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Anatomia umana - apparato genitale maschile Pag. 1
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Estratto del documento

I dotti sono organi cavi in cui gli spermatozoi sono quasi maturi e sono veicolati

all’esterno. I dotti sono connessi all’epididimo (sopra i testicoli) e in continuità col

testicolo. Essi sono:

• Efferenti

• Uretra

• Deferenti

• Epididimo

Le strutture di supporto sono lo scroto e il pene.

Le cellule dei tubuli seminiferi sono:

• Cellule germinative: fanno parte dell’epitelio germinativo interno.

• Cellule di Sertoli (di sostegno): hanno funzione trofica. Fanno parte

dell’epitelio germinativo, inoltre, fagocitano le cellule o gli spermatidi alterati.

Producono l’ormone inibina che inibisce, con feedback negativo, la secrezione

dell’ipofisi per bloccare la spermatogenesi; e la proteina legante

l’androgeno che rende il testicolo sensibile al testosterone. L’ABP (prodotta

dalle cellule di Sertoli) è la proteina che favorisce la spermatogenesi. Queste

cellule, insieme ai vasi, costituiscono la barriera emato-testicolare (BET) che

impedisce agli anticorpi e ad altre molecole del sangue di raggiungere le cellule

germinale, questo è importante perché le cellule germinale, essendo

geneticamente diverse dalle altre cellule del corpo, sarebbero attaccata dal

sistema immunitario (alcuni casi di sterilità si verificano quando il BET non si

forma).

• Cellule di Leydig (interstiziali): hanno funzione endocrina, sono grandi e

secernono ormoni, in particolare il testosterone. Contengono il reticolo

endoplasmatico liscio esteso.

I tubuli seminiferi terminano in un reticolo in cui riversano il loro contenuto, rete di

Testis (porzione terminale del tubulo in cui sono depositati gli spermatozoi), qui gli

spermatozoi maturano e si muovono seguendo il flusso del liquido secreto dalle cellule

di sostegno e grazie alle ciglia di alcune cellule della rete. Canali rettilinei i tubuli

deferenti ed efferenti (15-20). La rete Testis collega i tubuli seminiferi all’epididimo in

duttuli efferenti.

Il percorso degli spermatozoi

Le cellule germinative primordiali si formano nel sacco vitellino, migrano nelle creste

genitali dove diventano cellule staminali chiamate spermatogoni. Rimangono

dormienti fino all’infanzia e sono diploidi. Durante la pubertà aumenta la secrezione

del testosterone che riattiva gli spermatogoni ed inizia la spermatogenesi.

Spermatogenesi e spermiogenesi

Nel tubulo avvengono due processi:

• Spermatogenesi: processo di produzione di quattro spermatozoi aploidi. Gli

spermatogoni si dividono per mitosi, uno rimane come cellula staminale, l’altra

cellula figlia diventa spermatocita primario. Va incontro alla meiosi I e forma

due cellule dette spermatociti secondari (aploidi). Essi vanno incontro alla

meiosi II e ogni cromosoma si divide in due cromatidi e come risultato si hanno

4 spermatidi. Lo spermatide subisce la spermiogenesi.

• Spermiogenesi: regola la variazione morfologica nella cellula. È una

trasformazione in cui lo spermatide diventa spermatozoo perdendo citoplasma

in eccesso e acquistano una coda. Gli spermatidi sono aploidi, piccoli, tondi,

contengono il RER, mitocondri, Golgi, e sono cloni di spermatogoni legati da

ponti.

Vie spermatiche (o dotti spermatici)

Gli spermatozoi, dopo aver lasciato il testicolo, passano dei dotti spermatici per

raggiungere l’uretra.

• Duttuli efferenti: 12 dotti che originano dietro i testicolo e conducono gli

spermatozoi, grazie a delle ciglia, nell’epididimo.

• Epididimo: è un sito di maturazione e di immagazzinamento degli spermatozoi.

Aderisce al lato posteriore del testicolo e misura 7,5cm. È costituito da una

testa, un corpo e una coda che continua col dotto deferente. È rivestito da

tessuto connettivo e contiene un unico dotto lungo 6m. Qui viene prodotto un

secreto che completa la maturazione degli spermatozoi che rimangono fertili

per 40-60 giorni, se diventano vecchi si disintegrano e l’epididimo li assorbe

insieme a pezzi di citoplasma e ad altri spermatozoi malformi. La maturazione

avviene in 79 giorni, e la mobilità in 15giorni.

• Dotto deferente: è un tubo muscolare costituito da due strati di muscolatura

liscia (interna, esterna-cellule disposte longitudinalmente) e quella intermedia

(cellule con disposizione circolare). È lungo 40cm ed ha un calibro di 2-3mm.

Questo muscolo è necessario perché gli spermatozoi viaggiano contro gradiente

di gravità. Esso, dietro la vescica, si allarga in una ampolla terminale.

• Dotto eiaculatore: è un organo cavo ed è il tratto che si forma tra il dotto

deferente e il dotto della vescichetta seminale. Passa attraverso la prostata e

termina nell’uretra. È lungo 2-2,5cm e ha una ghiandola sessuale annessa che

produce la componente liquida. L’uretra maschile è condivisa tra apparato

riproduttivo ed urinario ma durante l’eiaculazione, lo sfintere dell’uretra si

contrae per impedire l’uscita di urina.

L’epididimo è un organo cavo, ha un epitelio pseudostratificato costituito da:

• Cellule basali: poco colorabili, non si conosce la funzione.

• Cellule principali: sono colorabili, hanno un nucleo in cui il DNA è disperso, gli

organuli sono sviluppati, e sul polo apicale hanno delle ciglia. Queste cellule

producono un fluido e producono dei fattori (glicerofosfocolina) che capacitano

lo spermatozoo di mobilità.

Ghiandole accessorie

Le ghiandole accessorie sono ghiandole endocrine col compito di produrre il liquido

seminale. Esso contiene acqua, muco, nutrienti e ormoni. Essi sono:

• Vescicole seminali: sono ghiandole posteriori alla vescica, lunghe 5cm e

collegate col dotto eiaculatore.

• Ghiandola prostatica (o prostata): (guarda sotto)

• Ghiandola bulbouretrali (di Cowper): sono ghiandole sferiche marroni di

1cm di diametro. Producono un fluido che lubrifica il pene e protegge gli

spermatozoi neutralizzando l’acidità delle urine residue nell’uretra.

Prostata

La prostata ha le dimensioni di una castagna rovesciata di 3cm di diametro, è un

organo impari mediano parenchimacoso, si trova sotto la vescica e presenta un foro

attraversato dall’uretra prostatica.

Dettagli
A.A. 2012-2013
4 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Silviaaaaaa1994 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia umana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Biologia Prof.