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Le Australopitecine Gracili
Australopithecus anamensis: trovato in Kenya, volume encefalico nondeterminato, mandibola (con sagoma a U e diastema presente), denti (caratteri non ape-like, canini grandi, P e M più grandi che in Ar. E Sah, smalto relativamente spesso), caratteri ape-like (P3: protoconide grande/metaconide molto piccolo), arti (non abbiamo femore, tibia con caratteri chiaramente bipedi, falange mano arcuata, scarsa mobilità dell'avambraccio), aspetto generale più ape-like delle seguenti Australopitecine. Neurocranio (stretto e lungo, cresta sagittale robusta), faccia (lunga, robusta, e prognata; zigomi avanzati, regione zigomatica larga; parte superiore stretta). Osservare la lunghezza della faccia e il proiettismo facciale. Osservare anche questa parte squadrata che scende. È la cosiddetta faccia esagonale. È tipica delle Australopitecine. È condivisa da altre australopitecine. Un ridotto sviluppo degli emisferi.
- Australopithecus afarensis : Etiopia 3.4-3.0 Ma. Volume encefalico pari a 430 cm cubi. Cranio con caratteristiche plesiomorfe generalizzate:
- Cresta sagittale estesa posteriormente
- Creste temporonucali composite
- Mascella con sagoma moderatamente parabolica
- Diastema presente
- Denti:
- Canini più piccoli che nelle specie precedenti
- Molarizzazione maggiore che in A. anamensis
- P3 con frequente presenza di metaconide
- Arti:
- Gambe corte
- Superficie articolare della tibia ortogonale all'asse
- Femore valgo
- Piede:
- Parte posteriore piccola
- Anteriore allungata
- Dita human-like
- Braccia lunghe
- Mani con falangi arcuate (ape-like) forma non bipede obbligata maarboricola
- Colonna vertebrale a doppia curva
- Bacino:
- Ampio e basso human-like
- Piccola superficie articolare femore
- Gabbia toracica:
- Conica ape-like
- Appiattita human-like
28/11Australopithecus africanus : Sudafrica, 3.0-2.5 Ma. E' rimasta la parte interna del neurocranio nell'olotipo Taung child. Encefalo troppo grande
già da cucciolo per appartenere a uno scimpanzé. Volume encefalico pari a 450cm cubi, non particolarmente più grande dello scimpanzé. Quando è rimasto sepolto il cranio è finito appoggiato sul parietale destro, si è riempito di sedimenti come una grotta (cristalli di calcite). Cranio più corto e alto che in Au. afarensis. Prognatismo mediofacciale moderato (molto variabile). Australopithecus africanus (Mrs. Ples): inserzione muscoli collo robuste, individuo con una certa muscolarità, toro non troppo evidente. Denti: canini con usura esclusivamente apicale (non honing), molarizzazione maggiore che in A. afarensis, diastema talora presente. Forte variabilità cranio facciale (teoria: ci sia un'altra specie di forme gracili in Africa). Falangi non curvate, rapporto braccia/gambe ape-like. Sono plesiomorfi rispetto alle specie robuste. Taung Child Comportamenti di Au. afarensis e africanus-Edge species attuali: macachiasiatici: generalisti adattabili (bipedi nonobbligati, buone capacità arboricoli e arrampicatrici); grandi gruppi che si frazionano e si spargono sul territorio e che tendono a congregarsi in luoghi specifici per difesa dalla predazione e dalle condizioni meteorologiche; onnivori con forte prevalenza vegetariana ma vegetarianismo plus (presenza di piccoli invertebrati). Kenyanthropus platyops: numero resti decisamente limitato ma abbiamo un cranio completo, faccia abbastanza piatta con prognatismo sub nasale discreto. Fronte molto sporgente, cranio più