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Calcolo di aree tra curve

L'area tra due curve può essere calcolata trovando le intersezioni delle curve e integrando la differenza tra le due curve rispetto all'asse x o y, a seconda dell'orientamento.

Lunghezza di una curva

La lunghezza di una curva può essere calcolata utilizzando il concetto di integrale definito e l'elemento di lunghezza della curva.

Volumi di solidi di rivoluzione

Il volume di un solido di rivoluzione può essere calcolato utilizzando il metodo dei dischi o il metodo dei cilindri, che coinvolgono l'integrazione per calcolare l'area di sezioni trasversali o l'area della superficie curva generata dalla rotazione di una curva intorno a un asse.

Integrali impropri

Gli integrali impropri sono integrali definiti in cui uno o entrambi i limiti di integrazione sono infiniti o la funzione presenta una.

discontinuità sull'intervallo di integrazione. Richiedono un trattamento speciale per essere calcolati correttamente.
  1. Successioni di funzioni: Una successione di funzioni è una sequenza di funzioni, dove ogni funzione dipende dallo stesso parametro. Ad esempio, {f_n(x)} rappresenta una successione di funzioni.
  2. Convergenza puntuale: Una successione di funzioni converge puntualmente a una funzione limite se per ogni valore di x, i valori delle funzioni nella successione si avvicinano al valore della funzione limite quando l'indice della successione aumenta.
  3. Convergenza uniforme: Una successione di funzioni converge uniformemente a una funzione limite se l'approssimazione delle funzioni nella successione alla funzione limite è uniformemente accurata su tutto il dominio delle funzioni.
  4. Continuità di limiti di successioni di funzioni: Se una successione di funzioni converge puntualmente a una funzione limite e ogni funzione nella successione
serie originale e i termini di una serie convergente tende a zero quando l'indice della serie tende all'infinito, allora la serie originale converge.38. Criterio della radice per le serie: Il criterio della radice afferma che se il limite della radice n-esima dei termini di una serie numerica è minore di 1, allora la serie converge.39. Criterio del rapporto per le serie: Il criterio del rapporto afferma che se il limite del rapporto tra i termini consecutivi di una serie numerica è minore di 1, allora la serie converge.40. Serie di potenze: Una serie di potenze è una serie numerica in cui i termini sono potenze di una variabile x. Ad esempio, la serie ∑(n=0)∞ an*x^n rappresenta una serie di potenze.41. Raggio di convergenza di una serie di potenze: Il raggio di convergenza di una serie di potenze è il valore di x per cui la serie converge.42. Serie di Taylor: Una serie di Taylor è una serie di potenze che approssima una funzione in un intorno di un punto. La serie di Taylor di una funzione f(x) centrata in x=a è data da ∑(n=0)∞ (f^n(a)/n!)*(x-a)^n, dove f^n(a) rappresenta la n-esima derivata di f calcolata in x=a.serie di potenze. Questo significa che la funzione può essere approssimata da una serie infinita di termini, ognuno dei quali è una potenza della variabile x moltiplicata per un coefficiente. 42. Serie geometrica: Una serie geometrica è una serie numerica in cui ogni termine successivo è ottenuto moltiplicando il termine precedente per una costante chiamata ragione. La serie converge se la ragione è compresa tra -1 e 1, altrimenti diverge. 43. Serie armonica: La serie armonica è una serie numerica in cui ogni termine è l'inverso del numero naturale corrispondente. La serie diverge, cioè non converge a un valore finito. 44. Serie telescopica: Una serie telescopica è una serie numerica in cui ogni termine si cancella con il termine successivo, lasciando solo i termini estremi. La serie converge a una somma finita. 45. Serie di Taylor: La serie di Taylor è una serie di potenze che approssima una funzione in un intorno di un punto. La serie di Taylor è utile per approssimare funzioni complesse utilizzando polinomi. 46. Serie di Fourier: La serie di Fourier è una serie di seni e coseni che approssima una funzione periodica. Questa serie è utilizzata nell'analisi delle onde e nella trasformata di Fourier. 47. Serie di Laurent: La serie di Laurent è una serie di potenze che può rappresentare una funzione complessa in un intorno di un punto, inclusi i punti singolari. Questa serie è utilizzata nell'analisi complessa. 48. Serie di Dirichlet: La serie di Dirichlet è una serie numerica in cui ogni termine è il prodotto di una funzione periodica e una funzione armonica. Questa serie è utilizzata nell'analisi matematica e nella teoria dei numeri. 49. Serie di Zeta: La serie di Zeta è una serie numerica in cui ogni termine è l'inverso della potenza di un numero naturale. Questa serie è utilizzata nella teoria dei numeri e nella fisica teorica. 50. Serie di Fibonacci: La serie di Fibonacci è una serie numerica in cui ogni termine è la somma dei due termini precedenti. Questa serie è utilizzata nella matematica ricreativa e nella teoria dei numeri.

