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VENA CEFALICA.
Veduta dorsale: vena cefalica e vena cefalica accessoria si uniscono a livello di
carpo. La vena cefalica è posta tra i due rami del nervo radiale. La vena cefalica
accessoria, che si forma dall’unione dei vasi venosi dorsali della mano, si unisce,
nella regione dell’avambraccio, alla vena cefalica, che origina invece dalla
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confluenza dei vasi palmari e che si porta dorsalmente passando dal versante
mediale dell’avambraccio.
La vena cefalica si trova quindi più medialmente e palmarmente rispetto alla vena
cefalica accessoria, che è invece dorsale alla mano.
Le vene profonde sono esili nell’avambraccio, perché è soprattutto la vena cefalica
che drena la mano.
Le vene profonde diventano voluminose nel braccio e nella spalla. La vena
mediana è quasi sempre doppia nell’avambraccio e attraversa, con l’arteria
mediana, il canale del carpo. Collocata a livello del margine mediale del radio, si
continua poi come vena brachiale, che è invece semplice. Riceve la vena
profonda del braccio. Si continua come vena ascellare.
Per identificare il nervo
cutaneo antibrachiale caudale
che deriva dall’ulnare bisogna
rimuovere il pronatore
rotondo.
Dalla vena cefalica origina,
nella regione del gomito, la
vena mediana del gomito (o
cubitale mediale) che si
anastomizza con la vena
brachiale. La vena cefalica si
continua medialmente
passando sotto il muscolo
brachiocefalico (per
identificare questa vena infatti
bisogna rimuovere il
brachiocefalico): l’altro ramo
che origina dalla vena cefalica è la vena axillobrachiale. In seguito la vena
axillobrachiale stacca la vena omobrachiale (superficiale) in prossimità del
deltoide, la quale si porta alla vena giugulare, insieme alla vena cefalica del
braccio. Vena cefalica e vena omobrachiale (quest’ultima manca nel gatto e nel
cavallo) confluiscono quindi per formare la vena giugulare esterna. La vena
axillobrachiale si apre nella vena ascellare, che a sua volta si apre nella
giugulare. La vena axillobrachiale passa tra i muscoli deltoide e tricipite brachiale
per raggiungere la vena ascellare (oppure la vena circonflessa caudale dell’omero).
La vena cefalica fa seguito alla vena digitale comune II. La vena cefalica passa
medialmente ed esternamente al retinacolo dei flessori.
Nel cavallo la vena cefalica è abbinata al nervo cutaneo mediale dell’avambraccio
(origina dal nervo muscolocutaneo) e non dai due rami del radiale. Nel cavallo la
vena cefalica scorre isolata sino al solco pettorale laterale, che è formato dal
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pettorale discendente e dal muscolo brachiocefalico. Nel cavallo il prelievo non
viene effettuato dalla cefalica ma dalla giugulare. Nel cane può essere effettuato
sia dalla cefalica sia dalla giugulare.
ARTO PELVICO Regione glutea o dell’anca
Limiti
Prossimale: dalla tuberosità della groppa (spina iliaca dorso craniale) alla radice
della coda.
Distale: tra la tuberosità dell’anca (spina iliaca ventro craniale) e la tuberosità
ischiatica, passando sotto il grande trocantere.
Craniale: linea tra le due tuberosità iliache.
Caudale: linea tra la base della coda e la tuberosità
ischiatica.
Rapporti
Dorsalmente: regione sacrale
Cranialmente:
confine prossimale : regione lombare.
confine ventrale: regione ventro laterale
dell’addome
Caudale: regione perineale
Distalmente: regione della coscia
Stratigrafia
Pelle, tela sottocutanea, fasce, muscoli, articolazioni.
Tela sottocutanea: si trovano le borse sottocutanee (iliaca, trocanterica,
ischiatica, del muscolo gluteo superficiale cioè terzo trocantere).
Fasce
Fascia toraco lombare (muscoli dorsali) che si continua con la fascia glutea. La
fascia glutea si continua con la fascia
lata che a sua volta si continua
distalmente con la fascia della gamba.
Base scheletrica
Articolazione coxo femorale.
Patologia più comune: displasia
dell’anca, fratture della testa del
femore.
Nei grossi animali si ha il legamento sacro tuberoso largo con grande e piccolo
foro ischiatico. Questi legamenti, molto tesi, vengono rilasciati durante il parto da
ormoni specifici per evitare che si
lacerino o impediscano il parto stesso.
Dal grande foro ischiatico usciranno il
nervo ischiatico, i nervi glutei e
l’arteria glutea craniale. 24
Muscoli
Gluteo superficiale: posto sotto la fascia glutea, origina dalla cresta sacrale
mediana e dall’angolo dell’anca e termina a livello di terzo trocantere (cavallo) o
tuberosità glutea (cane).
Gluteo medio: origina da faccia esopelvica dell’ileo e dalla cresta iliaca e termina
sul grande trocantere.
Gluteo profondo: da spina ischiatica a grande trocantere.
Gluteo accessorio (cavallo): da linea glutea a grande trocantere.
Muscolo gluteo bicipite:
Gluteo femorale (cavallo e gatto): va dall’arcata dorsale del sacro e
o arriva sulla faccia laterale dell’articolazione femoro tibio rotulea.
Bicipite femorale: dalla tuberosità ischiatica fino alla fascia della
o gamba.
Tensore della fascia lata: dall’angolo
dell’anca alla fascia lata.
Semitendinoso: termina a livello di
tuberosità della tibia.
