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ALLE ORIGINI DEL ROMANZO MODERNO
L-FIL-LET/10 G. Ferroni
6/10/2008
L' "Orlando Furioso" non può in un certo senso essere definito un romanzo, in quanto ha degli elementi di radicale modernità. Opera assoluta del Rinascimento, legata ad un modello classico.
Tre redazioni dell'opera: 1516 - 1521 (40 canti); 1532 (46 canti)
Il "Don Chisciotte" implica il passaggio tra romanzo cavalleresco e contemporaneità, in esso è insito un "corto circuito" tra passato e presente. È definito il primo romanzo moderno.
Le due parti sono state pubblicate separatamente.
Queste due opere sono capitali della letteratura italiana ed europea.
Il tema della follia è insito in entrambe le opere, ma è diverso.
Il termine romanzo viene da "romanice loqui" cioè dalla trasformazione della lingua di Roma: il latino. Da aggettivo diventa sostantivo: "roman", cioè la forma privilegiata in cui si dice e si scrive.
derivante dal latino. E' destinato ad un pubblico diverso dagli ecclesiastici e dai colti, è considerato una letteratura d'intrattenimento. Nasce come opera in versi, in seguito si svilupperà in prosa; si tratta di vicende di cavalieri che vanno alla ricerca di qualcosa: vicende cavalleresche + vicende amorose, in queste si intrecciano una serie di elementi: folclorici, magici, celtici, nordici, oppure provenienti dal mondo anglosassone. Questa tipologia letteraria si sviluppa nella Francia del nord, si svolge in Inghilterra ed ha a che fare con il motivo dell'amore cortese, insito delle lingue d'oil (Francia del Nord) e d'oc (Francia del sud). L'amore cortese è una delle tematiche del romanzo, si rivolge verso una dama, e spesso finisce in un adulterio. Romanzo è una narrazione in lingua romanza, cioè che deriva dal latino, prende spunti da varie tradizioni. Esempi: - "Tristan" di Tomas: romanzo che narraL'amore adultero tra Tristano ed Isotta: amore cortese che trasgredisce i valori ed arriva fino alla morte.
“Amore e Morte” è una canzone di Leopardi.
“Tristano e Isotta” ritorna nella musica di Wagner, nel connubio continuo dei due temi, intende sondare l'assoluto, estremo del Romanticismo. L'amore intende esercitare il suo fascino nella distruttività.
Alcuni teorici inseriscono l'amore cortese all'interno di altre teorie:
- Denis De Rugemont “L'amore e l'occidente”: pensa che l'origine dell'amore cortese sia strettamente collegato all'eresia catara: i catari sono una comunità religiosa sterminata dalla religione istituzionale nel XII secolo, si collocano in Provenza (sud Francia) sono legati al manicheismo che fa una netta distinzione tra puri-eletti e altri, la loro morale è durissima e implica una separazione tra bene e male. Furono sterminati con la crociata degli
Albigesi (1209) ordinata da Papa Innocenzo III.- René Girard collega l'amore cortese ad una sorta di esaltazione del desiderio: esaltazione modello del desiderio triangolare, visto come modello di assolutezza che imita un oggetto e non cerca l'altra persona. Un esempio che fa ben comprendere la teoria di Girard è tratto da Dante, Inferno, X canto: vicenda dei dannati Paolo e Francesca => Francesca ama Paolo attraverso il desiderio suscitato dal libro "Lancillotto e Ginevra": "Galeotto fu il libro e chi lo scrisse" (citazione da Dante). Da Francesca si passa alla vicenda di Madame Bovary di Flaubert, anche qui la ricerca del desiderio è dovuto ai romanzi che M.me Bovary legge. Loro sono vittime del desiderio triangolare, amano il desiderio. L'amore cortese si ricollega a questo schema, attraverso la mediazione. Don Chisciotte è vittima assoluta dei libri letti. Da Dante a Proust c'è un'elaborazione del
Michail Bachtin sostiene che la caratteristica fondamentale del romanzo è la polifonia: il romanzo è capace di far parlare punti di vista diversi senza dover prendere posizione tra i due o più punti di vista. Egli vede la dimensione polifonica solo nel romanzo moderno, per questo è stato contestato da Cesare Segre che vide la polifonia anche nei romanzi medievali. Nella polifonia c'è distinzione tra dialogismo e monologismo. In Italia c'è scarsa presenza di romanzi fino all'Ottocento, il romanzo nasce come genere francese, si riscopre il romanzo ellenistico-classico ed arriva in Italia. Dopo il passaggio italiano diventa genere europeo. "La forma carnevalizzata è il romanzo" - messa in scena della violenza. C'è la diffusione della poesia in provenzale attraverso dei passaggi geografici: Provenza => Sicilia => Toscana => Provenza. Il nuovo.Modo di fare "poesia" dalla Provenza arriva in Sicilia alla corte di Federico II, con la poesia siciliana. Dalla Sicilia si sposta in Toscana con Dante e Petrarca, quest'ultimo fonderà il modello lirico che si diffonderà in tutta Europa. Anche per il romanzo c'è il passaggio dal romanzo francese a quello del XIV sec. Italiano. Con Boccaccio: egli a Napoli, alla corte del re francese Roberto d'Angiò, di cui amerà la figlia naturale Maria – chiamata con lo pseudonimo di Fiammetta, legge dei romanzi cortesi, che circolavano all'epoca. Il romanzo che compone Boccaccio è modellato sulla forma del romanzo greco antico: due giovinetti si innamorano e vivono felici e contenti: "Filocolo". Crea la stanza in ottava rima utilizzata in: - Teseida o delle nozze d'Emilia: basato sul ciclo tebano e sulle vicende di Tebe. - Filostrato: ciclo del romanzo troiano, amore infelice. Egli inserisce elementi epici.elementi romanzeschi.7/10/2008
La stanza in ottava rima è una forma metrica. Il termine stanza viene chiamato in greco strofa, dal punto di vista etimologico corrisponde allacombinazione di movimento: legame poesia – musica e poesia – danza. Stanza viene dal latino stanzia.
