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ANTROPOLOGIA CULRURALE APPUNTI DEL CORSO:

LEZIONE 01/10/2013

Le prime cattedre di antropologia ,nascono in pieno clima positivistico , applicando gli studi delle

altre discipline , allo studio della società.

Le prime cattedre si insediano a Parigi e Londra , sotto la spinte dei governi che sentono l'esigenza

di costruire una storia e un sapere di quelle società che non erano civilizzate.

Le prime teorie e studi antropologici si caratterizzano nei paesi colonizzati dalle grandi potenze

europee.

Questa disciplina nasce con l'intenzione di applicare , ai fatti umani , i metodi utilizzati dalle

scienze naturali.

Nell'autunno del 1799 nasce a Parigi “La società di osservatori dell'uomo” ad opera del professore

di scienze naturali Jauffret; la società nasceva in seguito alla pubblicazioni di resoconti redatti da

missionari recatosi nei territori colonizzati.

ETNOGRAFIA: vuole rimarcare un'intenzione descrittiva “Esiste una descrizione che sia anche

un'interpretazione – NO -” bisogna privilegiare la descrizione dei fatti

ETNOLOGIA: intenzione comparativa riguardante i popoli che non partecipano alla modernità

urbana.

ANTROPOLOGIA SOCIALE: è l'intenzione più spiccata per la dimenzione delle istituzioni e del

potere (come è organizzato il potere)

ANTROPOLOGIA CULTURALE :riguarda sia le società etnologiche che quelle europee.

LEZIONE 02/10/2013

Charles Robert Darwin (1809-1882) aveva pubblicato, nel 1859 l'Origine delle specie, contenente

una teoria rivoluzionaria della storia naturale. Mentre il creazionismo postulava la fissità delle

specie viventi, e l'idea che ogni loro variazione fosse il frutto di un intervento estraneo ai processi e

alle forze del mondo della natura, l'evoluzionismo di Darwin proponeva una visione della storia

della natura vivente, di cui era parte la stessa storia dell'uomo in quanto essere naturale, secondo la

quale le forme di vita si sarebbero trasformate in base ad un processo lento di mutazioni dovute

all'influenza esercitata su di esse dall'ambiente e alla capacità o meno che gli esseri viventi avevano

di adattarsi con successo a quest'ultimo, e quindi di riprodurre, nella discendenza, le loro

caratteristiche.

Gli antropologi evoluzionisti, da parte loro, erano convinti che nella storia dell'umanità l'avanzata

del progresso doveva essere stata contrassegnata dalle stesse caratteristiche di cumulatività

osservabili nella società scaturita dalla rivoluzioneindustriale.

Questi primi antropologi trasferirono nel loro campo di studi un principio esplicativo che si era

rivelato molto efficace nelle scienze naturali, 1'uniformismo, associandolo con una precedente

teoria del progresso.

LEZIONE 07-08/10/2013

Cultura primitiva (Primitive Culture) è il titolo dell'opera più celebre di Tylor. Essa venne

pubblicata nel 1871. Cultura primitiva è uno studio sullo sviluppo delle idee religiose dallo "stadio"

primitivo a quello `razionale".

La cultura, o civiltà. intesa nel suo senso etnografico più ampio, è quell'insieme complesso che

include le conoscenze, le credenze l'arte, la morale, il diritto,il costume e qualsiasi altra capacità e

abitudine acquisita dall'uomo in quanto membro della società.

In questa definizione sono contenute alcune importanti idee. La prima è chel a cultura (o civiltà), la

si ritrova ovunque .Non esistono quindi popoli con cultura e popoli senza cultura. La seconda idea è

che la cultura è un `insieme complesso" costituito da una serie di elementi che possiamo, anche in

questo caso. ritrovare ovunque. La terza idea è che la cultura è acquisità. La quarta idea è che la

cultura è acquisita dall'uomo in quanto membro della società.

Stabilito il referente del concetto di cultura, bisogna ora considerarne la valenza di concetto chiave

di antropologia . Tale concetto risiede nella qualificazione della cultura come di un insieme

complesso.Questa qualificazione implica che la cultura sia costituita da elementi che stanno tra loro

in un rapporto complesso. Essi "sono dentro una cultura" e al tempo stesso la costituiscono. Gli

insiemi, per quanto complessi, sono scomponibili nei loro elementi. È qui che la cultura assume la

valenza diconcetto-chiave per l'antropologia evoluzionista.Tylor pensava che esistessero popoli

«inferiori» e popoli «superiori», nel senso che la storia del genere umano poteva essere

rappresentata da una linea ascendente la quale, da forme di organizzazione sociale più semplici

conduceva a forme di vita associata più complesse e meglio organizzate.

Laciviltà pensata come risultato di un processo cumulativo; il processo evolutivo pensato sulla base

di una crescente complessità organizzativa; l'idea della vita sociale come mezzo atto a promuovere

il progresso e quindi la ricchezza e la felicità di tutti gli uomini.

LEZIONE 09-14/10/2013

La religione si può rivelare in una credenza o in un'anima , da cui deriva la religione dell'animismo , basata

sulla credenza che in tutto ciò che ci circonda esista un'anima , questa religione viene posta al primo gradino

della scala evolutiva .

