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STRUTTURA
L’ovaio è un organo pieno che ha un ilo ma non ha una capsula. E’ rivestito da un epitelio cubico
semplice detto epitelio superficiale dell’ovaio. E’ un epitelio che nel lontano passato veniva
definito epitelio germinativo, poiché si pensava che le cellule germinali e quindi i gameti
derivassero da questo epitelio. Questo nome è ormai sbagliato e non viene più usato.
Al di sotto dell’epitelio superficiale dell’ovaio c’è uno strato sottile di tessuto connettivo poco
sviluppato che viene chiamato tonaca albuginea dell’ovaio o falsa albuginea. Ha questo nome
“falsa albuginea” solo per l’analogia con il testicolo. Nel testicolo la tonaca albuginea ha uno
spessore notevole, infatti costituisce una sorta di capsula del testicolo.
Al di sotto della falsa albuginea c’è il parenchima e lo stroma dell’organo. Il parenchima, come in
molti organi pieni, è organizzato in corticale e in midollare. Corticale e midollare hanno un
aspetto diverso, funzioni diverse e caratteristiche diverse.
Lo stroma di un organo in genere è costituito da tessuto connettivo. Anche in questo caso si ha un
tessuto connettivo ma è ricco di cellule fibroblastiche. Sono cellule particolari che non hanno
solo la funzione di sostegno tipica dello stroma ma acquisiscono una funzione molto attiva
nell’attività dell’ovaio.
Il parenchima è costituito da vari organuli ovarici, strutture immersi nello stroma. Gli organuli
ovarici o follicoli sono strutture che possono contenere o meno il gamete detto ovocito, ma
possono essere in diversi stadi di maturazione.
Al di sopra della zona corticale si ha la falsa albuginea e l’epitelio cubico semplice. Al di sotto
della falsa albuginea c’è lo stroma di tessuto connettivo in cui sono immersi gli organuli ovarici
nelle loro diverse fasi di sviluppo. Gli organuli ovarici hanno forma e dimensioni diverse a seconda
dello stadio maturativo: possono essere follicoli evolutivi o follicoli involutivi, cioè vanno
incontro a regressione. La zona corticale è una regione periferica, costituito da uno stroma fatto di
tessuto connettivo ricco di cellule e povero di fibre collagene. Le cellule dello stroma, i fibrociti,
sono dotate di un notevole polimorfismo.
Più in profondità c’è la zona midollare (regione centrale e profonda) in cui non ci sono organuli
ovarici, quindi c’è prevalentemente stroma ma ci sono i vasi sanguigni (vasi a cavaturacciolo). I
vasi hanno questa forma per una ragione molto importante-molto ben definita. La midollare è in
continuità con l’ilo ed è costituito da tessuto connettivo lasso. In realtà a livello della zona
midollare ci sono altre due caratteristiche:
1. La prima la si ritrova a livello dell’ilo perché qui ci sono cellule a funzione endocrina. Per la
loro posizione vengono dette cellule ilari (o ghiandola interstiziale dell’ovaio). Queste
cellule producono androgeni e sono assimilate a quelle che si hanno nel testicolo, che
producono androgeni e vengono dette cellule interstiziali.
2. A livello della midollare si trovano dei residui embrionali. Per capire cosa sono bisogna
fare riferimento allo sviluppo embrionale. Nelle 4-5 settimane di vita le gonadi che sono
all’interno dell’embrione, prendono il nome di gonadi indifferenti . “Gonade indifferente”
vuol dire che nelle prime settimane di vita “teoricamente” lo sviluppo della gonade può
procedere sia in senso maschile che in senso femminile. Ci sono le strutture embrionali che
possono trasformarsi sia in apparato genitale maschile sia in apparato genitale femminile.
Quello che decide se poi l’embrione sarà maschio o femmina è una sostanza che è
prodotta da cellule che sono nella gonade maschile. Queste cellule producono un ormone
(ormone antimulleriano) che farà inibire lo sviluppo in senso femminile e si ha la
progressione in senso maschile.
Siccome all’origine dell’embrione sono presenti le strutture che possono dare origine a
entrambe le gonadi, nell’ovaio si trovano dei residui embrionali a livello della midollare che
sono residui embrionali che potenzialmente potevano dare alla gonade maschile.
La zona corticale comprende un parenchima immerso in uno stroma di tessuto connettivo. E’
ricca di organuli ovarici o follicoli ovarici nei diversi momenti di maturazione. Possono
essere follicoli evolutivi o involutivi, si trovano anche altri organuli che prendono il nome di
corpi lutei. Dagli organuli ovarici più piccoli (follicoli primordiali) si ha la maturazione di quelli
di dimensioni maggiori e si hanno diversi processi che portano alla maturazione di uno di
questi organuli, all’espulsione del gamete maturo e pronto per la fecondazione (=ovocito),
dopo l’ovulazione (deiscenza follicolare) viene espulso l’ovocito e quello che resta andrà a
formare un corpuscolo endocrino che viene detto corpo luteo.
Nella pubertà c’è un cambiamento della produzione delle gonadotropine ipofisarie, cioè
comincia il picco di rilascio da parte dell’ipofisi degli ormoni FSH ed LH. Comincia tutta una
serie di eventi che si ripetono ciclicamente e che prendono il nome di ciclo ovarico.
