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EPIDERMIDE
Lamina costituita da epitelio pavimentoso stratificato in cui sono presenti
cellule epiteliali, melanociti responsabili della produzione di melanine; le cellule
di Langherhans che partecipano ai processi difensivi della cute; le cellule di
Merkel associate alla funzione di recensione sensitiva.
L’epidermide non è vascolarizzata perché i vasi sanguigni si trovano nel derma
e ipoderma.
Molte funzioni dell’apparato: barriera, sintesi, assorbimento, escrezione,
termoregolazione, sensibilità e comunicazione sociale.
La superficie cutanea ha una tramatura che cambia con età o perché ci sono
delle pieghe muscolari.
In corrispondenza dei polpastrelli ci sono dermatoclifi, pieghe uniche e formano
al centro la rosetta tattile.
Nell’epidermide sono presenti diversi strati diversi per morfologia e funzione:
- Strato basale o germinativo costituito da una sola base di cellule
prismatiche indifferenziate appoggiate alla membrana basale dotate di
attività proliferativa
- Strato spinoso: costituito da più assise di cellule poliedriche che tendono
ad appiattirsi nei livelli più superficiali e costituite da prolungamenti
(spine) con i quali si pongono in stretto contatto le une con le altre
mediante desmosomi
- Strato granuloso: formato da cellule appiattite ricche di granuli
citoplasmatici
- Strato corneo: formato da cellule morte e disidratate
Il processo di differenziazione si chiama citomorfosi cornea: 14 giorni per
arrivare allo strato corneo e 14 giorni per attraversarlo e desquamare; è
influenzata da: ormoni sessuali, adrenalina, prostaglandine, vitamina A.
La distribuzione dei melanociti nell’epidermide è diversa da regione a regione.
Il loro numero è uguale nelle razze a pelle chiara e a pelle scura e la diversa
pigmentazione di deve soprattutto alla diversa entità della sintesi del pigmento
e le dimensioni dei melanosomi determinate geneticamente. Il colore della cute
dipende dal tipo di melanina predominante nei melanosomi, dalla quantità di
carotene assunta con gli alimenti e dalla vascolarizzazione cutanea.
Le cellule di Langerhans cellule dendritiche presenti negli strati intermedi
dell’epidermide. Sono presenti anche negli epiteli della cavità orale, esofago e
vagina. Sono importanti per la protezione nei confronti di antigeni ambientali,
in quanto coinvolti nel riconoscimento dell’antigene e la presentazione ai
linfociti T.
Le cellule di Merkel presenti soprattutto nella cute provvista di peli,
localizzate nello strato basale dell’epidermide in associazione con terminazioni
nervose. Hanno forma rotondeggiante. Intervengono nella percezione tattile
come meccanocettori.
DERMA
È una lamina di tessuto connettivo denso a fasci intrecciati con spessore medio
di 1-2 mm, diverso secondo la regione corporea: più spesso a livello del palmo
della mano e della pianta del piede e più sottile in corrispondenza della cute
delle palpebre.
In profondità continua senza limiti definiti con il connettivo lasso dell’ipoderma.
Il derma è suddivisibile in uno strato papillare a contatto con l’epidermide e
uno strato reticolare più profondo. Le papille sono piccole e scarse in quasi
tutta la cute tranne a livello delle regioni glabre dove sono numerose e grandi.
Il derma ospita prevalentemente nello strato papillare, fibroblasti, macrofagi e
mastociti oltre a elementi in transito proveniente dal sangue come leucociti e
plasmacellule soprattutto durante processi difensivi di tipo infiammatorio.
Vascolarizzazione cutanea
I vasi sanguiferi della cute, oltre a svolgere una funzione trofica, hanno un ruolo
importante nella termoregolazione e nel controllo della pressione arteriosa.
Le arterie arrivano alla cute seguendo i fasci connettivali verticali od obliqui
dell’ipoderma. Formano un primo plesso a disposizione orizzontale in
corrispondenza della parte profonda del derma, dove si ramificano altre
arteriole.
Tra derma reticolare e derma papillare si forma un secondo plesso arterioso
orizzontale dal quale originano arteriole terminali che si dirigono verso quelle
dermiche.
Innervazione cutanea
La cute è un organo di senso ricco di formazioni nervose che hanno la funzione
di ricevere stimoli meccanici, termici e dolorifici.
