Anteprima
Vedrai una selezione di 5 pagine su 18
Apparato endocrino Pag. 1 Apparato endocrino Pag. 2
Anteprima di 5 pagg. su 18.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Apparato endocrino Pag. 6
Anteprima di 5 pagg. su 18.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Apparato endocrino Pag. 11
Anteprima di 5 pagg. su 18.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Apparato endocrino Pag. 16
1 su 18
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

ADENOIPOFISI

L’adenoipofisi, o lobo anteriore, è la parte avente estensione maggiore e costituisce anche la parte

endocrina vera e propria della ghiandola. Essa è costituita da una grande varietà di popolazioni

cellulari immerse in una trama di connettivo reticolare lasso contenente una ricca rete capillare

sinusoidale fenestrata.

Il rilascio degli ormoni adenoipofisari nella circolazione avviene per esocitosi delle vescicole di

secreto nello spazio perivascolare dei sinusoidi; questi, provvisti di endotelio fenestrato, ne

agevolano la diffusione nel sangue. La secrezione è innescata dalla liberazione di fattori di rilascio

(RH) da parte dei neuroni dei nuclei ipotalamici neurosecernenti nei capillari da cui originano le

vene del sistema portale che li trasporta all’adenoipofisi dove agiscono sulle cellule endocrine come

trasduttori neuroendocrini. L’attività dell’adenoipofisi è anche influenzata dalle comunicazioni

intercellulari tramite il trasporto attivo di calcio attraverso le membrane e da attività paracrine ed

autocrine in sito.

Pars distalis

Questa parte dell’adenoipofisi è quella avente maggiore estensione ed ha una tipica struttura

cordonale con nidi cellulari circondati da un esile connettivo reticolare stromale ove si localizza una

ricca rete sinusoidale. I cordoni sono costituiti da cellule eterogenee per morfologia e funzione che

si possono dividere in:

a) CELLULE CROMOFILE

• ACIDOFILE SECERNENTI PROTEINE SEMPLICI (α) esse rappresentano circa 1/3

della popolazione adenoipofisaria e si suddividono ulteriormente in 3 sottotipi:

- SOMATOTROPE sono le più rappresentate, hanno forma tondeggiante e tendono a

raggrupparsi in cordoni nella parte centrale e dorsale della parte distale. Esse

possiedono vescicole tonde a contenuto fortemente elettrondenso che contengono

l’ormone della crescita (GH) che svolge un’azione sistemica anabolizzante su

tessuti e organi (in particolare le ossa, le cartilagini metafisarie ed i muscoli)

favorendo la sintesi proteica e i processi di accrescimento. La carenza di questo

ormone provoca nanismo ipofisario, mentre la sua iperproduzione provoca

gigantismo o acromegalia;

- MAMMOTROPE (o LATTOTROPE) nel maschio e nella donna con normale ciclo

mestruale queste cellule sono piccole e poliedriche con granuli elettrondensi di

dimensione variabile (in base all’attività) e si presentano come elementi isolati

mescolati alle altre popolazioni cellulari nei cordoni. Durante la gravidanza e

l’allattamento queste cellule aumentano di numero e dimensione fino a diventare la

popolazione prevalente dell’adenoipofisi (circa ½ delle cellule totali). Al termine

dell’allattamento le cellule subiscono una rapida riduzione di numero e vanno

incontro a regressione. Queste cellule sono responsabili della produzione di

prolattina che favorisce lo sviluppo della ghiandola mammaria durante la

gravidanza e la produzione di latte durante la fase di allattamento. Questo ormone

agisce anche sulla gonade femminile ove favorisce, interagendo con gli ormoni

gonadotropi, sullo sviluppo del corpo luteo;

- ADRENOCORTICOTROPE esse sono cellule piuttosto piccole, tondeggianti, poco

colorabili e spesso addensate nel versante anteromediale della pars distalis e nel

territorio adiacente alla fessura ipofisaria. Queste cellule contengono vescicole di

piccole dimensioni che contengono l’ormone adrenocorticotropo (ACTH) in grado

di stimolare l’attività della corticale del surrene (soprattutto la zona fascicolata);

