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Il Legame Affettivo Genitore-Figlio
Imprevedibile: strategia riproduttiva a breve termine, basata sulla quantità, anticipazione dell'accoppiamento e investimento di tutte le risorse nella produzione della prole, congenitori insensibili e rifiutanti.
Il Legame Affettivo è uno degli elementi fondamentali nello sviluppo dei figli e possiede alcune caratteristiche: persistenza; coinvolgimento di una persona specifica e non sostituibile; significatività emotiva; mantenimento della prossimità o del contatto; produzione di angoscia in seguito alla separazione.
Il Legame Affettivo Genitore-Figlio è caratterizzato dall'operare di due Sistemi Comportamentali complementari:
- Sistema dell'Accudimento: tali comportamenti promuovono la prossimità e il benessere del bambino, viene attivato da segnali verbali e non verbali di disagio emessi dal bambino, indicativi di paura, pericolo o sofferenza, vengono messi in atto comportamenti riparativi e di mantenimento della vicinanza, che
1- Sistema di Protezione: ha la funzione di garantire la sopravvivenza attraverso la protezione. Può essere inteso come un meccanismo di difesa che assicura la protezione da pericoli esterni. Questo sistema è attivato in situazioni di pericolo e si attiva automaticamente per garantire la sicurezza dell'individuo.
2- Sistema dell'Attaccamento: ha la funzione di garantire la sopravvivenza attraverso il conseguimento e il mantenimento della vicinanza ad un altro individuo ritenuto capace di fornire aiuto, conforto e protezione. Può essere inteso come un legame di lunga durata. L'attaccamento è selettivo e viene attivato solo verso quelle persone che il bambino ha sperimentato come disponibili e affidabili. Questo sistema è adattivo in quanto permette all'individuo, grazie alla ricezione di protezione, di sopravvivere fino all'età adulta per replicare i propri geni. Questo sistema opera dalla nascita e funziona per tutta la vita.
L'Istinto Materno si suppone sia l'innata capacità genitoriale che posseggono le madri, ma la ricerca non ha confermato l'esistenza di tale istinto. Harlow studiò gli effetti della deprivazione di affetto su dei bebè di scimmia che vennero privati, appena nati, di
qualsiasi contatto con altri simili durante i primi mesi di vita. Queste scimmie, private degli affetti e dei modelli di accudimento genitoriale, dopo qualche mese si comportavano come i pazienti di un ospedale psichiatrico o criminali aggressivi e violenti, non furono in grado di comunicare affetto in qualsiasi forma. Si potrebbe quindi obiettare che il comportamento genitoriale compare nell'adulto nel momento in cui compare qualcuno da accudire. Harlow costrinse le scimmie dell'esperimento a procreare, ma esse non svilupparono alcun istinto materno. Lo stato genitoriale è caratterizzato dalla capacità di darsi e di dare cure, protezione ed amore, da dedizione e sacrificio. Nella razza umana, nei primi anni di vita dei bambini, è un comportamento particolarmente sviluppato nel genere femminile, ma l'evoluzione ha dotato anche il maschio di questa qualità. Ma la personalità genitoriale può evolvere solo da quella adulta, poiché.sana e amorevole, che rispetta l'individualità dei figli e si prende cura di loro senza pretese affettive; 2) genitore mascherato - incapace di dare amore incondizionato ai propri figli, considera i figli come fonte di gratificazione per sé stesso e si lamenta continuamente dei e con i propri figli; 3) genitore biologicamente immaturo - non ha completato lo sviluppo psicologico/affettivo e è psicologicamente un bambino, tende a considerare i figli come fonte di gratificazione per sé stesso e ha pretese narcisistiche.caratterizzate da disponibilità continua nei confronti dei figli, favoriscono lo sviluppo dei figli insegnando loro abilità e competenze, hanno buone abilità di coping e di problem solving, hanno una rappresentazione equilibrata ed integrata delle esperienze di attaccamento e dei loro effetti evolutivi, gli Elementi Principali sono: a) livello di personalità: si adattano brillantemente all'arrivo del figlio, si coinvolgono con gioia ed entusiasmo nei compiti parentali, forniscono un ambiente di accudimento salutare e sereno; b) livello cognitivo: creano un contesto favorevole di apprendimento incoraggiando la curiosità intellettiva, la creatività e le attività scolastiche e insegnando abilità e competenze per affrontare e risolvere i problemi; c) livello sociale: promuovono l'indipendenza e l'autonomia, l'identità personale, il senso di appartenenza alla società, insegnano norme e regole di convivenza.comportamento; d) livello emotivo: attenti, sensibili, solidosostegno emotivo. Tali genitori promuovono un attaccamento sicuro nei bambini e unarelazione genitore-figlio armoniosa, insegnano al bambino a tollerare e regolare le emozioninegative, associando nella propria mente il disagio emotivo con la certezza che esso vengaalleviato. 2) Genitore Distanziante e Svalutante - modalità di cura caratterizzate dadisponibilità limitata nei confronti dei figli, evitamento e distanza, tendono ad evitare,sottostimare o svalutare le richieste di attaccamento dei loro bambini, ponendo piùattenzione ai propri bisogni e desideri, il loro stato mentale di distanziamento operaattraverso tre meccanismi: idealizzazione dei genitori; mancanza di memoria relativaall'infanzia; svalutazione delle esperienze di attaccamento e dei loro effetti; gli elementiprincipali sono: a) l. personalità - pochi ricordi della loro infanzia e una gamma ristretta diemozioni relative alleLe esperienze di attaccamento tendono ad allontanare le esperienze affettive precoci e minimizzarne l'importanza evolutiva. Prima di diventare genitori, mostrano poco entusiasmo verso i compiti parentali e risultano poco affettuosi e con bassa autostima.
