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Tiroiditi Cutea

Infettive

Da Faringiti, Tonsilliti, Sepsi Generalizzata, Traumi del Collo- Via linfatica/ematica, per contiguità, impianto diretto- Streptococco emolitico, Stafilococco aureo, Pneumococco, Batteri Gram -, Funghi (candida), PneumocistisCariniiCMV in AIDS- Infiltrato di neutrofili e necrosi tissutale, eutiroidismo° Suppurative (secondarie a fistola del seno piriforme o dotto tireoglosso- ascesso)° Non Suppurative

Non Infettive

(Irradiazioni per patologia timica, tonsillare)

Tiroidite Granulomatosa di Quervain

Femmine, 30-50 anni, decorso 2-6 mesi con

  1. Ipertiroidismo (liberazione in seguito al danno)
  2. Eutiroidismo transitorio
  3. Ipotiroidismo
  4. risoluzione con eutiroidismo (non sempre presente)

- Ingrandimento dell'intera ghiandola o asimmetrico (ddcon il carcinoma)

- Infiltrato infiammatorio, granulomi non caseosi, cellule giganti multinucleate, fibrosi

- Eziologia ignota: di natura non batterica, possibile virale (parotite)

  • Altre flogosi granulomatose:
    • Tiroidite da palpazione (risultato di piccolo trauma spontaneo o indotto)
    • Tubercolosi (in corso di miliare disseminata, da tubercolosi dei linfonodi laterocervicali o laringe)
    • Sarcoidosi (di solito in corso di malattia sistemica)
    • Micosi (pazienti immunodepressi)
    • Granuloma Necrotizzante postoperatorio (simile al nodulo reumatoide)
  • Tiroiditi croniche autoimmuni:
    • Patogenesi: Autoimmunitaria meccanismo di natura umorale e cellulare
    • Autoanticorpi circolanti contro diversi antigeni tiroidei: tireoglobulina, antigeni follicolari, recettori del TSH
    • Fattore iniziale: difetto organo specifico dei linfociti T suppressor
    • Morfologia: Esteso infiltrato linfocitario con formazione di centri germinativi
    • Tiroidite Linfocitaria: Più comune nei bambini detta "forma giovanile" di tiroidite autoimmune. Gozzo asintomatico di breve durata, diffuso, talora con ipertiroidismo transitorio (cosiddetta tiroidite silente o indolore con ipertiroidismo)

di Hashimoto (struma o gozzo linfomatoso)

Femmine, dopo i 40 anni, ingrandimento diffuso eduro con segni di compressione tracheale oesofagea (dd con la Tiroidite di Riedel) processopatologico confinato alla ghiandola

Iniziale ipertiroidismo e poi ipotiroidismo(è lacausa più comune di ipotiroidismo in zone consufficiente apporto di iodio)

Morfologia:

  1. esteso infiltratolinfoplasmacellulare di tipo policlonale conformazione di centri germinativi
  2. modificazioni ossifile delle cellule follicolari(cellule di Hurthle)

Varianti:

  • Tiroidite fibrosa o atrofica: 12%, fibrosi ialinadensa limitata alla ghiandola
  • Tiroidite nodulare: coinvolgimento di tipo focaleanziché diffuso con epitelio iperplastico. Combinazione di tiroidite e iperplasia nodulare

Complicanze: linfoma non Hodgkin a cellule B, leucemia, carcinoma papillare, neoplasie a cellule di Hurthle

T CIROIDITI RONICHETiroidite di RiedelTiroidite fibrosa o lignea o invasiva rara, soggetti adulti e anziani, sesso femminile

Ingrandimento tiroideo maldefinito associato a dispnea da compressione, clinicamente simula un carcinoma, non preceduta da una fase acuta.

Coinvolgimento asimmetrico della ghiandola, consistenza molto aumentata, tralci fibrosi che si estendono ai tessuti adiacenti, ai muscoli scheletrici, modico infiltrato di linfociti e plasmacellule.

DD: - forma fibrosa della Hashimoto che però è limitata alla tiroide, ha un aspetto lobulato e cellule di Hurthle, o con carcinoma anaplastico.

