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Vertebre dorsali
La funzione delle vertebre dorsali è il sostegno del peso della testa, del collo, degli arti superiori, degli organi della cavità toracica; le articolazioni con le coste permettono le modificazioni di volume della gabbia toracica.
Hanno alcune caratteristiche comuni:
- Corpo: di medie dimensioni, a forma di cuore, faccette articolari per le coste sia al livello del soma, sia a livello dei processi trasverso, quindi la costa si articola alla vertebra in due punti: al corpo vertebrale e ai processi trasversi;
- Processo spinoso: lungo, sottile, non bifido, diretto in basso;
- Processi trasversi: tutti tranne T11 e T12 che presentano solo le faccette articolari per le coste perché le due coste corrispondenti sono fluttuanti e quindi si rapportano alla vertebra solo attraverso il corpo e non con anche il processo trasverso;
- Foro vertebrale: medio.
Le vertebre dorsali da T1 a T8 presentano faccette costali superiori ed inferiori.
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perl'articolazione con due coppie di coste. Le vertebre da T9 a T12 hanno una singola faccetta costale su ciascun lato, perché si articolano solo con una coppia di coste. I processi trasversi delle vertebra dalla T1 alla T10 sono relativamente robusti e le faccette laterali presentano faccette costali trasverse per l'articolazione con i tubercoli costali.
VERTEBRE LOMBARI
Le vertebre lombari svolgono una funzione di sostegno del peso della testa, del collo, degli arti superiori, degli organi della cavità toracica e della cavità addominale. Hanno caratteristiche comuni:
- corpo vertebrale: voluminoso
- processo spinoso: smussato, largo, diretto posteriormente
- processi trasversi: breve, non presenta foro trasverso o faccette articolari
- foro vertebrale: piccolo
VERTEBRE SACRALI E COCCIGEE
Il sacro è un osso impari e mediano. Le vertebre iniziano a fondersi dopo la pubertà e sono completamente fuse tra i 25 e 30 anni. Una volta che la
fusione è completa linee trasversali in rilievo segnano i confini originali delle singole vertebre. Il sacro presenta una convexità dorsale. La porzione inferiore è ristretta e forma l'apice sacrale. L'ampia superficie superiore forma la base. Il promontorio sacrale, sporgenza dell'estremità anteriore della base, è un importante punto di repere durante l'esame della pelvi. Sulla faccia dorsale possiamo vedere i processi articolari superiori che formano articolazioni sinoviali con l'ultima vertebra lombare. Il canale sacrale inizia tra questi processi e si estende per tutta la lunghezza del sacro. I nervi e le membrane che rivestono il canale vertebrale e il midollo spinale si prolungano nel canale sacrale. I processi spinosi delle cinque vertebre sacrali fuse tra loro formano una serie di rilievi che costituiscono la cresta sacrale media. Le lamine della quinta vertebra sacrale non si uniscono sulla linea mediana e formano le corna sacrali.
Questi rilievi costituiscono i margini dello iato sacrale, l'orifizio di uscita del canale sacrale (nel vivente questa apertura è chiusa da tessuto connettivo). Ai lati della cresta sacrale media, i fori sacrali posteriori rappresentano i fori intervertebrali, ora compresi nelle ossa sacrali fuse tra loro. Un'ampia ala sacrale si estende lateralmente a ciascuna cresta sacrale laterale. La superficie auricolare costituisce la superficie articolare con le ossa del cingolo pelvico, l'articolazione sacroiliaca.
Il coccige è un rudimento nell'uomo della coda dei mammiferi, sono 3/5 vertebre (in genere 4). Cominciano a fondersi a all'età di 26 anni. Fornisce una superficie di inserzione per numerosi legamenti e per il muscolo sfintere dell'ano.
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ARTICOLAZIONI E LEGAMENTI INTERVERTEBRALI
Le articolazioni travertebre adiacenti sono 3: una mediana e due laterali. L'articolazione mediana coinvolge il disco intervertebrale.
e r t e b r ea partire da C2 fino a S1 si
articolano tramite sinfisi
tra i corpi vertebrali e
articolazioni sinoviali tra
le faccette articolari. Le
articolazioni zigoapofisarie (dette
anche articolazioni tra le
faccette articolari) sono articolazioni sinoviali (quindi coperte da capsule) che si instaurano
tra i processi articolari superiori ed inferiori di vertebre adiacenti. Le superfici sono piane,
ricoperte da cartilagine ialina
Per quanto riguarda i legamenti, abbiamo:
Legamenti gialli: uniscono le lamine di vertebre adiacenti
• Legamenti interspinosi: connettono i processi spinosi di vertebre adiacenti
• Legamento sopraspinoso: interconnette gli apici dei processi spinosi da C7 a L3 o L4
• Legamento nucale: è la porzione particolarmente spessa e consistente del legamento
• sovraspinoso che si estende dalla base del cranio a C7
Legamento longitudinale anteriore: aderisce ai dischi vertebrali e alla superficie
anteriore di ciascun corpo
Legamento longitudinale posteriore: è parallelo al precedente, ma passa sulla superficie posteriore dei corpi vertebrali.
