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I dotti sono organi cavi in cui gli spermatozoi sono quasi maturi e sono veicolati
all’esterno. I dotti sono connessi all’epididimo (sopra i testicoli) e in continuità col
testicolo. Essi sono:
• Efferenti
• Uretra
• Deferenti
• Epididimo
Le strutture di supporto sono lo scroto e il pene.
Le cellule dei tubuli seminiferi sono:
• Cellule germinative: fanno parte dell’epitelio germinativo interno.
• Cellule di Sertoli (di sostegno): hanno funzione trofica. Fanno parte
dell’epitelio germinativo, inoltre, fagocitano le cellule o gli spermatidi alterati.
Producono l’ormone inibina che inibisce, con feedback negativo, la secrezione
dell’ipofisi per bloccare la spermatogenesi; e la proteina legante
l’androgeno che rende il testicolo sensibile al testosterone. L’ABP (prodotta
dalle cellule di Sertoli) è la proteina che favorisce la spermatogenesi. Queste
cellule, insieme ai vasi, costituiscono la barriera emato-testicolare (BET) che
impedisce agli anticorpi e ad altre molecole del sangue di raggiungere le cellule
germinale, questo è importante perché le cellule germinale, essendo
geneticamente diverse dalle altre cellule del corpo, sarebbero attaccata dal
sistema immunitario (alcuni casi di sterilità si verificano quando il BET non si
forma).
• Cellule di Leydig (interstiziali): hanno funzione endocrina, sono grandi e
secernono ormoni, in particolare il testosterone. Contengono il reticolo
endoplasmatico liscio esteso.
I tubuli seminiferi terminano in un reticolo in cui riversano il loro contenuto, rete di
Testis (porzione terminale del tubulo in cui sono depositati gli spermatozoi), qui gli
spermatozoi maturano e si muovono seguendo il flusso del liquido secreto dalle cellule
di sostegno e grazie alle ciglia di alcune cellule della rete. Canali rettilinei i tubuli
deferenti ed efferenti (15-20). La rete Testis collega i tubuli seminiferi all’epididimo in
duttuli efferenti.
Il percorso degli spermatozoi
Le cellule germinative primordiali si formano nel sacco vitellino, migrano nelle creste
genitali dove diventano cellule staminali chiamate spermatogoni. Rimangono
dormienti fino all’infanzia e sono diploidi. Durante la pubertà aumenta la secrezione
del testosterone che riattiva gli spermatogoni ed inizia la spermatogenesi.
Spermatogenesi e spermiogenesi
Nel tubulo avvengono due processi:
• Spermatogenesi: processo di produzione di quattro spermatozoi aploidi. Gli
spermatogoni si dividono per mitosi, uno rimane come cellula staminale, l’altra
cellula figlia diventa spermatocita primario. Va incontro alla meiosi I e forma
due cellule dette spermatociti secondari (aploidi). Essi vanno incontro alla
meiosi II e ogni cromosoma si divide in due cromatidi e come risultato si hanno
4 spermatidi. Lo spermatide subisce la spermiogenesi.
• Spermiogenesi: regola la variazione morfologica nella cellula. È una
trasformazione in cui lo spermatide diventa spermatozoo perdendo citoplasma
in eccesso e acquistano una coda. Gli spermatidi sono aploidi, piccoli, tondi,
contengono il RER, mitocondri, Golgi, e sono cloni di spermatogoni legati da
ponti.
Vie spermatiche (o dotti spermatici)
Gli spermatozoi, dopo aver lasciato il testicolo, passano dei dotti spermatici per
raggiungere l’uretra.
• Duttuli efferenti: 12 dotti che originano dietro i testicolo e conducono gli
spermatozoi, grazie a delle ciglia, nell’epididimo.
• Epididimo: è un sito di maturazione e di immagazzinamento degli spermatozoi.
Aderisce al lato posteriore del testicolo e misura 7,5cm. È costituito da una
testa, un corpo e una coda che continua col dotto deferente. È rivestito da
tessuto connettivo e contiene un unico dotto lungo 6m. Qui viene prodotto un
secreto che completa la maturazione degli spermatozoi che rimangono fertili
per 40-60 giorni, se diventano vecchi si disintegrano e l’epididimo li assorbe
insieme a pezzi di citoplasma e ad altri spermatozoi malformi. La maturazione
avviene in 79 giorni, e la mobilità in 15giorni.
• Dotto deferente: è un tubo muscolare costituito da due strati di muscolatura
liscia (interna, esterna-cellule disposte longitudinalmente) e quella intermedia
(cellule con disposizione circolare). È lungo 40cm ed ha un calibro di 2-3mm.
Questo muscolo è necessario perché gli spermatozoi viaggiano contro gradiente
di gravità. Esso, dietro la vescica, si allarga in una ampolla terminale.
• Dotto eiaculatore: è un organo cavo ed è il tratto che si forma tra il dotto
deferente e il dotto della vescichetta seminale. Passa attraverso la prostata e
termina nell’uretra. È lungo 2-2,5cm e ha una ghiandola sessuale annessa che
produce la componente liquida. L’uretra maschile è condivisa tra apparato
riproduttivo ed urinario ma durante l’eiaculazione, lo sfintere dell’uretra si
contrae per impedire l’uscita di urina.
L’epididimo è un organo cavo, ha un epitelio pseudostratificato costituito da:
• Cellule basali: poco colorabili, non si conosce la funzione.
• Cellule principali: sono colorabili, hanno un nucleo in cui il DNA è disperso, gli
organuli sono sviluppati, e sul polo apicale hanno delle ciglia. Queste cellule
producono un fluido e producono dei fattori (glicerofosfocolina) che capacitano
lo spermatozoo di mobilità.
Ghiandole accessorie
Le ghiandole accessorie sono ghiandole endocrine col compito di produrre il liquido
seminale. Esso contiene acqua, muco, nutrienti e ormoni. Essi sono:
• Vescicole seminali: sono ghiandole posteriori alla vescica, lunghe 5cm e
collegate col dotto eiaculatore.
• Ghiandola prostatica (o prostata): (guarda sotto)
• Ghiandola bulbouretrali (di Cowper): sono ghiandole sferiche marroni di
1cm di diametro. Producono un fluido che lubrifica il pene e protegge gli
spermatozoi neutralizzando l’acidità delle urine residue nell’uretra.
Prostata
La prostata ha le dimensioni di una castagna rovesciata di 3cm di diametro, è un
organo impari mediano parenchimacoso, si trova sotto la vescica e presenta un foro
attraversato dall’uretra prostatica.