I nervi cutanei attraversato l’ipoderma si ramificano nel derma attorno ai
follicoli pilosebacei o terminando a vari livelli come corpuscoli oppure
raggiungendo l’epidermide come terminazioni libere.
FOLLICOLO PILOSEBACEO
I peli sono filamenti cornei flessibili che coprono tutta la superficie del corpo
tranne le regioni di cute glabra. I peli si accrescono all’interno di possiede
invaginazioni epidermiche nelle quali sboccano ghiandole sebacee, i follicoli
pilosebacei. Hanno funzione protettiva ridotta e conservano funzione di
recettori tattili e valore di comunicazione sociale.
La lunghezza, forma e distribuzione dei peli variano da regione a regione e da
individuo a individuo. Possono avere sezione circolare o ellittica con diametro
da 5 um a mezzo millimetro.
I peli sono diversi nei vari periodi della vita.
Il follicolo pilosebaceo consta di un pelo inserito in un’invaginazione
dell’epidermide detta follicolo pilifero nella quale si apre il condotto escretore di
una o più ghiandole sebacee. In alcune regioni corporee (ascellare, mammaria,
palpebrale, anogenitale) sboccano nei follicoli anche ghiandole sudoripare
apocrine.
Il follicolo e di conseguenza il pelo è sempre inclinato rispetto alla superficie
cutanea e può erigersi per la contrazione di un piccolo muscolo liscio che
partendo dal derma papillare si inserisce sul follicolo al di sotto della ghiandola
sebacea. Il muscolo piloerettore durante la sua contrazione provoca erezione
del pelo e contribuisce alla fuoriuscita del sebo.
Il colore dei peli è dovuto alla melanina trasferita alle cellule della matrice dai
melanociti situati presso la papilla dermica.
GHIANDOLE SEBACEE
Sulla superficie cutanea, nel follicolo pilifero si apre il condotto escretore di una
o più ghiandole sebacee olocrine. Sono più voluminose e numerose nel cuoio
capelluto, nel viso, nelle aree anogenitali e nelle parti superiori del torace e del
dorso ma esiste una notevole variabilità individuale.
Gli alveoli ghiandolari sono costituiti da una massa solida di cellule. Quelle
periferiche si riproducono attivamente mentre le cellule intermedie sono ricche
di gocciole lipidiche, che man mano che si fondono provocano degenerazione
delle cellule più centrali. Il sebo risulta dunque costituito oltre dal secreto
lipidico anche dai residui delle cellule morte. Queste vengono sostituite in
seguito alla proliferazione delle cellule periferiche.
Il sebo ha funzione lubrificante per i peli ed epidermide e di protezione
dall’umidità. L’eliminazione del sebo nel follicolo pilifero è continua e può
essere aiutata dalla contrazione del muscolo piloerettore. La produzione di
sebo varia con l’età ed è soggetta a controllo ormonale.
UNGHIE
Lamine cornee presenti sulla superficie dorsale delle falangi distanti delle dita.
Sono organi ridotti nella specie umana.
La lamina che costituisce l’unghia corrisponde allo strato corneo
dell’epidermide dorsale della falange, con scaglie fittamente stipate e ripiene di
cheratina più dura di quella epidermica.
La parte distale dell’unghia è libera mentre la parte prossimale o radice e i due
margini laterali si insinuano in un solco detto vallo ungueale.
L’unghia viene prodotta esclusivamente dall’epitelio della radice che
costituisce una matrice. L’accrescimento dell’unghia è continuo circa 0.5 mm a
settimana. Risente di influenze stagionali e nel corso di malattie acute o traumi
locali.
GHIANDOLE SUDORIPARE
Sono presenti in tutta la superficie corporea, producono un secreto ricco
d’acqua e Sali minerali, indispensabili per la termoregolazione. Sono ghiandole
tubulari semplici a forma di gomitolo, innervate dal sistema simpatico.
Le ghiandole sudoripare possono essere eccrine o apocrine. Il secreto delle
prime è più numeroso e limpido ed incolore, costituito in gran parte da acqua e
soluti inorganici, il Ph è leggermente acido o neutro. Il secreto delle ghiandole
apocrine è opaco e alcalino. Contiene sostanze organiche come proteine e
glucidi.
L’attività delle ghiandole sudoripare è regolata da fattori ormonali, inizia a
partire dalla pubertà e si modifica nella donna in rapporto con il ciclo
mestruale. Particolari ghiandole apocrine modificate sono le ghiandole
ceruminose e mammarie.