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QUARTIERI RIQUALIFICATI: Temple Bar

Esempio di riqualificazione e rifunzionalizzazione di uno spazio urbano è il quartiere di Temple Bar, cuore della vita notturna di Dublino ed importante meta turistica. Il quartiere pare prenda il nome dalla famiglia che l'abitava nel XVII secolo, la famiglia Temple. Venne abbandonato e cominciò un irrefrenabile processo di declino a partire dagli anni '50 del '900. Negli anni '70 venne occupato da un gruppo di artisti e cominciò una lotta contro l'amministrazione comunale, intenzionata a radere al suolo l'intero quartiere per via delle sue condizioni pessime; uno dei progetti era quello di farne un enorme Terminal Bus. Fortunatamente il prezzo molto basso degli immobili mobilitò molti gestori di negozi, che decisero di stanziare lì la propria attività.

Abbandonato il progetto di demolizione del quartiere, nel 1991 il governo istituì un ente no-profit, il Temple Bar Cultural Trust, con il

Ruolo di monitorare lo sviluppo culturale e urbano della zona. Vennero ristrutturati gli edifici, i negozi e gli spazi abbandonati, vennero riasfaltate le strade e le vie rese pedonali; in seguito sono stati inaugurati 10 centri culturali e ad oggi il quartiere è una delle più rinomate mete turistiche della città, dove musicisti, artisti di strada e turisti affollano le vie della zona e si ritrovano in Meeting House Square, dove tutto l'anno ha luogo un mercato alimentare.

ChristianiaIl quartiere di Christiania, o anche conosciuto come Città Libera di Christiania, è un quartiere parzialmente autogestito e con uno status semi-legale della città di Copenaghen, e si sviluppa in una ex zona militare appartenente al Ministero della Difesa danese. Nel 1970 un gruppo di Hippy provenienti da tutto il mondo, guidati dai loro ideali di pace, amore e libertà, si insediarono nella zona dando vita ad una comunità che oggi conta circa mille abitanti.

Dapprima decisi a raderla al suolo, il governo danese decise di abbandonare l'idea a causa delle estete dimensioni del quartiere e del numero di occupanti e, nel 1972, propose un accordo con gli abitanti di Christiania: gli abitanti avrebbero pagato il solo uso di elettricità ed acqua in cambio della loro partecipazione ad un esperimento sociale vivendo nel quartiere fino alla sua conclusione. Il quartiere si sviluppa lungo un canale che sfocia nel porto cittadino, e conta solo due entrate. Una delle sue caratteristiche è l'uso vietato di autoveicoli e motocicli al suo interno, a favore invece di mezzi di trasporto non inquinanti. Inizialmente a Christiania era consentito l'uso di qualsiasi droga, sia pesante che leggere, facilmente reperibili nella via principale del quartiere, Pusher Street. Dal 2004 è stato vietato l'uso delle droghe pesanti mentre permane la legalità sull'uso e la vendita di droghe leggere. Nel 2003 nel

Il quartiere venne organizzato una festa molto simile ad un rave party che durò per più di una settimana e richiamò l'attenzione moltissimi turisti da tutte le parti d'Europa, oltre ai parenti dei suoi abitanti. Oggi è una delle mete turistiche più rinomate di Copenaghen con i suoi negozi, i suoi bar, i suoi edifici e gli oltre 50 collettivi che esercitano attività artigianali, culturali e teatrali. Nonostante questo il nuovo Governo ha deciso di abbattere il quartiere anche a causa dei suoi abitanti, individui spesso con un'educazione al di sotto della media nazionale e disagiati: disoccupati, pensionati, ragazze madri, senzatetto, vagabondi ecc. A questo proposito nel 2007 sono stati presi i primi provvedimenti e ha avuto inizio l'opera di smantellamento abbattendo uno dei più vecchi edifici della città, episodio che ha causato molto malcontento tra i suoi abitanti.

Metelkova è una vastissima zona

Il quartiere Metelkova è un complesso militare che si trova all'interno della capitale slovena di Lubiana e prende il nome dal prete cattolico sloveno Metelko a cui è dedicata la vicina strada. Venne costruito nel 1888 inizialmente per ospitare l'esercito austro-ungarico; in seguito ospitò l'esercito jugoslavo e, con la dichiarazione d'indipendenza della Slovenia del 1991, venne definitivamente abbandonato. Per impedire al Governo di abbattere il quartiere per costruirci un enorme centro commerciale con annesso un parcheggio, un gruppo di circa 200 giovani tra artisti, musicisti e studenti, decisero di occupare la zona per donargli nuova vita. Inizialmente il Governo minacciò gli occupanti iniziando l'opera di smantellamento di una scuola e bloccando l'erogazione di elettricità ed acqua, espedienti che tuttavia non smossero i suoi occupanti. Ben presto il quartiere venne ristrutturato, riqualificato e vennero inoltre rifunzionalizzati tutti i suoi edifici, sette, ognuno con

ruoli diversi: dal museo alla sala prove alla galleria d'arte, passando per il CelicaHostel, l'ostello ricavato dalla vecchia prigione dove ogni stanza è stata progettata da un diverso artista e conserva ancora oggi le sbarre delle celle. Il quartiere si ripopola generalmente intorno alle 18, quando i suoi abitanti sono di ritorno dalle loro attività quotidiane, e comincia ad animarsi a partire dalle 21, ora in cui le attività, i locali e i musei del luogo aprono. Ad oggi al suo interno è possibile visitare il Museo Etnografico Sloveno, il Museo Nazionale della Slovenia e la galleria Alkatraz, sulla quale facciata esterna è raffigurato il David di Michelangelo privo degli arti superiori. Nonostante sia uno dei centri culturalmente più attivi ed importanti d'Europa, e nonostante tutti i sui progetti siano appoggiati dal Ministero della Cultura, Metelkova non ha ancora avuto un riconoscimento legale. Tuttavia dal 2005 è stata

registrata come patrimonio della cultura nazionale.

