Anteprima
Vedrai una selezione di 1 pagina su 4
Anatomia patologica - ghiandole salivari Pag. 1
1 su 4
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Ghiandole salivari

L'anatomia patologica si divide nei suoi vari aspetti, ed occorre valutare le lesioni in base a punti di vista malformativi, infiammatori, proliferativi,... per sapere quali sono i processi malformativi, occorre fare riferimento alla embriologia. Tutto l'apparato del cavo orale si trova nell'embrione anteriormente all'intestino primitivo. Lo stomodeo divide le due parti. L'intestino del feto, dalla parte anteriore, è chiuso dallo stomodeo. Le ghiandole salivari dove hanno origine nell'embrione? Esse si distinguono in: ghiandole salivari maggiori e minori. Le maggiori sono date dalla parotide, dalla sottomandibolare e dalla sottomascellare o sottolinguale. Le ghiandole salivari minori sono distribuite in quasi tutto il cavo orale, eccetto distretti come gengive o parte del palato. La prima a comparire è la parotide, già presente alla metà della 6 settimana di vita embrionale. Alla fine cominciano a comparire...

alcune cellule che danno origine alla sottomandibolare. Da rilevare che alla metà della sesta settimana l'embrione ha una lunghezza di 8mm. Alla fine della stessa settimana l'embrione ha la lunghezza di 13mm. Dove si repertano queste cellule che danno origine alla parotide? Sono alla giunzione fra stomodeo e tessuti circostanti, derivanti dall'ectoderma. La ghiandola salivare sottomascellare è l'ultima a comparire delle 3 maggiori: si ritrova alla fine della 7 settimana. A questo stadio l'embrione è lungo 20mm.

Le ghiandole salivari come sono costituite? Sono ghiandole mucinose, sierose, e miste. Nell'embrione si ritrovano gli archibranchiali, fra i quali vi sono tasche, da cui originano varie strutture dell'organismo: dal I arco la mandibola, dalle tasche vari organi. Le ghiandole salivari si repertano a livello della seconda tasca branchiale, anche se possono esistere strutture a livello della terza tasca branchiale. Quando si sviluppa il

primo arco branchiale, gli altri non sono ancora presenti, poi, man mano, si sviluppa assieme agli altri. Non possiamo mai trovare, quindi, tutti e sei gli altri branchiali contemporaneamente: è una continua successione che avviene. Man mano che si sviluppa l'arco branchiale, la tasca va scomparendo, assumendo una sua definitiva morfologia. Alla fine si osserva la parotide, la sottomandibolare e l'orifizio della parotide, con il dotto di Stenone. La parotide è contenuta in una loggia che fa capsula, localizzata dietro il ramo ascendente della mandibola. Posteriormente lo sternocleidomastorideo, anteriormente si salda con il massetere, la parte laterale. La parte mediale anteriormente confina con il braccio.

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
4 pagine
SSD Scienze mediche MED/08 Anatomia patologica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher nolyta di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia patologica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara o del prof Rosini Sandra.