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IMPIEGHI FONTI

Liquidità immediate 5. Passività

1. correnti

Liquidità differite

2. Attivo Capitale corrente di

3. Disponibilità terzi

6. Passività (rimanenze) Capitale consolidate permanente

4. Attivo immobilizzato Attivo Capitale

7. Capitale fisso proprio netto

MT: margine di tesoreria (1+2-5) MS: margine di struttura (7-4) CCN: capitale circolante netto (1+2+3-5) Future uscite Future entrate (criterio di esigibilità) (criterio di liquidità) 6 Entro 1 anno Oltre 1 anno: Oltre 1 anno: la riclassificazione delle poste patrimoniali (attività)

A. Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti:

- Occorre procedere alla separazione della quota già richiamata:

➢ Per la quota è già richiamata: i crediti vanno inseriti nelle liquidità che torneranno in forma liquida entro l'anno "LIQUIDITÀ DIFFERITE"

➢ Per la quota non richiamata: sulla base delle informazioni attuali è come se quel

patrimonionetto non ci fosse-> i crediti vanno inseriti in "DECURTAZIONE DEL PN" B. Immobilizzazioni: per le immobilizzazioni immateriali valgono, in generale, le considerazioni giàeffettuate per quelle materiali ma vanno distinte in: - Materiali: - Costituiscono investimenti destinati a essere recuperati finanziariamente in un arco temporale superiore a 12 mesi "ATTIVO FISSO" - TUTTAVIA, ci possono essere immobilizzazioni destinate alla dismissione entro l'anno->vengono trattate come attivo corrente, come merci-> "DISPONIBILITÀ" - Immateriali: - Beni immateriali in senso stretto "ATTIVO FISSO" - Costi pluriennali da ammortizzare per alcuni analisti, da eliminare rettificando in contropartita il PN, poiché vengono ripartiti solo convenzionalmente in più anni ma nella realtà non torneranno mai in forma liquida C. Fondi di ammortamento e Fondi di svalutazione delleimmobilizzazioni: in linea con l'impostazione civilistica, i fondi vanno portati in DIRETTA RIDUZIONE DELLE VOCI dell'attivo cui si riferiscono→ l'obiettivo è evidenziare il valore effettivo degli impieghi che torneranno (direttamente o indirettamente) in forma liquida nel medio-lungo periodo. D. Immobilizzazioni finanziarie:
  • Occorre individuare la quota destinata a tornare in forma liquida oltre i 12 mesi, "ATTIVO FISSO", di:
    • Partecipazioni
    • Titoli a reddito fisso
    • Titoli a reddito variabile
    • Crediti→ Espresse al netto di eventuali fondi di svalutazione
    • Possono essere inclusi anche i DEPOSITI CAUZIONALI: dal punto di vista giuridico sono dei crediti a medio-lungo termine che l'azienda ha nei confronti del gestore→ verrà riscosso alla fine del contratto, motivo per cui sta tra le immobilizzazioni
E. Azioni proprie: dal 01/01/2016, per effetto del D. Lgs. 18 agosto 2015 n.139→ non sono più traleimmobilizzazioni o nell'attivo circolante ma a DIRETTA RIDUZIONE DEL PN, mediante l'iscrizione di unaspecifica riserva negativa di pari importo-> si configura come una restituzione propria di capitale,mantengono tale collocazione 7F. Rimanenze di materie prime, semilavorati e prodotti finiti: costituiscono solitamente un investimento conrealizzo a breve termine (permanenza media in azienda inferiore ai 12 mesi)-> "DISPONIBILITÀ" al nettodell'eventuale fondo di svalutazioneTUTTAVIA, vi sono dei casi che possono tornare in forma liquida oltre l'anno, "ATTIVO FISSO":- La quota di magazzino non disponibile per la vendita in quanto concerne prodotti soggetti a lunghiperiodi d'invecchiamento-> "ATTIVO FISSO"- La scorta di sicurezza: quella quantità di magazzino al di sotto della quale non si può mai scendereper non bloccare la produzione, o quella quantità di merce che ilvenditore deve sempre avere pernon limitare la domanda→ ATTIVO FISSO, è un impiego che crea un fabbisogno finanziario di tipo durevole. N.B. le rimanenze devono sempre essere esposte al netto dell’eventuale Fondo svalutazione magazzino, incrementate degli anticipi ai fornitori e rettificate dagli acconti da clienti inseriti fra i debiti. Inoltre, esse devono essere rettificate da quelle obsolete, se non è stata già operata in sede di redazione del bilancio-> si eliminano le rimanenze obsolete tramite la riduzione del patrimonio netto (poiché non torneranno mai in forma liquida). G. Crediti esigibili entro l’esercizio successivo: in sede di riclassificazione vanno esposti al netto dei correlati fondi di svalutazione→ LIQUIDITÀ DIFFERITE. H. Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni: - Occorre verificarne il grado di realizzabilità: - Se sono attività liquidabili nelbrevissimo termine (es. BTP, titoli azionari ENEL), sono considerati investimenti durevoli, dunque posti fra le immobilizzazioni finanziarie, MA poiché negoziabili sui mercati regolamentati, sono smobilizzabili in qualsiasi momento, dunque riclassificati tra “LIQUIDITÀ IMMEDIATE”

Se sono attività liquidabili nel breve termine→ “LIQUIDITÀ DIFFERITE”