• BASOFILE SECERNENTI GLICOPROTEINE (β) queste cellule rappresentano circa

il 15% della popolazione cellulare della pars distalis ed hanno diametro maggiore delle

acidofile. Esse si dividono ulteriormente in:

- TIREOTROPE sono cellule poligonali allungate disposte in nidi al centro

dell’adenoipofisi e in profondità nei cordoni cellulari. Esse possiedono granuli

piccoli e poco elettrondensi disposti lungo il contorno del citoplasma che

contengono l‘ormone tireotropo (TSH) che stimola i tireociti della tiroide a produrre

gli ormoni tiroidei. Esse aumentano di volume e assumono aspetto spongioso dopo

tiroidectomia (cellule della tiroidectomia);

- GONADOTROPE PRODUTTRICI DI FSH di forma rotondeggiante e collocate

soprattutto nelle aree laterali e dorsali della ghiandola. Le vescicole di secrezione

sono di due tipi o piccole e sferiche o elettrondense e grandi e si relazionano alle

fasi del ciclo ovarico. Queste cellule secernono l‘ormone follicolostimolante (FSH)

che stimola la corticale dell’ovaio favorendo la maturazione dei follicoli oofori e la

secrezione di estrogeni da parte delle cellule della teca interna. Nell’uomo questo

ormone causa la maturazione del testicolo e l’avvio della spermatogenesi nella

pubertà e supporta l’attività delle cellule di Sertoli;

- GONADOTROPE PRODUTTRICI DI LH queste cellule hanno forma sferoidale,

occupano la parte centrale della ghiandola e possiedono piccoli granuli sferici.

Questi contengono l‘ormone luteinizzante (LH) che partecipa nel sesso femminile al

regolare svolgimento del ciclo ovarico, stimolando la formazione del corpo luteo e

la secrezione di progesterone. Nell’uomo questo ormone stimola le cellule

interstiziali di Leydig a secernere testosterone. Quando la gonade viene asportata

queste cellule subiscono notevole ipertrofia ed il citoplasma si vacuolizza spingendo

il nucleo alla periferia formando la caratteristica forma ad anello con castone

(cellule della castrazione);

b) CELLULE CROMOFOBE con questo aggettivo si definiscono tutte le cellule non colorabili

con colorazioni istologiche che rappresentano il 50% di tutte le cellule adenoipofisarie. Esse

comprendono:

• CELLULE DI RISERVA cellule appartenenti a tutti i gruppi sopraelencati in

fase iniziale di attività o in fase finale di degranulazione che mancano cioè di

vescicole di secrezione;

• CELLULE FOLLICOLOSTELLATE cellule piuttosto piccole e dalla forma

irregolare dotate di lunghi prolungamenti che si insinuano tra le cellule dei

cordoni aggregandosi e formando un reticolo sinciziale con la funzione di

regolare e sincronizzare la produzione di ormoni nelle cellule limitrofe

monitorando i livelli ematici dei sali minerali.

Pars intermedia

La pars intermedia nell’uomo adulto non è ben evidente mentre nel feto e nel neonato è ben

individuata come un epitelio mono o bistratificato a ridosso della neuroipofisi e separato dalla pars

distalis dalla fessura ipofisaria.

Nell’adulto essa è costituita da piccoli ammassi di cellule isolate o organizzate in follicoli e cisti a

contenuto viscoso talvolte addirittura infiltrate all’interno della neuroipofisi e del peduncolo

ipofisario.

Le cellule di questa regione sono simili alle corticotrope ma più voluminose e possiedono

vescicole di secrezione variamente elettrondense che contengono il precursore dell‘ormone

melanotropo o intermedina (MSH). L’iperproduzione di questo ormone causa un’iperpigmentazione

tipica di stati come la gravidanza o il morbo di Addison.

