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I RAPPORTI!).

Ma come sta in sede il rene? Questo non possiede nemmeno il peritoneo. A

rivestire il rene, però, è presente una sorta di membrana che, da un punto

di vista embrionale, deriva sempre dal peritoneo. Questa si chiama fascia

La fascia renale si origina dalla porzione laterale dalla parete, senza

renale.

un punto specificato e si porta fino al rene. In corrispondenza del rene si

sdoppia in due foglietti: un foglietto anteriore (anterorenale) e uno

posteriore (retrorenale). Quello posteriore circoscrivere il rene nella faccia

posteriore e va ad attaccarsi al mentre quello anteriore prosegue e

rachide,

si fonde con quello anteriore del lato controlaterale. I due foglietti, infine,

si portano in alto, ricoprono la ghiandola surrenale e si collegano

direttamente al diaframma.

Questo significa che la ghiandola surrenale è assicurata al diaframma,

mentre il rene, superiormente, non presenta punti di ancoraggio. La fascia,

quindi, non basta a tenere il rene in sede: questo è, infatti, completamente

circondato da Inoltre, il rene è tenuto in sede anche

tessuto adiposo bruno.

grazie alla pressione endoaddominale. Lo scivolamento del rene, per

effetto della gravità, è chiamato (ptosi è proprio lo

ptosi renale

scivolamento).

Oltre alla ptosi renale, troviamo le che riguardano la

ectopie renali,

formazione del rene in sede anomala. A volte troviamo anche delle

nelle quali uno dei due reni non si forma. Sono tutte patologie

agenesie,

asintomatiche, queste ultime due.

Il rene ha una forma a fagiolo. Si distinguono una e una

faccia anteriore

un e un che contiene l'ilo del

posteriore, margine laterale margine mediale,

rene. Nell'ilo entra l'arteria renale e esce la vena renale. Poi troviamo due

poli, uno superiore e uno inferiore. Quello superiore è sormontato dalla

Il fatto che la fascia renale circoscriva la ghiandola e

ghiandola surrenale.

la ancori al diaframma, fa sì che, nella ptosi renale, la ghiandola resti in

sede, perché collegata al diaframma. La surrene è, infatti, solamente

adagiata al polo superiore del rene e, quindi, abbiamo un distacco fra

ghiandola surrenale e rene, in caso di ptosi. In 24h, il rene filtra circa 180l

di sangue: per ogni sistole, il 22% di

sangue va a finire nel rene. Questo possiede un peso specifico

piuttosto alto, circa 3 etti.

Parliamo un attimo della ghiandola surrenale. E' una

ghiandola endocrina, formata da 2 porzioni, che hanno

significato funzionale completamente diverso. Si distingue

una che produce ormoni (endocrina) e una

zona corticale,

zona centrale, chiamata che produce

midollare,

(soprattutto e

neurotrasmettitori adrenalina noradrenalina):

si può dire che questa appartiene al sistema nervoso.

Nella corticale si distinguono 3 regioni:

1. Una regione più esterna, detta Questa

zona glomerulare.

secerna i mineralcorticoidi (il cui capostipite è l'aldosterone).

L'organo bersaglio di questi ormoni è proprio il rene.

L'aldosterone, per esempio, stimola il riassorbimento di acqua.

2. Una regione intermedia, detta Questa secerne i

zona fascicolata.

glicocorticoidi (il cui capostipite è il cortisolo). Questo abbassa le risposte

infiammatorie e immunitarie.

3. Una regione a contatto con la midollare, detta che

zona reticolare,

secerne androgeni (il cui capostipite è il testosterone). Questi,

normalmente, sono sostanze anabolizzanti, ossia accelerano il

metabolismo.

Torniamo al rene.

Il rene ha un aspetto translucido, dato dalla capsula del rene, che è

estremamente sottile. Ma com'è fatto dentro un rene?

All'interno presenta una zona in cui non c'è parenchima, ossia in cui è

cavo: questa zona è detta Qui si ritrovano le prime vie

seno renale.

urinarie. Il seno renale contiene i calici renali (maggiori e minori) e la

pelvi renale. Il tutto è immerso nel tessuto adiposo, che continua anche

fuori dal rene.

Riguardo al parenchima, troviamo una zona più esterna e più chiara, detta

e una zona più interna e più scura, detta

zona corticale del rene, zona

In realtà, queste due zone non sono disposti a strati, ma

midollare del rene.

la midollare è organizzata a formare delle strutture piramidali, il cui apice

è rivolto verso il seno renale; l'apice, infatti, è proprio abbracciato da un

calice minore. Le piramidi prendono il nome di mentre

piramidi renali,

l'apice prende il nome di Il numero delle piramidi è circa tra

papilla renale.

18 e 22. I calici minori si riuniscono fra loro a formare i calici maggiori,

che solitamente sono 3. Questi confluiscono fra loro a formare la pelvi

Fra una piramide e l'altra è sempre presente una zona di corticale

renale.

che le va a separare, detta colonna renale.

Ma cos'è che compie la filtrazione?

L'unità morfologico-funzionale del rene è il nefrone.

Nella corticale esistono, infatti, alcune strutture sferoidali, che

costituiscono una parte del

nefrone, chiamate I corpuscoli si trovano solo nella

corpuscoli renali.

corticale. A partire dal corpuscolo comincia una struttura cava, detta tubulo

Il tubulo inizia a livello della corticale, ma una parte va a trovarsi

renale.

anche all'interno della midollare: questa è, quindi, fatta da porzioni di

tubuli.

