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RAPPORTI POSTERIORI DEI RENI
I rapporti posteriori sono pressoché simili tra i due reni: il rene di dx prende
rapporto con la XII costa, mentre il rene di sn prende rapporto con la XI che con
XII coste. Al di sopra con la XII costa entrambi contraggono un rapporto col
diaframma, mentre inferiormente entrano in rapporto in senso medio-laterale con:
muscolo grande psoas;
•
Appunti Anatomia generale PROF. SOLDANI, Professioni sanitarie tecniche SNT3 UNIPI- DAVIDE BIANCHI 55
muscolo quadrato dei lombi;
• muscolo trasverso dell’addome.
•
Incrociano anche 3 importanti nervi che dall’alto in basso sono:
ramo anteriore del XII nervo intercostale;
• nervo ileoipogastrico;
• nervo ileoinguinale.
•
RAPPORTI FACCE ANTERIORI
Il rene dx entra in rapporto anteriormente con il surrene, poi il lobo dx del fegato e
più medialmente con il tratto discendente del duodeno vicino al margine mediale
del rene di dx e più in basso con la flessura colica. Il rene sn presenta dall’alto
verso il basso il surrene di sn, poi più in basso e a sn abbiamo il rapporto con la
faccia viscerale (o renale) della milza, poi corpo e coda del pancreas senza
interposizione del peritoneo e con i vasi lienali. Una superficie ampia della faccia
anteriore del rene sn è in rapporto tramite la borsa omentale con la faccia
posteriore dello stomaco. Ne consegue il rapporto con il colon e con le anse
Appunti Anatomia generale PROF. SOLDANI, Professioni sanitarie tecniche SNT3 UNIPI- DAVIDE BIANCHI 56
intestinali.
ANALISI MICROSCOPICA (organo pieno)
Alla periferia dell’organo sono presenti il parenchima ghiandolare, poi una cavità
seno renale
interna compresa tra ilo e parenchima detta . Il seno renale contiene
diverse formazioni: i primi tratti delle vie urinarie (che sono appunto intrarenali) i
calici renali (i primi elementi che raccolgono l’urina) e si uniscono in 3 calici
maggiori e a sua volta si uniscono per formare una parte più dilatata, imbutiforme
pelvi renale.
detta Sempre in sezione frontale alla periferia il parenchima è
corticale midollare
organizzato in 2 parti: e . La zona midollare del rene di colorito
piramidi renali
rossastro è organizzata in 8-10 formazioni coniche dette (o del
Malpighi) che con la loro base si portano nella corticale, mentre con l’apice
papille renali
sporgono 6-8 mm nel seno renale: gli apici costituiscono le ciascuna
l’area cribrosa
circondata all’interno di un calice minore. L’estremità libera presenta
forami papillari dotti papillari o
data da 15-30 forellini rappresentanti i (=sbocco dei
del Bellini ).
La zona corticale del rene risulta di colorito giallastro situata fra la base della
piramide e la superficie dell’organo, ma anche tra le stesse piramidi formando le
colonne renali sporgenze
che sporgendo nei calici minori costituiscono le
interpapillari .
NEFRONE
È l’unità morfo-funzionale del rene (circa 1 milione per rene) con funzione
nefroni corticali
uropoietica e sito dell’ultrafiltrazione del sangue. Si distinguono
(circa 85%) caratterizzati da un corpuscolo renale più piccolo e situato nella parte
nefroni iuxtamidollari
più periferica della corticale e dotati di un corpuscolo renale
più voluminoso vicino alla midollare e un tubulo piuttosto lungo. E’ costituito da una
Appunti Anatomia generale PROF. SOLDANI, Professioni sanitarie tecniche SNT3 UNIPI- DAVIDE BIANCHI 57
corpuscolo renale tubulo urinifero
formazione sferica detta cui fa seguito il o renale
tubulo contorto
suddiviso in 3 parti distinte: un primo tratto che prende il nome di
prossimale cui fa
ansa di Henle
seguito l’
(dalla tipica piega a
tubulo
“U”) e infine il
contorto distale (che
torna sempre verso il
corrispondente
corpuscolo renale). Più
nefroni si riuniscono tra
tratti
loro attraverso
reunienti . Ogni nefrone
è sempre unito al
dotto
corrispondente
collettore (unico
condotto escretore) e
più tratti reunienti si
riuniscono ad angolo
acuto per dare origine
dotto papillare
al per
poi aprirsi a livello
dell’area cribosa.
CORPUSCOLO RENALE
Presenta al centro un
gomitolo di capillari che
prende il nome di
glomerulo renale
(arterioso) circondato
da un calice a doppio
capsula
foglietto detto
di Bowman a costituzione
epiteliale rappresentata
dall’estremità prossimale
dilatata del tubulo.
GLOMERULO ARTERIOSO
È un ciuffo di capillari molto
particolare interposto tra
un’arteriola afferente e una
efferente (non come in tutti
i capillari tra arteriola e
venula). Questa prende il
rete mirabile
nome di
arteriosa e nei sistemi
arteriosi la pressione è più
elevata che in una normale
Appunti Anatomia generale PROF. SOLDANI, Professioni sanitarie tecniche SNT3 UNIPI- DAVIDE BIANCHI 58
rete capillare artero-venosa perché qui avviene l’ultrafiltrazione del sangue.
L’arteriola afferente ha un calibro minore dell’altra e questo è necessario per creare
una maggior pressione idrostatica per l’ultrafiltrazione.