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DISCO INTERVERTEBRALE è composto da uno strato esterno fibroso (anello fibroso) e da un corpo gelatinoso (nucleo polposo). Le superfici superiori ed inferiori del disco sono quasi completamente ricoperte da sottili piastre terminali vertebrali composte da cartilagine ialina e fibrosa.
ARTICOLAZIONE ATLO-OCCIPITALE E COMPLESSO ARTICOLARE ATLO-ASSIALE
Anteriormente la capsula di ciascuna articolazione atlo-occipitale si fonde con la membrana atlo-occipitale anteriore, mentre posteriormente la capsula è coperta da una sottile e ampia membrana atlo-occipitale posteriore.
Il complesso articolare atlo-assiale ha due componenti articolari: un'articolazione mediana e una coppia di articolazioni apofisarie posizionate lateralmente. Formata dal dente dell'epistrofeo (C2) che si proietta attraverso un anello osseo-legamentoso creato.
dall'arco anteriore dell'atlante e dal legamento trasverso dell'atlante (anello atlantoideo). L'articolazione atlanto-assiale mediana: faccia articolare anteriore del dente, faccetta sulla superficie posteriore dell'arco anteriore dell'atlante. La capsula articolare: sottile e lassa rivestita da membrana sinoviale circonda ciascuna delle due articolazioni: quella anteriore tra l'arco anteriore e il dente, quella posteriore tra dente e legamento trasverso. Questa zona deve essere ben salda e ben protetta perché un eventuale movimento sbagliato potrebbe danneggiare il midollo, per questo abbiamo così tanti legamenti. Il legamento trasverso dell'atlante è un solido legamento, lungo 2 cm, essenziale per la stabilità nel piano orizzontale dell'articolazione atlo-assiale. Senza il suo vincolo l'atlante (e il cranio articolato) potrebbe scivolare anteriormente rispetto all'epistrofeo con la
Possibilità di danneggiare il midollo spinale
L'articolazione atlanto-assiale laterale è formata dalle faccette articolari inferiori dell'atlante e superiori dell'epistrofeo. Dal margine superiore ed inferiore del legamento trasverso, sulla linea mediana, una parte delle fibre si dirige verso l'alto e verso il basso costituendo le fibre longitudinali superiori ed inferiori. Si origina così un legamento a croce che prende il nome di legamento crociato dell'atlante
LEGAMENTI OCCIPITI-EPISTROFICI
Uniscono occipite con l'epistrofeo, definiti legamenti accessori e rappresentati dalla membrana tectoria, dai legamenti alari e dal legamento dell'apice del dente
La membrana tectoria è un largo legamento che prende parte dalla faccia endocranica al davanti al forame occipitale e si continua nel leg. longitudinale posteriore (PLL).
I legamenti alari sono legamenti a coppia che vanno dal dente dell'epistrofeo verso l'alto, al margine
laterale del forame occipitale, impedendo eccessiva rotazione del dente su atlante PAGINA 42
MUSCOLI DEL RACHIDE
Sono distribuiti in tre strati:
- Strato superficiale
- Strato intermedio
- Strato profondo
I muscoli presenti nei primi due strati (superficiale ed intermedio), definiti muscoli estrinseci del dorso: si estendono dallo scheletro assile all'arto superiore o alla gabbia toracica. I muscoli più profondi sono quelli intrinseci: originano e si inseriscono sullo scheletro assile.
I muscoli superficiali del dorso sono il gran dorsale, il trapezio, l'elevatore della scapola e il romboide. I muscoli dello stadio intermedio sono i dentati posteriori, la cui funzione principale è quella di coadiuvare i movimenti delle coste nella respirazione.
I muscoli intrinseci del rachide formano tre strati distinti:
- Strato superficiale: spleni (splenio della testa e splenio del collo)
- Strato intermedio: muscolo estensore o erettore della colonna
- Strato profondo: