Disuguaglianza di Bernoulli)
∀m ∈ ℕ1, ∀x ∈ ℝ x > 1
(1+x)m > 1 - mx
ESEMPIO
1 g(x) = -x2; g(x) = cos x
f(g(x)) = f(cos x) = cos x
sono 2 funzioni diverse f o g o g o f
2 g(x) = ex; g(x) = √x
Df(x) = R Dg(x) = x > 0 = [0, +∞)
g o g(x2) = g(√ex) = [0, +∞)
Dgof = R qualunque numero > 0
FUNZIONE INVERSA
f invertibile se ∀ y ∈ f.I ∃! x ∈ D t. c.
y = f(x) La funzione g che a y ∈ f(b)
assicura quello unico x ∈ D t.C. y = f(x)
Si dice funzione inversa di f
f invertibile
strettamente crescente
f non è invertibile
f non invertibile
f invertibile
OSSERVAZIONE
f invertibile ⇔ vale una delle seguenti condizioni
1 PUNTI DISTINTI HANNO IMMAGINI DISTINTE x1 ≠ x2 ⇒ f(x) ≠ f(x2)
2 f(x1) = f(x2) ⇒ x1 = x2
3 x → y = g(x)-1 f g-1 o f identica
Osservazione (non esistenza del limite)
Se non esiste x→x₀ lim f(x) o lim+ f(x) oppure sono allora non esiste lim- f(x)
Esempi
f(x) = segno(x) = {1 se x>0, -1 se x<0}
limx→0+ |x| = 1 limx→0- |x| = -1 1x→0 lim+
Proprietà dei limiti
Teorema (unicità del limite)
Se il limite di una funzione esiste questo è unico.
Dimostrazione:
f: A⊆R→R, x₀ punto di accumulazione per A; l1, l2 ∈ R
P.V. Assurdo supp. limx→x₀ f(x) = l1 limx→x₀ f(x) = l2 con l1 ≠ l2. Dalla definizione ε>0 δ₁>0 d c. c. c. α |x-x₀|<δ₅ ε> |f(x) - ε|< x₀ ε>0 δ2 0.C.C. 0α|x-x₀|<δ2 ε |f(x) - |<ε2.
ε= |l1 - l2| 23 - ε2 l1 →> f(x=p)
Risveta. ε∈ (|l1 - l2| =) (|l1 - f(x)2| + f(x) - l2|) | f(x) 2
S2 = min. {S1;δ1;δ2}
{f(x)} ε1.2 - |l2| < ε f(x) e ε6 e per α|x-x₀|⟨s e
Di conseguenza δᵞ che e ε
Teorema (di permanenza del segno)
Se una funzione assume limite ε≠0 allora in un intorno opposto valori della funzione hanno lo stesso segno del limite εl.
g: A⊆ (R)→IR, x0 ∈ I R punto di accumulazione per A. Supponiamo lim f(x) - ε segno
ε=X 0 δ>20.C.C._α|x-x₀|⟨sβ0 {f(x) - ε|⟨ε} →- ε 2 → f(x) - l2' εξ | g(x) (1<ε|)
Di conseguenza scelto ε=ε2 7 δ>50.C.C. αO
|x-x₀|⟨sδ2 |Σ
Risulta f(x) Ɛ - ε
=1/2 =ε₁ ε2 →0IA