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APPROFONDIMENTO DI SOCIOLOGIA GENERALE
Olisti e Individualisti
OLISMO: la società viene concepita come una totalità che possiede proprie caratteristiche (società
centro dell’agire). Indica il modo di spiegare i fatti sociali allo stesso modo in cui una parte dipende
dal tutto, considerazione della società come organismo
INDIVIDUALISMO: l’attenzione viene indirizzata prevalentemente sui singoli soggetti che
compongono la società (individuo centro dell’azione)
Olismo ed Individualismo sono antitetici e non esistono forme di complementarietà. Le due teorie
danno diverse risposte ai fenomeni sociali. Per la prima i fenomeni hanno autonomia intrinseca per
la seconda i fenomeni sono prodotti dell’agire individuale. La questione è cruciale perché da essa
deriva il quesito su quanto l’uomo sia libero di agire e di quanto invece sia condizionato da entità a
lui esterne e sovraordinate. ISPIRATORI DELLE DUE TEORIE. Emile Durkheim – Olismo Max
Weber – individualismo
Ciclo Morfogenesi e Morfostasi
Morfogenesi consiste nell’insieme dei processi che tendono ad elaborare oppure a mutare le
forme, strutture, stato di un sistema;
Morfostasi si riferisce a processi interni ad un sistema complesso che tendono a preservare la
forma, struttura o stato.
Applicati a fenomeni sociali indicano la creazione di forme sociali nuove (morfogenesi) o la
riproduzione di forme precedenti (morfostasi); il processo è formato da 3 momenti:
1. struttura di una proprietà (T1)
2. interazione tra soggetti agenti (T2 e T3)
3. elaborazione strutturale (T4)
Realismo critico e costruzionismo
Archer: Idea che la realtà esista in sé, è chiamata critica in quanto assume che la conoscenza del
sociologo sia una relazione sempre problematica di adeguamento dell’osservazione alla realtà che
è esterna all’osservatore.
Costruzionismo è l’opposto del realismo critico, la conoscenza non attinge una realtà esterna all’
osservatore, ma è da esso indipendente.
Refero e religo
Refero indica l’orientamento simbolico delle azioni l’una all’altra
Religo indica la connessione strutturale
Relazione sociale
E’ quella referenza che connette i soggetti sociali in quanto attualizza o genera un legame fra loro,
azione reciproca
Rete Sociale
Social network è costituita da un insieme di attori sociali e di relazioni definite tra tale insieme di
attori. Le reti sono quindi strutture relazionali tra attori ed in quanto tali costituiscono una forma
sociale rilevante che definisce il contesto in cui si muovono quegli stessi attori. La rete sociale
risulta essere allora la struttura di relazioni le cui caratteristiche possono essere usate per spiegare
– in tutto o in parte - il comportamento delle persone che costituiscono la rete. Elementi costitutivi
della rete sociale sono dunque: i soggetti, che rappresentano le unità, i nodi che compongono la
rete; possono essere individui, gruppi, posizioni, luoghi, istituzioni; le relazioni, che legano i
soggetti che compongono la rete. Nell’ambito delle scienze sociali il concetto di rete sociale è stato
utilizzato a lungo come “metafora” per tradurre ora l’idea della società come rete di reticoli sociali,
ora l’idea dell’azione sociale come esito di vincoli ed opportunità emergenti dalle relazioni tra i
soggetti.
Socializzazione ed educazione
Il processo di socializzazione è quel processo tramite cui l'individuo diviene parte della società ed
interiorizza le norme, i valori e tutto il patrimonio culturale che la società gli trasmette, garantendo
così la continuità tra le generazioni. Attraverso la socializzazione l'individuo può interagire con gli
altri andando a formare un'identità sociale che è strettamente legata all'identità personale.
Secondo Mead della scuola di Chicago la formazione del sé avviene attraverso tre semplici fasi del
gioco nella tenera età del bambino: il gioco per imitazione, il gioco libero e il gioco organizzato.
Questa identità personale è sottoposta a continue sollecitazioni e modificazioni man mano che il
soggetto amplia la propria conoscenza del mondo sociale.
Con il termine educazione si intende il processo di formazione della personalità individuale che
avviene attraverso la trasmissione si norme, valori, atteggiamenti e comportamenti (cultura)
condivisi dal gruppo sociale di appartenenza.
Lavoro
Relazione che per esistere deve avere i mezzi o gli strumenti (A), scopi o intenzioni (G), regole o
norme (I), e valori o criteri che danno il senso a ciò che si fa a ciò che si produce (L). Alternative
possibili poste da Donati:
Il lavoro può essere autonomo o eteronomo e può essere strumentale o espressivo-gratuito.
Il lavoro diventa sempre più un mezzo per mettersi in relazione con gli altri, esso è quindi un bene
sociale o un’attività finalizzata ad uno scopo socialmente utile il cui svolgimento consenta al
soggetto di ottenere le risorse necessarie per vivere.