Il corpuscolo è costituito da un intreccio di capillari, che formano una

specie di gomitolo, detto Questo è avvolto da una struttura

glomerulo.

chiamata Per quanto riguarda il tubulo, è distinto in

Capsula di Bowman.

due parti: una parte convoluta, che prende il nome di tubulo contorto, e

una parte rettilinea, chiamata I tubuli contorti sono 2, uno

ansa di Henle.

quello che parte dal corpuscolo (tubulo l'altro viene

contorto prossimale);

definito Il tubulo contorto distale prosegue in un dotto, dove

distale.

confluiscono altri tubuli contorti distali: i tubuli contorti distali di più

nefroni confluiscono fra loro a formare, così, il I dotti

dotto collettore.

collettori, a loro volta, si riuniscono fra loro a formare il dotto papillare,

che si apre all'apice della papilla renale.

Il glomerulo è formato da capillari particolari (contengono sangue

arterioso, invece che misto, derivante dall'arteria renale). Il sangue

circolante all'interno del glomerulo viene filtrato e il prodotto del filtraggio

(pre-urina), vene riversato all'interno della capsula di Bowman. La pre-

urina si incanala nel sistema dei tubuli. Nel tubulo contorto prossimale

comincia il riassorbimento, che riguarda molecole solide. Attraversando

l'ansa di Henle e il

tubulo contorto distale, vengono riassorbiti ioni e acqua, in base allo stato

di idratazione dell'organismo. Nel dotto collettore avviene l'ultima fase

della produzione di urina, che è il riassorbimento di sola acqua; a livello

del dotto papillare troviamo urina definitiva. Questi riassorbimenti sono

tutti sotto il controllo ormonale (ormoni prodotti dalla surrene e

dall'ipofisi). L'arteriola penetra all'interno della capsula di Bowman ed è

chiamata All'interno della capsula, l’arteriola si dirama

arteriola afferente.

nei capillari, i quali si intrecciano fra loro e si uniscono, dando luogo ad

un'altra arteriola, che esce dalla capsula di Bowman (arteriola efferente):

ma l'arteriola afferente ed efferente sono sempre lo stesso vaso, di fatto.

Nell'arteriola afferente, la pressione è molto più alta che nella arteriola

efferente: questo dislivello pressorio consente il

filtraggio. Esiste un meccanismo per il controllo della pressione, che

coinvolge tutti i vasi dell'organismo (ha un'azione sistemica). Ma qual è

questo meccanismo? Nella tonaca media dell’arteriola afferente sono

presenti delle cellule recettori per la pressione, chiamate cellule

Questi pressocettori, in caso che la pressione diminuisca,

iuxtaglomerulari.

producono un ormone, la Questa ha il compito di far contrarre la

renina.

tonaca media dei vasi, aumentando quindi la pressione. Ovviamente, la

renina agisce a livello sistemico, non solo in loco. Nei pressi di queste

cellule iuxtaglomerulari, sono presenti altre cellule, che si trovano nel

tubulo contorto distale: queste percepiscono la diminuzione di ioni sodio

nell'urina che circola nel tubulo stesso. Se sono presenti pochi ioni sodio

dell'urina, significa che la pressione è bassa, per cui queste cellule

stimolano le iuxtaglomerulari alla produzione di renina. Importante, poi,

ricordare come questo sangue che circola nel glomerulo non serve alla

nutrizione del rene, ma è la sola circolazione funzionale. L'ossigeno al rene

arriva dall'arteriola efferente: una volta uscita, si occupa della circolazione

nutritizia del rene.

Nei capillari, che hanno un endotelio fenestrato, sono presenti delle cellule

chiamate podociti,

che fungono da filtro a ciò che può entrare e uscire dai vari capillari.

L'urina, dall'apice della papilla, viene riversata nei calici minori, poi in

quelli maggiori e poi nella pelvi renale. Dalla pelvi origina un dotto pari,

che ha il compito di veicolare l'urina all'interno della vescica, dove l'urina

viene accumulata: l'uretere. Nasce dalla pelvi renale e finisce nella parete

posteriore della vescica. La pelvi renale è localizzata all'altezza dell'ilo

renale (T12), mentre la vescica si trova nella piccola pelvi, dietro la sinfisi

pubica. Ogni uretere, quindi, è lungo circa 30cm (è una domanda del test:

ricorda!!!).

L'uretere ha 2 particolarità:

1. Nella sua discesa verso la vescica viene in avanti

2. Non possiede un calibro costante, ma presenta 3 restringimenti. Il

primo, procedendo in senso cranio-caudale, si trova proprio all'origine

dell'uretere (restringimento Fra il primo e il secondo

pielico).

restringimento abbiamo un segmento dell'uretere, detto segmento

Il secondo restringimento è detto marginale e si crea perché,

addominale.

in questo punto, l'uretere effettua una vera e propria flessione (flessura

dovuta al fatto che, scendendo lungo la parete addominale

marginale),

posteriore, incontra, nel punto di flessione, i vasi iliaci (sia arterie che

vene). Dal restringimento marginale, fino alla vescica, comincia il

in cui l'uretere ha un decorso discendente, ma anche

segmento pelvico,

postero-anteriore. Alla fine

del segmento pelvico si ha l'ultimo restringimento, detto restringimento

attraverso il quale l'uretere si butta nella vescica, attraverso

vescicale,

l'orifizio Il restringimento vescic

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Publisher
A.A. 2018-2019
118 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher walterpini25 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Morelli Annamaria.