Semimembranoso: dalla tuberosità
ischiatica e dal legamento sacro
tuberoso largo fino al versante mediale
della cresta tibiale.
Il profilo posteriore del cavallo è dato
dai muscoli semitendinoso e
semimembranoso. Nel bovino non sono
presenti.
Sartorio: dalla spina iliaca ventro
craniale o angolo dell’anca (carnivori)
fino all’estremità prossimale della tibia
medialmente. Nel cavallo origina dalla
fascia iliaca.
Il tensore della fascia lata è importante perché è presente una tecnica per
ricostruzione del legamento crociato che prevede l’utilizzo di una piccola
strisciolina di questo muscolo.
Tra semitendinoso e semimembranoso si fanno le iniezioni intramuscolari.
Stratigrafia
Il muscolo gluteo femorale nel cavallo va dall’arcata dorsale del sacro fino alla
faccia laterale dell’articolazione femoro tibio rotulea.
Il bicipite femorale origina dalla base della coda, più caudalmente all’origine del
muscolo gluteo femorale e termina sulla fascia della gamba.
Sotto il bicipite femorale si trova il muscolo abduttore caudale della gamba, da
legamento sacro tuberoso a fascia della gamba.
Nervo ischiatico o sciatico: nervo della regione glutea che si trova anche nella
coscia e nella parte caudale del ginocchio.
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Quattro componenti del quadricipite: vasto mediale, vasto laterale, vasto
intermedio, retto craniale della coscia.
Arterie
Doppia biforcazione dell’aorta addominale. Si divide in due arterie laterali (arterie
iliache esterne, irrorano l’arto) e due mediali (arterie iliache interne, irrorano
la cavità pelvica e la regione glutea). Si ha inoltre l’origine dall’aorta dell’arteria
circonflessa iliaca profonda. L’arteria iliaca interna si continua con l’arteria
glutea caudale che dà origine all’arteria glutea craniale che uscirà dal grande
foro ischiatico. L’arteria glutea caudale uscirà forando il legamento sacro
ischiatico.
Dall’arteria glutea caudale originano rami sacrali che arrivano all’osso sacro.
Dall’arteria glutea craniale origina nel cavallo l’arteria otturatoria e l’arteria
ileo-lombare.
L’arteria otturatoria passerà dal foro otturato, scorre sulla faccia mediale dell’ileo.
Irrora semitendinoso, semimembranoso, pettineo e adduttori della coscia.
L’arteria otturatoria nel cavallo emette l’arteria iliaco femorale che va ad alcuni
muscoli della coscia (retto craniale e vasto laterale). L’arteria iliaco femorale
inoltre stacca un ramo ascendente per i muscoli tensore della fascia lata, gluteo
medio e superficiale e quadricipite femorale. Nel cane manca l’arteria otturatoria.
Dall’arteria iliaca esterna origina l’arteria circonflessa iliaca profonda che si
dirige lateralmente, incrociando i muscoli psoas, passa cranialmente all’angolo
dell’anca (spina iliaca ventro-craniale). Irrora i muscoli dell’addome e il tensore
della fascia lata mediante i suoi due rami:
Ramo craniale: per i muscoli ileo-psoas, trasverso e obliquo interno
dell’addome.
Ramo caudale: emette un ramo superficiale che scorre insieme alla vena
omonima e al nervo cutaneo femorale laterale (innerva la cute della faccia
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cranio-mediale della coscia) lungo il muscolo tensore della fascia lata, fino
alla regione del ginocchio.
Presente il plesso mesenterico caudale attorno all’aorta, sopra la vescica.
L’arteria iliaca esterna dà origine all’arteria profonda del femore, che passa
cranialmente al pube per dirigersi ventro-caudalmente. Si biforca in due arterie,
arteria circonflessa mediale del femore, sua diretta continuazione, destinata
alle parti mediale e caudale della coscia e nel tronco pudendo-epigastrico,
diretto verso l’anello inguinale profondo (r. inguinale).
Il tronco pudendo epigastrico si divide nell’arteria pudenda esterna e nell’arteria
epigastrica caudale.
L’arteria iliaca esterna, dopo aver emesso l’arteria profonda del femore, si
continua come arteria femorale, che, al limite con la regione della coscia stacca l’
arteria circonflessa laterale del femore, che si dirige cranialmente (più esile della
mediale; tra mm. sartorio e ileo-psoas)
Nervi della regione
glutea
Plesso lombo sacrale:
nervi formati dalle radici
ventrali sacrali e lombari
del midollo. Questi nervi
sono prevalentemente
misti.
Il nervo più grosso è il
nervo ischiatico che
origina dagli ultimi
segmenti lombari e dai
primi sacrali. Fuoriesce
dal grande foro ischiatico.
Si porta caudalmente al
grande trocantere, tra i
muscoli bicipite femorale e
adduttori. Si biforca in:
nervo tibiale che si infila tra i due capi del gastrocnemio che innerva, si
porta caudo distalmente e darà origine ai nervi digitali plantari. Il tibiale
innerva gli estensori del piede e i flessori del dito.
nervo peroneo comune che si troverà laterale al capo laterale del
gastrocnemio. Il nervo peroneo comune invece innerva muscoli che flettono
il piede ed estendono le dita.
In questa regione si trova anche il nervo femorale, che emette il nervo safeno che
si porta distalmente.
Sono presenti anche nervi clunii, nervo pudendo, nervi glutei, ecc.
27 Vertebre Vertebre
Plesso lombo sacrale lombari sacrali
I nervi della regione lombare e sacrale sono Cane 7 3