CAPSULA DI BOWMAN
Ha forma caliciforme a doppio foglietto nella cui concavità è accolto il glomerulo
parietale
renale: il foglietto più esterno detto è dato da un epitelio pavimentoso
viscerale si compone di cellule modificate dette
semplice, mentre il foglietto
podociti (intimamente aderenti al capillare). Tra foglietto parietale e viscerale
spazio capsulare
rimane un ampio spazio o in cui andrà a riversarsi la preurina. Dal
contatto tra podociti e capillare si formano 3 membrane o barriere di filtrazione che
dal lume del capillare all’esterno sono:
endotelio capillare fenestrato con numerosi pori che non devono far passare
• gli elementi figurati del sangue;
lamina basale che risulta più elettrondensa nella sua porzione centrale
• lamina rara
interposta tra strati dotati di un minore arresto elettronico (
externa e lamina rara interna
): è barriera sia meccanica che elettronica
perché è caratterizzata da proteoglicani polianionici (ex. eparansolfato)
carico negativamente con la funzione di respingere la maggior parte delle
proteine plasmatiche, glicoproteine e collagene del IV tipo.
Podociti, cellule stellate che si avvolgono in maniera variabile intorno al
• capillare e delimitano lo spazio capsulare. Dal corpo cellulare si originano
prolungamenti primari e si dispongono lungo l’asse maggiore del capillare e
pedicelli
da esso originano prolungamenti secondari detti che si staccano
perpendicolarmente. Terminano con piccole espansioni, ingrossamenti,
piedini e tra i pedicelli di podociti adiacenti rimangono sottili spazi alungati
fessure di filtrazione
detti : non sono libere, ma ridotte da delle formazioni
diaframmi di filtrazione
dette .
Appunti Anatomia generale PROF. SOLDANI, Professioni sanitarie tecniche SNT3 UNIPI- DAVIDE BIANCHI 59
Nel corpuscolo renale si
distinguono 2 poli:
polo vascolare che
•
presenta l’ingresso
dell’arteriola afferente e
l’uscita di quella
efferente;
polo urinario da
•
cui si originano tramite il
colletto il tubulo contorto
prossimale caratterizzato
da una parete di epitelio
cilindrico semplice dotato
di specializzazioni apicali
villi apicali
detti che
formano nel complesso
orletto
un “a spazzola” o
orletto striato
, sito del
riassorbimento dell’80-
90% dell’ultrafiltrato
glomerulare (circa 180
Appunti Anatomia generale PROF. SOLDANI, Professioni sanitarie tecniche SNT3 UNIPI- DAVIDE BIANCHI 60
dl/die). A questo livello si ha un trasporto attivo e sono presenti numerosi
mitocondri utili per formare energia necessaria per il trasporto attivo: sono
disposti nella parte basale del citoplasma con l’asse maggiore parallelo al
maggior asse delle cellule e parallelo tra loro.
ANSA DI HENLE
Presenta un epitelio che si fa bruscamente più sottile, diventa pavimentoso
semplice, mentre nel tubulo contorto distale diventa più alto e si fa epitelio
cubico semplice. Nel tubulo contorto distale avviene il riassorbimento
facoltativo (quasi nullo di circa il 10-15% dipeso dall’influenza di alcuni
**
ormoni coinvolti) .
DOTTO COLLETTORE
È costituito da un epitelio cilindrico semplice formato da 2 tipi cellulari:
cellule chiare o principali sensibili all’ADH della neuroipofisi che, quindi
• provocherà un’ulteriore concentrazione d’urina perché povere
d’organuli;
cellule scure in quanto più ricche d’organuli utili per aggiungere
• +
idrogenioni (o ioni H ) all’urina e acidificarla provocandone una
conseguente diminuzione di pH.
APPARATO IUXTAGLOMERULARE
Fondamentale per la regolazione della pressione sanguigna a livello del
polo vascolare del corpuscolo renale: il tubulo contorto distale si pone in
stretto rapporto con le due arteriole, in particolare con l’arteriola afferente.
Si forma dunque l’apparato iuxtaglomerulare formato da 3 citotipi:
cellule iuxtaglomerulari appartengono all’arteriola afferente e
• derivano dalla tonaca muscolare dell’afferente ma solo nel punto in
cui prende contatto con il tubulo contorto distale. Sono cellule
mioepiteliali con granuli PAS (+) contenenti RENINA, ormone
polipeptidico riversato quando la pressione cala e la tensione
nell’arteriola afferente cala. I granuli di renina riversati nel torrente
ematico funzionano da barocettori ad azione vasopressoria-
ipertensiva (decapeptide) che avviene per stimolazione del
simpatico: l’ormone agisce trasformando con un meccanismo
angiotensionogeno
enzimatico l’ di origine epatica (precursore
angiotensina I angiotensina I
dell’ ) in convertita poi tramite ACE
(enzima peptidasi prodotto a livello dell’endotelio dei capillari
angiotensina II.
polmonari) in L’angiotensina II (octapeptide)
determina quindi una massiva contrazione della muscolatura liscia
delle arteriole (riducendone il calibro) e determina anche la
secrezione dell’aldosterone con un aumento del riassorbimento di
+ + +
Na ed escrezione di ioni K e idrogenioni (ioni H ).
ADH e aldosterone: il primo determina un riassorbimento di acqua a livello del tubulo
**
contorto distale; il secondo prodotto dalla corticale del surrene, agisce determinando un
riassorbimento di Na .
+
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