Anteprima
Vedrai una selezione di 6 pagine su 22
Apparato endocrino, Anatomia Pag. 1 Apparato endocrino, Anatomia Pag. 2
Anteprima di 6 pagg. su 22.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Apparato endocrino, Anatomia Pag. 6
Anteprima di 6 pagg. su 22.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Apparato endocrino, Anatomia Pag. 11
Anteprima di 6 pagg. su 22.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Apparato endocrino, Anatomia Pag. 16
Anteprima di 6 pagg. su 22.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Apparato endocrino, Anatomia Pag. 21
1 su 22
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

ATTIVITA' ORMONALE:

◦ triptofano dal circolo → ghiandola ottiene serotonina → da questa produce

▪ melatonina.

• Le attività enzimatiche che portano alla produzione di serotonina e di

melatonina hanno ritmi alternati nell'arco delle 24 ore nel pinealocito.

Sono in correlazione con il ciclo illuminazione-buio del ritmo circadiano.

Nel periodo di massima illuminazione → picco di serotonina; nel periodo

di buio → picco di melatonina.

• Come: questo dipende dall'innervazione simpatica post-gangliare: la

noradrenalina liberata durante il periodo di scarsa illuminazione → si lega

ai recettori beta-adrenergici sulla membrana del pinealocito → determina

la sintesi dell'ormone → immesso in circolo. L'impulso origina dai neuroni

pregangliari dei neuromeri C8-T1 i quali ricevono lo stimolo da vie

discendenti collegate all'attività ciclica del nucleo soprachiasmatico

dell'ipotalamo che a sua volta è collegato alla retina mediante le fibre

retino ipotalamiche del nervo ottico.

• Apprezzabile al tatto, nella regione anteriore del collo

• formata da due lobi

Si estendono per 3 cm da metà altezza della cartilagine tiroidea fino al 5° anello

◦ tracheale.

Spessore compreso tra 0.2 ( apice) e 2 cm ( base)

◦ peso: circa 20 g in adulto.

• uniti da un istmo impari e mediano

applicato ai primi due anelli tracheali

◦ in circa il 50% degli individui si ha il lobo piramidale ( o piramide di Morgagni)

◦ si diparte dall'istmo e raggiunge l'osso ioide, a volte anche la radice linguale.

▪ Talvolta è presente il muscolo elevatore della tiroide → formazione fibro-

▪ muscolare che collega l'osso ioide all'istmo o al lobo piramidale.

• Superficie liscia, rosso-bruna, molle.

• Dimensioni variano con età, sesso e ambiente.

• RAPPORTI:

applicata alla superficie ventrale della laringe e dei primi anelli tracheali

◦ parzialmente ricoperta dei muscoli:

◦ sternocleidoioideo

▪ sternotiroideo

▪ omoioideo

e dalla fascia cervicale media che li avvolge.

◦ Lungo la linea mediana → le fasce cervicali media e superficiale la separano dai

◦ tegumenti.

Lateralmente la ghiandola è anche ricoperta dai due mm sternocleidomastoidei

◦ e dal platisma.

In rapporto con il condotto laringo-tracheale

◦ posteriormente il lobo sinistro entra in rapporto con una piccola porzione del

◦ tubo faringo-esofageo. In questo interstizio decorre il nervo laringeo inferiore.

• MEZZI DI FISSITA':

La ghiandola è compresa nella guaina peritiroidea ( dipendenza della fascia

◦ cervicale media) per mezzo della quale contrae rapporti con gli organi

circostanti.

La ghiandola è poi ricoperta da una capsula connettivale propria. Fra questa

▪ e la guaina peritiroidea si costituisce lo spazio pericoloso nel quale

decorrono le arterie e le vene proprie della ghiandola.

• In questo spazio sono comprese le 4 ghiandole paratiroidi.

Si prolungano tralci connettivali che formano dei legamenti:

▪ • legamento sospensore ( o mediano): assicura la tiroide alla cartilagine

tiroidea della laringe.

