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ANTIARITMICI

Le aritmie sono contrazioni rapide, lente o asincrone che riducono la gittata cardiaca.

Possono essere atriali o ventricolari e sono causate da depolarizzazioni cardiache.

Cause aritmie:

• alterazioni formazione dell’impulso

• alterazioni conduzione dell’impulso

• entrambe

La terapia consta di farmaci antiaritmici o, in alternativa, pacemaker.

Conduzione elettrica del cuore

La depolarizzazione del nodo SA genera un potenziale d'azione che produce una depolarizzazione

che è propagata attraverso i cardiomiociti atriali con una velocità tale che i due atri si contraggono

contemporaneamente.

Il potenziale d'azione che è propagato attraverso i cardiomiociti dell'atrio dx causa la

depolarizzazione del nodo AV. Dopo aver lasciato il nodo AV, il potenziale d'azione si propaga

attraverso il setto interventricolare; questo percorso è composto dalle fibre del fascio di His. In nodo

AV e il fascio di His costituiscono l'unica connessione elettrica tra gli atri e i ventricoli; a parte

questa via, gli atri e i ventricoli sono completamente separati da uno strato di tessuto connettivo.

All'interno del setto interventricolare il fascio di His si divide nel ramo di dx e nel ramo di sx, che si

separano in fondo al cuore ed entrano nella parete di entrambi i ventricoli. Queste fibre alla fine si

connettono con le fibre del Purkinje, le quali distribuiscono rapidamente l'impulso alla maggior

parte dei ventricoli. Infine, le fibre del Purkinje prendono contatto con i cardiomiociti ventricolari

che propagano l'eccitazione al resto dei ventricoli. La rapida conduzione causa la contemporanea

contrazione dei ventricoli.

Perchè la contrazione avvenga in modo efficiente (corretto spostamento del sangue verso le valvole

di uscita) essa deve seguire un ordine: prima devono contrarsi gli atri all’unisono, poi i ventricoli

(sempre all’unisono) a partire dall’apice ed in seguito alla base.

Questo ordine, soprattutto quello che riguarda i ventricoli, è molto importante perchè se l’impulso si

propagasse a partire dalla base del ventricolo per arrivare all’apice, sarebbe eiettata nelle arterie

polmonari solo la parte di sangue contenuta in prossimità delle arterie, mentre quella contenuta

nell’apice non sarebbe eiettata.

FARMACI

Meccanismo d'azione:

Poichè la aritmie sono provocate dall'attività di un pacemaker animalo o da propagazione irregolare

dell'impulso, lo scopo della terapia è diminuire l'attività del pacemaker o modificare la conduzione

nel periodo refrattario attraverso:

• blocco del canale del Na

• blocco del sistema simpatico

• prolungamento del periodo refrattario

• blocco del canale del Ca

E' molto importante che i farmaci antiaritmici siano molto più efficaci nel diminuire l'automatismo

di pacemaker ectopici rispetto al SA cioè devono avere alta affinità verso il tessuto depolarizzato

(per il blocco dei canali Na e Ca in cellule depolarizzate)

Gli antiaritmici sopprimono l'automatismo e conduzione anormali in cellule depolarizzate, non

interferendo sul tessuto normale. All'aumentare della concentrazione però deprimono l'attività

elettrica anche nel tessuto normale, causando essi stessi aritmie.

Si suddividono in 4 classi, in base al meccanismo d'azione

• Bloccanti i canali del Na+ (anestetici locali)

• Farmaci simpaticolitici (β-bloccanti)

• Farmaci che prolungano il potenziale d'azione (periodo refrattario effettivo)

• Bloccanti i canali dei Ca (rallentano la conduzione e aumentano il periodo refrattario)

Digitale, Mg e Adenosina sono antiaritmici che agiscono attraverso un meccanismo diverso da

quelli sopra descritti.

Classe I – Farmaci bloccanti i canali del Na+

• Chinidina α-bloccante

◦ attività antiaritmica e → vasodilatazione

◦ usata per fibrillazione/flutter atriali (tachicardia ventricolare)

◦ effetti collaterali

▪ inibizione vagale (se prevale si ha tachicardia)

▪ diarrea, nausea, vomito

• Procainamide

◦ simile alla Chinidina

◦ effetti tossici

▪ lupus eritematoso

▪ artralgie, artrite

• Disopiramide

• Lidocaina

◦ il più usato

◦ è un anestetico locale

◦ usata per tachicardia ventricolare e fibrillazione ventricolare

◦ effetti tossici (neurologici):

• parestesie

• tremori

• nausea

• turbe dell'udito

• Tocainide

◦ analogo della Lidocaina

• Mexiletina

◦ analogo della Lidocaina

β

Classe II – Farmaci -bloccanti

• Sotalolo

◦ β-bloccante non selettivo

• Propanololo

◦ β1 selettivo

• Esmololo

◦ usato per aritmie acute e durante gli interventi chirurgici

Classe III - Farmaci che prolungano il periodo refrattario (prolungano il potenziale d'azione)

• Bretilio

◦ attivo nel ventricolo, non nell'atrio

◦ più efficace nelle cellule ischemiche perchè hanno un potenziale d'azione di minore

durata

◦ uso ospedaliero per fibrillazione ventricolare ma non per aritmie ventricolari

◦ effetti collaterali → ipotensione

• Amiodarone

◦ possibile interazione con i canali del K+

◦ usato per aritmie ventricolari e sopraventricolari

◦ effetti tossici

▪ fibrosi polmonare

▪ deposito in cristalli

Classe IV - Farmaci bloccanti i canali del Ca

• Verapamil

◦ sia canali inattivati che attivati

◦ SA, AV

• Diltiazem

◦ impieghi:

▪ tachicardia ventricolare

▪ fibrillazione atriale

▪ flutter atriale

▪ aritmie ventricolari

Altri Farmaci antiaritmici

• Digitale

• Magnesio

◦ modula l'attività di:

▪ ATPasi Na+/K+

▪ canali Na

▪ canali K

▪ canali Ca

◦ usato per le aritmie da digitale

• Adenosina

◦ diminuisce la conduzione AV

◦ aumenta il periodo refrattario

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
4 pagine
2 download
SSD Scienze biologiche BIO/14 Farmacologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher _Cice_ di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Farmacologia e farmacoterapia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Romualdi Patrizia.