Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 8
Riassunto esame Antropologia dei Movimenti Sociali e Religiosi, prof. Faldini, libro consigliato Movimenti Religiosi di Libertà e Salvezza, Lanternari Pag. 1 Riassunto esame Antropologia dei Movimenti Sociali e Religiosi, prof. Faldini, libro consigliato Movimenti Religiosi di Libertà e Salvezza, Lanternari Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 8.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Antropologia dei Movimenti Sociali e Religiosi, prof. Faldini, libro consigliato Movimenti Religiosi di Libertà e Salvezza, Lanternari Pag. 6
1 su 8
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Tanati nega la sua protezione perchè un membro della tribù ha violato un tabù esogamico. Il

movimento si ritira, ma si continuano a praticare i riti. Reviviscenza religiosa che esprime un senso

di colpa (violazione del tabù).

Tupi-guarani

Attorno al 1539 migliaia di tupinumba si mossero dal Brasile al Perù in cerca di una “Terra

d'immortalità e perfetto riposo”, la cui idea venne poi ripresa dagli spagnoli nella ricerca

dell'Eldorado.

Spesso è presente la figura di un uomo-dio, distinta da quella degli sciamani: un profeta che guida il

popolo attraverso la fatica verso la terra promessa, talvolta materialmente, talaltra tramite

l'astensione dal lavoro. I movimenti messianici sono sfociati a volte in vere e proprie rivolte contro

il dominio spagnolo, soffocate nel sangue (p.e., Obera, che nel XVI sec guida i guaranì afermando

di aver catturato una cometa).

Colombia, Argentina, Perù

Santos Athaualpa (XVII sec) e Tupac Amaru recuperano la cultura inca e indio e la coniugano a

elementi cristiani, incitando alla ribellione. È un culto salvifico e attivo.

La religione messianica sorge anche qui come prodotto del contrasto con la cultura egemonica

bianca, come volontà di riscatto, di liberazione o di fuga.

Movimenti messianici neobrasiliani

Scarsità di profetismi in Brasile: forse per il grado di integrazione, ma questo non spiega l'adesione

a culti di origine africana.

I profetismi neobrasiliani prendono piede dalla figura dei “beatos”, santoni di culti popolari cattolici

dal forte sapore messianico.

Conselheiro, un beatos, fondò una città santa in una zona desertica, e annunciò che l'età dell'oro

coincideva con la restaurazione della monarchia (da poco il Brasile si era trasformato in

repubblica): il movimento venne soffocato nel sangue dalle autorità governative. Padre Cicero

riuscì invece a diventare vicegovernatore dello Stato di Caerà.

4. Movimenti profetici melanesiani

Culto del taro: è recente, il profeta (Boninia) è ancora vivo negli anni '10 del '900. Il taro ha un

ruolo fondamentale (anche se le motivazioni sono differenti), e chi cade in trance è un “uomo del

taro”, posseduto dagli “spiriti del taro”. Si basa su un culto più antico, quello del serpente Baigona:

entrambi sono basati sull'idea del ritorno dello spirito dei morti che conduce a uno stato di trance.

Il culto del taro è in sostanza un particolare svolgimento del culto dei morti, con un aggiunta di

individualismo e profetismo (le feste rituali si tengono non più su base calendariale, ma quando uno

degli uomini del taro viene posseduto): nasce in risposta a una dimostrata “inadeguatezza” dei culti

precedenti dopo le modifiche profonde della società. È la stessa origine del culto del cargo: gli

indigeni non vedono il processo produttivo delle merci che provengono quindi dal regno dei morti.

Culto dei morti e culti delle merci sono sempre fusi tra loro.

Diffusione dei culti profetici

Il culto del cargo si diffonde, modificandosi, di pari passo con la diffusione dei bianchi (sulle coste

sono navi, nell'interno sono aeroplani). Alla prima visione di un aereo da parte degli indigeni,

descritta da Berndt, si reagisce come alla venuta dei morti: i bianchi sono incorporati nello schema

di credenze pre-esistente.

