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Estratto del documento

La comunicazione

Funzione del linguaggio umano è assicurare la comunicazione. La comunicazione è spesso preda di equivoci causati dai diversi modi di leggere, interpretare, registrare e narrare le esperienze (a sé stessi e agli altri).

ERRORI

Le maggiori difficoltà nelle relazioni umane nascono a causa di equivoci comunicativi, derivanti da:

  1. Osservazioni sbagliate
  2. Ascolti superficiali
  3. Comunicazioni inefficaci

DISTINGUERE TRA PERSONA ED EVENTO

“Sei proprio un incapace!” - Giudizio globale della persona - Dialogo interno negativo - “Non valgo niente”

“In questo caso hai agito male” - Giudizio circoscritto alla situazione - Dialogo interno costruttivo - “Io valgo, ma ho sbagliato: devo fare meglio”

DIALOGO INTERIORE

Il dialogo interiore può essere costituito da pensieri irrazionali

PENSIERI IRRAZIONALI

  • Non corrispondono alla realtà, ma alla sua percezione
  • Provocano sentimenti negativi e reazioni
emotive 77
  • Generano un'immagine negativa di sé, del mondo e degli eventi
  • Rendono difficili le relazioni interpersonali
  • Precludono il benessere personale

IDEE IMPERATIVE IRRAZIONALI - 1

  • Devi mostrarti sempre competente (come è possibile conoscere tutto?)
  • Non devi mai sbagliare (nessuno è perfetto!)
  • Devi avere sempre l'approvazione altrui (è impossibile, ma soprattutto non è fondamentale)
  • Devi essere amato da tutti (Bello ma impossibile! Non essere amati non significa non essere amabili...)
  • Devi giudicare severamente te stesso e gli altri (L'importante non è sbagliare ma comprendere l'errore - se c'è -, perdonare e impegnarsi per migliorare)

IDEE IMPERATIVE IRRAZIONALI - 2

  • Sono gli altri la causa delle tue sofferenze emotive (è importante assumersi le proprie responsabilità: non "Tu mi fai stare male!", ma "Io sto male perché...")

Perché non accetto il tuo comportamento"

  • Chi fa soffrire gli altri sarà punito (imparando ad amarsi e a rispettarsi si costruiscono rapporti più sereni e soddisfacenti anche con gli altri)
  • Il tuo passato influenza e condiziona la tua vita e determina il tuo futuro (cambiare si può, anche se richiede sforzi e sacrifici)

IDEA IMPERATIVE IRRAZIONALI - 3

  • I pericoli devono preoccuparti e metterti paura (stare attenti va bene, ma essere sopraffatti dalla paura no!)
  • Devi evitare le difficoltà e le sofferenze della vita (esistono, ma posso affrontarle e superarle)
  • Puoi raggiungere la felicità senza impegnarti (l'inerzia e la passività non conducono a niente: per raggiungere un obiettivo importante devo essere motivato e impegnarmi)

CONSEGUENZE

Le idee irrazionali - convinzioni presenti tra i valori comunemente diffusi - provocano:

  • Ansia
  • Paura di sbagliare
  • Evitamento dei rapporti sociali
  • Auto-svalutazione
  • Paura del
  • giudizio negativo

    Risposte non assertive 78

    ALTERNATIVE

    • Passare da un livello assolutistico di perfezione ad un livello realistico di perfettibilità
    • Comprendere che nessuno ha il diritto di chiederci di essere diversi da ciò che siamo
    • Convincersi che ognuno ha il diritto di essere giudice di sé stesso
    • Chiedersi se si agisce per il piacere di farlo o per paura del giudizio altrui (es. invito a pranzo)
    • Accettare i propri difetti, cercando di migliorare

    Attaccare i pensieri irrazionali

    • Che cosa c'è di vero in questo pensiero?
    • Sto esagerando?
    • Ho un atteggiamento assolutistico, catastrofista, ...?
    • Questo modo di pensare mi fa stare bene / meglio?
    • Mi aiuta a sopportare / superare le difficoltà?
    • Mi è utile per ottenere ciò che vorrei?
    • Qual è la cosa peggiore che potrebbe accadermi in questa situazione?
    • Sarebbe proprio terribile / insopportabile se...

    accadesse?

    AUTOVALUTAZIONE

    Ci valutiamo in base a:

    • Persone reali
    • Canoni ideali
    • Compiti precisi
    • Vita in generale

    CRITERI per VALUTARE il COMPORTAMENTO

    • Traslazione per imitazione di valori e comportamenti degli adulti per me significativi (modellamento)
    • Valutazione, giudizio e scelta ragionata delle norme che guidano il mio comportamento

    BENSON E SPILKA

    • Chi nutre una buona stima di sé, solitamente ritiene Dio un essere buono e incline al perdono
    • Chi possiede una bassa autostima, generalmente percepisce Dio come un giudice severo e punitivo

