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VERTEBRATI:
Tutto l’arto superiore, scapola, mandibola
1) e coda.
2) Costole e vertebre
L’arto posteriore si disarticola con l’arto anteriore
3)
4) Le articolazioni degli arti
5) Il sacroiliaco
Occipitale/C1 prima di C1/C2 (nell’uomo invece avviene il contrario)
6) ˂
Il rapporto del Volume dello scheletro su quello del corpo è inferiore ad 1: V / V 1
s c
V è il 15% circa del V
s c (peso in Kg dell’individuo)
Kg
IMC (indice di massa corporea) = 2 2 dell’individuo)
m (altezza in m
–
IMC = 20 25 NORMALE
Il rapporto V / V nel cranio è > 1
s c
V / V = 0,15 = 15 % del peso del cadavere
s c
Peso / Peso = 0,05 = 5 % del peso del cadavere
s c
Il principale motivo di movimento delle ossa in una sepoltura durante e dopo la sua
deposizione è legato alla forza di gravità.
Bisogna sapere individuare quali sono i movimenti interni e quelli esterni al Volume
cadaverico.
DECOMPOSIZIONE IN VUOTO: Nel caso in cui un osso si trovi fuori dal suo
volume cadaverico, molto probabilmente questo sta ad indicare che la tomba al
momento della deposizione era vuota e, quindi, la terra sul cadavere non sarà connessa
al rituale funebre ma a motivi sedimentologici. 4
DECOMPOSIZIONE IN PIENO: se i movimenti delle ossa saranno invece interni
al volume cadaverico, ciò potrà significare che la tomba era stata riempita di terra la
momento della deposizione e quindi la terra ha una funzione rituale.
Quando uno scheletro, o meglio delle ossa si trovano in connessione anatomica nel
terreno, abbiamo detto che ciò significa che le ossa si trovano nelle stesse relazioni che
si riscontrano nel vivente; questo però si riscontra molto difficilmente in uno scavo. È
molto più probabile che solo alcune ossa risultino in connessione anatomica mentre
altre siano disposte in modo topograficamente coerente.
DECUBITO = la parte dello scheletro che poggia sul terreno
DECUBITO DORSALE (lo scheletro poggia di schiena)
DECUBITO VENTRALE (molto raro, lo scheletro è posto di pancia verso il terreno)
DECUBITO LATERALE DESTRO
DECUBITO LATERALE SINISTRO
DECUBITO DORSO LATERALE Dx o Sx (posizione molto rara)
ORIENTAMENTO SCHELETRO (nord, sud, ovest, est)
POSIZIONE DEGLI ARTI (un arto piegato si dice FLESSO, in Flessione; un arto
teso, dritto si dice ESTESO, in Estensione)
La descrizione di uno scheletro inizia dal Cranio in giù.
La posizione in cui troviamo un cadavere non è casuale ma connessa solitamente a
rituali funebri.
La posizione in cui un cadavere viene ritrovato non rispecchia sempre la posizione
originale di deposizione, infatti bisogna cercare di risalire a questo.
La posizione in Decubito Laterale può più facilmente cambiare dopo la
decomposizione. 5
ESEMPIO DI DESCRIZIONE di una sepoltura medievale di origine cristiana:
Decubito Dorsale con arti inferiori in estensione e superiori flessi, con avambracci
che poggiano su varie parti del corpo; orientamento ovest-est (come anche le Chiese
cristiane in Europa).
- Viene asportata terra finché non viene messo in evidenza lo scheletro (le ossa
non devono muoversi, non devono spostarsi)
- A volte la terra al di sotto del cadavere può essere più scura in quanto la
decomposizione del corpo determina il rilascio nel terreno di liquidi che
all’arrivo di vermi e
possono molto spesso portare anche alla formazione e
lombrichi vari (per questo bisogna fermarsi fin dove appare lo scheletro)
- 1° Orientamento ovest-est (in questo caso)
- 2° Tipologia Tomba (fossa nel terreno rivestita di pietre più o meno
rozzamente squadrate), con relativa larghezza (es. la larghezza ha variazione
casuali etc.)
- 3° Decubito Dorsale (parte posteriore dello scheletro a terra)
- 4° Arti Superiori flessi o in estensione (se flessi indicare i gradi, in questo caso
Dx a 90° e Sx a 150°; molto spesso si trovano anche distesi e paralleli)
- 5° Arti inferiori flessi o inestensione (se flessi indicare i gradi)
- 6° Descrivere lo scheletro in dettaglio (di ciascun osso dire la faccia che è
esposta all’operatore e la profondità di rinvenimento)
7° La profondità va presa sotto l’oggetto
-
Fondamentale durante lo scavo è annotare la natura del terreno, la granulometria, se
c’è differenza di terra tra le varie parti dello scavo (anche tra la fossa e fuori la fossa).
Importante sarebbe anche fare subito (appena viene messo in evidenza) un prelievo di
ossa per l’estrazione del DNA, questo per evitare che successivamente possano
l’analisi (ad es. più
sorgere durante le analisi elementi inquinanti che corrompono
persone che hanno avuto un contatto con lo scheletro, elementi esterni di
contaminazione etc.). 6
Si possono effettuare anche analisi degli elementi in traccia (ppm) presenti sulle ossa
(possono essere determinanti per capire ad es. l’alimentazione di un individuo o le
cause di morte, come per es. avvelenamento diretto o indiretto).