42. Sviluppi di Taylor e di Maclaurin: Gli sviluppi di Taylor e di Maclaurin sono rappresentazioni di una funzione come una serie di potenze che approssima la funzione stessa. Gli sviluppi di Taylor sono basati sui coefficienti della serie di potenze generale, mentre gli sviluppi di Maclaurin sono un caso particolare degli sviluppi di Taylor in cui il punto di espansione è l'origine.

43. Equazioni differenziali ordinarie: Le equazioni differenziali ordinarie sono equazioni che coinvolgono funzioni di una sola variabile indipendente e le loro derivate.

44. Equazioni differenziali di primo ordine: Le equazioni differenziali di primo ordine coinvolgono la derivata di una funzione sconosciuta rispetto alla variabile indipendente.

45. Equazioni differenziali di secondo ordine: Le equazioni differenziali di secondo ordine coinvolgono la derivata seconda di una funzione sconosciuta rispetto alla variabile indipendente.

46. Soluzioni particolari

delle equazioni differenziali: Le soluzioni particolari di un'equazione differenziale soddisfano l'equazione stessa, ma possono richiedere condizioni iniziali o vincoli aggiuntivi per essere determinate in modo univoco.

47. Soluzioni generali delle equazioni differenziali: Le soluzioni generali di un'equazione differenziale rappresentano l'insieme di tutte le possibili soluzioni, che può includere costanti arbitrarie.

48. Funzioni implicite: Le funzioni implicite sono definite da equazioni che legano le variabili indipendenti e dipendenti senza esplicitare una dipendenza funzionale diretta.

49. Calcolo differenziale in più variabili: Il calcolo differenziale in più variabili riguarda il calcolo delle derivate parziali, dei gradienti, delle derivate direzionali e dei punti critici per funzioni che dipendono da più variabili indipendenti.

50. Derivate parziali: Le derivate parziali sono le derivate di una funzione rispetto a una delle sue variabili indipendenti.

51. Gradiente di una funzione: Il gradiente di una funzione rappresenta il vettore delle derivate parziali di quella funzione rispetto alle sue variabili indipendenti.

52. Derivate direzionali: Le derivate direzionali misurano il tasso di variazione di una funzione in una specifica direzione.

53. Punti critici di funzioni di più variabili: I punti critici di funzioni di più variabili sono i punti in cui il gradiente si annulla o non esiste. Possono corrispondere a massimi, minimi o punti di sella della funzione.

54. Matrice jacobiana: La matrice jacobiana rappresenta la matrice delle derivate parziali di una funzione vettoriale di più variabili rispetto alle sue variabili indipendenti.

55. Calcolo integrale in più variabili: Il calcolo integrale in più variabili riguarda il calcolo degli integrali doppi e tripli su regioni dello spazio tridimensionale.

56. Integrale doppio: L'integrale doppio rappresenta il volume

57. Teorema di Fubini: Il teorema di Fubini afferma che l'integrale doppio di una funzione continua su una regione rettangolare può essere calcolato integrando prima rispetto a una variabile e poi rispetto all'altra.

58. Cambiamento di variabili negli integrali doppi: Il cambio di variabili negli integrali doppi consente di risolvere integrali più complessi sostituendo le variabili con nuove variabili che semplificano l'integrale.

59. Integrale triplo: L'integrale triplo rappresenta il volume sotteso a una funzione su una regione tridimensionale.

60. Teorema di Fubini per gli integrali tripli: Il teorema di Fubini per gli integrali tripli afferma che l'integrale triplo di una funzione continua su una regione rettangolare può essere calcolato integrando prima rispetto a una variabile, poi rispetto a un'altra e infine rispetto alla terza variabile.