Fa parte del gruppo dei disordini idiopatici noti come fibrosclerosi infiammatorie e può coesistere con:

  • Fibrosi mediastinica
  • Fibrosi retroperitoneale
  • Colangite sclerosante
  • Pseudotumore infiammatorio dell'orbita

Iperplasia Tiroidea (Gozzo)

  • Ridotta sintesi di ormoni tiroidei
  • Aumento compensatorio del TSH: iperplasia e ipertrofia delle cellule follicolari tiroidee
  • Aumento di volume della tiroide: stato eutiroideo nella maggior parte dei casi

Gozzo Endemico: (incidenza superiore

al 10% della popolazione); bassi livelli di iodio nel suolo, acqua, alimenti

L'integrazione alimentare di iodio ha eliminato il gozzo endemico.

Gozzo Sporadico: più comune, Femmine, pubertà, giovani adulti: patogenesi sconosciuta (gravidanza, assunzione di sostanze gozzigene, alimenti o farmaci, difetti enzimatici ereditari che interferiscono con la sintesi ormonale, cosiddetto gozzo disormogenetico che provoca cretinismo nel bambino)

Gozzo Diffuso Non Tossico (senza ipertiroidismo) Eutiroideo o talora ipotiroideo, F, senza nodularità, effetto massa

Gozzo parenchimatoso: epitelio follicolare alto, scarsa colloide.

Gozzo colloide: atrofia follicolare con accumulo di colloide.

Gozzo Multinodulare Età più avanzata: i gozzi diffusi di vecchia data diventano multinodulari per ripetuti episodi di iperplasia e involuzione Aumento di volume, spesso asimmetrico con dislocazione di trachea ed esofago, talora con crescita retrosternale (gozzo intratoracico)- effetto

massaPiù frequentemente non tossico (eutiroideo), in alcuni casi può emergere un nodulo iperfunzionante conipertiroidismo per mutazioni del TSHR (gozzo tossico multinodulare senza esoftalmo e mixedema pretibialedel Graves, in quanto non ci sono anticorpi). Talora con ipotiroidismo.

Malattia di Graves-Basedow(gozzo tossico diffuso,tireotossicosi, gozzoesoftalmico, ipertiroidismoautoimmune)È la Causa più comune diipertiroidismo endogeno
F:M=7:1, II e IV decade
Elevati livelli di T3 e T4,diminuiti livelli di TSH
Si caratterizza per
Ipertiroidismo,gozzo diffuso,oftalmopatia, mixedemapretibiale- DD con altri quadri diiperfunzione: adenomafollicolare tossico, gozzomultinodulare sporadicotossico, secrezione di TSH datumori trofoblastici, tiroiditi, struma ovari, iatrogena (amiodarone - antiaritmico)
Patogenesi autoimmunitaria:
- Autoanticorpi diretti contro specifici epitopi del recettore del TSH (immunoglobulina tireo-stimolante,immunoglobulina stimolante la crescita tiroidea
  1. immunoglobulina inibente il legame TSH-recettore) - Autoanticorpi anti tireoglobulina - Autoanticorpi anti Tireo-perossidasi
  2. Morfologia:
    • Gozzo diffuso, simmetrico, rosso e parenchimatoso al taglio
    • Diffusa iperplasia e ipertrofia delle cellule follicolari, aumento numerico dei follicoli, pluristratificazione dell'epiteliofollicolare a formare strutture papillari colloide scarsa, variabile numero di cellule oncocitarie
    • Infiltrato linfocitario(linfociti T) che può formare follicoli con centri germinativi (fenomeno autoimmune)
  3. L'incidenza di carcinoma papillare è analoga a quella riportata nella tiroide normale (1%-9%)
  4. Tumori della Tiroide:
    • Benigni e Maligni, di cui questi ultimi possono essere primitivi o secondari
    • Di solito si presenta come nodulo solitario, in contrapposizione al gozzo multinodulare; F:M=4:1, l'incidenza aumenta con l'età in realtà si possono avere anche forme in età giovanile (20-25 anni) e in alcuni casi
addiritturaneoplasie infantili, ma sono rare.Se viene trovato un nodulo neoplastico in un paziente, nel 90% dei casi è unadenoma.I tumori maligni della tiroide sono l' 1% di tutte le neoplasie maligne (1 su 50 per carcinoma della mammella; 1su 130 per carcinoma del polmonare).Di fronte a un nodulo solitario tiroideo rilevato clinicamente si svolge il seguente iter diagnostico: - Ecografia: un nodulo tiroideo solitario alla clinica fa parte di un gozzo multinodulare in circa il 50% dei casi. Se invece risulta un vero e proprio nodulo singolo, si procede. - Esame citologico mediante aspirazione con ago sottile che distingue patologie benigne e maligne. Poi c'è tutta una serie di quadri, tra cui l'adenoma tiroideo, che danno quadri citologici "sospetti", cioè in cui non si può dirimere con certezza la diagnosi differenziale, specie le neoplasie follicolari. - Scintigrafia: dà il quadro della funzionalità del nodulo. Sipossono distinguere quindi un nodulo caldo (se capta lo iodio) da un nodulo freddo (se non capta lo iodio). In realtà la funzionalità non è correlata strettamente alla malignità però sappiamo che la maggior parte dei noduli caldi sono lesioni benigne, mentre circa il 20% dei noduli freddi sono maligni. Alla fine di questo percorso diagnostico ci sarà o meno l'indicazione all'asportazione chirurgica. In realtà ci sono problemi di tipo funzionale (alla scintigrafia) si può vedere di rimandare o meno l'intervento chirurgico, ma in genere un nodulo tiroideo solitario, un esame citologico sospetto e alla scintigrafia un nodulo freddo danno indicazione all'asportazione.

