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La deglutizione

La deglutizione è un riflesso che spinge il bolo nell'esofago e da qui allo stomaco. Lo stimolo per la deglutizione è la pressione generata quando la lingua spinge il bolo contro il palato molle, nella parte posteriore della bocca. La pressione del bolo attiva afferenze sensoriali del nervo glossofaringeo (IX nervo cranico) fino al centro della deglutizione del bulbo. L'efferenza dal centro della deglutizione consiste di motoneuroni che, attraverso nervi cranici, controllano i muscoli scheletrici della faringe e dell'esofago superiore e, attraverso il vago, le porzioni inferiori dell'esofago. La parete esofagea è costituita da un epitelio squamoso che ha alla base delle cellule germinali; queste si dividono e mentre una resta alla base, l'altra sale e va a sostituire le cellule rimosse dal passaggio del bolo (questo epitelio desquama). Lo sfintere esofageo inferiore è tonicamente chiuso (muscolatura circolare sempre).contratta)Fase gastrica

Lo stomaco svolge tre funzioni principali:

  1. Deposito: accumula gli alimenti e regola il loro passaggio nell'intestino tenue.
  2. Digestione: Chim e mecc del cibo trasformandolo in chimo.
  3. Protezione: distrugge batteri e agenti patogeni presenti all'interno del tratto. Protegge anche se stesso dal danno che le sue stesse secrezioni potrebbero causare.

LO STOMACO è suddiviso in cardias, fondo, piccola e grande curvatura, corpo e piloro (antro pilorico connesso al corpo e canale pilorico connesso al duodeno).

Nella parete abbiamo fasci muscolari longitudinali, circolari e obliqui.

Non appena il cibo arriva dall'esofago, lo stomaco si rilascia e si espande permettendo all'aumento di volume (rilasciamento diretto). La metà superiore dello stomaco rimane relativamente rilassata, trattenendo il cibo fino a quando è pronto per iniziarne la digestione.

Quando ingeriamo una quantità di cibo superiore a quella necessaria da un punto di

vista nutrizionale, lo stomaco deve regolare la velocità con cui il cibo entra nell'intestino tenue. Quest'ultimo, infatti, non è in grado di digerire e assorbire il carico alimentare che gli arriva e una quantità significativa di chimo non assimilato passerebbe nell'intestino crasso. L'epitelio dell'intestino crasso non è adeguato a sostenere un assorbimento dei nutrienti su larga scala, così che la maggior parte del chimo se ne andrebbe con le feci, producendo diarrea. La parte inferiore dello stomaco, invece, si occupa dei processi digestivi. Nella metà distale dello stomaco, una serie di onde peristaltiche spinge il cibo in basso verso la valvola pilorica, mescolandolo con acido ed enzimi digestivi. Man mano che le particelle più grandi di cibo sono digerite e formano il chimo, ogni onda contrattile ne spinge una piccola quota nel duodeno, attraverso il piloro. L'aumento della motilità gastrica.Durante un pasto è principalmente sotto controllo nervoso ed è stimolato dalla distensione della parete gastrica. La secrezione gastrica protegge e digerisce il cibo gastrico ed è un secreto acquoso prodotto grazie a riflessi condizionati; se ne produce da 1 a 3L al giorno. Il succo è costituito da: - HCl pH=1,2 - muco - bicarbonato (tampone) - lipasi gastrica - pepsine (pepsinogeni) - fattore intrinseco (assorbe la vit B12) gastriche. Il lume dello stomaco è rivestito da una mucosa ripiegata a formare le foveole/fossette che rappresentano l'apertura di un dotto all'interno del quale si svuotano le ghiandole gastriche situate in profondità. All'interno delle ghiandole vi sono diverse cellule. - Cellule principali: pepsinogeno lipasi gastrica (dig proteine), (degrada i trigliceridi) - Cellule mucose del collo: muco, bicarbonato e mucina. - Cellule parietali: HCl fattore intrinseco - Cellule simil-enterocromaffini: istamina (stimola la

produzione di succo gastrico legandosi ai recettori H sulle cellule parietali

cellule D somatostatina (inibisce la secrezione di succo gastrico)

cellule G gastrina, Il rilascio è stimolato dalla presenza di aminoacidi e peptidi nello stomaco ed alla distensione gastrica, o innescato da riflessi nervosi. I riflessi corti sono mediati da un peptide rilasciante la gastrina neurotrasmettitore del sistema nervoso enterico chiamato (GRP). Nel riflesso cefalico, i neuroni parasimpatici del nervo vago stimolano le cellule G a rilasciare gastrina nel sangue.

Principale azione della gastrina è regolare la produzione di succo gastrico.

Ghiandole del cardias muco

Ghiandole del piloro muco e pepsinogeni

I neuroni afferenti del tratto si portano attraverso il vago al SNC e attivano le efferenze parasimpatiche.

la cellula parietale è una cellula oxintica, molto attiva per la presenza di numerosi mitocondri; vi sono canali e trasportatori x

l'HCl. L'HCl ha molteplici funzioni:
  • Stimola la produzione e l'attivazione della pepsina, l'enzima che digerisce le proteine.
  • Innesca il rilascio di somatostatina dalle cellule D.
  • Avvia la denaturazione delle proteine rompendo i legami disolfuro e ponti di idrogeno che mantengono la struttura terziaria. La distensione della catena proteica rende i legami peptidici tra gli aa più accessibili alla digestione da parte della pepsina.
  • Azione battericida.
  • Rende il connettivo degli alimenti più facilmente aggredibile.
Come si forma l'HCl? L'anidrasi nella cellula c'è carbonica; questa idrata la CO2 formando acido carbonico che si dissocia in bicarbonato e H+. L'H+ viene pompato verso il lume gastrico dalla H-K-ATPasi in scambio con uno ione K che entra nella cellula. Lo ione Cl segue il gradiente elettrico creato da H passando attraverso un canale per il cloro, ne risulta così la secrezione netta di HCl da parte della cellula. Mentre