61. Coordinate cilindriche: Le coordinate

cilindriche sono un sistema di coordinate tridimensionale in cui si specifica una posizione nel modo seguente: r (raggio), θ (angolo azimutale) e z (altezza).

62. Coordinate sferiche: Le coordinate sferiche sono un sistema di coordinate tridimensionale in cui si specifica una posizione nel modo seguente: r (raggio), θ (angolo polare) e φ (angolo azimutale).

63. Teorema del valor medio per gli integrali: Il teorema del valor medio per gli integrali afferma che per una funzione continua su un intervallo chiuso e limitato, esiste almeno un punto in cui il valore dell'integrale è uguale al valore medio della funzione su quell'intervallo.

64. Integrali curvilinei: Gli integrali curvilinei sono integrali calcolati lungo una curva, che possono essere parametrizzati in base a una variabile di lunghezza o a un parametro.

65. Campo vettoriale conservativo: Un campo vettoriale è conservativo se il lavoro fatto dal campo lungo una curva chiusa è nullo.

Teorema di Green: Il teorema di Green stabilisce una relazione tra il lavoro di un campovettoriale lungo una curva chiusa e l'integrale del suo rotore sulla regione racchiusa dalla curva.

Forme differenziali: Le forme differenziali sono oggetti matematici che generalizzano concetti come la lunghezza di una curva, l'area di una superficie e il flusso di un campovettoriale.

Teorema della divergenza: Il teorema della divergenza, noto anche come teorema di Gauss, stabilisce una relazione tra il flusso di un campo vettoriale attraverso una superficie chiusa e l'integrale della sua divergenza sulla regione racchiusa dalla superficie.

Teorema di Stokes: Il teorema di Stokes stabilisce una relazione tra l'integrale di linea di un campo vettoriale lungo una curva chiusa e l'integrale della sua rotazione sulla regione racchiusa dalla curva.

Successioni di funzioni di variabile complessa: Le successioni di funzioni di variabile complessa sono sequenze di funzioni in

71. Derivata complessa: La derivata complessa di una funzione di variabile complessa è una generalizzazione della derivata di una funzione reale a numeri complessi. Misura il tasso di variazione della funzione rispetto alla variabile complessa.

72. Funzioni olomorfe: Le funzioni olomorfe sono funzioni di variabile complessa che sono differenziabili in ogni punto del loro dominio. Sono le analoghe delle funzioni analitiche nel contesto complesso.

73. Funzioni analitiche: Le funzioni analitiche sono funzioni di variabile complessa che possono essere rappresentate come serie di potenze valide in un certo raggio intorno a ogni punto del loro dominio.

74. Integrazione di funzioni complesse: L'integrazione di funzioni complesse è un'operazione che generalizza l'integrazione di funzioni reali nel contesto complesso. Coinvolge il calcolo dell'integrale di una funzione complessa lungo una curva nel piano complesso.

75.

i residui è un importante risultato della teoria dei complessi. Esso afferma che se una funzione è analitica in una regione aperta contenente un insieme di punti, tranne un numero finito di punti isolati, allora l'integrale della funzione lungo una curva chiusa che circonda questi punti isolati è uguale alla somma dei residui di tali punti. Il teorema dei residui è molto utile per calcolare integrali complessi, in particolare quando la funzione presenta poli o punti singolari. I residui sono i coefficienti dei termini principali dello sviluppo in serie di Laurent della funzione intorno ai punti isolati. La formula generale per calcolare il residuo di una funzione in un punto isolato è data da: Res(f, z0) = 1/(2πi) * ∮(f(z) * dz) dove ∮ indica l'integrale lungo una curva chiusa che circonda il punto z0. Il teorema dei residui ha numerose applicazioni pratiche, ad esempio nel calcolo di integrali reali, nel calcolo di somme infinite e nella risoluzione di equazioni differenziali. È uno strumento fondamentale nella teoria dei complessi e trova ampio utilizzo in vari campi della matematica e della fisica.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
9 pagine
SSD Scienze matematiche e informatiche MAT/05 Analisi matematica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Marylinhans di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Analisi 1 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università della Sicilia Centrale "KORE" di Enna o del prof Lipoma Mario.