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3 LA SITUAZIONE QUAL E’

Jung riteneva che il sogno fosse un prodotto della psiche, un processo involontario, non controllato

dalla prospettiva cosciente, che rappresenta la vera realtà interiore cosi com’è, e che apporta ciò

che manca per completare il quadro e così facendo migliora l’atteggiamento.

Ogni sogno presenta immagini che possono trasmettere informazioni al sognatore e/o al suo

terapeuta su cose sconosciute ma di vitale importanza, riguardanti il sognatore, o il suo terapeuta

o il processo della terapia. Il sogno compensa una carenza nella posizione cosciente del

sognatore, e può essere considerato come un messaggio proveniente da un’intelligenza superiore

che propone nuovi atteggiamenti significativi. Jung chiamava questa entità “Sé” o “Sé Guida”,

un’entità ipotetica esistente a priori dal quale proviene l’Io, principio direttivo dell’istinto

d’individuazione, spinta archetipica a “diventare quel che si è”, principio direttivo degli eventi della

vita e del materiale onirico, che ci forniscono i messaggi simbolici, allegorici e metaforici, che

contribuiscono al processo di individuazione.

L’io del sogno

A volte l’io del sogno può rappresentare il senso d’identità reale e percepito del segnatore che

agisce esattamente come il sognatore tende a fare; in questo caso il sogno può indicare effetti

controproducenti del suo comportamento abituale e delle sue buone intenzioni. L’Io del sogno

assomiglia al sognatore reale, ma riceve dall’inconscio rassicurazione o avvertimenti.

Altre volte accade che l’immagine del sognatore non corrisponda al senso d’identità empirico del

sognatore, per cui il sognatore appare come il Sé Guida lo vede rispetto alle sue potenzialità,

tendenze, debolezze, ancora però sconosciute o inconsce.

In genere le caratteristiche dell’Io del sogno possono essere valutate in base al tono del racconto,

alle qualità degli atteggiamenti e delle azioni, alle modalità di rapporto con altri aspetti e figure del

sogno; questi elementi possono essere descrizioni dell’Io del sognatore. La solidità e l’integrità

dell’Io dell’individuo si fonda sulla consapevolezza dei bisogni morali e decisioni appropriati. Le

immagini del sogno esprimono questa capacità o incapacità in termini di abilità esecutive:

amministrare, riferire, guidare, navigare, pilotare, curare ecc.

Altre volte il sogno può esprimere come il Sé vede l’identificazione del sognatore con un ideale

dell’Io o con una grandiosità eccessiva (Es. ero una principessa). In questi casi l’Io del sogno

incontra l’entità che lo rappresenta come figura separata da sé, con la quale si impegna una

relazione, senza identificarsi con essa. Oppure l’azione onirica può rappresentare un inseguimento

da parte di quella figura o il bisogno dell’Io di nutrirsene cc.

Volare, respirare sott’acqua, o altre capacità insolite dell’Io del sogno possono riguardare possibili

esperienze di distacco dal proprio corpo, in questo caso delle potenzialità. Altre volte queste

immagini possono riferirsi a delle dissociazioni difensive, con l’autoattribuzione eccessiva di poteri

irrealistici.

A volte l’Io del sogno è solo un osservatore passivo, non viene coinvolto attivamente. Questa

posizione distaccata implica un atteggiamento di distanza rispetto ai problemi descritti nel sogno

o ,nei casi più gravi, tratti dissociativi di personalità.

Altre volte il sogno presenta al sognatore frammenti d’identità disseminati o conflittuali, che hanno

con lui un rapporto ancora incerto. Ciò accade spesso ai soggetti borderline che hanno una scarsa

coscienza dell’azione, dell’affettività, dell’intenzione, dell’identità individuale a cui i sogni si

presentano. Accade che non è presente un Io del sogno come entità totale, ma solo l’allusione a

un testimone inconscio, qualcuno di ignoto che mette ordine (“c’è un cucchiaio, una pentola, il

cucchiaio viene girato”). Queste immagini sono una descrizione metaforica della situazione

psicologica del paziente.

Altri sognatori nei sogni si presentano direttamente a pezzi (“ sono sotto un albero, tagliata in

pezzi). In questo caso il processo di frammentazione ha trovato espressione in immagini di un Io

incarnato in modo inadeguato; ciò può succedere con i pazienti borderline, con i pazienti con

particolari turbamenti emotivi, nel lavoro analitico quando si aprono ferite regressive e si verifica

uno smembramento dell’identità dell’Io.

In altre occasioni l’Io del sogno sembra rappresentare il Sé, la parte più profonda, vera ed eterna.

Nel caso in cui l’Io del sogno oda una voce imperativa, è importante scoprire a chi appartenga

quella voce e quali siano le sue qualità, in quanto può appartenere al Sé o all’Ombra, ingannevole

e predatrice.