L'acido viene secreto nel lume, il bicarbonato fuoriesce tramite un contro-trasporto con il Cl-, e viene assorbito nel sangue. L'azione tamponante dell'HCO3- rende meno acido il sangue che lascia lo stomaco, creando la cosiddetta "marea alcalina". Il processo è regolato da acetilcolina (stimola la produzione di HCl bloccando quella di somatostatina) (tramite il parasimpatico - recettori muscarinici M3 delle cellule ox), istamina e gastrina.

La produzione di succo gastrico l'abbiamo durante la fase cefalica e gastrica. Nella fase cefalica, fenomeni emozionali, odore del cibo, ricordo del cibo, mandano segnali dal SNC, tramite fibre efferenti, al SN enterico cellule con recettori muscarinici M3 per la produzione di acetilcolina e gastrina. Nella fase gastrica, il cibo provoca la distensione della parete gastrica, risentita dai meccanocettori che attivano un arco riflesso locale (SNe) e un riflesso estrinseco (nervo vago, fibre aff, SNC, fibre eff).

chestimolano la produzione di acetilcolina e gastrina; inoltre i prodotti stessi della digestione proteica attivano la gastrina.

Il muco protegge le pareti dal succo gastrico mucine; muco. È una secrezione viscosa costituita principalmente da glicoproteine dette mucine; questo, nelle regioni a contatto con l'epitelio, abbassa il pH a 7 in quanto è formato da bicarbonato e fosfolipidi che respingono gli H+ e impediscono il passaggio di HCl, fungendo quindi da "protettore gastrico" (barriera). Se si dovesse presentare un eccesso di HCl, determinerebbe l'ulcera gastrica.

Fase intestinale fase intestinale. Quando il bolo passa nell'intestino tenue, quindi nel duodeno, inizia la della digestione e diventa chimo acido (che va ad abbassare il pH duodenale). Il chimo è una soluzione iperosmotica con lipidi e carboidrati che vanno ad attivare la secretina; questa attiva degli archi riflessi che bloccano la secrezione di HCl quindi di succo gastrico.

rallentano la motilità gastrica e rimane solo quella dei complessi motorimigranti, e stimola la produzione di succo pancreatico. Lo svuotamento gastrico avviene attraverso lo sfintere pilorico in tempi che dipendono da quanta roba c'è e dalla granulometria del cibo. Avviene tramite contrazioni: - la prima: spinge la massa, il piloro è aperto e passa un po' di cibo - la seconda: il piloro è chiuso e avviene la retropulsione, con rimescolamento della massa - la terza: piloro aperto ecc... Lo svuotamento deve essere lento x evitare l'abbassamento eccessivo del pH duodenale (sindrome di rapido svuotamento) L'anatomia dell'intestino tenue favorisce la secrezione, digestione e l'assorbimento. La maggior parte dell'assorbimento avviene lungo i villi, mentre la secrezione nelle cripte. La superficie dell'epitelio intestinale è orletto a spazzola chiamata per l'aspetto simile a setole dei microvilli. La maggior parte

Dei nutrienti assorbiti dall'epitelio intestinale passa nei capillari dei villi per la distribuzione attraverso il sistema circolatorio. I lipidi digeriti costituiscono un'eccezione, in quanto troppo grandi per entrare nei capillari sanguigni: la maggior parte di essi entra invece nel sistema linfatico attraverso vasi chiliferi e poi tramite il dotto toracico si riversano nella circolazione sistemica. Il sangue venoso dal tratto sistema digerente non torna direttamente al cuore ma raggiunge il fegato attraverso il "circolo portale" nel portale epatico, sezione specializzata del circolo sanguigno che ha due letti capillari: uno che raccoglie i nutrienti assorbiti a livello dell'intestino e l'altro che distribuisce i nutrienti direttamente nel fegato.

SECREZIONE ISOTONICA DI NaCl canale per il cloro

Le cellule intestinali secernono soluzione isotonica di NaCl per mezzo di un (regolatore della conduttanza transmembrana della fibrosi cistica) CFTR.

L'acqua e il sodio seguono il cloro secondo i gradienti osmotico ed elettrochimico. Il pancreas secreta enzimi e bicarbonato nelle isole di Langerhans. Il pancreas è una ghiandola annessa con l'1% di cellule endocrine, che producono insulina e glucagone, e il restante esocrino che produce il succo pancreatico. La porzione esocrina del pancreas è costituita da acini, che secernono enzimi digestivi (indotti dalla colecistochinina) (secrezione primaria), e dotti, che secernono bicarbonato (indotti dalla secretina) (secrezione secondaria, riassorbono ioni Cl-); questi si riversano nel dotto pancreatico e da qui nel duodeno, accesso sfintere di Oddi controllato dallo. Gli enzimi sono: proteasi (tripsina, chimotripsina, carbossipeptidasi) e amilasi.
Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
14 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/09 Fisiologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sara.123321 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisiologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università della Calabria o del prof Cerra Maria Carmela.