Nel piano cognitivo, credono che sia difficile influenzare lo sviluppo dei figli e tendono quindi a coinvolgersi poco nelle interazioni. Sono poco coinvolti nelle questioni quotidiane del figlio e offrono una limitata assistenza.
Nel piano emotivo, mostrano segnali di rifiuto verso i figli, sono freddi e distanti, provano avversione per il contatto fisico e mostrano povertà e rigidità nell'espressione delle emozioni. Presentano bassi livelli di sensibilità e sostegno emotivo.
Nel piano disciplinare, alternano uno stile autoritario e permissivo. Questi genitori promuovono un attaccamento ansioso-evitante, finalizzato a minimizzare l'espressione dei bisogni di attaccamento. Questi bambini hanno imparato che i loro genitori non sono accessibili e disponibili.
A soddisfare i loro bisogni, in quanto non gradiscono né accolgono le loro richieste di vicinanza e che cercare il conforto e il sostegno degli altri è un'operazione infruttuosa. In base a ciò, essi costruiscono una rappresentazione di sé come vulnerabili, non amati e rifiutati e, adottano una strategia finalizzata a minimizzare l'espressione dei bisogni di attaccamento, tale strategia previene i rischi di rifiuto. L'attaccamento evitante è una strategia comportamentale improntata sulla distanza e sull'autosufficienza che ha lo scopo di favorire la sopravvivenza ed è adattiva in un ambiente ostile.
3) Genitore preoccupato e incerto - modalità di cura caratterizzate da disponibilità incostante nei confronti dei figli, favorendo cicli interpersonali basati sull'incertezza e sul controllo, hanno un'autostima e un'autoefficacia instabili, nell'esercizio del ruolo parentale mostrano ansia.
preoccupazioni e insicurezze, hanno difficoltà a identificare e padroneggiare gli stati mentali propri e del figlio, le loro strategie di accudimento sono intense ma inefficaci, poiché confuse e incerte a causa di una Disconnessione Cognitiva, che non permette di integrare buono/cattivo, positivo/negativo e desiderabile/indesiderabile, riescono comunque a rispondere ai bisogni dei loro bambini, non venendo meno ai compiti di protezione e cura, ma il loro accudimento non è equilibrato. A volte sono lontani, inarrivabili, altre volte sono intrusivi, iperprotettivi e controllanti. Percepiscono i figli come esseri privi di autonomia, da controllare per evitare che suscitino emozioni fastidiose o che riattivino ricordi spiacevoli del loro passato. Incoraggiano la dipendenza e scoraggiano l'autonomia. Utilizzano separazioni o minacce di abbandono come mezzi di controllo sul bambino. Questi bambini hanno imparato che i loro genitori non offrono
garanzie di regolarità e si mostrano quindi ansiosi e arrabbiati, poiché non riescono a prevedere il loro comportamento. Vi è una riduzione dei comportamenti di esplorazione a favore di un'amplificazione dei bisogni di attaccamento. I bambini che sperimentano un ambiente di allevamento incoerente sviluppano una strategia di esagerazione del bisogno di attaccamento nella speranza di avere più attenzioni da parte del genitore. In quanto all'origine e al percorso della genitorialità, il prendersi cura di un bambino riguarda un complesso di attività finalizzate a promuovere e sostenere lo sviluppo psicofisico del bambino che si realizza in modo specifico nelle diverse fasi dello sviluppo: 1. Adattamento all'arrivo del figlio; 2. Obiettivi evolutivi e compiti dei genitori durante l'infanzia: gli obiettivi evolutivi sono la sopravvivenza, il rapido accrescimento fisico e i primi abbozzi dello sviluppo cognitivo e sociale, che necessitano.di un adulto che assicuri protezione, nutrimento, cure fisiche ed emotive e stimolazioni cognitive e sociali. Con la crescita, oltre la vicinanza, sono necessarie: a) Accessibilità: fisica ed emotiva del genitore; b) Sensibilità: percezione di tutti i segnali di pericolo e di disagio del bambino; c) Responsività: attivazione di comportamenti di accudimento in modo pronto, amorevole e adeguato. 3. Obiettivi evolutivi e compiti dei genitori durante la Fanciullezza: durante la fanciullezza il bambino continua a perseguire gli obiettivi della sopravvivenza, dello sviluppo emotivo, cognitivo e sociale e dell'accrescimento fisico. I genitori devono continuare a fornire cure appropriate e, iniziano ad emergere i primi abbozzi della personalità. Il bambino impara che le sue azioni producono sugli altri conseguenze prevedibili. Tale aumento dell'intenzionalità permette al bambino di acquisire potere all'interno della relazione, iniziando ad acquisire.un senso di padronanza e di autonomia. I compiti principali dei genitori in questo periodo sono: - Livello emotivo: regolazione delle emozioni e dell'empatia. - Livello cognitivo: stimolazioni per migliorare l'apprendimento, l'autoefficacia e la creatività.