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Attualità in Antropologia
Se l'attenzione era rivolta in un primo tempo soprattutto nei confronti delle culture subalterne, sul finire del 20° secolo un altro aspetto che si è imposto sempre più alle riflessioni dell'antropologia culturale è l'incontro di culture diverse da loro, provocato dai flussi migratori diretti verso l'Europa da più parti del mondo. Oggetto dell'indagine non possono più essere le culture esterne, considerate come manifestazioni di altre società, o la loro marginalità nel Paese che le ospita, ma l'effetto di contatto e il processo di integrazione fra culture interagenti sul medesimo territorio. Così si ha una montata delle rivendicazioni delle diversità, attraverso: - le dichiarazioni generali emanate da organizzazioni internazionali come l'UNESCO, la cui missione è quella di salvare i patrimoni dell'umanità nella loro diversità.ricerca della diversità è vissuta anche nell'atto del consumo, per esempio acquistando un oggetto manufatto che ha una certa caratteristica oppure visitando un gruppo etnico risparmiato dalla diversità. Inoltre, la ricerca della diversità è osservabile anche al livello dell'azione di certi gruppi etnici o sociali, attraverso delle rivendicazioni che possono arrivare a mettere in discussione i valori dominanti della società globale. Tuttavia, ciò che importa è il punto di vista antropologico di un fenomeno sociale che illumini il contesto globale in cui è inserito. I CAMPI DI STUDIO DELL'ANTROPOLOGIA Analisi della parentela (vedi antropologia e linguistica, e Lévi-Strauss e lo strutturalismo) è il filo conduttore e il campo fondatore dell'antropologia: questa importanza primaria è data dal fatto che nelle società tradizionali i rapporti di parentela sono centrali e strutturano einformano tutta la società, basta pensare alla società primitiva nella quale tutti i linguaggi sociali passano per la parentela (per ex. il linguaggio religioso – i rapporti con le divinità – passa attraverso gli antenati e le generazioni passate; il linguaggio economico si traduce in termini di lignaggio e di gruppo locale, ecc.). Antropologia della religione e del simbolico (vedi antropologia e psicoanalisi, e antropologia e psicologia cognitiva) dalle sue origini, l’antropologia si è interessata alla descrizione e all’analisi dei fenomeni religiosi delle società esotiche e tradizionali. L’antropologia religiosa è stata influenzata dai lavori del sociologo Durkheim, che analizza la religione come un fatto sociale e come un fenomeno sociale totale, rimettendo in discussione la visione negativa che fino ad allora si aveva della religione (fuga dall’immaginario) e cogliendone le funzioni positive (mantenimento della coesione sociale, regolazione dei comportamenti, ecc.).La coesione sociale è favorita attraverso le cerimonie. L'antropologia politica si concentra sullo studio delle diverse forme di organizzazione politica nelle società tradizionali, con particolare attenzione al contesto del governo indiretto nelle colonie.
L'antropologia economica ha dato importanti contributi attraverso diverse scuole di pensiero:
- La scuola marxista ha sollevato questioni fondamentali come la riproduzione sociale ed economica, le categorie sociali o di età, ecc.
- La scuola formalista ha analizzato società storicamente e culturalmente diverse dalla società industriale, utilizzando i modelli dell'economia neoclassica e i valori del mercato come credito, capitale, investimento.
- La scuola sostantivista ha studiato le società pre-capitalistiche caratterizzate dal principio di reciprocità.
L'antropologia del cambiamento sociale
negli ultimi decenni gli antropologi hanno cominciato ad interessarsi ai problemi del cambiamento sociale e culturale, in quanto le società di cui si occupavano erano considerate statiche, chiuse, senza storia e dunque senza cambiamento: infatti, solo a partire dagli anni '30 si sono sviluppati studi sui fenomeni di acculturazione, sia negli Stati Uniti (interessati all'integrazione degli Indiani) che in Inghilterra (interessati al controllo delle proprie colonie): si trattava comunque di un approccio valutato sempre in rapporto alla società dominante (è da qui che deriva la rigida opposizione tra tradizione e modernità, passato e presente, società primitive e società complesse). Antropologia dell'ambiente urbano: l'antropologia europea si è sempre occupata di società tradizionali; tuttavia, le ricerche in ambiente urbano si sono moltiplicate sia per l'accelerazione dell'urbanizzazione in tutto il mondo.sia per la difficoltà per gli antropologi di fare ricerche sul terreno esotico. Fino agli anni '70 l'antropologia urbana si è occupata dello studio dei flussi migratori e delle comunità urbane ricostituite e dei fattori che sono all'origine della loro coesione e del loro sviluppo. In seguito, l'interesse si è spostato agli spazi di coabitazione delle città e i rapporti sociali che vi si sviluppano.ANTROPOLOGIA E RAPPORTI CON LE ALTRE DISCIPLINE
ANTROPOLOGIA E SOCIOLOGIA L'antropologia si è sviluppata in stretto rapporto con la sociologia, che potremmo definire sorella gemella o quasi: infatti l'antropologia si definisce come la scienza dell'uomo mentre la sociologia si definisce come la scienza della società. Considerando che l'uomo vive in società, si può dire che sia l'antropologia che la sociologia hanno lo stesso fine e cioè quello di dedicarsi allo studio.Dell'uomo in società. Tuttavia vi sono delle differenze tra le due discipline:
- Sin dalla sua comparsa, l'antropologia ebbe come oggetto di studio le società primitive ed esotiche mentre la sociologia ebbe come oggetto di studio la società industriale e moderna.
