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La capsula di Bowman è formata da un foglietto esterno o parietale con epitelio pavimentoso semplice, e da un
foglietto interno o viscerale costituito da particolare cellule, dette podociti, munite di pedicelli, ovvero delle
diramazioni molto simili a quelle dei neuroni.
Il corpuscolo è quindi un ultrafiltro!
Questa barriera di filtrazione o barriera sanguigna è costituita da:
Endotelio fenestrato dei capillari cioè con molti pori glomerulari.
• Lamina basale, cioè lo strato più spesso della barriera.
• Podociti del foglietto viscerale della capsula.
•
La barriera sangue/urina consente il passaggio di acqua e ioni ma di norma è impermeabile agli elementi corpuscolari
e sostanze ad alto PM (7nano metri, PM> 40'000 Dalton).
Il passaggio si differenzia in base alla forma, alla carica elettrica e alla dimensione.
Press. Idrostatica nel sangue – press. spazio capsulare – press. oncotica delle proteine plasmatiche = press. filtrazione
Pressione di filtrazione = Pre-‐urina (180L /24h)
Il tubolo renale:
Qui la pre-‐urina è trasformata in urina definitiva. Esso infatti ha il compito di riassorbimento (99% di acqua) venendo
così a modificare anche la costituzione dell’urina stessa che passa da 180 L/gg a 1,5 L/gg.
Il tubolo è formato da tre parti
1. Tubolo prossimale: si origina dal polo urinario della capsula e ha decorso prima contorto (o convoluto) e poi
rettilineo.
È formato da cellule prismatiche cilindriche con la presenza di villi per il riassorbimento.
Esso riassorbe circa l’80% del filtrato glomerulare (acqua, elettroliti, glucosio, amminoacidi, albumina),
riassorbe inoltre in modo attivo ioni sodio (con pompe sodiche), e in modo passivo cloro e acqua.
2. Ansa di Henle: esso è la continuazione del tubolo prossimale e ha la forma di una “U” che prima ha decorso
discendente e poi ascendente entrando poi nelle piramidi renali. Nei nefroni midollari le anse sono corte,
mentre in quelli iuxa-‐corticali sono molto lunghe.
Nel braccio discendente c’è ancora l’assorbimento di acqua, mentre nel braccio ascendente (impermeabile
all’acqua) c’è l’assorbimento di ioni sodio e cloro.
3. Tubolo distale: esso è la continuazione dell’ansa e ha decorso prima rettilineo e poi contorto e termina nel
dotto collettore.
La parte rettilinea continua ad assorbire ioni sodio, coloro e acqua, la parte convoluta per mezzo dell’ormone
ADH, riassorbe in modo facoltativo l’acqua concentrando ancora di più l’urina, contemporaneamente
l’ormone aldosterone assorbe gli ultimi residui di sodio.
Le sostanze riassorbite nel tubolo passano nei capillari peri-‐tubolari e rientrano in circolo.
Una volta uscita dal tubolo l’urina passa attraverso un canale di dotti escretori per portare l’urina al di fuori del rene.
Essi sono formati da dotti collettori e dai dotti papillari (anche detti di Bellini).
I dotti collettori ricevono dallo sbocco dei tuboli renali e giungono nelle piramidi dove convergono a formare dei dotti
maggiori, ovvero i dotti papillari, che si aprono all’apice delle papille renali.
I dotti sotto l’azione dell’ADH riassorbono ancora un po’ di acqua che produce urina con volume e concentrazione
ormai definitiva.