• Legamenti laterali interni: da tiroide a cartilagine cricoide e primi anelli

tracheali

• legamenti laterali esterni: da tiroide a guaina fibrosa che contorna il fascio

vascolonervoso del collo.

Spesso l'arteria carotide comune ( componente più mediale di questo

◦ fascio) lascia un solco sulla superficie postero-laterale.

La tiroide segue quindi i movimenti di deglutizione e della testa.

• VASI E NERVI:

Arterie:

◦ carotidi esterne → aa tiroidee superiori destra e sinistra

▪ succlavia → tronco tireo-cervicale → aa tiroidee inferiori

▪ • in prossimità del polo inferiore, rapporto ( NB) tra i rami di divisione della

a tiroidea inferiore e il nervo laringeo inferiore ( o ricorrente). Questo

transita ai lati della trachea

arteria brachio-cefalica ( o carotide comune) → a tiroidea ima ( da istmo →

▪ lungo linea mediana. Non sempre è presente)

Vene:

◦ vene reflue → plesso in spazio pericoloso

▪ • → vene tiroidee superiori → giugulare interna omolaterale

• → vene tiroidee inferiori → vena brachiocefalica.

Linfatici:

◦ tributari della catena giugulare interna ( in alto)

▪ e dei linfonodi para- e pre-tracheali ( in basso)

Nervi:

◦ da simpatico cervicale

▪ da due nervi laringei del nervo vago.

• STRUTTURA:

Dalla capsula propria della ghiandola si dipartono dei tralci che dividono la

◦ ghiandola in lobuli. Nei tralci vi sono i vasi e i nervi che in questo modo

raggiungono i vari lobuli.

FOLLICOLI:

◦ ghiandola follicolare

▪ • ogni follicolo è delimitato da un epitelio follicolare che circoscrive una

cavità (lume) ripiena di un materiale amorfo: la colloide.

I tireociti costituiscono l'epitelio follicolare

◦ sono responsabili della produzione e della immissione in circolo di

▪ T3 e di T4

circondati da un MB, contornata da capillari

▪ hanno quindi una doppia polarità funzionale:

▪ • fase I: sintesi con accumulo di colloide → operano dal versante

basale a quello luminale

sintesi di tireoglobulina ( glicoproteina) da RER e Golgi →

◦ accumulo in vescicole nella parte apicale. Le vescicole

contengono anche la tireoperossidasi ( enzima ossidativo).

Contemporaneamente vengono trasportati attivamente gli

ioni ioduri all'interno dei tireociti → quindi introdotti nelle

vescicole → ossidati dalle tireoperossidasi → legati ai

residui di tirosina della tireoglobulina. Quando una molecola

di tirosina si coniuga con uno iodio si ha MIT

( monoiodiotirosina); quando due molecole di iodio si legano

con due molecole si ha DIT ( diiodiotirosina) → quindi si ha

MIT+ DIT = T3 o DIT + DIT = T4

→ → le vescicole si aprono nel lume e si forma la colloide

• fase II : immissione in circolo degli ormoni → operano dal

versante luminale a quello basale

formazione di pseudopodi sul versante luminare →

◦ attorniano gocce di colloide → fagocitosi in tireocito →

lisosomi scindono tireoglobulina in ormoni tiroidei → in

circolo. Iodio riciclato.

Una volta in circolo vengono trasportati legati a globuline

▪ prodotte dal fegato. Costituiscono così una buona

riserva di ormoni tiroidei circolanti ( se i livelli di T3 o T4

ematici si riducono, essi vengono rilasciati dalle

globuline. Viceversa, se i livelli ematici sono troppo

elevati, vengono legati dalle globuline. Hanno così

emivita più lunga e una concentrazione ematica

costante)

l'ormone T4 ( 90% degli ormoni tiroidei ematici) viene

▪ scisso per il 30-40% in T3 ( maggiormente riconosciuto

dagli organi bersaglio)

sono ormoni liposolubili con molteplici funzioni e molti

▪ organi bersaglio.

cellule parafollicolari ( cellule C):

◦ sono intercalate tra i tireociti o sono nell'interstizio tra i follicoli, ma

▪ non hanno un versante luminare.