- L'antropologia sceglie unità ristrette per poter comprendere la società globale mentre la sociologia analizza la società globale anche quando studia fenomeni parziali come la famiglia, la scuola.
- L'antropologo parte dalla ricerca sul campo per costruire progressivamente la sua teoria mentre il sociologo parte da ipotesi già elaborate e cerca in seguito di affinarle o di verificarle tramite l'indagine sul campo.
Tuttavia, i padri fondatori della sociologia l'hanno voluta disciplina comparativa: infatti sia Marx che Weber, i quali si dedicarono all'analisi della società industriale, lo fecero in una prospettiva di comparazione tra le società.
società storiche e le società altre contemporanee:
- Marx ha abbozzato un quadro dell'umanità attraverso la successione dei diversi modi di produzione e gli è stato criticato di avere analizzato le altre 14 forme sociali attraverso la categoria economica, considerata come il fattore determinante della trasformazione e dell'evoluzione delle società.
- Weber, studiando il capitalismo, ha considerato anche civiltà come per ex. l'Islam cercando di capire come questa società non abbia sviluppato la forma del capitalismo industriale che ha conosciuto l'Europa.
Duvignaud ha sempre fatto una comparazione tra la società moderna (analizzando diversi modi di espressione moderni come per ex. il teatro) e la società tradizionale (analizzando il dono o la festa).
Mentre Balandier ha sempre fatto una sociologia dell'Africa, interessandosi ai cambiamenti sociali, agli scambi fra la vita del villaggio e lo sviluppo
urbano. Quindi c'è stata sempre un'unità fra le due discipline sotto la forma di ciò che si può chiamare sociologia comparativa o antropologia generale: l'unità tra le due discipline si manifesta soprattutto su temi di ricerca come la festa, il rituale, il mito, l'etnicità ma anche sul metodo in quanto la sociologia adotta nel suo procedimento l'osservazione partecipante e l'interesse per le unità sociali locali mentre l'antropologia rivaluta problematiche quali la cultura, i rapporti tra le generazioni e i sessi. ANTROPOLOGIA E STORIA Fino agli anni '50 antropologia e storia erano due discipline separate in quanto: - la storia si interessava al passato storico europeo. - l'antropologia si interessava alle società esotiche ritenute senza storia ma anche alle civiltà tradizionali caratterizzate da regimi storici diversi da quelli delle società occidentali. Anche la riflessioneEra diversa: la storia tentava di cogliere lo svolgimento cronologico degli eventi e ricostruire le tappe dell'evoluzione; l'antropologia tentava di comprendere struttura e funzione delle istituzioni sociali.
Tuttavia, a partire dagli anni '60 si ha un avvicinamento delle due discipline dovuto ad un loro rinnovamento interno:
- L'antropologia ha abbandonato l'opposizione tra società primitive (società fredde e senza storia) e società complesse (società calde e con la storia) e si è interessata alla scoperta o riscoperta della dimensione storica delle società contemporanee e storiche (le società rurali e la loro storia, i gruppi marginali, il passato delle città).
- La storia ha ridefinito il suo campo allargando il suo territorio dalla realtà istituzionale alla realtà delle masse e dei fenomeni sociali; inoltre ha introdotto nelle sue analisi la lunga durata cioè l'emergere le
strutture nascoste che agitano la società. Questo rinnovamento della storia va rafforzandosi sotto l'influenza dell'antropologia: infatti anche lo storico utilizza il metodo del distanziamento, mettendosi a distanza rispetto alla realtà storica studiata per meglio comprendere il passato e si interessa a ciò che è marginale (per ex. ai miti popolari) e cerca di comprendere come un'istituzione o una pratica sociale si sono mantenute e come possono continuare ad essere dinamiche nella società attuale.
Oggi la storia studia gli aspetti tradizionali dell'antropologia come il mito, la morte, la parentela, le reti di socialità: per ex. in Francia, la scuola delle Annales ha indirizzato gli storici verso la ricerca sul campo e l'indagine sulle strutture sociali per cui oggi si può parlare anche di antropologia storica.
Quindi temi cari all'antropologia come i miti, la parentela sono stati fatti propri