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COLONNA VERTEBRALE
La colonna vertebrale dell’adulto è costituita da 26 ossa: le vertebre (24), il sacro e il coccige.
Le vertebre formano la colonna di sostegno e proteggono il midollo spinale, fornendo una via di
passaggio per i nervi spinali. È divisa in regioni (cervicale, toracica, lombare, sacrale e
coccigea), ognuna delle quali svolge funzioni differenti e, di conseguenza, le vertebre di
ciascuna regione posseggono caratteristiche anatomiche differenti che permettono tale
differenziazione funzionale.
Osservandola lateralmente la colonna vertebrale mostra quattro curvature: cervicale (lordosi
cervicale), toracica (cifosi toracica), lombare (lordosi lombare) e sacrale (cifosi sacrale). Queste
curvature allineano il peso con l’asse del corpo.
Anatomia delle vertebre
Corpo vertebrale
Il corpo vertebrale è la parte della vertebra che trasferisce il peso lungo l’asse della colonna
vertebrale. Ciascuna vertebra si articola con le altre: i corpi son uniti da legamenti e separati per
mezzo di cuscinetti di fibrocartilagine, i dischi intervertebrali.
Arco vertebrale
L’arco vertebrale delimita i margini laterali e posteriore del foro vertebrale che circonda un tratto
di midollo spinale. L’arco si compone di:
- Un pavimento, ossia la superficie posteriore del corpo;
- Due peduncoli (parete), che originano dal margini posterolaterali del corpo;
- Le lamine, che si estendono dorsomedialmente a completare il tetto.
Dalla fusione delle lamine origina un processo spinoso che si proietta dorsalmente e
posteriormente. I processi trasversi si proiettano lateralmente e dorsolateralmente su ambedue i
lati, dl punto in cui le lamine si uniscono ai peduncoli. Questi processi sono siti di attacco dei
muscoli e possono anche articolarsi con le coste.
Processi articolari
Anche i processi articolari originano a livello delle giunzioni tra i peduncoli e le lamine.
È presente un processo articolare superiore (cranialmente) e uno inferiore (caudalmente) su
ciascun lato della vertebra.
Articolazioni vertebrali
I processi articolari inferiori di una vertebra si articolano con i processi articolari superiori della
vertebra sottostante. Ciascun processo articolare presenta una superficie liscia detta faccetta
articolare. Gli archi vertebrali formano nell’insieme il canale vertebrale contenente il midollo
spinale. Tuttavia, quest’ultimo, non è completamente circondato da osso. I corpi vertebrali sono
separati dai dischi intervertebrali e sono presenti spazi tra i peduncoli di vertebre contigue.
Questi fori intervertebrali permettono il passaggio di nervi provenienti da o diretti al midollo
spinale.
Vertebre cervicali
Le sette vertebre cervicali sono quelle di minori dimensioni e si estendono dall’osso occipitale
del cranio al torace. Il corpo di una vertebra cervicale è relativamente piccolo se paragonato alle
dimensioni del foro vertebrale triangolare. A questo livello il midollo spinale ha dimensioni
maggiori. Proseguendo lungo il canale vertebrale, il diametro del midollo diminuisce cosi come il
diametro dell’arco vertebrale. In una tipica vertebra cervicale, il processo spinoso è
relativamente appuntito. L’estremità di ciascun processo presenta una incisura prominente; un
processo spinoso cosi formato viene definito bifido. I processi trasversi sono fusi con i processi
costali. Questi, insieme ai processi trasversi, delimitano fori trasversi (passaggio per i vasi
vertebrali).
Vertebre toraciche
Le vertebre toraciche sono 12. Una tipica vertebra toracica ha un corpo dalla caratteristica
forma a cuore, più massiccio rispetto al corpo delle vertebre cervicali. Il foro vertebrale è
rotondo e relativamente più piccolo, e il lungo e sottile processo spinoso si proietta
posteroinferiormente. Ciascuna vertebra toracica si articola con le coste a livello della superficie
dorsolaterale del corpo. Le vertebre toraciche da T1 a T8 presentano faccette costali superiori e
inferiori per l’articolazione con due coppie di coste. Le vertebre da T9 a T12 hanno una singola
faccetta costale su ciascun lato. I processi trasversi delle vertebre da T1 a T10 sono
relativamente spessi, e le loro superfici anterolaterali presentano le faccette costali trasverse
per l’articolazione con i tubercoli costali.
Vertebre lombari
Le vertebre lombari sono le più grandi. Il corpo è più massiccio di quello delle vertebre
toraciche, e le superfici superiore e inferiore sono ovoidali. Il foro vertebrale è triangolare. I
processi trasversi, più sottili, si proiettano dorsolateralmente; il processo spinoso, tozzo, si
proietta dorsalmente. Le vertebre lombari sostengono il peso maggiore.
Osso sacro
L’osso sacro è costituito dalla fusione di cinque vertebre sacrali. Queste vertebre iniziano a
fondersi dopo la pubertà e sono completamente fuse tra i 25 e i 30 anni. Questa struttura
fornisce protezione per organi degli apparati riproduttivo, digerente e urinario e, attraverso una
coppia di articolazioni, collegalo scheletro assile alla cintura pelvica dello scheletro
appendicolare. I processi articolari superiori formano articolazioni sinoviali con l’ultima vertebra
lombare. Il canale sacrale inizia tra questi processi e si estende per tutta la lunghezza del sacro.