Il contatto culturale euro-australiano, in rapporto all'assenza di un profetismo locale

In Australia la tradizione di caccia e non di agricoltura ha portato alla mancanza del culto dei morti,

tipico delle civiltà agricole perchè fortemente legato alla terra e al ciclo delle stagioni. L'arrivo dei

bianchi porta a una nuova consapevolezza culturale , cui corrisponde un “intelligente parassitismo”

nei confronti del lavoro.

Profetismo come prodotto storico-culturale: il “tema del messianismo” e il “tema delle merci”

I culti melanesiani sono un prodotto storico-culturale dell'incontro delle società sedentarie di

coltivatori con la cultura dei bianchi (propaganda religiosa, introduzione di beni materiali). Il culto

delle merci è il prodotto di echi cristiani contaminati dall'arrivo di merci e passati al vaglio di un

magismo arcaico divenuto irredentista.

“Tema del ritorno dei morti”, della “grande festa”, della “nave dei morti”

Il culto dei morti è una sorta di contrappasso della terra lavorata. Dopo un'annata di lavori i “rischi”

accumulati vengono esorcizzati con una grande festa di redenzione. La nave dei morti, o comunque

culti escatologici legati all'idea di una “isola dei morti”, proviene dalle esperienze di migrazione

proprie delle civiltà oceaniche.

Sintesi

Sostrato agrario premigratorio (tema dei morti), elemento profetico (esperienza missionaria e

magismo arcaico). I culti profetici hanno un dinamismo interno, in cui si ravvisa una fase più antica

di lotta contro la dominazione bianca e una più recente in cui le merci europee sono ambite e viste

con crescente consapevolezza del valore pratico-economico.

5. Movimenti profetici polinesiani

Nelle Figi è sorto fin dal 1885 il culto Tuka (Immortalità): il profeta offriva l'immortalità, un

modello di vita libertina, reintroduceva il cannibalismo rituale. L'antica divinità pagana veniva

identificata con Cristo o Geova. Geova è sempre preferito (Antico Testamento), mentre Cristo è

simbolo del dominio bianco. Si predicava il ritorno collettivo dei morti guidati da Geova e Gesù,

che erano i gemelli del dio pagano, partiti per l'occidente e mai riconosciuti dai bianchi.

6. Movimenti pofetici dell'Indonesia e dell'Asia

Indonesia

Messianismo islamico, conseguenza della sconfitta giapponese da parte dei bianchi, che è rimasto

anche in pieno regime d'indipendenza (metà '900). Tratti distintivi dei culti messianici indonesiani:

mancanza del momento cristiano, rilievo islamico-mahdista, elementi indo-buddisti (eroi guerrieri e

salvatori).

Vietnam

Caodaismo: sorge verso il 1925: lo spirito di dio (Cao Dai) appare a diversi profeti. Trung fonda una

potente organizzazione ecclesiastica. È un culto spiritualistico e sincretistico: Dio ha offerto più

volte agli uomini il perdono (Mosè, Gesù, Budda, Lao Tze), e questa è la terza volta – ma per la

prima volta Dio appare solo in spirito. Non è una fede esclusiva, e anzi è sincretica, armonizzante.

Dopo la morte di Trung, prende aspetti messianici, e la repressione francese la avvicina alle forze

comuniste.

Il movimento Hoa Hao sorge nel 1939 ad opera del profeta So. È un buddismo riformato, che

riporta alla semplicità dei culti, alla nuda preghiera: offerte simboliche d'acqua piovana, fiori e

incenso. So, soprannominato Folle Bonzo, diventa un elemento socialmente pericoloso, e viene più

volte esiliato e internato. Scontratosi con i francesi, ma uscitone ancora più potente, si scontrò

nuovamente con i comunisti (aveva fondato anche un partito socialdemocratico), che finirono per

ucciderlo. Le lotte intestine fecero crollare il movimento.

