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Anatomia (tutti gli apparati + immagini e spiegazioni) Pag. 1
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Porzione esocrina e porzione endocrina

La porzione esocrina ha dei dotti escretori e le sostanze prodotte vengono riversate nei dotti e poi nei capillari che raggiungono la circolazione sistemica. È detta anche isola di Langerhans. L'adenomero ha forma tubulo-acinosa composta quindi il dotto è ramificato.

Troviamo 3 popolazioni cellulari:

  • β per la produzione di insulina (ormone che tende ad abbassare la concentrazione di glucosio nel sangue)
  • α per la produzione di glucagone (tende ad alzare la concentrazione di glucosio nel sangue)
  • Ϫ che producono somatostatina

Le cellule producono enzimi (lipasi, amilasi, proteasi, nucleasi) che insieme all'acqua andranno a costituire il succo pancreatico: questo finisce nel dotto pancreatico o dotto di Wirsung e sfocia nel duodeno attraverso la papilla duodenale maggiore (dove giunge anche il dotto coledoco delle vie biliari) (Pag.175).

APPARATO RESPIRATORIO: È il...

Complesso di vie aeree e polmoni che permettono gli scambi gassosi. Le cavità nasali sono il primo tratto attraverso cui l'aria entra. All'interno troviamo dei rilievi/conche che riscaldano, umidificano e filtrano l'aria. Le cavità nasali contengono ghiandole per la produzione di muco che trattiene batteri e pulviscolo. Come tutti gli organi cavi troviamo le 4 tonache. Vi è epitelio pluristratificato (sul fronte apicale quindi troviamo le ciglia) e epitelio olfattorio. Superate le narici l'aria viene incamerata nella faringe. La faringe è un organo muscolare cavo, lungo circa 13 cm. Sulla parte posteriore troviamo le tonsille faringee fatte di tessuto linfoide. La sua porzione più profonda è la laringofaringe che la collega alla laringe: questa è in comune con il digerente e scompare l'epitelio olfattivo perché il passaggio del bolo potrebbe avere processi abrasivi sulle pareti. La laringe è un organo cavo, lungo 4 cm.

Troviamo pezzi cartilaginei:
  • Cartilagine tiroidea con caratteri sessuali ed eputata alla fonazione, all'atto della maturità sessuale nella donna ha un angolo più ampio, nell'uomo angolo più acuto che forma il pomo d'Adamo
  • Cartilagine cricoidea
  • Epiglottide a forma di foglia, la cui funzione è quella di piegarsi al momento della deglutizione per evitare che il bolo finisca nelle vie aeree. Subito dopo la laringe ritorna l'epitelio olfattivo. Pag.18
La trachea è un organo cavo lungo circa 12 cm. È composto da anelli cartilaginei. Facendo una sezione notiamo che:
  • Gli anelli sono incompleti posteriormente e i 2 lembi sono tenuti insieme da tessuto muscolare liscio
  • Più internamente ghiandole mucipare
  • Lume ben chiaro
La trachea si biforca a livello della carena a forma di triangolo formando i bronchi. I bronchi quando si strutturano, inizialmente mantengono lo stesso calibro e per un breve tratto sono.

esterni ai polmoni; man mano che si addentrano nei polmoni si ramificano a formare una sorta di albero diminuendo il calibro e aumentando di numero. Man mano che si ramificano si riducono anche le strutture cartilaginee fino a scomparire al livello dei bronchioli.

I polmoni sono organi pieni, simmetrici e pari ed è la sede in cui avvengono gli scambi gassosi; si trovano nella cavità mediastinica (vedi cuore). Sono avvolti dalla pleura. La parte bassa, più larga che poggia sul diaframma, insieme all'apice conferiscono una forma di piramide.

Presentano un margine mediale (interno) e un margine laterale (esterno). Verso il margine mediale apprezziamo l'ilo:

  • Arteria polmonare, in entrata porta sangue ricco di anidride carbonica
  • Vene polmonari, portano sangue ricco ossigeno
  • Vasi linfatici
  • Bronchi
  • All'interno anche arterie (ricche ox) e vene (ricche CO2) per nutrire i bronchioli

Infatti il polmone presenta 2 sistemi

Vascolari: - Funzionale per gli scambi gassosi - Trofico per nutrire i bronchi Pag.19

Man mano che i bronchi diminuiscono di calibro si arriva ai bronchioli che terminano con il saccoalveolare circondato dagli alveoli. Proprio a livello degli alveoli avvengono gli scambi; troviamo 3 tipi cellulari: - Pneumocita 1° TIPO circa 90%, appiattite e si adoperano per gli scambi - Pneumocita 2° tipo cubiche e producono surfactant - Macrofagi liberi nel lume e fanno fagocitosi

L'epitelio alveolare è pavimentoso semplice. Le pleure sono di natura sierosa hanno quindi origine mesodermica e distinguiamo un foglietto viscerale interno e parietale; sottendono la cavità pleurica dove scorre il liquido intrapleurico per aiutare i processi respiratori. La pleura parietale prende contatti con diaframma e gabbia toracica perché le strutture cave interne (bronchi) nel polmone lo rendono spugnoso Pag.206.

