Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 42
Anatomia Topografica Veterinaria - arto toracico e pelvico Pag. 1 Anatomia Topografica Veterinaria - arto toracico e pelvico Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 42.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Anatomia Topografica Veterinaria - arto toracico e pelvico Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 42.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Anatomia Topografica Veterinaria - arto toracico e pelvico Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 42.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Anatomia Topografica Veterinaria - arto toracico e pelvico Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 42.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Anatomia Topografica Veterinaria - arto toracico e pelvico Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 42.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Anatomia Topografica Veterinaria - arto toracico e pelvico Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 42.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Anatomia Topografica Veterinaria - arto toracico e pelvico Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 42.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Anatomia Topografica Veterinaria - arto toracico e pelvico Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 42.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Anatomia Topografica Veterinaria - arto toracico e pelvico Pag. 41
1 su 42
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

VENA CEFALICA.

Veduta dorsale: vena cefalica e vena cefalica accessoria si uniscono a livello di

carpo. La vena cefalica è posta tra i due rami del nervo radiale. La vena cefalica

accessoria, che si forma dall’unione dei vasi venosi dorsali della mano, si unisce,

nella regione dell’avambraccio, alla vena cefalica, che origina invece dalla

22

confluenza dei vasi palmari e che si porta dorsalmente passando dal versante

mediale dell’avambraccio.

La vena cefalica si trova quindi più medialmente e palmarmente rispetto alla vena

cefalica accessoria, che è invece dorsale alla mano.

Le vene profonde sono esili nell’avambraccio, perché è soprattutto la vena cefalica

che drena la mano.

Le vene profonde diventano voluminose nel braccio e nella spalla. La vena

mediana è quasi sempre doppia nell’avambraccio e attraversa, con l’arteria

mediana, il canale del carpo. Collocata a livello del margine mediale del radio, si

continua poi come vena brachiale, che è invece semplice. Riceve la vena

profonda del braccio. Si continua come vena ascellare.

Per identificare il nervo

cutaneo antibrachiale caudale

che deriva dall’ulnare bisogna

rimuovere il pronatore

rotondo.

Dalla vena cefalica origina,

nella regione del gomito, la

vena mediana del gomito (o

cubitale mediale) che si

anastomizza con la vena

brachiale. La vena cefalica si

continua medialmente

passando sotto il muscolo

brachiocefalico (per

identificare questa vena infatti

bisogna rimuovere il

brachiocefalico): l’altro ramo

che origina dalla vena cefalica è la vena axillobrachiale. In seguito la vena

axillobrachiale stacca la vena omobrachiale (superficiale) in prossimità del

deltoide, la quale si porta alla vena giugulare, insieme alla vena cefalica del

braccio. Vena cefalica e vena omobrachiale (quest’ultima manca nel gatto e nel

cavallo) confluiscono quindi per formare la vena giugulare esterna. La vena

axillobrachiale si apre nella vena ascellare, che a sua volta si apre nella

giugulare. La vena axillobrachiale passa tra i muscoli deltoide e tricipite brachiale

per raggiungere la vena ascellare (oppure la vena circonflessa caudale dell’omero).

La vena cefalica fa seguito alla vena digitale comune II. La vena cefalica passa

medialmente ed esternamente al retinacolo dei flessori.

Nel cavallo la vena cefalica è abbinata al nervo cutaneo mediale dell’avambraccio

(origina dal nervo muscolocutaneo) e non dai due rami del radiale. Nel cavallo la

vena cefalica scorre isolata sino al solco pettorale laterale, che è formato dal

23

pettorale discendente e dal muscolo brachiocefalico. Nel cavallo il prelievo non

viene effettuato dalla cefalica ma dalla giugulare. Nel cane può essere effettuato

sia dalla cefalica sia dalla giugulare.

ARTO PELVICO Regione glutea o dell’anca

Limiti

Prossimale: dalla tuberosità della groppa (spina iliaca dorso craniale) alla radice

della coda.

Distale: tra la tuberosità dell’anca (spina iliaca ventro craniale) e la tuberosità

ischiatica, passando sotto il grande trocantere.