PREMESSA: Il ciclo ovarico si ripete più o meno ogni 28 giorni. Parallelamente al ciclo
ovarico ci sono eventi a livello delle vie genitali, perché la maturazione del follicolo e tutti gli
eventi che ne seguono, portano alla formazione degli ormoni da parte dell’ovaio e che poi
andranno ad agire sulle vie genitali.
Contemporaneamente quello che succede a livello ipotalamico, si riflette sull’ipofisi, gli ormoni
prodotti dall’ipofisi si ripercuotono sull’ovaio, gli ormoni prodotti dall’ovaio si ripercuotono su
quello che poi che succederà a livello delle vie genitali. Pertanto si parlerà di ciclo ovarico, ciclo
tubarico e ciclo uterino. Questi cicli sono tutti contemporanei.
Quello che viene chiamato “ciclo ovarico” è una finestra che fotografa quello che avviene in
28 giorni. Per passare dal follicolo primordiale a quello maturo che poi andrà in contro alla
deiscenza follicolare- allo scoppio non ci vogliono solo 14 giorni, ce ne vogliono in realtà più di
200. Ciò che succede nei primi 14 giorni del ciclo è che si parte dal follicolo secondario, perché
ci sono sempre delle produzioni basali di LH e di FSH, c’è quindi una maturazione per ogni
ciclo di un certo numero di gameti. Un certo numero di gameti per ogni ciclo comincia a
maturare poi alla fine solo uno o al massimo due porteranno al termine il processo di
maturazione.
I diversi follicoli li distinguiamo dalle dimensioni, dalla forma e dall’aspetto. Il follicolo
evolutivo è una struttura che contiene al centro un ovocita (gamete) ed è contornato da uno
strato di cellule o più strati di cellule, a seconda dei follicoli, che prendono il nome di cellule
follicolari.
I follicoli primordiali sono i primi follicoli, quelli in cui gli ovociti sono ancora bloccati nella
profase della prima divisione meiotica. Circondati da un unico strato di cellule appiattite
follicolari. E’ una cellula sostanzialmente a riposo, ciò lo si riconosce perché nell’ovocito tutti
gli organelli citoplasmatici, che non stanno facendo nulla, sono raccolti ad un polo della cellula.
Al microscopio si vede questo agglomerato di organelli e prende il nome di corpo vitellino del
Balbiani. Quando arriva lo stimolo dell’ormone FSH cominciano diversi cambiamenti a livello
dell’ovocito, il quale comincia a progredire nella sua prima divisione meiotica e a livello delle
cellule follicolari che lo circondano, che dapprima diventano più alte e poi cominciano a
proliferare e a disporsi su più strati, poi cominciano a produrre piccole quantità di liquido e
quindi cambia sia l’aspetto delle cellule follicolari sia dell’ovocito ma cambia anche lo stroma
circostante.
L’alto numero di follicoli che si perdono nella vita fetale, tra la nascita e la pubertà e poi per
ogni ciclo ovarico deriva dal fatto che un certo numero di follicoli da primordiali iniziano a
maturare però a un certo punto per varie ragioni vanno incontro a degenerazione, per questo ci
sono anche i follicoli atresici. I follicoli atresici sono follicoli che sono andati incontro ad
atrofia e quindi non sono giunti a maturazione.
Le ovaie, avendo anche la funzione di produrre ormoni ed essendo come tutti gli organi sede
di diverse patologie, sono farmacologicamente trattati con vari ormoni i quali vengono
ovviamente dispensati dai farmacisti. Ormoni la cui composizione ma soprattutto il cui
dosaggio è di importanza determinante. C’è una sindrome molto frequente che è la sindrome
dell’ovaio policistico ed è dovuta alla presenza di molti organuli che cominciano a differenziarsi,
a proliferare, a maturare ma non arrivano a terminare la loro maturazione. Tanto è vero che i
soggetti che hanno l’ovaio policistico sono anche infertili, perché non si ha la formazione di un
ovocito maturo.
Il follicolo può essere di diverse dimensioni-più o meno sviluppato. Se l’atresia dovesse essere
nel follicolo che è ancora piccolo (follicolo primordiale o follicolo primario), il follicolo dopo un
po’ di tempo scompare senza lasciare traccia. Ma se si ha la degenerazione quando il follicolo
presenta una cavità e quindi è quasi maturo, si possono avere due tipi di atresia:
1. ATRESIA CISTICA
2. ATRESIA OBLITERANTE
La cavità del follicolo può essere o obliterata dal tessuto fibrotico oppure rimanere proprio come
una cisti come capita nell’ovaio policistico, si tratta di un follicolo atresico cioè non funzionante.
Quando l’ovocito giunge a maturazione il follicolo lo espelle, ciò che resta del follicolo va a
costituire il corpo luteo. Il corpo luteo è un corpuscolo endocrino che produce estrogeni ma
soprattutto progesterone in un tempo variabile, che può essere di quindici giorni (se non c’è la
fecondazione, viene definito corpo luteo mestruale: dura 2 settimane e poi va in contro a
degenerazione), se invece durante i 14 giorni della seconda fase del ciclo ovarico avviene la
fecondazione il corpo luteo prende il nome di corpo luteo gravidico, continua la sua attività
endocrina per circa tre mesi perché per il tempo che ci vuole affinché la formazione della placenta
si completi, dopodiché anche il corpo luteo gravidico va incontro a degenerazione. Quando il corpo
luteo va a degenerare può lasciare come residuo strutture biancastre: corpo albicante. E’ una
struttura fibrosa biancastra oppure si può avere un diverso tipo di atresia formando un corpuscolo
rossastro