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Curve
Definizione: Sia I un intervallo reale. Una curva è un'applicazione r.
La funzione I t r(t) è detta rappresentazione parametrica della curva; t è detto parametro.
L'immagine r(I) è detta sostegno della curva.
Esempio
- y = ax2 = f(x)
Equazioni Parametriche
-
(x(t) = R cos t
y(t) = R sin t
t ∈ [0, 2π]
Dal grafico si nota che non rispetta la definizione di funzione in una variabile, lo diventa solo se si considera un intervallo (ad esempio y≥0).
Curve cartesiane
y = f(x) x ∈ I
-
x = t
y = f(t) t ∈ I
Gf = {(x,y) ∈ R2 x ∈ I, y = f(x)}
Definizione:
Una curva r : [a, b] si dice CHIUSA se r(a) = r(b) (stesso valore agli estremi).
Definizione:
Una curva r : I ⟶ R2 si dice SEMPLICE seper ogni coppia t1, t2 ∊ I con almeno uno trat1, t2 interno ad I, si ha r(t1) ≠ r(t2)(a meno che agli estremi assuma stesso valore).
La curva γ definita da x = Rcos t y = Rsin t, t ∊ [0, 2π] è semplice.
La curva γ definita da x = Rcos t y = Rsin t, t ∊ [0, 4π] non è semplice.
Si noti che γ, γ̅ sono curve diverse con uguale sostegno.
Un'altra classe di rilievo di curve piane sono le curve in forma polare (o curve polari).
ρ = ρ(θ), θ ∊ I
Da (5) segue che x(θ) = ρ(θ) cos θ y(θ) = ρ(θ) sin θ, θ ∊ I
Ovvero si è ottenuta una rappresentazione parametrica della curva definita da (5).
E.g. ρ(θ) = θ, θ ≥ 0 → Spirale di Archimede
Se l'insieme in (8) è sup limitato, la curva si dice rettificabile
e si pone
L(γ) = sup{L(P), β poligonale con vertici su γ}
L(γ) è detta lunghezza della curva
Vedremo che sono rettificabili:
- le curve regolari
- le curve appartenenti a C1
- le curve regolari a tratti
L(γ) = ∫ab |r'(t)| dt → lunghezza curva
Dato ψ(β) , se i(β) è sup limitato, la curva si dice rettificabile, e L(ψ) detta lunghezza della curva è posto come:
sup {L(ψ(β), β poligonale}
Inoltre:
L(ψ) = ∫ab |r'(t)| dt
Si ha
X'(s) = r'(t(s)) · t'(s) = r'(t(s)) · 1/||r'(t(s))||
d/dt r(t(s)) = d/ds r(t(s))
||X'(s)|| = 1, ∀s ∈ [0,L(γ)]
ESEMPIO:
- x(θ) = R cos θ
- y(θ) = R sin θ
θ ∈ [0, 2π] R > 0 dato
Si considera la curva definita da tali parametri:
c : [0, 2π] → R2
c ∈ C1([0, 2π])
c(θ) = (R sin θ, R cos θ)
||r'(θ)||2 = R2 sin2θ + r2cos2θ = R2
La curva è regolare.
Determinare la rappresentazione standard:
Si definisce:
- s(θ) = ∫0θ ||r'(φ)|| dφ = ∫0θ R = Rθ, θ ∈ [0, 2π]
L'inversa è:
θ = s/R, s ∈ [0, 2πR]
X(s) = (R cos(s/R), R sin(s/R)), s ∈ [0, 2πR]
c è la funzione composta
INTEGRALI DI LINEA
fes parametrica c
γ: [a, b) → R2
(γ ∈ C0([a, b]) qua monotona)
Teoremi (risultati) di rilievo
- Teorema degli zeri
- Teorema dei valori intermedi
- concetto di insieme connesso
- Teorema di Weierstrass
- Teorema di Heine-Cantor (uniforme continuità)
Limiti - Continuità
Per f: D ⊂ ℝn → ℝ
nel caso n=2 se abbiamo un punto (x0,y0) di accumulazione per D
f(x,y) → x→x0,y→y0 L ∈ ℝ1 (1)
(1) è vera se e solo se ne ha:
lim p→0+ sup (θ ∈ [0,2π]) f(x0 + p cosθ, y0 + p sinθ) = L = 0 (2)
ovvero è equivalente: la (1) implica la (2) e viceversa.
