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Estratto del documento

Il funicolo spermatico risulta rivestito, dall’esterno all’interno, dalle seguenti tonache:

• Fascia cremasterica: sottile lamina connettivale che riveste la porzione scrotale del funicolo

distaccandosi dalla fascia del muscolo obliquo esterno a livello dell’orifizio sottocutaneo del

canale inguinale e prolungandosi in basso;

• Muscolo cremastere: riveste la porzione inguinale e scrotale del funicolo distaccandosi dai

muscoli obliquo interno e trasverso dell’addome. In vicinanza del testicolo i fasci muscolari

si espandono a ventaglio intrecciandosi con le loro estremità per circondare il testicolo

esternamente alla tonaca vaginale;

• Tonaca vaginale comune: sottile lamina connettivale ricca di fibre elastiche derivante dalla

fascia trasversale che riveste il funicolo lungo tutto il suo tragitto.

Condotti eiaculatori

Sito, posizione e orientazione:

I condotti eiaculatori hanno tragitto obliquo in basso, in avanti e in dietro (40°) e, dopo un

percorso di 2-2.5 cm, terminano nell’uretra prostatica con due distinti orifizi ellittici sul collicolo

seminale, ai lati dell’otricolo prostatico. Hanno la forma di un cono molto allungato (diametro 3mm

che si restringe a 1mm) ampio inizialmente (seno eiaculatorio) e assottigliato in prossimità dello

sbocco nell’uretra dove il lume presenta una piccola dilatazione (ampolla). Interposti tra vescica e

base della prostata, i condotti penetrano in quest’organo a livello dell’ilo, decorrendo nel

parenchima ghiandolare vicini l’uno all’alto fino alla loro terminazione.

Architettura e struttura:

I condotti eiaculatori sono organi pari e simmetrici, cavi a tonache sovrapposte in cui le tonache,

dall’interno all’esterno sono:

• Mucosa: anfrattuosa con infossamenti più o meno profondi separati da creste irregolari.

L’epitelio di rivestimento è cilindrico semplice nelle fossette e stratificato nelle pieghe e le

cellule di questo hanno attività secretoria e contengono granuli di pigmento giallastro. In

vicinanza dello sbocco nell’uretra l’epitelio diventa di transizione (urotelio). La lamina

propria è ricca di fibre elastiche e molto sottile;

• Tonaca muscolare: molto ridotta (soprattutto nella parte terminale) e costituita da fascetti di

miocellule che decorrono in varie direzioni frammisti a fibre collagene ed elastiche;

• Tonaca avventizia: di natura connettivale, si trova solo nella porzione iniziale ed è continua

con la capsula della prostata.

Vascolarizzazione e innervazione:

La vascolarizzazione e l’innervazione dei dotti eiaculatori sono fornite da quelle della prostata.

Uretra comune (vd. apparato urinario)

Vescichette seminali

Forma e caratteri organolettici:

• Forma: conica allungata, appiattita in senso anteroposteriore;

• Aspetto: lobato;

• Dimensioni: asse maggiore 5-8cm, larghezza 2.5cm, spessore 1-1.5cm;

• Capacità: 3-6ml.

Sito, posizione, orientazione e rapporti:

Le vescichette seminali sono due organi pari e simmetrici situati nella piccola pelvi,

superiormente alla prostata, tra la base della vescica e il retto. Esse hanno il fondo diretto in alto, in

dietro ed esternamente e l’apice (collo) unito alle ampolle deferenziali. L’asse maggiore della

ghiandola è obliquo verso il basso e in avanti.

Le vescichette seminali aderiscono alla parte posteriore della base vescicale, con l’interposizione

della fascia vescicale e, tra il loro fondo e la parete della vescica, si interpone la parte terminale

degli ureteri. Posteriormente sono separate dalla faccia anteriore del retto dalla fascia rettovescicale,

mentre la faccia posteriore del fondo risulta rivestita dal peritoneo del cavo rettovescicale di

Douglas. Medialmente sono costeggiati dalle ampolle deferenziali cui sono strettamente adese da

tessuto fibroso. Lateralmente sono in rapporto con il plesso venoso prostatico.

Architettura e struttura:

Ogni vescichetta seminale è costituita da un dotto a fondo cieco di calibro variabile, lungo 10-

15cm e ripiegato su se stesso, su cui si aprono diverticoli ampollari o tubulari. Tra questi elementi si

interpongono sepimenti connettivali continui con la tonaca avventizia.

Le vescichette seminali sono costituite da 3 tonache sovrapposte che, dall’interno all’esterno

sono:

• Mucosa: formata da un epitelio di rivestimento cilindrico semplice con cellule secernenti e

basali (elementi germinativi o di sostegno) intercalate e da una lamina propria sottile,

contenente fibre elastiche ed alcune miocellule isolate. Ha aspetto reticolato per la presenza

di pieghe anastomizzate;

• Tonaca muscolare: formata da uno strato circolare interno ed uno longitudinale esterno.

Contiene un ricco plesso di fibre nervose intercalate a cellule gangliari;

• Tonaca avventizia: strato periferico connettivale, ricco di fibre elastiche, che invia sepimenti

all’interno dell’organo.

Il lume del dotto e dei diverticoli è ripieno di secreto dall’aspetto giallastro, vischioso e

debolmente alcalino, ricco di proteine, fruttosio e prostaglandine. Tale sostanza, durante

l’eiaculazione, viene immessa nei dotti eiaculatori e quindi nell’uretra, dove, mescolandosi col

secreto prostatico, costituisce la parte principale (50-80%) del liquido seminale che provvede al

nutrimento, la sopravvivenza ed il mantenimento della motilità degli spermatozoi.