6. APPARATO LOCOMOTORE È costituito

da-componente ossea (ossa e articolazioni)-componente muscolare (muscolatura striata volontaria) Le ossa del nostro corpo svolgono diverse funzioni:
  • SOSTEGNO: lo scheletro fornisce sostegno rigido e strutturale a tutto il corpo
  • PROTEZIONE: le strutture scheletriche circondano tessuti e organi delicati
  • MOVIMENTO: le ossa lavorano in sintonia con i muscoli per permettere movimenti precisi e controllati
  • RISERVA DI MINERALI: la matrice dell'osso rappresenta una riserva di Sali minerali
  • EMOPOIESI: formazione di cellule ematiche
La cartilagine è un tessuto connettivo specializzato con aspetto gelatinoso. In alcuni troviamo membrana esterna molto vascolarizzata detta pericondrio ma generalmente è avascolarizzato. Può essere:
  • Ialina tipica di articolazioni, anelli della trachea, dona sostegno rigido ma flessibile, la matrice è ricca di fibre collagene, le cellule tipiche sono i condrociti (quiescenti) ma non ne troviamo

tanti• Elastica tipica del padiglione auricolare, epiglottide, ha una matrice ricca di fibre di tipo elastico;dona sostegno deformabile senza subire danno• Fibrosa ricca di fibre collagene disposta in maniera disordinata formando un reticolo che conferisceresistenza agli urti

TESSUTO OSSEOÈ un esempio di connettivo specializzato e ha le 3 componenti:

  • sostanza fondamentale
  • componente fibrosa (fibre collagene)
  • componente cellulare →+ componente inorganica costituita da sali minerali, fosforo, calcio durezza e resistenza

È rivestito più esternamente da periostio (connettivo fibroso + cellule osteoprogenitrici) e piùinternamente da endostio (osteoprogenitrici + osteoblasti) che prende contatto con l’osso grazie allecellule di Sharpay.

CELLULE DELL’OSSO

  • osteoprogenitrici Rappresentano tutte la stessa cellula ma in 3 stadi diversi
  • osteoblasti
  • osteociti
  • osteoclasti Pag.21

Osteoprogenitrici: sono a uno stato indifferenziato e si trovano nello

strato intermedio del periostio. Sono importanti perché molto attive, vanno a sintetizzare la matrice ossea e quindi vengono attivate in caso di frattura (sono staminali, quindi si attivano molto velocemente per l'elevata capacità rigenerativa)

Osteoblasti: si trovano nello strato intermedio e sono polinucleate. Sono molto attive dal punto di vista metabolico perché sintetizzando matrice ossea la riversano all'esterno mediante esocitosi

Osteociti: una volta riversata all'esterno la matrice ossea, rimangono quiescenti e intrappolate tra essa, hanno un solo nucleo e si dice che sono radiate cioè hanno prolungamenti che si fanno strada nell'osso e servono per il contatto con altri osteociti

All'osso è attribuita anche la funzione di regolazione dell'omeostasi calcica. Da una parte gli osteoblasti prendono il calcio in eccesso nel sangue per sintetizzare matrice ossea, dall'altra gli osteoclasti: quando la calcemia nel

sangue è bassa si ha necessità di recuperare delle quantità di calcio perciò si attivano gli osteoclasti che distruggono la matrice liberando calcio. Questo processo di controllo del livello di calcemia nel sangue è svolto da 2 ormoni: Calcitonina prodotta dalle cellule della tiroide, abbassa i livelli di calcemia perciò attiva gli osteoblasti. Ormone paratiroide PHT svolge l'azione antagonista: alza i livelli di calcemia perciò attiva gli osteoclasti. L'osteoporosi infatti è una condizione frequente soprattutto nelle donne in menopausa dovuta alla matrice molto indebolita perché l'attività degli osteoclasti è maggiore di quella degli osteoblasti. Classificazione delle ossa sulla base della morfologia: - corte lunghezza e larghezza sono uguali (carpali del polso) - piatte sottili (scatola cranica) - lunghe hanno una parte allungata tra due teste - irregolari forma nondefinita come la rotula Pag.22 Struttura ossa lunghe EPIFISI (testa) Nella parte più esterna DIAFISI (parte centrale allungata) presenta un sottile strato di Ha una cavità centrale dove troviamo il tessuto osseo compatto, più midollo osseo internamente troviamo tessuto spugnoso METAFISI Negli adolescenti in fase di crescita, tra epifisi e diafisi, troviamo questo tessuto che poi si trasforma in tessuto osseo a mano a mano che cresce SEZIONE DELLA DIAFISI DI UN OSSO LUNGO Molto rappresentato esternamente il tessuto compatto, internamente poco tessuto spugnoso; al centro cavità midollare SEZIONE EPIFISI Molto presente tessuto spugnoso Assente cavità midollare Pag.23 Del tessuto osseo distinguiamo: ▪ Tessuto osseo compatto Rivestito da periostio (esternamente) e endostio (più internamente) presenta 4 sistemi di lamelle: -circonferenziale esterne -circonferenziale interne -concentriche (osteoni) -interstiziali (tra un osteone e l'altro) Èvascolarizzato ma privo di nervi; i vasi sanguigni per farsi strada hanno scavato sistemilongitudinali (canali di Hanvers) e sistemi trasversali (Canali di Volkman) e finiscono negli osteoni. Le cellule si localizzano principalmente nel periostio e nell'endostio e sono osteoblasti(sintetizzano la matrice e poi rimangono quiescenti, intrappolati in essa: osteociti) e celluleosteoprogenitrici. Tessuto osseo spugnoso: È sempre ordinato ma la densità delle lamelle è minore; forma delle trabecole attraversate davi sanguigni. Dalla sezione di lamelle notiamo come sono disposte in maniera ordinata: nello stesso stratosono parallele, nell'andamento tra uno stra
Dettagli
A.A. 2021-2022
41 pagine
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SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher rossellacovi00 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bari o del prof Dragone Teresa.