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Endocardite infettiva
Come si manifesta l'endocardite infettiva? Nel miocardio si possono evidenziare anche cavità, segno di una malattia sostenuta da microrganismi piogeni, con la formazione di ascessi.
A cosa possono portare le verruche? Essendo anch'esse costituite da fibrina, possono andare incontro ad organizzazione, con la formazione di fenomeni sclerotici, che possono indurre deformazioni della valvola, provocando stenosi ed insufficienza associate.
L'endocardite può essere infettiva, o anche dare origine all'endocardite ulcerosa, con lesione dell'endocardio e della valvola provocando complicanze. Le verruche si localizzano preferenzialmente sul bordo libero della valvola.
Il trombo è altamente eosinofilo. Quale può essere l'evoluzione? Quando c'è un processo infiammatorio uno dei possibili esiti del processo infiammatorio, vi è la possibile evoluzione ed organizzazione in sclerosi. La valvola viene deformata.
ciò è dovuto ad un processo di sclerosi. Se viene deformata, essa non ha più la funzione di occludere ermeticamente le due cavità cardiache, dando insufficienza. Molte volte come evento successivo a questo fenomeno, dopo che si forma il tessuto connettivo, vi è la precipitazione di cristalli di calcio. La valvola calcifica. Una valvola sclerotica e calcifica non può funzionare. La valvola mitrale è tutto un anello fibroso, calcifico, ed ovviamente il sangue qui continua ad andare avanti ed indietro, perché la valvola non occlude completamente. Quali le conseguenze? Il restringimento dell'orifizio atrioventricolare, sia esso al livello dell'orifizio o dei lembi valvolari, comporta un minor passaggio di sangue dall'atrio al ventricolo. Conseguentemente il ventricolo sx, ricevendo meno sangue, è costretto a dare un impulso minore rispetto a se ricevesse tutta la quota normale di sangue. Nella stenosi mitralica il ventricolo di sxVaprogressivamente incontro ad atrofia, riducendosi di volume. Si parla di stenosimitralica pura, non associata ad insufficienza. A monte della stenosi il sangue non passa da atrio a ventricolo, ristagnando nell'atrio, che si dilata notevolmente. Nell'atrio, questo mancato passaggio del sangue fa dilatare i capillari dei setti interalveolari. Il calibro di un capillare polmonare è inferiore alle dimensioni di un eritrocita (7-8 micron). Se il capillare ha un calibro inferiore a quello dell'eritrocita, deve forzatamente passare attraverso il capillare, ponendo a contatto tutta l'emazia, che, deformandosi, fa sì che l'ossigeno arrivi anche al centro dell'emazia. Tramite le arterie polmonari si va a finire sempre più a monte nei capillari dei setti interalveolari. Ciò fa dilatare il capillare, facendo sì che attraverso di esso non passi una sola emazia per volta, riducendo il trasporto di ossigeno.
mitralica possono avere difficoltà a respirare. In questa condizione, il sangue si accumula più a lungo nel cuore, causando un progressivo processo di organizzazione. Di conseguenza, il polmone perde la sua funzione respiratoria e diventa più rigido. Prima di formarsi, c'è una trasudazione di liquido in un alveolo. L'entità di questo fenomeno può variare da soggetto a soggetto. Se il soggetto si trova in posizione supina, il sangue tende a livellarsi, aumentando la possibilità di accumulo di liquido negli alveoli più a monte. Soggetti con stenosi mitralica