I. Fondi di svalutazione delle attività correnti: anche in tale caso, in linea con l’impostazione civilistica, vanno portati in DIRETTA RIDUZIONE delle voci dell’attivo cui si riferiscono

L. Acconti versati ai fornitori: di fatto sono crediti poiché ancora non c’è stata la prestazione-> MA quando torneranno in forma liquida? Verranno compensati con i “debiti v/fornitori” che si presenteranno una volta completato il lavoro, non torneranno dunque direttamente in forma liquida ma solo quando si andrà a vendere il magazzino->

occorre verificare la natura delle somme corrispondenti ai fornitori-> se sonoacconti ai fornitori:

  • Per beni destinati al magazzino: sono dunque crediti a breve ma non fanno parte delle liquidità→differite “DISPONIBILITÀ”
  • →Per forniture di beni ad uso durevole “ATTIVO FISSO”→M. Le disponibilità liquide “LIQUIDITÀ IMMEDIATE”:
  • Depositi bancari
  • Depositi postali
  • Assegni
  • Denaro e valori in cassa 8N. Ratei e risconti:
  • Per i RATEI ATTIVI occorre verificare la data del previsto incasso-> poiché indicano ricavi dicompetenza dell’esercizio ma che verranno incassati nell’esercizio successivo:
  • →Se incassabili nei 12 mesi “LIQUIDITÀ DIFFERITE”
  • →Se incassabili oltre i 12 mesi “ATTIVO FISSO”
  • Per i RISCONTI ATTIVI occorre tener conto della natura del risconto:
  • →Magazzino di servizi a breve
numero di dipendenti:➢ →Debiti verso l’INPS o altri Enti per la previdenza integrativa “PASSIVO CORRENTE”B. Debiti verso fornitori:➢ →Debiti verso fornitori “PASSIVO CORRENTE”C. Debiti verso banche:➢ →Debiti verso banche “PASSIVO CORRENTE”D. Debiti verso soci:➢ →Debiti verso soci “PASSIVO CONSOLIDATO”E. Altri debiti:➢ →Altri debiti “PASSIVO CORRENTE”F. Ratei e risconti passivi:➢ →Ratei e risconti passivi “PASSIVO CORRENTE”G. Imposte anticipate:➢ →Imposte anticipate “PASSIVO CORRENTE”H. Debiti tributari:➢ →Debiti tributari “PASSIVO CORRENTE”I. Debiti diversi:➢ →Debiti diversi “PASSIVO CORRENTE”

numero di dipendenti

B. Fondi per rischi ed oneri:

  • Occorre verificare la tempistica prevista per il verificarsi delle relative uscite:
  • Se sono fondi per i quali vi sarà un esborso entro i 12 mesi "PASSIVO CORRENTE"
  • Se sono fondi per i quali vi sarà un esborso oltre i 12 mesi "PASSIVO CONSOLIDATO"

E. Prestito obbligazionario: è un debito dell'azienda di medio-lungo termine -> MA generalmente non scade in un'unica soluzione ma viene rimborsato gradualmente:

  • Può prevedere che il rimborso avvenga con rate periodiche anziché in un'unica soluzione:
  • Per la parte che scade entro i 12 mesi "PASSIVO CORRENTE"
  • Per la parte che scade oltre i 12 mesi "PASSIVO CONSOLIDATO"

C. Debiti verso soci per finanziamenti:

  • In termini generali:
  • Se hanno una scadenza entro i 12 mesi "PASSIVO VORRENTE"
  • "PASSIVO" Se hanno una

scadenza oltre i 12 mesi CONSOLIDATO”→ TUTTAVIA, in assenza di Oneri finanziari e Rimborsi previsti nel breve termine-> possibile riclassificazionetra le POSTE DEL PATRIMONIO NETTO 9D. Debiti verso Banche e debiti verso altri finanziatori (es. mutui passivi):

  • Finanziamenti a medio-lungo termine:
    • →Rate in scadenza entro i 12 mesi “PASSIVO CORRENTE”
    • →Rate in scadenza oltre i 12 mesi “PASSIVO CONSOLIDATO”
  • Scoperti bancari di conto corrente: generalmente costituiscono prestiti da rimborsare nel brevetermine→ “PASSIVO CORRENTE”
  • TUTTAVIA, in alcuni casi se l’analista si rende conto che l’azienda utilizza stabilmente quella somma, chevi è dunque un continuo rinnovo, tendono ad assumere le caratteristiche proprie di finanziamenti durevoli-→> potrebbe essere conveniente far divenire il debito strutturale: Scoperti bancari di c/c “PASSIVOCONSOLIDATO”

Cambiali

commerciali presentate allo sconto in Banca (non ancora estinte) e crediti ceduti a società di factoring-> se la cessione è avvenuta:
  1. PRO SOLUTO (a titolo definitivo): crediti vanno rimossi dal bilancio
  2. PRO SOLVENDO (con possibilità di regresso): crediti mantenuti in bilancio
Se ciò non viene rispettato, in sede di riclassificazione si dovrà intervenire al fine di rendere i valori compatibili con quanto previsto dai Principi contabili, solo se non già rispettati, lo stesso vale per le ricevute bancarie E. Acconti ricevuti dai clienti: sono debiti nei confronti dei clienti che hanno pagato per un servizio non ancora effettuato-> esposti fra i debiti MA di regola non generano uscita monetaria • Occorre verificare la natura delle somme versate
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
52 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher fbastianelli di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Analisi finanziaria e piani aziendali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Politecnica delle Marche - Ancona o del prof Paolucci Guido.