Craniale: linea tra le due tuberosità iliache.

Caudale: linea tra la base della coda e la tuberosità

ischiatica.

Rapporti

Dorsalmente: regione sacrale

Cranialmente:

 confine prossimale : regione lombare.

 confine ventrale: regione ventro laterale

dell’addome

Caudale: regione perineale

Distalmente: regione della coscia

Stratigrafia

Pelle, tela sottocutanea, fasce, muscoli, articolazioni.

Tela sottocutanea: si trovano le borse sottocutanee (iliaca, trocanterica,

ischiatica, del muscolo gluteo superficiale cioè terzo trocantere).

Fasce

Fascia toraco lombare (muscoli dorsali) che si continua con la fascia glutea. La

fascia glutea si continua con la fascia

lata che a sua volta si continua

distalmente con la fascia della gamba.

Base scheletrica

Articolazione coxo femorale.

Patologia più comune: displasia

dell’anca, fratture della testa del

femore.

Nei grossi animali si ha il legamento sacro tuberoso largo con grande e piccolo

foro ischiatico. Questi legamenti, molto tesi, vengono rilasciati durante il parto da

ormoni specifici per evitare che si

lacerino o impediscano il parto stesso.

Dal grande foro ischiatico usciranno il

nervo ischiatico, i nervi glutei e

l’arteria glutea craniale. 24

Muscoli

 Gluteo superficiale: posto sotto la fascia glutea, origina dalla cresta sacrale

mediana e dall’angolo dell’anca e termina a livello di terzo trocantere (cavallo) o

tuberosità glutea (cane).

 Gluteo medio: origina da faccia esopelvica dell’ileo e dalla cresta iliaca e termina

sul grande trocantere.

 Gluteo profondo: da spina ischiatica a grande trocantere.

 Gluteo accessorio (cavallo): da linea glutea a grande trocantere.

 Muscolo gluteo bicipite:

Gluteo femorale (cavallo e gatto): va dall’arcata dorsale del sacro e

o arriva sulla faccia laterale dell’articolazione femoro tibio rotulea.

Bicipite femorale: dalla tuberosità ischiatica fino alla fascia della

o gamba.

 Tensore della fascia lata: dall’angolo

dell’anca alla fascia lata.

 Semitendinoso: termina a livello di

tuberosità della tibia.

 Semimembranoso: dalla tuberosità

ischiatica e dal legamento sacro

tuberoso largo fino al versante mediale

della cresta tibiale.

Il profilo posteriore del cavallo è dato

dai muscoli semitendinoso e

semimembranoso. Nel bovino non sono

presenti.

 Sartorio: dalla spina iliaca ventro

craniale o angolo dell’anca (carnivori)

fino all’estremità prossimale della tibia

medialmente. Nel cavallo origina dalla

fascia iliaca.

Il tensore della fascia lata è importante perché è presente una tecnica per

ricostruzione del legamento crociato che prevede l’utilizzo di una piccola

strisciolina di questo muscolo.

Tra semitendinoso e semimembranoso si fanno le iniezioni intramuscolari.

Stratigrafia

Il muscolo gluteo femorale nel cavallo va dall’arcata dorsale del sacro fino alla

faccia laterale dell’articolazione femoro tibio rotulea.

Il bicipite femorale origina dalla base della coda, più caudalmente all’origine del

muscolo gluteo femorale e termina sulla fascia della gamba.

Sotto il bicipite femorale si trova il muscolo abduttore caudale della gamba, da

legamento sacro tuberoso a fascia della gamba.

Nervo ischiatico o sciatico: nervo della regione glutea che si trova anche nella

coscia e nella parte caudale del ginocchio.

25

Quattro componenti del quadricipite: vasto mediale, vasto laterale, vasto

intermedio, retto craniale della coscia.