    LA FAMIGLIA 79

    Primo gruppo sociale nel quale inizia a formarsi il concetto di sé

    E il Signore Dio disse: "Non è bene che l'uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile" (Genesi, 2:18). La formazione di una coppia stabile è un fenomeno socio-culturale più complesso che il vivere in due: significa condividere un progetto. La relazione familiare

    dovrebbe consentire di: conoscere l'altro conoscere sé stessi attraverso l'altro EXCURSUS STORICO – 11800 Origine della famiglia nell'accezione attuale. In occidente nasce la famiglia "verticale" (nel Medioevo la lingua tedesca non possedeva alcun termine che indicasse la famiglia) EXCURSUS STORICO – 21900 Famiglia: molto più grande dell'attuale Madre: si occupava della casa e dei numerosi figli, aiutata dalle altre donne di casa Padre: dedito al lavoro e al sostentamento Figli: nascita biologica non corrispondente alla nascita psicologica (Freud: lattante chiuso al mondo; Watson: bambini tabula rasa da modellare con stimoli esterni) Educazione: caratterizzata da regole rigide, accettate e in seguito trasmesse senza discuterle EXCURSUS STORICO – 31960 Tutto viene messo in discussione Educazione: la stimolazione ambientale è decisiva per lo sviluppo cerebrale del neonato, perché le potenzialità decrescono col tempo.

    tempo (B. Spock)

    Valori: i precedenti modelli di riferimento, accusati di autoritarismo e di asservimento al potere (Marcuse) vengono sostituiti da una pedagogia permissivista e anticonformista (es. la comune)

    EXCURSUS STORICO – 41990

    Nasce la famiglia "orizzontale"

    • Coppie senza figli
    • Famiglie con un solo figlio
    • Famiglie mononucleari (un solo genitore)
    • Famiglie allargate (figli di genitori diversi che vivono insieme)
    • Famiglie doppie (figli che vivono con i nonni, o con coppie diverse di genitori, di giorno o durante il fine settimana)
    • Famiglie omosessuali

    Strutturalismo

    Lo strutturalismo si impone tra le scienze sociali a partire dagli anni Cinquanta del '900.

    Nasce in linguistica, per opera di Ferdinand de Saussure, fondatore dellalinguistica moderna, il quale considerava la lingua come un prodotto sociale derivante dalla facoltà del linguaggio in cui i diversi segni vengono connessi gli uni agli altri tramite strutture logiche di opposizione e associazione

    per comunicare con gli altri in modo convenzionale e arbitrario. "langue", Questi distingueva tra la parte sociale del linguaggio, esterna all'individuo, che da solo non può né crearla né modificarla ed esiste solo in parole", virtù d'una sorta di contratto stretto tra i membri della comunità; e "ovvero l'esecuzione linguistica individuale. Claude Lévi-Strauss è il teorico più importante dello strutturalismo applicato agli studi etnologici e antropologici, egli è tra gli antropologi più famosi e iconici di tutto il Novecento. Di origine belga, nato a Bruxelles ma cresciuto in Francia, è stato uno studioso stimato in ogni ambito accademico, che ha saputo avvicinare anche il grande pubblico alla disciplina antropologica e alle scienze umane. Pur avendo fatto ricerca sul campo è ricordato infatti come un grande pensatore in cui convergono psicologia, storia, filosofia eovviamente antropologia. Considerando la necessità di studiare la cultura con il medesimo approccio con cui si affronta l'analisi del linguaggio, Lévi-Strauss pose alla base del suo pensiero il concetto di struttura. Le strutture sono da lui concepite come entità inconsce, comuni a tutti gli uomini e astratte. Le strutture sono matrici attraverso le quali il pensiero organizza la realtà in opposizioni binarie, come quella tra natura e cultura. Lévi-Strauss si dedicò allo studio in particolare dei sistemi di parentela e dei miti. Levi-Strauss in "Antropologia strutturale" afferma che il compito della disciplina "universali strutturali antropologia è quello di ricercare gli ordinamenti comuni a tutte le società da cui poi nascono gli infiniti elementi della variabilità culturale e sociale. Diversamente da altri autori come Radcliffe-Brown, che ricercavano le leggi del funzionamento della società,

    Levi-Strauss, forme nascoste richiamando la psicoanalisi, si occupava di rintracciare quelle "e inconsce" "presiedono alla istituzione dietro ai fatti sociali e culturali, le quali di quella complessa organizzazione sociale dei propri componenti sorta dall'ineludibile esigenza vitale di imporre quell'indispensabile ordine al fluire indistinto e caotico del reale". Così come i fonemi assumono un senso solo all'interno di un sistema di regole che li mettono in relazione, questi principi stanno alla base e danno senso a ogni fenomeno sociale. Claude Levi-Strauss fu l'ultimo a tentare questo tipo di impostazione "universalista" e razionalista. "selvagge" Ovviamente, le popolazioni cosiddette erano, secondo il francese, il terreno migliore per questo tipo di indagine in quanto le strutture in esse erano più facilmente rintracciabili. Riprendendo Durkheim e alcuni concetti di Mauss, nella sua tesi di dottorato "Les"

    Structures élémentaires de la parenté : per Levi-Strauss la proibizione dell'incesto, oltre a vietare tale pratica, incoraggerebbe di accoppiarsi fuori dal proprio gruppo di discendenza permettendo di dare inizio alle relazioni sociali alla base della società stessa. Lo "scambio delle donne" tra i primi gruppi umani, generando solidarietà e reciprocità, rappresenta infatti il primo passo verso una condizione sociale e culturale più ampia e complessa. L'esistenza di una logica binaria universale è un altro elemento transculturale che l'autore osserva, ovvero quel sistema mentale che ordina, classifica e ci permette di capire il mondo tramite un metodo bipolare di opposizioni e contrapposizioni.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
141 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-DEA/01 Discipline demoetnoantropologiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher bakausagi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Antropologia culturale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Niccolò Cusano di Roma o del prof Urso Antonino.