Sulla base di alcuni resoconti etnografici, Tylor postulò che dall'esperienza del sogno i nostri progenitori

dovevano aver tratto la convinzione che i fenomeni di sdoppiamento della personalità e delle apparizioni, che

si verificano durante lo stato di sonno, erano dovuti all'esistenza di un "doppio". Questo doppio, o anima,

poteva condurre un'esistenza indipendente dal corpo tanto durante la vita

quanto dopo la morte. Più tardi, secondo Tylor, l'uomo avrebbe esteso la credenza nel possesso di un'anima a

tutti quegli esseri e a quei fenomeni naturali che colpirono in qualche modo la sua immaginazione.

Dunque l'uomo ,in un epoca imprecisata , scopre la duplicità della propria personalità , ovvero: c'è qualcosa

che se è nel corpo lo anima e che poi lo abbandona , dall'idea della morte e dall'idea del sogno , nasce la

prima congettura di pensiero religioso che è quella di animismo , la congettura deriva dall'espediente della

sopravvivenza la cui formulazione si deve a Taylor ; la sopravvivenza consiste nel credere che le cose non

scompaiono del tutto , ma hanno continuità in qualcosa di più evoluto.

JAMES FRAZER: nella sua opera “Il ramo d'oro” ,avanzava l'ipotesi secondo la quale , magia , religione e

scienza avessero costituito altrettante tappe dello sviluppo intellettuale dell'uomo .

Frazer sosteneva che la pratica della magia, intesa come tentativo dell'uomo di esercitare un controllo sulla

natura , corrispondeva ad una fase dello sviluppo dell'intelletto umano contrassegnata dall'ignoranza e dalla

confusione relativa ai rapporti casuali che dominavano nel mondo dell'esperienza oggettiva.

In un secondo momento alcuni uomini avrebbero pensato di accattivarsi il volere delle potenze della natura :

nasceva così la religione . In un secondo momento gli uomini accortosi del fatto che nulla potevano gli dei

nella risoluzione dei problemi umani ebbe inizio l'ultima e più recente epoca della storia : contarssegnata

dall'osservazione dei fenomeni naturali e delle leggi che ne regolano i rapporti.

La trattazione di frazer è dedicata alle forme del potere , legate alle figure , di mago e di sacerdote .

La magia pratica (pensiero che agisce ) è divisa in una forma positiva definita incantesimo e magia negativa

definita Tabù . Tutte le azioni magiche sono relegate al principio della simpatia , che deriva dal contatto o

dalla similarità . Secondo Frazer la religione deriva dall'idea che esista un'entità più potente di noi che ha il

potere di farci vivere e morire , e il sacerdote funge da intermediaro tra noi e questa entità superiore . Il

passaggio tra magia e religione introduce la figura del potere che prima è legato alla religione e poi assume

altre figure.

Frazer introduce la differenza tra dimensione religiosa e dimensione rituale . Il potere deriva da una

sproporzione di forze , la forza deriva dalla natura.

Frazer riconosce la differenza tra racconto e mito e tra rito e mito ; il mito vuole sembrare sacro e il racconto

vuole sembrare plausibile . Rito e mito partecipano alla stessa dimensione simbolica.

LEZIONE 15/10/2013

Lewis Morgan :fondatore dell'antropologia americana , autore dei modelli eschimese ed irochese , che

riguardano i modi di chiamare i parenti e distingue tra Terminologia descrittiva e Terminologia classificatoria

è autore del libro “La società antica – ricerche sulle linee del progresso umano”.

É il primo a proporre la provenienza asiatica dei nativi americani attraverso l'opera “Sistemi di affinità e

consanguineità nella famiglia umana”.

Nella “Lega degli irochesi” si trovano le prime osservazioni relative ai sistemi di parentela dei nativi

americani,Morgan notò che gli irochesi designavano in modo diverso i parenti: ad esempio un individuo

(ego) chiamava padre il fratello del padre e allo stesso tempo chiamava madre la sorella della madre naturale.

Morgan era attratto dalla funzione che tale sistema aveva svolto nel processo di unità politica delle sei

nazioni. Morgan fu colpito dal fatto che ognuno di questi gruppi si trovava in relazione con gli altri

attraverso una fitta rete di legami di parentela.

Nei sistemi di parentela del tipo di quello irochese, che Morgan assegnò al gruppo dei sistemi classificatòri, i

parenti consanguinei in linea collaterale non venivano distinti da quelli in linea diretta. Nei sistemi di

parentela in vigore presso gli europei , che Morgan chiamò descrittivi , i consanguinei in linea collaterale

venivano invece distinti da quelli in linea diretta.

In base ai sistemi di parentela studiati da Morgan le società possono essere così classificate :

Società endogamica:basata sui matrimoni che avvengono all'interno dei confini nazionali .

Società esogamica ; basata sui matrimoni che avvengono solo al di fuori dei confini nazionali.

Filiazione matrilineare: quando il nuovo nato fa parte della famiglia della madre.

Sistema patrilineare:quando il nuovo nato viene iscritto nella linea della famiglia del padre.

I fatti registrabili sul piano etnografico no finiscono mai : Morgan esclude i fatti individuali , nel suo volume

restano idee generali e subordinata, in una linea gerarchica i fatti intellettuali sono subordinati .

I fatti indicano il graduale flusso di idee : sussistenza , religione , famiglia , politica .

I fati della sussistenza sono legati alle forme istituzionali.

I periodo etnico – stadio

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
13 pagine
14 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-DEA/01 Discipline demoetnoantropologiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Savy89 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Antropologia culturale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Petrarca Valerio.