baso quasi rettilineo. Viene chiamato platyops per la piattezza della faccia. Viene attribuito da alcuni a un genere diverso per le difficoltà nel confrontarlo con altre specie della stessa epoca, viene inserito in un ramo a parte. Zigomi molto meno sporgenti. Piano nucale molto evidente e dritto, lungo e arriva fino all'inion (?). Australopithecus garhi: Etiopia, 2.5 Ma, volume encefalico pari a 450 cm cubi. Regionesubnasale prognata e convessa, cresta sagittale fusa. Canini e incisivi piuttosto grandi, premolari e molari molto grandi. Faccia e palatoplesiomorfi. Femore più lungo che in Au. afarensis. Tutto molto vago. Paranthropus aethiopicus: Etiopia, Kenya e Tanzania, 2.7-2.3 Ma. Volume encefalico pari a 410 cm cubi. Estremo prognatismo subnasale/alveolare, faccia piatta, cresta sagittale alta. Estrema molarizzazione, incisivi e canini relativamente grandi. Plesiomorfo rispetto alle specie robuste: forte prognatismo, cresta temporonucale composita, cresta sagittale arretrata e denti anteriori relativamente grandi. The black skull: faccia molto prognata, quasi concava, cresta sagittale estremamente sviluppata. Paranthropus robustus: stiamo passando alle forme sud africane. Sudafrica 1.8-1.4 Ma. Volume encefalico compreso tra 410 e 530 cm cubi (variabilità intraspecifica). Zigomi larghi situati anteriormente e sporgenti, faccia a "disco" (superfici infraorbitale eNasale depresse), frequente crestasagittale, temporale/mastoide human-like. Denti di grandi dimensioni, molarizzazione dei P, smalto molto spesso. Toro sopraorbitario si connette con la parte laterale dell'orbita facendo quasi un angolo retto. Forte dimorfismosessuale.
3/12DNH155 e SK48: strutture diverse, spessore degli zigomi diversi, diversa la fossa nasale, parte laterale dell'occhio diversa, cranio più corto in SK48. DNH155 ricorda una forma gracile e la mettiamo come forma diversa da SK48, nella parte dell'albero filogenetico in cui è difficile distinguere una specie dall'altra.
Paranthropus boisei : Tanzania OH 5 il primo ad essere stato trovato, poi Etiopia, Kenya. 2.4-1.4 Ma. Volume encefalico pari a 530 cm cubi. Zigomi larghi situati anteriormente, faccia a disco, cresta sagittale, foramen più corto chi in P. robustus, toro sopraorbitario più massiccio che in P. robustus. Estreme dimensioni dei P e M e forte sproporzione con I-C.
molarizzazione dei P, smalto molto spesso. Morfologia fortemente derivata. KNM-ER 406 viene dal Kenya, orbita più tondeggiante, connessione tra zigomatico e mascellare caratteristica. Australopithecus sediba: Sudafrica, 1.95-1.79 Ma. Sito in cui sono stati trovati diversi resti, alcuni ben conservati. Confronto con Mrs. Ples: dimensioni encefaliche simili e toro simile, fossa nasale leggermente diversa, in africanus c'è un processo zigomatico molto più robusto. Ritrovata mano intera, dita human like, dita lunghe ma non arcuate. Prognatismo facciale minore che in A. garhi. Simile a A. africanus: calotta relativamente espansa trasversalmente, parietali subverticali, zigomi meno espansi. Diastema assente. HOMO HABILIS E I PRIMI TOOLMAKERS Il genere Homo: difficoltà di definizione, elevata variabilità dei caratteri (bipedismo diverso in H. habilis rispetto agli altri Homo; capacità arboricole). Possiamo fare varie ipotesi su chi definiamo come Homo e aseconda di cosa scegliamo, rivoluzioniamo la cronologia del genere Homo. C'è scarsità di resti nel periodo tra 3 e 2 Ma.Homo habilis
Tanzania, Kenya, Etiopia, Malawi, Sud Africa; 2.1-1.5 Ma.