Possibilità di sviluppo mediante il lavoro sul sogno

È essenziale confrontare la posizione e l’azione dell’Io del sogno con gli atteggiamenti e il

comportamento tenuti coscientemente dal sognatore, scoprendo così eventuali discrepanze e

avere un’indicazione sul passo successivo nello sviluppo psicologico. Se ad esempio la posizione

cosciente è poco sviluppata o frammentaria, il sogno sostiene lo sviluppo presentando il materiale

che deve essere affrontato in quel momento. Raggiungere nuove comprensioni più sostenere o

mettere in crisi una posizione egoica coerente o difensiva; in entrambi i casi è necessario che la

posizione cosciente sia aperta e disponibile all’assimilazione delle metafore, dei simboli onirici

nell’esperienza cosciente, in quanto solo in questo modo si potrà favorire efficacemente lo sviluppo

della personalità e offrire il suo aiuto nelle relazioni interpersonali. Ciò che viene visto o raggiunto

nel sogno deve ancora trovare la sua realtà nella vita diurna. Assolvere un compito, eseguire una

certa azione, raggiungere un livello di comprensione in un sogno, non impica necessariamente la

sua realizzazione nella vita diurna; le ricompense del sogno sono solo possibilità e non realtà. Gli

eventi onirici indicano la via, ciò che è più probabile che si sviluppi nella situazione attuale. Il

soggetto nel sogno più correre il rischio e assolvere un compito difficile, oppure fare un passo

falso. Questi esiti sono metafore rispetto a ciò che è accaduto o sta accadendo al di fuori della

consapevolezza, perciò inizialmente il sognatore non comprendere la natura dell’evento,

l’immagine onirica. L’esito indicato nel sogno può essere anche modificato o evitate su mutano le

consapevolezza e le capacità del sognatore.

L’esito del sogno non va considerato fisso o inalterato, a meno che non vi sia un’esplicita

indicazione in tal senso nella struttura drammatica stessa del sogno, come immagini di eventi

naturali e incontrollabili che accadranno inevitabilmente. La realizzazione concreta di un sogno

dipende dalla risposta e dall’atteggiamento che l’Io conscio assume verso gli elementi indicati dal

sogno. I sogni con esiti apparentemente disastrosi possono rappresentare le paure del sognatore,

o la situazione psicologica del Sé, oppure delle conseguenze che il sognatore presume.

Raramente il sogno dice all’Io diurno cosa deve fare; anche quando nel sogno si risolve un

problema, si rappresenta solamente una possibilità che in quel momento è disponibile. Il sogno

indica la realtà psicologica a cui il sognatore si oppone, che cosa occorrerebbe fare in accordo o

contro l’atteggiamento e le posizioni abituali, e quali potrebbero essere gli effetti di quella posizione

o di quell’atteggiamento. Il sognatore poi però è libero di trarre le sue proprie conclusioni, di

prendere decisioni e di agire.

Quindi nel sogno vediamo espresse le potenzialità e le tendente di sviluppo, le conseguenze della

situazione psicologica del sognatore, materiale della vita esterne, delle relazioni del sognatore, ciò

di cui si deve prendere coscienza per integrare i livelli del soggettivo e dell’oggettivo. I sogni

possono quindi allarmarci e costringerci a interrogarci sui nostri atteggiamenti soggettivi o sulle

situazioni esterne in cui siamo coinvolti, ad esempio un sogno allarmante o che sconvolge un

situazione familiare può indurci a considerare alcuni aspetti della realtà esterna o problemi di

rapporto che avevamo ignorato.

Il LINGUAGGIO DEI SOGNI

L’immagine

Il sogno avviene durante uno stato alterato di coscienza; si tratta di un “processo primario”,

staccato dalle categorie razionali di spazio e tempo, in cui viene integrato materiale del passato,

del presente e del futuro, usando informazioni familiari e non che possono derivare anche da livelli

archetipici che sono totalmente sconosciuti al sognatore. I sogni ci giungono mediante immagini

sensoriali, prevalentemente visive. Questa forma di comunicazione è definita “primaria”: perché “in

essa un a proprio inconscio preme verso il divenire della forma”, perché è un’attività fondante per

altre forme di consapevolezza, perché è simile alla modalità percettiva del bambino. Le immagini

oniriche sono disponibili a tutti, ma il loro significato si esprime in immagini metaforiche, allegoriche

o simboliche. Le immagini allegoriche sono quelle in cui il messaggio può essere tradotto in

concetti razionali e in parole; le immagini simboliche sono quelle che rinviano a un contenuto

sovraumano e solo parzialmente comprensibile. Per avere accesso a questo livello di

comunicazione è necessario combinare la logica razionale con una sintonia artistica, emotiva e

intuitiva; in quanto soltanto il sentimento e l’intuizione possono orientarci nei confronti degli aspetti

simbolici. Sembra che il sogno usi immagini significative specificamente per il sognatore e per il

terapeuta, molte volte. I limiti del terapeuta pongono un limite alle immagini dei sogni del suo

cliente, ed è come se il sogno emergesse da una dimensione razionale comune. In molti sogni

viene considerata solo una singola immagine, ma in questi casi è comunque da questa che

bisogna partire.

L’allegoria

Le immagini oniriche diventano metafore. Descrizioni di una cosa mediante l’immagine di un’altra.

Quando sono inserite nella trama delle associazioni, spiegazioni e amplificazioni che hanno

evocato. Questa trama, a volte, fornisce il contesto e il significato psicologico delle immagini.

Quando le immagini meta

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Publisher
A.A. 2014-2015
74 pagine
2 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/07 Psicologia dinamica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alibaba2 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicodinamica del sogno e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Piazza Antida.