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Anatomia III – Vie nervose – Schemi Pag. 1
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Sensibilità somatica e viscerale

SOMATICA: inerente a stimoli che riguardano la vita di relazione. È distinta a sua volta in:

  • Esterocettiva (cutanea): sensazioni provenienti dall'esterno dell'organismo.
  • Propriocettiva: sensazioni derivate dal cambiamento di assetto dell'apparato osteoarticolare (ginzioni muscolotendinee, ossa, muscoli) e dalla variazione della posizione del nostro organismo rispetto all'ambiente circostante (organo di Scarpa).

VISCERALE: Inerente alla vita vegetativa, ovvero a stimoli derivanti dagli organi e dai visceri interni.

Inoltre la sensibilità può essere distinta rispetto alla qualità della sensazione percepita:

  • PROTOPATICA: sensazione indistinta, totalizzante, non ben definita dal punto di vista spazio-temporale, influenzata da una grossa componente emotivo-affettiva.
  • EPICRITICA: sensazione precisa, ben localizzata dal punto di vista spazio-temporale, con una scarsa componente emotivo-affettiva.

Entrambe queste due componenti sono sempre presenti all'interno di una sensazione.

(siasomatica che viscerale).Le sensazioni che arrivano alla corteccia cerebrale, raggiungono il livello cella coscienza ediventano percezioni.

VIA SPINO-BULBO-TALAMO-CORTICALEVeicola sensazioni tattili e propriocettive a maggior contenuto epicritico.Le stesse fibre dei neuroni gangliari a T, entrate nel midollo, vanno a costituire i fascicoligracile e cuneato del cordone posteriore del midollo spinale, secondo unʼorganizzazionesomatotopica (i fasci più caudali sono posti medialmente nel gracile, quelli più craniali siappongono sempre più lateralmente nel cunato, con lʼascesa).(per questo fatto, non facendo tappa nel midollo spinale, la denominzaione “spino-” non èpropriamente corretta).Nel bulbo fanno tappa nei nuclei gracile e cuneato.Le fibre derivanti da questi nuclei vanno a costituire il lemnisco mediale (dove decussano)che raccoglie anche sensazioni tattili provenienti da collo, faccia e capo

Derivate dai nervi cranici (soprattutto n. Trigemino). Dai nuclei ventrali posteriori del talamo, gli stimoli vengono poi proiettati alla corteccia telencefalica.

VIA SPINO TALAMICA: Veicola soprattutto sensazioni tattili a maggior contenuto protopatico. Dai neuroni gangliari a T, lo stimolo passa ai neuroni delle corna posteriori, dove fanno sinapsi. Qui le fibre decussano subito e si portano nell'antimero controlaterale a costituire i fasci proiettivi dei cordoni anteriore e laterale (fasci spinotalamici), secondo un'organizzazione somatotopica (i fasci più caudali sono posti medialmente, quelli più craniali si appongono sempre più lateralmente con l'ascesa).

Nel tronco encefalico questi raccolgono le sensazioni tattili provenienti da collo, faccia e capo derivate dai nervi cranici (soprattutto n. Trigemino), i fasci spino-tettali e i fasci spinoreticolari, costituendo il lemnisco spinale.

Dai nuclei ventrali posteriori del talamo, gli stimoli vengono poi proiettati alla corteccia telencefalica.

VIE DELLA SENSIBILITAʼ SPECIFICA VIE OLFATTIVE Gli stimoli derivati dal riconoscimento delle molecole odorifere da parte della mucosa olfattiva situata nel tetto delle cavità nasali, giungono attraverso i filuzzi olfattivi passanti per la lamina cribrosa dellʼetmoide a costituire il nervo olfattivo. Questo termina subito nel bulbo olfattivo che riposa sulla suddetta lamina. Dal bulbo olfattivo partono fasci di fibre che costituiscono il tratto olfattivo che termina biforcandosi in una stria mediale, per il collegamento reciproco tra i due bulbi attraverso la commessura anteriore, e una stria laterale che, attraversata la sostanza perforata anteriore, si dirige ai nuclei dellʼamigdala e alla corteccia olfattiva primaria che fa parte del lobo limbico (da qui il minor sviluppo di questo senso nellʼuomo e la particolarmente efficace capacità delle percezioni olfattive di evocare ricordi). VIE OTTICHE Gli stimoli originano dai coni e bastoncelli della retina che permettono la

trasformazione dello stimolo luminoso in impulso elettrico. Con una o più di queste cellule prende contatto prima una cellula bipolare della retina e poi una cellula multipolare. Lʼinsieme di tutte le cellule multipolari rappresenta lo stato gangliare della retina e lʼinsieme dei loro assoni, allʼuscita dalla papilla ottica, genera il nervo ottico.

Attraverso il foro ottico, il nervo entra nel neurocranio e, al davanti della sella turcica, si incrocia col controlaterale (chiasma ottico). Solo però le fibre provenienti dalla metà nasale della retina passano al tratto ottico o controlaterale, le fibre appartenenti alla metà temporale della retina continuano nel tratto ottico omolaterale.

Dal chiasma originano infatti i due tratti ottici (ognuno contenente quindi le fibre nasali controlaterali e le fibre temporali omolaterali) che si dirigono ai corpi genicolati laterali del metatalamo.

Da qui, la maggior parte delle fibre si dirige, attraverso la radiazione ottica,

All'area visiva primaria 17 del solco calcarino del lobo occipitale. La restante parte si porta al tubercolo quadrigemino superiore per inserirsi nel fascicolo longitudinale mediale che controlla i riflessi oculo-cefalo-giri.

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A.A. 2012-2013
5 pagine
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SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher flaviael di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia III e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Giulisano Massimo.