Volume encefalico pari a 509-674 cm cubi, cervello relativamente piccolo, volta cranica arrotondata, cresta sagittale assente, toro sopraorbitario piccolo o assente, fossa canina assente. Arti ape-like. Dieta carnivora (parziale).
HCRP-UR-501
Malawi, 2.5-2.4 Ma, non si capisce esattamente di cosa si tratti. Alcuni caratteri da Australopitecina, altri da Parantropo. Sembrerebbe vicino a Homo rudolfensis.
Homo rudolfensis
KNM ER 1470, Kenya, 1.90-1.88 Ma. Volume encefalico pari a 752 cm cubi, neurocranio grande, faccia larga e piatta. Denti grandi, faccia omoplastica, neurocranio derivato.
HOMO ERECTUS vs ERGASTER
Principali caratteri cranici:
- volta cranica bassa e allungata
- ossa neurocranio robuste e con ispessimenti localizzati
- toro sopraorbitario
- toro occipitale espanso
- carene
- ipotesi 1: unica specie, fortemente variabile, forse in evoluzione verso una specifica direzione.
- ipotesi 2: molteplici specie radianti da un ceppo comune.
- Giava: Trinil: 0.9 Ma. Volume encefalico di 940 cm cubi, morfologia derivata, soprattutto frontalmente e posteriormente. Calotta lunga e bassa, volta sottile, fronte sfuggente, piatta e larga, inclinata e con carena poco pronunciata. Parietali brevi e inclinati verso l'interno. Angolo nucale acuto, terminante in toro orizzontale. Postcraniale: 5 femori in parte frammentari.
- Sangiran: 1.7-1 Ma. Volume encefalico tra 813 e 1004 cm cubi. Caratteristiche comuni con Trinil: notevole variabilità, soprattutto nella robustezza, due forme
Sangiran: Bukuran area, 1.5-0.8 Ma, volume encefalico di 916 cm cubi. Neurocranio basso e allungato, carena sagittale evidente, profilo eptagonalein norma posteriore. Faccia con squama frontale stretta, toro sopraorbitarioprominente.
Sambungmacan: forme recenti, 53-27 ka, volume encefalico tra 917 e 1035cm cubi. Toro sopraorbitario ispessito lateralmente e continuo attraverso laglabella. Profilo coronale più acuto di Trinil 2. Toro occipitale ben definito nellaparte inferiore, meno in quella superiore.
Le forme giavanesi sono alquanto variabili-in generale hanno caratteri omogenei: forma occipitale e del sopraorbitale-possono essere riunite in un unico clade di Ominini asiatici-costituiscono il nucleo dell'identità di Homo erectus
Zhoukoudien: Cina, 0.5-0.3 Ma, volume encefalico di 850-1140 cm cubi. Morfologia genericamente erectus, distinti soprattutto nella regionesopraorbitaria: toro sopraorbitario esteso verticalmente, solco retrotoralecontinuo e
glabella bassa.
ERGASTERKNM ER 3733: 1.9-1.5 Ma, volume encefalico di 848 cm cubi, torosopraorbitario a forma di arco sopra ciascuna orbita, esteso in avanti e in alto. Evidente solco retro-torale. Fronte ripida dietro al solco, più sfuggente in alto. Cranio alto rispetto alla larghezza e con parietali incurvati.
KNM-ER 3883: 1.9-1.5 Ma, volume encefalico di 804 cm cubi, torosopraorbitario ispessito e protruso in avanti, meno evidenti il solco retrotorale. Fronte più sfuggente rispetto a 3733. Mastoide robusto e protruso con parietali incurvati.
KNM-WT-15000: 1.6 Ma, volume encefalico di 900 cm cubi, individuo giovanile. Neurocranio corto e ben arrotondato, faccia più lunga e stretta che gli altri due, piatta nella parte alta, forte prognatismo alveolare.