Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
PLACENTA
Sinciziotrofoblasto e citotrofoblasto sono in grado di produrre numerosi ormoni essenziali per il metabolismo materno e fetale, tra questi: - Gonadotropina corionica umana hCG: prodotta nei primi 3 mesi di gravidanza, permette la continua produzione di progesterone da parte del corpo luteo essenziale per il mantenimento della decidua e quindi il normale progredire della gravidanza - Estrogeni e progesterone - Ormoni corionici simili al TSH, ACTH e prolattina ipofisaria - Ormoni corionici simili al Gn-RH, CRH e somatostatina ipotalamica - Fattore di crescita placentareFEGATO
Produce somatomedine che mediano l'azione del GH e epcidina coinvolta nell'inibizione dell'assunzione di ferro da parte dell'intestino. Secerne il 15% di EPO che ha come bersaglio il midollo osseo rosso, produce inoltre il calcidiolo (precursore del calciotriolo); produce angiotensinogeno, fattore di crescita insulino-simile di tipo I che media l'azione dell'ormone della crescita.CUTE
Se esposta araggi UV i cheratinociti convertono uno steroide colesterolo-simile in colecalciferolo, ormonesteroideo precursore della vitamina D.
NOTA CLINICA.Ferormoni: ectormoni rilasciati dal corpo che attivano e influenzano risposte fisiologiche e delcomportamento di un individuo della stessa specie in risposta all'odore naturale del corpo umano.
APPARATO TEGUMENTARIO:Comprende la cute o pelle e il tessuto sottocutaneo con gli annessi in essa contenuti. Permette la protezione degli organi interni da insulti meccanici, fisici e chimici dall'ambiente esterno e dall'azionenociva di batteri, virus; concorre all'eliminazione dei fluidi in eccesso; partecipa alla regolazione dellatemperatura corporea; permette la conversioni dopo esposizione a raggi UV di precursori inattivi nellavitamina D3; permette il passaggio di farmaci; è sede di terminazioni nervose della sensibilità somatica.
CUTE:E' il più grande organo dell'organismo, è una
La struttura epitelio-connettivale che riveste tutta la superficie esterna corporea e in corrispondenza degli orifizi naturali si continua con le rispettive mucose. Ha spessore differente nelle varie parti nel corpo e presenta variabilità individuale, in genere varia tra 0,5 a 22 mm e in alcune aree può raggiungere anche i 3-4 mm. Ha una superficie di 1,5-2 m ed un peso che rappresenta il 15-17% del peso corporeo.
Le aree prive di peli (palme delle mani, piante dei piedi, prepuzio e piccole labbra) sono denominate pelle glabra. Ha colore variabile in base a etnia, regione corporea, stato fisiologico, vascolarizzazione cutanea, pigmenti, luce ed esposizione al sole.
La sua superficie presenta:
- Depressioni puntiformi o pori: corrispondono agli orifizi dei follicoli piliferi e delle ghiandole sudoripare
- Rilievi o creste cutanee: sul palmo della mano e la pianta del piede, appaiono in serie regolari separate da solchi cutanei
- Solchi superficiali che dividono la cute in aree poligonali
Denominata cute ad areole- Solchi profondi sono situati nelle zone glabre delimitando sporgenze lineari dette creste cutanee- Dermatoglifi: al centro del quale è presente la rossetta tattile, sono determinati geneticamente a partire dal 3° mese di vita, il loro disegno rappresenta le impronte digitali di un individuo- Rafi: creste lineari mediane che nascono dalla fusione di labbri adiacenti- Pieghe muscolari: solchi determinati dalla trazione esercitata dai mm. mimici- Pieghe articolari: in relazione ai movimenti delle articolazioni, distinte in permanenti e temporanee- Pieghe senili o rughe: solchi permanenti dovuti all'invecchiamento cutaneo in seguito all'alterazione delle fibre elastiche e collagene
La cute si trova in uno stato di tensione elastica: tono che si esercita lungo le linee di forza (linee di Langer). Dal punto di vista clinico la cute è fondamentale: arrossisce, diventa gialla (ittero, ostruzione dotti biliari o epatite), rosacea (capillari,
tipica di pelle chiara e sensibile), fenomeno di Reynaud (ischemia dei vasi), viola(cianosi periferica, avvelenamenti, mancanza di ossigeno)C’è un diverso fenomeno di pigmentazione:
- Efelidi: arrivano con il sole ma sono temporanee quindi poi scompaiono
- Lentiggini: sono genetiche e permanenti
- Vitiligine: problema autoimmune che sorge dopo i 20-30 anni ma può emergere a qualunque età, leterapie attuali non danno risultato completo
- Melasma o cloasma o maschera gravidica: macchie marroni soprattutto nelle guance, avviene inseguito a problemi ormonali durante la gravidanza o con la pillola anticoncezionale
STRUTTURA:
La cute è costituita da strati diversi:
- Epidermide: strato più esterno di origine ectodermica, epitelio pavimentoso pluristratificatocheratinizzato
- Derma: tessuto connettivo di derivazione mesodermica, connesso con l’epidermide mediante lagiunzione dermoepidermica
- Ipoderma o sottocutaneo: tessuto connettivo
Il processo di cheratogenesi consiste nella trasformazione delle proteine globulari in proteine fibrose ed è denominato differenziazione terminale per sottolineare, nonostante le cellule siano morte al termine del processo, l'importanza vitale di queste ultime per l'organismo.