Al momento la dimostrazione è omessa.
Esempio 1
f(x,y): = xy/√(x2+y2) è continua nel suo dominio perchè è un rapporto tra due f.ni continue
E ma estendibile con continuità:
f(x): = {\semx/x x ≠ 0, 0 x = 0} p ∈ C⁰(D)
Si definisce f̃(x) = {f(x) x ≠ 0, 1 x = 0} → f̃∈C⁰(ℝ)
Se n=1 e i=1,2,...,m, ove è un vettore dello spazio normato, e l'eventuale(i) derivate direzionali si chiamano derivate parziali. Esse si indicano con i simboli:
∂f/∂xi
∂f/∂xi (x0)
Df(x0)
fxi(x0)
Nei caso in cui:
n = 2, m = 2
po = (xo,yo) e il rapporto incrementale è:
f (xo + h,yo) - f(xo,yo) / h
h ≠ 0
Esempio
f( x,y ) = { xy/x2 + y2 ; (x,y) ≠ (0,0) }
{0 ; (x,y) = (0,0)}
In un punto diverso dall'origine: po = (xo,yo) ≠ (0,0) ∃ fx (x,y) con (x,y) ≠ (0,0).
O meglio se po = (xo,yo) ≠ (0,0) esiste fx (xo,yo) al fatto di assolute, re la derivabilità della funzione x → f (xo,yo) e si ha che:
fx (xo,yo) = yo d/dx x/x2 + y2² x = xo
ψ = x2 + y2 - 2x/x2 + y2 t x - yo√x2 x2/(xo + yo)2
Si ottiene la funzione:
(x,y) → fx(x,y)
(x,y) ≠ (0,0)
Se po = (0,0) h ≠ 0 si ha:
f(h,0) - f(0,0)/h = 0
0/h = 0 → 0, h → 0
Dunque ∃ fx (0,0) = 0
Per motivi di simmetria fy (x,y) = f(x,y)
∃ f (0,0) = 0
∃ fx/∂y( x,y ) = x1/x2/(x1 + y1)2
∀(x,y) ≠ (0,0)
Problemi di massimo / minimo
- Soluzione che si vede a occhio
Es f(x,y) = x/x+y2
g = x/√x2+y2
Analisi per mezzo di curve / superfici di livello
Nel caso di f: K ⊆ ℜn → ℜ con K chiuso e limitato e f continua in K
Analisi di f | K ricerca di eventuali punti critici o stazionari per f f | ∂ K parametrizzazione di ∂ K, quando pos. l Teorema dei moltiplicatori di Lagrange
Esercizio
Determinare massimo e minimo assoluti della funzione
P(x,y) = x2 + z/x2y4 + 1
Nell'insieme D = {(x,y) ∈ ℜ2 : x2y2 ≥ 8} (il complementare è aperto)
Proposizione
Si ricordi che se g: ℜn → ℜ è continua e l'insieme D = {x ∈ ℜ : g(x) < 0} (∈ un sottolivello) è aperto.
Conseguentemente:
- C = {x ∈ ℜn : g(x) ≥ c } è chiuso se C ∈ ℜ
- Infatti C = {x ∈ ℜ : g(x) ∈ c}c
- E = {x ∈ ℜ : g(x) = c } è chiuso perché il complementare è aperto.
- F = {x ∈ ℜ : g(x) = c} è chiuso Infatti: F = {x ∈ ℜn : g(x) ≤ c} ∩ {x ∈ ℜn : g(x) ≥ c} (intersezione di due chiusi)