TUMORI BENIGNI DELLA TIROIDE

Adenoma Follicolare

Unica forma benigna, tumore originato dalle cellule follicolari. Non esiste un tumore benigno derivato dalle cellule parafollicolari.

- F:M= 5:1, come nella maggior parte della patologia tiroidea; riguarda

Giovani adulti, e si presenta come un nodulo solitario/unico. Presenta una capsula completa, ha una forma rotondeggiante, diametro vario. Ben demarcato dal parenchima circostante. Dà segni di compressione.

Da un punto di vista funzionale dà un quadro di eutiroidismo, è un nodulo freddo; in pochi casi è iperfunzionante, che spiccherà in un contesto di parenchima perinodulare atrofico; Se scintigraficamente appare caldo, con ipertiroidismo si parla di adenoma tossico (Nodulo Autonomo Funzionante Tiroideo NAFT).

Varianti microscopiche:

  • Sono puramente delle varianti morfologiche, c'è sempre un andamento benigno.
  • Adenoma Normofollicolare (semplice, riproduce la struttura normale della ghiandola con follicoli)
  • Adenoma Microfollicolare (fetale, riproduce follicoli più piccoli rispetto alla ghiandola normale)
  • Adenoma Macrofollicolare (colloide, a follicoli più grandi)
  • Adenoma Follicolare con architettura Papillare: importante la diagnosi

differenziale con il carcinoma papillare.

Adenoma Trabecolare/Solido (embrionale)

Adenoma Trabecolare Ialinizzante: è simile all'adenoma trabecolare di cui sopra, ma nell'ambito della proliferazione neoplastica c'è un processo di ialinizzazione

Adenoma a cellule di Hurthle (ossifilo o oncocitario): adenoma costituito per la maggior parte dalle cellule di Hurtle. Le cellule follicolari hanno infatti la possibilità, in varie patologie come per esempio la tiroidite di Hashimoto o determinati quadri di iperplasia tiroidea, di andare incontro alla cosiddetta trasformazione Hurtliana: cellule ossifile o oncocitarie, di grosse dimensioni con citoplasma intensamente eosinofilo e granulare, il cui profilo ultrastrutturale è caratterizzato da una ri

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
13 pagine
SSD Scienze mediche MED/08 Anatomia patologica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher flaviael di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia patologica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Bianchi Simonetta.