I processi spinosi delle cinque vertebre sacrali fuse tra loro formano una serie di rilievi che
nell’insieme costituiscono la cresta sacrale mediana. Le lamine della quinta vertebra sacrale
non si uniscono sulla linea mediana e formano le corna sacrali. Questi rilievi costituiscono i
margini dello iato sacrale, l’orifizio di uscita del canale sacrale. Ai lati della cresta sacrale
mediana, i fori sacrali rappresentano i fori intervertebrali. Un’ampia ala sacrale si estende
lateralmente a ciascuna cresta sacrale laterale. Lateralmente, la superficie auricolare
costituisce la superficie articolare per le ossa del cingolo pelvico, l’articolazione sacroiliaca.
Dorsalmente alla sua superficie auricolare è presente un’area rugosa, la tuberosità sacrale. La
superficie anteriore o superficie pelvica del sacro è concava.
Coccige
Il coccige è formato da 3-5 vertebre coccigee che cominciano a fondersi all’età di 26 anni. Il
coccige fornisce una superficie di inserzione per numerosi legamenti e per il muscolo sfintere
dell’ano. Le prime due vertebre coccigee hanno processi trasversi e archi vertebrali non fusi. Le
lamine della prima vertebra coccigea sono conosciute come corna del coccige e si uniscono
alle corna del sacro. Nei maschi il coccige è rivolto anteriormente, nelle femmine inferiormente.
GABBIA TORACICA
Lo scheletro della gabbia toracica è formato delle vertebre toraciche, dalle coste e dallo sterno.
La cavità toracica è più stretta nella parte superiore e lievemente appiattita in senso
anteroposteriore. La gabbia toracica svolge due funzioni:
Protegge il cuore, i polmoni, il timo e le altre strutture accolte nella cavità toracica;
Dà inserzione ai muscoli coinvolti nella respirazione, nella posizione della colonna
vertebrale e nei movimenti del cingolo scapolare e degli arti superiori.
Coste
Le coste sono ossa allungate, curve e appiattite che decorrono dalle vertebre toraciche e
terminano nella parete della cavità toracica. Esistono 12 paia di coste. Le prime sette paia sono
dette coste vere, o vertebrosternali, poiché raggiungono la parte anteriore del corpo e sono
connesse allo sterno da segmenti cartilaginei indipendenti, le cartilagini costali. A partire dalla
prima costa, le coste vertebrosternali gradualmente aumentano la lunghezza e il raggio di
curvatura. Le coste dall’8° al 12° paio sono dette coste false, o vertebrocondrali, perché non si
connettono allo sterno in maniera diretta. Le ultime due paia di coste sono dette coste fluttuanti,
perché non si collegano con lo sterno. La testa di ogni costa si articola con il corpo di una
vertebra toracica o tra i corpi vertebrali adiacenti. Dopo un breve collo, il tubercolo si proietta
dorsalmente. La porzione inferiore di quest’ultimo presenta una faccetta articolare che si
articola con il processo trasverso della vertebra toracica. Quando la costa si articola tra vertebre
adiacenti, la superficie articolare è divisa in emifaccete articolari superiore e inferiore per mezzo
della cresta interarticolare. L’angolo costale indica il punto in cui il corpo della costa inizia a
curvare verso lo sterno. Un evidente solco costale lungo il suo margine inferiore segna il
decorso di nervi e vasi sanguigni. La faccia esterna è convessa e fornisce inserzione ai muscoli
del cingolo scapolare e del tronco. I muscolo intercostali si inseriscono sui margini superiore e
inferiore. Le coste sono abbastanza mobili. I movimenti delle coste modificano l’altezza e la
profondità della gabbia toracica, aumentandone o diminuendone il volume.
Sterno
Lo sterno dell’adulto è un osso piatto posto al centro della parete anteriore del torace. È
costituito da tre parti:
Il manubrio, di forma triangolare, si articola con le clavicole dello scheletro appendicolare
e con le cartilagini del primo paio di coste. È la parte più estesa e più craniale dello
sterno. L’incisura giugulare è un incavo poco profondo sulla superficie superiore del
manubrio, situato tra le articolazioni clavicolari.
Il corpo, di forma allungata, si unisce alla superficie inferiore del manubrio e si estende
verso il basso lungo la linea mediana. Le cartilagini costali dal secondo al settimo paio si
connettono individualmente a questa porzione. Le coste dell’ottavo al decimo paio sono
anch’esse attaccate al corpo, ma attraverso un’unica cartilagine che si unisce al settimo
paio di coste.
Il processo xifoideo, la parte più piccola dello sterno, è attaccato alla superficie inferiore del
corpo. Il diaframma muscolare ei muscoli retti dell’addome si inseriscono nel processo xifoideo.
CINGOLO SCAPOLARE E PARTE LIBERA DELL’ARTO SUPERIORE
Ciascun arto superiore si articola con il tronco attraverso il cingolo scapolare, o cingolo toracico,
costituito dalla clavicola e dalla scapola.
Clavicola
La clavicola connette il cingolo scapolare allo scheletro assile. È un osso a forma di S che
origina a livello del margine craniolaterale del manubrio dello sterno, lateralmente all’incisura
giugulare. Dall’estremità sternale, la clavicola piega lateralmente e dorsalmente fino ad
articolarsi con acromion della scapola. L’estremità acromiale è più voluminosa e appiattita
rispetto a quella sternale. Il tubercolo conoide si trova sulla superficie inferiore dell’estremità
acromiale e la tuberosità costale si trova all’estremità sternale. Sono entrambi punti di
inserzione dei legamenti della spalla.
Scapola
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