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Estratto del documento

Nelle fasi successive la

porzione prossimale di

ciascun nefrotomo forma

la capsula di Bowman,

che circonda il

glomerulo, formato da

un gomitolo di capillari

arteriosi, mentre la

porzione distale si apre

nel dotto mesonefrico

(Wolff). Il

glomerulo è formato da

capillari arteriosi

aggrovigliati, mentre la

capsula di Bowman è

formata da un epitelio

che circonda i vasi. Il

glomerulo insieme alla

capsula di Bowman

formano il corpuscolo

renale.

Dopo la formazione del

dotto mesonefricocc

(Wolff), sulla superficie

laterale del mesonefro si

forma il dotto

paramesonefrico

(Muller) che non

partecipa all’apparato

urinario ma di quello

genitale indifferenziato.

Nel maschio il dotto

paramesonefrico

(Muller) degenera ma

nella femmina darà

origine alle vie genitali

femminili.

-metanefro (rene

definitivo). Deriva dalla

gemma ureterica che è

un estroflessionne del

dotto mesonefrico, in

vicinanza della cloaca.

La gemma ureterica

induce il mesoderma

indifferenziato a

differenziare in blastema

metanefrico

La gemma ureterica

entra in contatto con il

blastema metanefrico e

comincia a biforcarsi,

inducendo la formazione

dei lobi nel metanefro.

Nelle fasi successive di

sviluppo la gemma

ureterica dà origine agli

ureteri.

Dalla gemma ureterica

per successive

proliferazioni e

biforcazioni si forma la

pelvi renale. I primi 4

ordini di biforcazione

vengono riassorbiti in

canali comuni, che

costituiscono i calici

maggiori. Altri 4

ordini di biforcazione

daranno origine ai calici

minori. Questi vanno

incontro a 12 o 14 ordini

di biforcazioni, che

portano alla formazione

dei tubuli collettori.

Il rene ha due diverse

origini:

. i derivati della gemma

ureterica formano il

sistema collettore

(uretere, pelvi renale,

calici maggiori e minori

e circa 1-3 milioni di

tubuli collettori).

. i derivati del blastema

metanefrico formano il

sistema escretore.

I tubuli collettori

inducono nel blastema

metanefrico la

formazione di

addensamenti di tessuto

mesenchimale che

evolvono in vescicole

renali o metanefriche.

Queste si allungano e

distalmente si fondono

al sistema collettore,

prossimalmente

formeranno la capsula di

Bowman intorno al

glomerulo. Il

continuo allungamento

del tubulo escretorio

porta alla formazione

del:

- Tubulo convoluto

prossimale

- Ansa di Henle

- Tubulo convoluto

distale.

Inizialmente i reni sono

posti nella cavità

pelvica,

successivamente si

spostano in posizione

più craniale nella cavità

addominale. Durante

l’ascesa i reni vengono

rivascolarizzati da nuovi

gruppi di vasi

provenienti dall’aorta

dorsale. Il metanefro

assume una posizione

craniale rispetto al

rimanente sistema

urogenitale.

Per quanto riguarda lo

sviluppo delle vie

urinarie, è importante

considerare il destino

della cloaca. Fra la 4° e

7° settimana, la

porzione terminale

dell’intestino posteriore,

la cloaca, viene separata

da uno strato di

mesoderma, il setto

urorettale che la divide

in:

. canale anorettale

. seno urogenitale

primitivo, dove sbocca il

dotto di Wolff.

Separando quindi le vie

urinarie dalle vie

digerenti Nella

femmina l’uretra

primitiva diventa uretra

definitiva mentre il seno

urogenitale dà origine ai

2/3 inferiori della

vagina. Nel maschio

l’uretra primitiva

diventa uretra

prostatica ed il seno

urogenitale dà origine

all’uretra peniena.

Sviluppo delle gonadi.

Le gonadi compaiono

alla 5° settimana e si

presentano come un

paio di creste

longitudinali,

lateralmente al

mesonefro, chiamate

creste genitali. Fino alla

7° settimana sono allo

stadio di gonade

indifferenziata in quanto

non hanno

caratteristiche

morfologiche maschili o

femminili.

Le cellule germinali

primordiali originano

nella parete del sacco

vitellino, poi migrano (6

settimane) lungo il

mesentere dorsale per

raggiungere le creste

genitali. Le cellule

germinali primitive

hanno un’influenza

induttiva sullo sviluppo

delle gonadi in ovaio o

testicolo infatti, se

queste non dovessero

raggiungere le creste,

non si ha sviluppo delle

gonadi. Durante l’arrivo

delle cellule germinali

primitive, l’epitelio della

cresta genitale prolifera

e si organizza in cordoni

sessuali primitivi. Siamo

ancora nella fase di

gonade indifferenziata.

Nell’uomo i cordoni

sessuali primitivi

continuano a proliferare

e penetrano nella

midollare per formare i

cordoni testicolari. A

livello dell’ilo, i cordoni

si interrompono

formando una rete che

in seguito formerà i

tubuli della rete testis. I

cordoni testicolari

perdono poi il contatto

con l’epitelio

superficiale della cresta

sessuale in quanto

vengono separati da

questo, da un denso

strato di tessuto

connettivo fibroso: la

tonaca albuginea.

Al 4°

mese i cordoni

testicolari diventano a

forma di ferro di cavallo

e si continuano con la

rete testis. I cordoni

testicolari sono formati

dalle cellule germinali

primordiali e dalle

cellule del Sertoli,

derivate dall’epitelio

superficiale della cresta

sessuale. Le cellule di

Leyding cominciano a

svilupparsi subito dopo

l’inizio della

differenziazione dei

cordoni e si trovano tra

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A.A. 2017-2018
33 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/17 Istologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valia23 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istologia e embriologia umana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di L'Aquila o del prof De Cesaris Paola.