In entrambi i movimenti si possono rilevare temi magico-medici ed estatico-spiritualisti legati ai

culti più arcaici, un complesso messianico di salvezza, un tema universalistico e pacifista

(buddismo e taoismo), un complesso organizzativo ecclesiastico e un complesso sincretistico.

Filippine

Aperta lotta antieuropea che sbocca nella fondazione di una “chiesa” indipendente. Strato pagano

che agisce sul cristianesimo, complesso autonomista, complesso messianico di salvezza.

Giappone

Nel dopoguerra si sviluppano molti culti di salvezza, in cui l'età dell'oro si identifica con la pace

mondiale.

Mioshi, o Divina Dottrina: la profetessa ha numerosi visioni di automortificazione (impronta

buddista). Attraverso la profetessa ogni individuo può comunicare con Dio, si riprende la dottrina

del karma e del ciclo delle esistenze. La catastrofe (guerra) è portata dalle trasgressioni degli

uomini, la cura è confessione, preghiera, meditazione ed estasi. È evidente l'eredità del buddismo,

ma anche quella del shintoismo (invocazione a molteplici divinità).

Tenrikyo: separato ufficialmente dallo shintoismo nel 1882, sincretismo shinto-buddista con alcuni

elementi cristiani e confuciani. Seguire il culto purifica l'anima dalle sette polveri (peccati) che la

vita ordinaria vi accumula, ovvero libera dalle malattie e sofferenze che Dio assegna per punizione.

La salvezza arriverà quando tutti saranno purificati, e porterà con sé l'immortalità e l'assenza di

malattie.

Asia continentale

Kugu Sorta o Grande Candela: tra i ceremissi (russi), si diffonde come reazione religiose alla

politica di dominazione zarista e l'attività missionaria degli ortodossi. I riti si svolgono nel bosco e

sono dedicati all'Essere supremo celeste e ad altri esseri della mitologia pagana. Le cerimonie hanno

luogo annualmente per il solstizio di inverno e altre occasioni legate all'allevamento e alla

pastorizia. È un culto aniconico (divieto di adorare le effigi), con alcuni tabù sessuali e alimentari

(p.e., divieto di usare le medicine). Lo strato arcaico è formato da elementi tradizionali, su cui si

innesatno elementi cristiani (angeli, escatologia, santi...). Cristo e Maometto sono profeti. I seguaci

della setta avversano innovazioni tecniche (ferrovia e medicine). Il culto attua una forma di

coesione sociale tra i seguaci con alcune prescrizioni etiche, esclusione di gerarchi terrene, spirito di

solidarietà, senso di colpa da espiare. È una religione nativista e pacifista, di resistenza passiva.

Nonostante sia anticapitalista, si scontra con il potere anche dopo la Rivoluzione.

Taiping o Regno Celeste della Pace (Cina): nasce nel 1850 come reazione ai molteplici domini

(europeo, manciù, mandarini). Profeta Hong, afferma l'esistenza di un unico Dio universale

(cristiano) ma con elementi rituali e testi sacri tradizionali cinesi. L'impero Taiping, reale forza

politica, è ierocratico e guerriero. Contrario al cristianesimo, al taoismo e al buddismo trae invece

elementi dall'ebraismo (aniconico) e dal protestantesimo (no ai santi). In realtà, fa finalmente

penetrare gli elementi cristiani nella comunità cinese. Complesso religioso popolare +

confucianesimo + cristianesimo.

Eterogeneità delle formazioni profetiche asiatiche.

7. India: Gandhi e movimenti postgandhiani

A inizio Ottocento al mito dell'occidentalizzazione si contrappone il mito di un Oriente arcaico

(classe governativa). Il primo tentativo di sintesi culturale viene fatto da Ram Mohan Roy.

L'opera di Gandhi va interpre

Dettagli
A.A. 2013-2014
8 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-DEA/01 Discipline demoetnoantropologiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mercantediliquore di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Antropologia dei movimenti sociali e religiosi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Faldini Luisa.