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IL VIAGGIO VIRTUALE
Oggi il senso di questo percorso femminile si sfuma in una società in cui si naviga in rete e il VIRTUALE
è REALE, non c'è spazio per quei rapporti personali su cui la donna ha tentato di costruire la propria
differenza.
Internet ha favorito l'accesso femminile alle nuove forme di comunicazione, questo fa vivere loro la
sensazione di vivere il viaggio in prima persona.
Con Internet si possono incontrare persone che non si sono mai conosciute; anche di notte ci si può
informare e comunicare col mondo.
Per molte donne il web è diventata una professione, la donna oggi ha un'esperienza doppia: attività
professionale e carico familiare.
Sul web si possono anche percorrere le offerte turistiche, i resoconti di viaggio altrui, una sorta di viaggio
nel viaggio.
Per troppo tempo Internet è stata considerata una "cosa da uomini". Il viaggio oggi si compie attraverso
il cyberspazio, questo però fa correre il rischio di confondere il reale e il virtuale. I nomadi della rete
vagano tra i siti alla ricerca di luoghi e spazi sempre diversi e lontani, in fuga spesso per allontanarsi da
loro stessi.
Da 50 anni si presenta il fenomeno che vede la gente trascorrere sempre più tempo in compagnia di
apparecchi tecnologici, piuttosto che di altre persone.
Radio--> TV--> Reti informatiche
In questo modo solo i nsotri occhi si nutrono e la nostra mente registra informazioni utili annullando la
percezione dei sensi.
Il viaggio virtuale delle donne
Una volta a casa le viaggiatrici condividono le loro acquisizioni col racconto orale o con la pubblicazione
online attraverso diari e racconti, scritti da persone da varia estrazione, non sempre con una prosa
corretta, ma spesso piacevoli.
Il viaggio per la donna è sempre un modo per affermare la propria autonomia. La più grande battaglia
per le donne è sempre quella contro loro stesse, contro gli stereotipi, il viaggio è un'occasione per