La prima forma di stanza è la canzone. L’ottava rima è costituita da stanze separate l’una dall’altra, la struttura narrativa porta con sé elementi della lirica; è una forma ridotta di canzone. La canzone è la forma lirica privilegiata, divisa in stanze.
Il sonetto è una forma metrica che fa parte della canzone o stanza di canzone isolata. È formato da 14 versi: due quartine => fronte : due piedi uguali / due terzine => sirma. L’inventore è Giacomo da Lentini.
Il modello lirico della stanza viene trasferito in narrativa grazie all’ottava rima: AB AB CC => alternata, alternata, baciata. In Boccaccio ogni stanza
è suddivisa dalla successiva ; Ariosto rende più complesso il rapporto tra stanza e sintassi.
COBLAS CAP FINITAS = fine della stanza precedente ripreso nell’inizio della stanza successiva.
Si sviluppano i cantari: 80-100 ottave che equivalgono ad un canto, essi trattano di argomenti diversi, dall’epica carolingia alle chanson.
C’è una vastissima produzione di cantari, alcuni dei quali sono una sorta di messa in versi di novelle vere e proprie:
- Cantare di Jeta e Birria: basato su aspetti contemporanei, in ottava rima. La figura di Jeta viene dall’ “Anfitrione” di Plauto: gioco continuo di doppio ed equivoco.
- Sacre rappresentazioni: nella settimana santa.
L’uso della stanza in ottava rima si prolunga, con l’inserimento di elementi di vario tipo.
“Morgante” di Luigi Pulci: riadattamento di un cantare anonimo toscano: “Orlando”. Viene pubblicato a Firenze, in due parti. I canti del suo poema vengono
Definiti cantari. La tradizione romanzesca in Italia trova la congiunzione tra: vicende dei paladini francesi + romanzi arturiani, grazie a M.M. Boiardo.
Boiardo: è un signore ed ha un suo feudo;
Ariosto: facente parte di una nobiltà più bassa, non ha un feudo, lavora presso la corte.
Alcuni intellettuali studiano godendo di un beneficio ecclesiastico: rendita per studio che la Chiesa concede ad una persona, non sposata, alla cui morte ritorna nelle mani della Chiesa che la affida ad un'altra persona. Molti intellettuali come Tetrarca, Ariosto ne usufruiscono.
Storia dello stato ferrarese e degli Estensi:
Ferrara è una città facente parte dell'Emilia Romagna, essa è sotto il dominio papale che dava l'investitura ad una famiglia, che poteva acquisire la zona solo grazie alla discendenza per linea diretta, altrimenti il Papato avrebbe incamerato il territorio.
Gli Estensi sono padroni di Modena, Reggio, e della zona della Garfagnana.
(attraversata dal Serchio), a loro il Papa concede Ferrara, che verrà poi incamerata per mancanza di discendenza diretta, infatti: Alfonso I => Alfonso II => che vivrà il dilemma di non avere figli maschi. Nonostante tutto gli estensi continuano a tenere Modena e Reggio fino al Risorgimento. La biblioteca estense sarà fondamentale nella crescita della cultura dell'epoca, là lavorerà come bibliotecario L.A. Muratori nel 1700 circa. Tra 1400 e 1500 Ferrara subirà il declino della cultura.
MATTEO MARIA BOIARDO: 1441 - 1494 conte di Scandiano, vive alla corte di Ferrara. Ha un rapporto paritario con i signori della corte. Possiede una notevole cultura classica: studia il latino, un po' di greco; ha curiosità per la lirica: "Amorum libri". Tra il 1469 e il 1470 nasce la figura dello stampatore. L'"Innamoramento di Orlando" o "Orlando innamorato" fa i primi passi con la nascita della stampa. 1483
Prima edizione dell'opera, secondo alcuni fu stampata a Scandiano sotto la supervisione del Boiardo. Composta da due libri, articolati in canti: I libro = 29 canti, II libro = 31 canti = totale 60.
1487: prima attestazione dell'uscita dei due libri, prima edizione conservata: Marciana di Venezia.
Piero Pilasi ebbe l'incarico di stampare quest'edizione.
Con Francesco Berni c'è una riscrittura in lingua toscana dell'opera.
Dopo il 1487 Boiardo inizia a scrivere il III libro, che si interrompe al IX canto bruscamente, a causa della discesa di Carlo VIII in Italia (1494).
Con il 1494 iniziano le guerre d'Italia, secondo Boiardo per questo non è possibile che egli continui a scrivere il poema: "Mentre ch' io canto oh Dio redentore...".
GUERRE D'ITALIA:
1494 Carlo VIII scende in Italia.
A Fornovo Carlo VIII, nipote di Luigi XII di Francia, viene sconfitto dalla coalizione italiana.
1503 a Cerignola e Garignano viene
sconfitto Luigi XII.
La Spagna