Il lavoro sta cambiando in quanto si intreccia con attività che non rientrano nella definizione
moderna del lavoro. Analogia tra lavoro e denaro, il lavoro non è riducibile al concetto di
occupazione nel senso che la modernità ha dato a questo termine e nello stesso modo il denaro
non equivale alla moneta cioè all’oggetto che rappresenta
Cultura
E’ ciò che caratterizza l’umano e attorno alla sua origine si intrecciano alcune questioni:
1- Confine tra natura e cultura: la cultura fa riferimento alla relazione tra uomo e l’ambiente nel
quale è inserito, che con il tempo perde la propria connotazione naturale. Il paradosso e la
tragedia della cultura cioè la contrapposizione cultura e natura sopravvive, perché nel
momento in cui l’uomo costruisce i suoi rapporto peculiare con i fenomeni naturali, produce
oggetti culturali, che così prodotti si estraniano dal produttore fino a diventare una seconda
natura.
2- La civilizzazione quanto intacca la cultura: nasce il pessimismo culturale, estinzione della
cultura a vantaggio della ragione strumentale e della tecnica
3- Società eticamente neutra: palese reticenza a confermare la fiducia condivisa verso le
radici della nostra civiltà.
Cultura e comunicazione
Archer ha illustrato la dialettica tra soggetto e le dimensioni strutturali e culturali della società ,
mostrando la loro reciproca indipendenza e l’essere condizione di possibilità l’uno dell’altro in
modo vicendevole.
Le proprietà emergenti strutturali (PES) e proprietà emergenti culturali (PEC), proprietà
emergenti personali (PEP). Connettendo questi tre elementi si crea il modus vivendi orientato a
premure fondamentali, senza progetti individuali le proprietà culturali e strutturali rimangono sì
reali, ma i loro poteri causali non possono esercitarsi su alcunché.
La relazione tra cultura e comunicazione, Donati propone 3 modelli:
a. Modello di matrice struttural-funzionalista, comunicazione come il prodotto della cultura,
importanti sono i soggetti e la capacità simbolica. Critica: sottovalutare il dinamismo della
comunicazione
b. Modello neo funzionalista luhmanniana, la comunicazione è un sistema in sé. Importante
l’interazione comunicativa. Critica: scomparsa del soggetto
c. Modello relazionale, intendendo la comunicazione come azione attraverso cui le persone
condividono le proprie esperienze. E’ un evento che può accadere solo tra e quindi si
colloca sua sull’asse del refero che quello del religo
Donati vuole riconoscere la centralità della comunicazione in quanto aspetto costitutivo dell’essere
umano e aggiusta il focus su come essa, si si relaziona con il sistema culturale esprimendo un
dinamismo relazionale socialmente significativo
Economia e società
Individualismo metodologico: Tutto ciò che accade deve essere spiegato in termini di azioni
individuali, riducendo la complessità dei fenomeni sociali ai singoli elementi che li compongono. Gli
individui quando agiscono in ambito economico sono spinti da motivazioni di tipo utilitaristico e
dotati di una razionalità forte in grado di scegliere i mezzi adeguati a conseguire i fini fissati.
Strutturalismo metodologico: La società è un tutto unico non riducibile alla somma dei suoi
componenti. La scelta teorica di fondo ha portato ad una metodologia di analisi nota come olisco,
strutturalismo o collettivismo metodologico. Per studiare il modo in cui le persone si comportano
bisogna analizzare le istituzioni o strutture entro cui si situano i comportamenti. Ogni fatto sociale è
spiegato tramite un altro fatto sociale.
Entrambi gli approcci sono riduzionistici, in quanto tendono a far scomparire uno dei due termini di
relazione: l’individuo e la società e agire e struttura.
Sociologia economica: tenta di superare la tendenza riduzionistica dei due approcci precedenti.
Essa consiste nel mettere in relazione di complementarietà la prospettiva economica con quella
sociologica.
Sombart “l’economia è l’attività umana colta alla ricerca dei mezzi di sussistenza”
Potere e sistema politico
Il concetto di potere: (approccio individualista) Dahl “A ha potere su B nella misura in cui può far sì
che B faccia qualcosa che diversamente non sarebbe fatto”.
Per Weber il potere non è legato a determinati contenuti e può essere presente in tutti i tipi di
rapporto, non è quindi legato al solo sistema politico.
Archer individua il limite denominandolo conflazione verso l’alto e indica come l’attore assorbe
l’esito dell’interazione fra più attori.
Il concetto di potere: (approccio strutturalista): gli attori individuali sono solo apparentemente liberi
di esercitare la loro volontà o di perseguire degli interessi, ma, in realtà l’unico potere causale è
riconosciuto al sistema.
Archer individua il limite denominandolo conflazione verso il basso perché l’attore è totalmente
determinato dalla struttura.
Durkheim concepisce il rapporto fra società e individui allo stesso modo, il suo pensiero è
corrisposto da Foucault che parlerà di regime di verità, sostiene che il potere crea il soggetto
senza bisogno del suo consenso.
Tentativi di collegare la struttura all’agire