Pars tuberalis

Questa è la porzione di adenoipofisi che si adagia ed attornia quasi completamente l’infundibolo

con cui forma il peduncolo ipofisario. Essa è costituita da cellule poliedriche che formano cordoni

irregolari e nidi immersi nella rete vascolare del sistema portale o da piccoli follicoli a contenuto

colloidale. Queste cellule appartengono alla serie delle gonadotrope e tireotrope e sono intercalate a

cellule cromofobe ed a piccole cellule con lunghi prolungamenti (cellule specifiche della pars

tuberalis).

Il ruolo della parte tuberale è ancora ignoto anche se si ipotizza che essa sia coinvolta nella

produzione ciclica di ormoni legata al ritmo circadiano.

NEUROIPOFISI

La neuroipofisi è costituita da tre componenti intimamente frammiste tra loro: una componente

nervosa, una gliale ed una vascolare.

Componente nervosa

La componente nervosa è costituita da fasci di fibre nervose amieliniche che appartengono a:

• Componenti terminali del fascio ipotalamico-ipofisario provenienti soprattutto dai nuclei

sopraottico e paraventricolare. Queste fibre terminano in rapporto con i sinusoidi con

espansoni terminali o si aggregano a formare come palizzate e sono costituite dagli assoni

dei neuroni magnocellulari e parvicellulari (solo nel nucleo paraventricolare). Le vescicole

di secreto si aggregano tra loro lungo la parte terminale degli assoni formando la tipica

struttura a corona di rosario e talvolta si evidenziano masserelle più cospicue (corpi di

Herring). Gli ormoni prodotti da questi neuroni sono di natura peptidica e sono:

- Vasopressina (ormone antidiuretico ADH), ormone che ha come organo bersaglio il

tubulo distale e i tubuli collettori del rene al cui livello aumenta la permeabilità agli

ioni sodio con conseguente richiamo d’acqua. Esso perciò mantiene costante il

volume del sangue (volemia) e la sua carenza provoca una condizione chiamata

diabete insipido. Questo ormone ha anche un’azione sulla muscolatura liscia della

parete arteriolare con aumento delle resistense periferiche ed aumento della

pressione sanguigna. La secrezione di vasopressina è regolata da stimoli nervosi

afferenti di pressocettori e chemiocettori periferici e centrali.

- Ossitocina, ormone che ha come organi bersaglio il miometrio uterino e la

ghiandola mammaria. La sua produzione aumenta nel periodo terminale della

gravidanza e la sua immissione nel circolo è dovuta ad afferenze sensitive prodotte

dalla dilatazione del collo dell’utero all’inizio del travaglio. La sua azione sulla

muscolatura uterina provoca delle contrazioni che favoriscono l’espulsione del feto

e il secondamento. Nella ghiandola mammaria, questo ormone svolge una funzione

stimolante sulle cellule mioepiteliali degli alveoli ghiandolari favorendo

l’espulsione del latte e la sunzione del capezzolo avvia stimoli nervosi afferenti che

favoriscono la continua immissione in circolo di questo ormone. Si ritiene inoltre

che questo ormone, rilasciato nel corso dell’esercizio fisico e dell’atto sessuale,

possa essere coinvolto in funzioni viscerali e comportamentali complesse legate ai

rapporti interpersonali come la scelta del partner o la cura della prole.

• Fibre di varia provenienza che trasportano neurotrasmettitori provenienti dal nucleo

tuberoinfundibolare (dopaminergiche) e dai nuclei A1/C1 e A2 del tronco encefalico

(adrenergiche e noradrenergiche). Queste fibre terminano nell’eminenza mediana e

nell’infundibolo in corrispondenza del letto capillare superiore della circolazione portale

venosa ed hanno una funzione regolatrice sulla funzione neuroipofisaria.

Componente gliale

La componente gliale è costituita da pituiciti, particolari cellule dela nevroglia che decorrono

parallele agli assoni

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
18 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gmh di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia e fisiologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Biologia Prof.