Strato BASALE: unico strato di cellule basali a contatto con la membrana basale e le quali sono gli elementi staminali che permettono il rinnovamento dell'epitelio, sono presenti melanociti che producono melanina e la trasferiscono nel citoplasma dei cheratinociti. Le cellule sono unite da giunzioni desmosomiali in cui l'adesione è mediata da proteine della famiglia delle caderine, sono inoltre unite alla membrana basale per mezzo di emidesmosomi.
Strato SPINOSO (o di Malpighi): cheratinociti poligonali organizzati in 5-10 file, sono ricchi di tonofilamenti e filamenti di cheratina che si aggregano in fasci formando le tonofibrille, hanno aspetto spinoso per la presenza di...
strati di cellule piatte e trasparenti. Queste cellule contengono eleidina, una proteina che conferisce loro la caratteristica trasparenza.➢ Strato CORNEO: lo strato più esterno dell'epidermide, composto da cellule morte e piatte chiamate corneociti. Queste cellule sono ricche di cheratina, una proteina che conferisce loro resistenza e impermeabilità. I corneociti sono strettamente uniti tra loro da lipidi, formando uno strato compatto e protettivo. Nella pelle, l'epidermide svolge diverse funzioni importanti, tra cui la protezione dall'ambiente esterno, la regolazione della temperatura corporea e la sintesi di vitamina D.strati di cellule morte le quali presentano nel citoplasma eleidina
Strato CORNEO: strato più superficiale che costituisce la prima linea di difesa contro le aggressionidall’ambiente esterno. Formato dai residui delle cellule appiattite a formare lamelle cornee ocorneociti i quali sono privi di nucleo. In profondità le lamelle sono adese (strato corneo compatto)mentre in superficie tendono ad una minore adesione (strato corneo disgiunto) e le lacune tra diesse sono riempite da materiale idrolipidico eleidinico cementante che permette la permeabilitàdella pelle e insieme al secreto sebaceo e alla componente acquosa del sudore forma il filmidrolipidico cutaneo che grazie al suo pH acido ha azione antibatterica.Lo spessore di tale strato varia da zona a zona e in funzione delle sollecitazioni meccaniche a cui èsottoposto.
Ogni strato dell’epidermide può essere identificato da un marker specifico:
- strato basale: marker di proliferazione cellulare,
cheratina 14, melanina,- strato spinoso: è positivo alla cheratina 10, desmosomi,- strato granuloso: contiene granuli di cheratoialina, involucrina,- strato lucido: elleidina,- strato corneo: cheratina molle o LNFMELANOCITI: sono situati nello strato basale dell'epidermide in cui vanno a costituire l'unità epidermicomelanica in cui ciascun melanocita è circondato da 36 cheratinociti basali. Le melanine da esse prodotte si organizzano in granuli detti melanosomi che vengono esocitati e trasferiti nei cheratinociti dello strato basale e hanno la funzione di proteggere i cheratinociti dall'esposizione ai raggi UV che hanno azione mutagenica.CELLULE DI LANGERHANS: 3-4% delle cellule dell'epidermide, situate nello strato spinoso e prive di giunzioni in quanto sono mobili, presentano numerosi prolungamenti e contengono nel citoplasma i granuli di Birbeck; appartengono alla linea dei monociti/macrofagi e riconoscono, processano ed
espongonol'antigene ai linfociti.
CELLULE DI MERKEL: situate al confine tra epidermide e derma in associazione con le terminazioni nervosetattili dello strato basale, spesso sono raggruppate in formazioni specializzate dette dischi tattili di Merkel iquali hanno funzione di meccanocettori.
GIUNZIONE DERMOEPIDERMICA: limite tra epidermide e derma che è marcato dalla membrana basale laquale presenta un aspetto ondulato per l'alternarsi di prolungamenti detti zaffi epidermici e rilieviconnettivali detti papille dermiche.
La membrana basale è fondamentale per gli scambi metabolici tra derma ed epidermide e per il nutrimentodi quest'ultima, essa risulta formata da:
- Lamina basale o densa: contiene fibre collagene IV, laminina, fibronectina, proteoglicani
- Lamina lucida: zona più debole
- Lamina fibroreticolare: collagene di tipo VII e fibre elastiche
La stabilità della membrana è rinforzata dai dotti escretori delle ghiandole sudoripare
eccrine. Nelle malattie bollose: distacco ella giun