- Scheletro craniale (calvario + mandibola) in norma (vista) anteriore (o laterale
Dx o Sx), con mandibola in connessione anatomica o meno (se scheletro
infantile, le ossa craniali saranno non saldate, separate e quindi dovranno essere
descritte singolarmente)
- Vertebre Cervicali (non si dovrebbero vedere perché coperte dal calvario +
mandibola se in connessione anatomica)
- Gabbia Toracica (struttura instabile sostenuta da visceri interni; se in decubito
dorsale collassa su se stessa una volta decomposti gli organi interni) e Arti
Superiori (vedere se gli omeri sono in connessione anatomica con le scapole);
quando la clavicola si trova in posizione verticale si dice Verticalizzazione della
clavicola
- Nelle sepolture medievali cristiane è frequente trovare più individui in una sola
sepoltura (il cranio viene posto ai piedi di un altro cadavere perché lì c’è più
spazio, altrimenti la tomba potrebbe non chiudersi)
laterale (ruotato verso l’interno del corpo di circa 90°)
- Omero con vista
- Articolazione dei Gomiti, fra omero e ulna (quando si trovano in posizione
parallela Ulna, interno, più lungo del Radio, esterno)
- Ulna e Radio, Carpi e Metacarpi
- Regione del Bacino (i 2 coxali Dx e Sx, sinfisi pubica, e il Sacro, che sta nel
mezzo)
- In posizione dorsale, il Sacro presenta la parte più pesante in alto e quella più
leggera in basso –
- Arti Inferiori, connessione anatomica testa femorale fossa acetabolare
- Rotule in connessione anatomica con il femore
vi è una rotazione di entrambi verso l’esterno, la
- Tibia e Fibula (solitamente
tibia tende a coprire la fibula)
- Tarso e Metatarso 7
È decisamente molto raro trovare il volume della gabbia toracica corrispondente al
Volume cadaverico o del corpo del vivente.
I movimenti delle ossa (ma soprattutto quelle delle ossa della gabbia toracica)
dello sterno avvengono
all’altezza nello spazio del cadavere (V ).
c
MESSA A PIATTO DEL BACINO, o crollo del bacino, a seconda dei casi anche le
ossa del bacino possono crollare: ad es. le ossa iliache tendono ad aprirsi, vi è quindi
una divaricazione delle ossa del bacino che portano conseguentemente alla fuoriuscita
della testa femorale dalla fossa acetabolare (Divaricazione coxale). Il femore tende
anch’esso a ruotare verso l’esterno e questo può portare anche le rotule a spostarsi
verso l’esterno. Tibia e Fibula tendono a ruotare casualmente quando ruota il femore, a
volte si a volte no.
Tibia e Fibula in quanto presentano dei legamenti molto resistenti, forti, durevoli
tendono a ruotare in blocco verso l’esterno (Tibia sulla Fibula), con movimenti non
possibili nel vivente, e solo ad uno stato avanzato di scheletrizzazione.
Le Falangi distali di mani e piedi sono tra i primi arti a staccarsi dallo scheletro.
Cranio in connessione anatomica con mandibola e con dentizione leggermente
divaricata; nella maggior parte dei casi la decomposizione delle parti molli del collo
provoca il crollo della mandibola sulle vertebre e crea quindi una divaricazione della
mandibola, la bocca tende ad aprirsi.
Quando troviamo dei movimenti esterni delle ossa al V significa solitamente che la
c
decomposizione è avvenuta in un ambiente non colmato o parzialmente colmato
(tomba senza riempimento di terra); non può invece avvenire e dirsi il contrario, o
almeno non sempre.
Gli Omeri ruotati verso l’interno a volte sono sintomo di sepolture piene (riempite
di terra).
Il PUBE è la parte più frammentaria del bacino.
Quando in una sepoltura nel femore è visibile il piccolo trocantere allora il femore sarà
in vista anteriore; quando questo non sarà visibile il femore sarà in vista posteriore
antero-interna.
Molto spesso sulle ossa rinvenute in una sepoltura si riscontrano delle fratture; queste
caratteristiche dell’osso secco, cioè durante la decomposizione
sono ha perso la parte
organica. Esso si frattura nella parte a minore resistenza (ad es. diafisi omero) ed è
8
dovuta al fatto che la terra posta sopra l’osso imprime una pressione tale da far
fratturare l’osso; ciò avviene comunque molto tempo dopo la decomposizione. La
frattura sarà definita a margine rettilineo perché segue macroscopicamente una linea
rettilinea mentre microscopicamente ha un andamento a zig-zag.
Solitamente nelle tombe a vuoto la terra che noi ritroviamo al suo interno è causata
che fanno scivolare la terra esterna all’interno;
dalle piogge ciò lo si nota dalla
consistenza stessa della terra, essa solitamente e molto fine in quanto le pareti della
sepoltura fungono da filtro.
In decubito dorsale solitamente le vertebre cervicali e quelle lombari formano una
specie di ponte con il terreno, questo a causa del V ; quando il cadavere però si
c
decompone, queste stesse vertebre crollano e quindi le ritroveremo spostate, non in
connessione anatomica rispetto alle vertebre toraciche.
Quando all’interno di una sepoltura rinveniamo pietre, le stesse che a volte
costituiscono o costituivano le pareti della tomba stessa, ciò può significare che la
tomba era vuota, sepoltura in vuoto.
Effetto parete degli omeri o norma laterale esterna degli omeri (rotazione verso
l’interno delle diafisi dell’omero): si osserva soprattutto nelle fosse terragne, ovvero
quelle scavate nella terra e riempita con la stessa terra della fossa, è quando le ossa
vengono fermate nei loro movimenti durante la decomposizione in una fossa in vuoto.
Nei cimiteri cristiani sono molte diffuse le sepolture multiple e collettive:
SEPOLTURE MULTIPLE: SEPOLTURE COLLETTIVE:
dove ci son