Arterie

Doppia biforcazione dell’aorta addominale. Si divide in due arterie laterali (arterie

iliache esterne, irrorano l’arto) e due mediali (arterie iliache interne, irrorano

la cavità pelvica e la regione glutea). Si ha inoltre l’origine dall’aorta dell’arteria

circonflessa iliaca profonda. L’arteria iliaca interna si continua con l’arteria

glutea caudale che dà origine all’arteria glutea craniale che uscirà dal grande

foro ischiatico. L’arteria glutea caudale uscirà forando il legamento sacro

ischiatico.

Dall’arteria glutea caudale originano rami sacrali che arrivano all’osso sacro.

Dall’arteria glutea craniale origina nel cavallo l’arteria otturatoria e l’arteria

ileo-lombare.

L’arteria otturatoria passerà dal foro otturato, scorre sulla faccia mediale dell’ileo.

Irrora semitendinoso, semimembranoso, pettineo e adduttori della coscia.

L’arteria otturatoria nel cavallo emette l’arteria iliaco femorale che va ad alcuni

muscoli della coscia (retto craniale e vasto laterale). L’arteria iliaco femorale

inoltre stacca un ramo ascendente per i muscoli tensore della fascia lata, gluteo

medio e superficiale e quadricipite femorale. Nel cane manca l’arteria otturatoria.

Dall’arteria iliaca esterna origina l’arteria circonflessa iliaca profonda che si

dirige lateralmente, incrociando i muscoli psoas, passa cranialmente all’angolo

dell’anca (spina iliaca ventro-craniale). Irrora i muscoli dell’addome e il tensore

della fascia lata mediante i suoi due rami:

 Ramo craniale: per i muscoli ileo-psoas, trasverso e obliquo interno

dell’addome.

 Ramo caudale: emette un ramo superficiale che scorre insieme alla vena

omonima e al nervo cutaneo femorale laterale (innerva la cute della faccia

26

cranio-mediale della coscia) lungo il muscolo tensore della fascia lata, fino

alla regione del ginocchio.

Presente il plesso mesenterico caudale attorno all’aorta, sopra la vescica.

L’arteria iliaca esterna dà origine all’arteria profonda del femore, che passa

cranialmente al pube per dirigersi ventro-caudalmente. Si biforca in due arterie,

arteria circonflessa mediale del femore, sua diretta continuazione, destinata

alle parti mediale e caudale della coscia e nel tronco pudendo-epigastrico,

diretto verso l’anello inguinale profondo (r. inguinale).

Il tronco pudendo epigastrico si divide nell’arteria pudenda esterna e nell’arteria

epigastrica caudale.

L’arteria iliaca esterna, dopo aver emesso l’arteria profonda del femore, si

continua come arteria femorale, che, al limite con la regione della coscia stacca l’

arteria circonflessa laterale del femore, che si dirige cranialmente (più esile della

mediale; tra mm. sartorio e ileo-psoas)

Nervi della regione

glutea

Plesso lombo sacrale:

nervi formati dalle radici

ventrali sacrali e lombari

del midollo. Questi nervi

sono prevalentemente

misti.

Il nervo più grosso è il

nervo ischiatico che

origina dagli ultimi

segmenti lombari e dai

primi sacrali. Fuoriesce

dal grande foro ischiatico.

Si porta caudalmente al

grande trocantere, tra i

muscoli bicipite femorale e

adduttori. Si biforca in:

 nervo tibiale che si infila tra i due capi del gastrocnemio che innerva, si

porta caudo distalmente e darà origine ai nervi digitali plantari. Il tibiale

innerva gli estensori del piede e i flessori del dito.

 nervo peroneo comune che si troverà laterale al capo laterale del

gastrocnemio. Il nervo peroneo comune invece innerva muscoli che flettono

il piede ed estendono le dita.

In questa regione si trova anche il nervo femorale, che emette il nervo safeno che

si porta distalmente.

Sono presenti anche nervi clunii, nervo pudendo, nervi glutei, ecc.

27 Vertebre Vertebre

Plesso lombo sacrale lombari sacrali

I nervi della regione lombare e sacrale sono Cane 7 3

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
42 pagine
3 download
SSD Scienze agrarie e veterinarie VET/01 Anatomia degli animali domestici

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher indieniko di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia topografica veterinaria I e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Chiocchetti Roberto.