RER meno sviluppato che nei tireociti. Numerose vescicole

▪ elettrondense

fanno parte del sistema endocrino diffuso.

▪ Cellule voluminose, a citoplasma chiaro

▪ producono calcitonina

▪ • polipeptide di 32 amminoacidi

• accumulato in vescicole di secrezione insieme a serotonina e

somatostatina

• organo bersaglio: osso → inibisce il riassorbimento di calcio →

diminuzione della concentrazione di calcio nel sangue: è

ormone ipocalcemizzante e regola la calcemia insieme

all'ormone paratiroideo che ha funzione opposta.

• i follicoli possono essere ( in base allo stato funzionale in cui si trovano)

[vi sono anche forme intermedie fra le due]:

macrofollicoli:

◦ cavità: fortemente dilatata perchè ripiena di colloide

▪ parete: epitelio monostratificato, cellule fortemente appiattite di

▪ tireociti

condizione di ipofunzionalità ( no ormoni in sangue); forma di

▪ accumulo o riserva di ormoni che verranno riversati nel sangue in

caso di richiesta.

• In seguito alla produzione di TSH da parte dell'ipofisi → in

sangue → TSH si lega ai recettori sui tireociti → espulsione

ormone → trasformazione in microfollicolo.

microfollicoli:

◦ in seguito al legame del TSH con il proprio recettore sui tireociti, si

▪ creano delle aree ( segmenti escretori) sulla superficie luminare in

cui i tireociti diventano più alti e la colloide si fluidifica.

• Sono in genere 4 ( 2 superiori e due inferiori)

• adese alla capsula propria della tiroide, nello spazio pericoloso, all'interno quindi

della guaina peritiroidea.

• FORMA:

sferoidale, piccole dimensioni ( d= 1 mm; peso=0.2-0.5), colore rosso-bruno,

◦ giallo con età

• POSIZIONE:

le superiori:

◦ all'unione del terzo craniale con il terzo intermedio del lobo tiroideo

le inferiori:

◦ al polo inferiore

si trovano spesso delle paratiroidi soprannumerarie localizzate generalmente in

◦ posizione ectopica ( verso apertura superiore del torace o nel mediastino

anteriore, vicino al timo). A volte, nel parenchima paratiroideo.

• RAPPORTI:

rapporto costante delle p. inferiori con diramazioni arteria tiroidea e con il nervo

◦ laringeo inferiore.

• VASI E NERVI:

arterie: arteria tiroidea inferiore

◦ vene: tributarie del plesso peritiroideo

◦ nervi: = a quelli tiroidei

• STRUTTURA:

ciascuna ha capsula connettivale → tralci + vasi → lobuli. Con età infiltrazioni

◦ adipose in parenchima.

In parenchima due tipi di cellule:

◦ Principali :

▪ • Scure : attive, piccole e leggermente basofile. RER e Golgi, mitocondri,

lisosomi e vescicole elettrondense abbondanti.

• Chiare : più grandi, poco colorabili. Pochi organelli e molti granuli di

glicogeno. No funzioni particolari.

• Esaurite: fase terminale del ciclo funzionale delle cellule principali. Simili

a chiare ma no glicogeno e processi degenerativi all'interno ( mitocondri

gonfi, corpi autofagici,.. )

ossifile :

▪ • d= 6-10 nm

• acidofile

• Assenti alla nascita: iniziano a 6 anni, aumentano di numero alla pubertà.

Talvolta raggruppate in nidi.

• Nucleo piccolo, molti mitocondri, altri organelli poco rappresentati.

• Forse sono uno stadio funzionale delle cellule principali.

• FUNZIONE:

Secrezione dell'ormone paratiroideo.

◦ Amminoacidico ( 84 amm). Prodotto da un precursore.

▪ Azione ipercalcemizzante → aumenta concentrazione Ca ematico agendo

▪ sulle ossa ( stimola il riassorbi

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
22 pagine
2 download
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sara_pilla di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Caggiati Alberto.