Vascolarizzazione e innervazione:

La vascolarizzazione delle vescichette seminali è data da rami delle arterie vescicodeferenziali,

vescicali inferiori e rettali medie. Il ritorno venoso avviene tramite un ricco plesso sulla faccia

posteriore dell’organo che scarica nel plesso vescicoprostatico.

I linfatici si connettono fittamente a quelli della prostata e dei condotti deferenti e scaricano nei

linfonodi iliaci interni, del promontorio e iliaci esterni.

I nervi per le vescichette seminali derivano dal plesso ipogastrico e giungono agli organi

seguendo i vasi arteriosi.

Prostata

Forma e caratteri organolettici:

• Forma: di castagna a base in alto e apice in basso;

• Consistenza: duro-elastica;

• Colore: grigio-rossastro;

• Dimensioni: altezza 3cm, larghezza alla base 4cm, spessore 2.5cm. nella vecchiaia può

andare incontro ad ipertrofia comprimendo l’uretra prostatica e rendendo difficoltosa la

minzione;

• Peso:8-10g.

Sito, posizione, orientazione e rapporti:

La prostata è un organo solido, impari mediano, posto nella piccola pelvi, tra la base della vescica

in alto, il diaframma urogenitale in basso, posteriormente alla sinfisi pubica e davanti all’ampolla

rettale. L’asse della prostata è obliquo in basso e in avanti e forma con l’asse dell’uretra un angolo

di 20°.

Presenta una faccia vescicale di forma triangolare ad angoli arrotondati con apice anteriore e base

posteriore. Questa faccia è in rapporto con il collo della vescica e, in prossimità dell’apice presenta

il punto di penetrazione dell’uretra mentre posteriormente, in prossimità della faccia posteriore della

prostata è scavata una doccia trasversale (ilo) nella quale penetrano i dotti eiaculatori.

La faccia anteriore, quasi verticale, è uniformemente convessa; mentre la faccia posteriore, obliqua

in basso e in avanti è percorsa dal solco mediano. L’apice tronco circonda l’uretra nel suo punto di

uscita dalla prostata ed è in contatto col diaframma urogenitale.

La prostata è rivestita da una guaina fibrosa (fascia prostatica) contenente il plesso venoso

prostatico e formatasi come addensamento della fascia pelvica viscerale. La faccia anteriore della

fascia prostatica è separata dalla sinfisi pubica da uno spazio di 2cm in cui sono situati il plesso

venoso pudendo e i rami delle arterie pudende interne immersi nel tessuto adiposo; in alto la fascia

è fissata alle ossa pubiche (legamenti puboprostatici); verso l’apice della prostata la fascia

prostatica si unisce alla fascia superficiale del muscolo sfintere striato dell’uretra, al muscolo

trasverso profondo e al centro tendineo del perineo. Le sue superfici inferolaterali sono in rapporto

con i fasci pubici del muscolo elevatore dell’ano con l’interposizione del plesso venoso

vescicoprostatico.

La superficie posteriore avascolare della fascia prostatica è detta fascia rettovescicale e risulta

dalla fusione dei foglietti peritoneali della porzione profonda del cavo rettovescicale. La fascia

rettovescicale continua in alto sulla superficie posteriore delle vescichette seminali, dei dotti

deferenti ed eiaculatori, fino a raggiungere il pavimento del cavo di Douglas; in basso si fissa al

centro tendineo del perineo; lateralmente si unisce al legamento vescicale posteriore.

Architettura e struttura:

La prostata è rivestita da una capsula connettivale derivata dalla fascia pelvica viscerale. A partire

dalla superficie posteriore della prostata, al di sotto di un piano passante per il collicolo seminale, la

capsula si approfonda in un setto mediano che separa i lobi laterali proseguendo con la cresta

uretrale. La capsula si approfonda inoltre con vari setti fibromuscolari tra i lobuli ghiandolari. La

componente muscolare liscia della capsula aumenta ventralmente all’uretra ed i fasci muscolari si

continuano in alto con la muscolatura vescicale. Superficialmente a questo strato si inseriscono fibre

muscolari striate che proseguono in basso col muscolo sfintere dell’uretra. Entrambi i piani

muscolari agiscono come costrittori dell’uretra.

La prostata può essere divisa in lobi sulla base della distribuzione delle ghiandole e dei rapporti

con gli organi che la attraversano:

• Lobo anteriore: posto davanti all’uretra e formato da poche ghiandole di piccolo volume;

• Lobo medio: fra l’uretra e i dotti eiaculatori, di dimensioni variabili e in qualche caso privo

di ghiandole;

• Lobi laterali destro e sinistro: voluminosi e posteriori a un piano passante per i dotti

eiaculatori.

Il parenchima prostatico è formato da circa 30-50 ghiandole tubuloalveolari (otricolari)

ramificate che si raccolgono in 15-30 dotti escretori che sboccano nei seni prostatici dell’uretra

prostatica, ai lati del collicolo seminale. Ciascuna ghiandola forma un lobulo di forma

irregolarmente conica con apice verso l’uretra, separato dai lobuli contigui mediante setti

fibromuscolari provenienti dalla capsula dell’organo. Gli adenomeri hanno lume ampio nel quale si

possono trovare precipitati salini sferici a struttura lamellare che si accumulano con l’età dal secreto

prostatico (corpi amilacei).

L’epitelio degli adenomeri è cilindrico semplice, quello dei dotti più distali è stratificato.

L’epitelio prostatico è bersaglio degli ormoni androgeni. La componente muscolare liscia presente

nello stroma circo

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
14 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gmh di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia e fisiologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Biologia Prof.