Parish Map: Le Parish Map sono delle mappe indentitarie realizzate con l'ausilio di diverse tecniche e capaci di raccontare la memoria di un luogo attraverso i suoi tratti identificativi: icone, eventi storici, risorse, piatti tipici, persone, edifici, credenze, leggende, disastri, musica, apparati architettonici, edifici ecc. È una mappa non solo in grado di raccontare un territorio, bensì di sottolineare cosa c'è e cosa si vorrebbe che ci fosse: è un elemento di collegamento tra passato, presente e futuro. Le Parish Map sono giunte dall'Inghilterra all'inizio degli anni '90 e, anche se la nostra traduzione riporta quella di mappe di comunità, la traduzione letterale è mappe di parrocchia, dove parrocchia è intesa come la più piccola comunità amministrativa inglese, quindi relegata ad una piccola realtà e veicolo di riconoscibilità di

Un piccolo luogo e della sua comunità. In Inghilterra sono nate negli anni '80 dalla volontà di rappresentare e consentire una lettura partecipata del paesaggio a partire da una scala locale, tuttavia vengono anche usate in un contesto urbano per rappresentare ad esempio tutto ciò che riguarda un particolare quartiere, risultando un utile strumento per la pianificazione di strategie volte alla valorizzazione di un territorio.

MaxiRaduni: Flash Mob, Smart Mob, MaxiAperitivi, Botellón, LipDub

I maxiraduni sono delle manifestazioni, degli eventi che si svolgono in spazi pubblici e per le vie della città in grado di radunare in uno stesso luogo centinaia, migliaia, a volte milioni di persone che condividono gli stessi ideali, lo stesso stile di vita, una passione o semplicemente la volontà di evadere dalla routine quotidiana. Sono pratiche di lunga durata, basti pensare ai maxiraduni religiosi in grado di attirare milioni di fedeli in un stesso posto.

quale il Giubileo che si svolge ogni 25 anni a Roma, o il Giubileo che si svolge ogni 12 anni in India; e ancora i raduni di motociclisti, dei gemelli, dei babbi natale, i raduni hippy della Summer of Love del '67, di Woodstock nel '69 e dell'Isola di Wight nel '70, il Burning Man Festival che si svolge con cadenza annuale in Nevada ecc. Caratteristiche essenziali dei maxiraduni sono la periodicità e, come già anticipato, la loro capacità e volontà di distaccarsi momentaneamente da quella che è la monotonia della routine quotidiana per catapultarsi, almeno momentaneamente, in una dimensione ludica e ricreativa. Ruolo fondamentale in un mondo oramai globalizzato per l'organizzazione di maxraduni è senza dubbio Internet e, più in generale, la rete e i mezzi di comunicazione virtuali quali social network, e-mail, sms, chat ecc. Il passaparola in rete è divenuto infatti veicolo essenziale per.

L'organizzazione di maxiraduni che si manifestano con pratiche e metodi diversi, ma che sono tuttavia accomunati dalla volontà di divertirsi e relazionarsi, quindi creare e consolidare legami, e di riappropriarsi della città e degli spazi pubblici, oltre ad avere una dimensione prevalentemente ludica, senza tralasciare, in alcune pratiche, una dimensione di protesta politica e sociale. Di recente nascita in questo contesto di maxiraduni è il flashmob, una pratica collettiva che si svolge in spazi pubblici e con una durata relativamente contenuta in cui i partecipanti, radunati tramite canali virtuali, mettono in scena coreografie o azioni insolite al solo scopo di divertirsi e creare scompiglio e stupore tra i passanti. È una pratica nata negli Stati Uniti nel 2003, più precisamente nel quartiere di Manhattan, a New York, e da allora si è rapidamente diffusa in tutto il mondo, toccando anche la nostra penisola nell'estate dello stesso anno.

dove a Roma un gruppo ci circa trecento persone sono entrate contemporaneamente in un negozio di libri e musica chiedendo titoli inesistenti e mandando contemporaneamente in crisi l'attività. Generalmente le regole del falshmob vengono indicate online, con ora precisa e luogo del fatto, e la pratica inizia e finisce con un particolare segnale. I partecipanti restano nei paraggi del luogo designato per l'azione senza dare troppo nell'occhio e facendo finta di nulla e dileguandosi come se nulla fosse al termine della stessa. La musica ha spesso un aspetto fondamentale per il flashmob: basti pensare ai numerosi flashmob organizzati in tutto il mondo dai fans di Michael Jackson per commemorare la sua memoria dopo la sua morte con balli coreografati su sue canzoni, le celebrazioni ad alcune pop star famose del momento come Lady Gaga ecc. Inoltre un primo tentativo di Flashmob venne realizzato dagli U2 nel 1987, quando si radunarono sul tetto di un hotel in disuso di Los

Angeles per girare un video suonando dal vivo; inevitabile l'afflusso e la curiosità di centinaia di persone e il conseguente intervento delle forze dell'ordine. Il più importante flashmob in termini di partecipanti si è invece consumato nella stazione di Victoria.
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
20 pagine
5 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-DEA/01 Discipline demoetnoantropologiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mtt_sold di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Antropologia culturale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Bonato Laura.