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CELLULE ECCITABILI:RESISTENZA:

i canali ionici determinano una conduttanza di membrana→ resistenza al passaggio di corrente.→ maggiore è il n° di canali -> minore è la resistenza

CAPACITÀ:

La membrana accumula e separa cariche elettriche di segno opposto comportandosi come un condensatore dotato di capacità.- è un indice della facilità con la quale cariche separate possono essere conservate.

RESPIRAZIONE CELLULARE:

→funzione principale del MITOCONDRIO. Viene svolta utilizzando i principali prodotti della GLICOLISI: PIRUVATO e NADH. Questi prodotti vengono sfruttati in 2 processi:

  • ciclo di Krebs
  • fosforilazione ossidativa

MOVIMENTO:

(L=F*S) L=J- VOLONTASTIO→ STRIATO- INVOLONTARIO→ LISCIOTESSUTO MUSC. LISCIO: fibre allungate con miofibrille che consentono la contrazione della cellula(involontario)

TESSUTO MUSC. STRIATO:

fibre muscolari striate con miofibrille che originano striature chiare e scure (volontario)

TESSUTO MUSC.

CARDIACO: tessuto striato le cui contrazioni non dipendono dalla volontà

MECCANISMO DI CONTRAZIONE SLIDING FILAMENTS

  • ACTINA – FILAMENTO SOTTILE – CONTRATTILE
  • MIOSINA – FILAMENTI SPESSI – CONTRATTILE
  • TROPONINA - FILAMENTO SOTTILE – REGOLATRICE

La troponina si lega agli ioni Ca⁺⁺-> influenza l’attività delle tropo miosina e la sblocca->da qui parte l’attività ACTINA-MIOSINA

TROMIOSINA – FILAMENTO SOTTILE - REGOLATRICE

La tropo miosina (proteina sui ponti di actina che copre i siti per i ponti di miosina) sblocca lo scorrimento delle fibre-> arriva il Ca ⁺⁺-> in questo modo la troponina (complesso proteina sull’actina) sblocca l’attività della tropo miosina-> con il Ca⁺⁺ il muscolo si accorcia e avviene la contrazione.

Tutto questo avviene grazie al MOTONEUORONE (sinapsi) -> UNITÀ MOTORIA

MOTONEURONE (MN) + FIBRE = MUSCOLO

ACETILCOLINA è il

mediatore sinaptico per il muscolo striato (è eccitatorio).

M. LISCIO:

  • Minor controllo del muscolo striato(vasi, apparato urinario)-> fz di massa
  • Non è innervato dal MN perché è involontario -> è gestito dal SNA
  • Funziona sempre
  • Sono presenti sia sinapsi chimiche che elettriche
  • 2 tipi SNA:
    • SIMPATICO-> non eccita
    • PARASIMPATICO -> eccita

FUNZIONE MUSCOLARE:

  • > FENOMENI ELETTRICI
    1. Potenziale d’azione (PA) del MN
    2. Rilascio di Ca⁺⁺
    3. Liberazione acetilcolina
    4. Potenziale della giunzione neuromuscolare
    5. PA nelle fibre muscolari dei TUBULI T
    6. Liberazione del Ca⁺⁺ nel reticolo endoplasmatico
  • >FENOMENI MECCANICI
    1. Modificazioni strutturali delle proteine “contrattili”
    2. Slidings filaments
    3. Ruolo ponti trasversali

→->ACCOPPIAMENTO: eccitazione/contrazione (entra ADP; esce ADP + Pi) energia + calore→→forna (N) lavoro (W = F*S) 1J = 1 N*M

12N. FRENICO:

  • ORIGINE: radici spinali C3-C4-C5
  • INNERVAZIONE

MOTORIA: diaframma- INNERVAZIONE SENSITIVA: pericardio, pleura, peritoneo

UNITÀ MOTORIA:- ASSONE- PLACCA NEUROMUSCOLARE- FIBRE MUSCOLARI

FIBRE MUSCOLARI:- LISCE- STRIATE- SARCOMERO

SARCOMERO:- ACTINA- MIOSINA

➜ Ogni fibra è innervata da un singolo MN

➜ Ogni MN innerva + fibre = UNITÀ MOTORIA

➜ Il n° di fibre è in relazione alla grandezza dell’UNITÀ MOTORIA

➜ Esistono differenti tipi di fibre muscolari:

TIPO I (slow oxidative)- slow s

TIPO II A (fast-resistent) – FR – fast oxidative glicolic->queste prime due resistono alla fatica, hanno bisogno di O₂ (ANAEROBIOSI;metabolismo lento)

TIPO II B (fast fatigue) – FF – fast glicoli tic ->affaticano rapidamente

TIPO I-> innervate da MN di PICCOLO CALIBRO

TIPO II A e II B-> innervate da MN di GROSSO CALIBRO->muscolo con GRANDE MN-> GRANDE FORZA->muscolo con PICCOLO MN-> MOVIMENTO FINE

CONTRZIONE MUSCOLARE

ISOMETRIA: sviluppo di tensione a lunghezza

costanteISOTONICA: sviluppo di tensione con accorciamento➔ Componente contrattile (CC): sarcomeri-> genera tensione➔ Componente elastica in serie (CES): Tessuto connettivo -> trasmette tensione

Più ↑ la frequenza di stimolo a livello del nervo più un ↑ della contrazione muscolare.

13TETANO:- contrazione muscolare persistente- il nervo rimane completamente depolarizzato- il nervo continua ad eccitare il muscolo perché non viene inibito

SOGLIA ANAEROBICA:- intensità dell’esercizio in cui avviene un brusco ↑ dei livelli di lattato nel sangue->livellospecifico di intensità dell’esercizio in cui le concentrazioni di lattato raggiungono i 4 mol/L- rappresenta il punto di attivazione massiccia del meccanismo anaerobico->punto didemarcazione fra esercizio moderato ed intenso- la produzione di CO₂, la ventilazione (atti respiratori al min) e i livelli di acido latticoprodotto crescono rapidamente

METABOLISMO

MUSCOLARE: il metabolismo anaerobico lattacido-> meccanismo fisiologico cellulare deputato alla produzione di energia a PRESCINDERE dall'utilizzo dell'O₂ e della creatin-fosfato (CP): questo sistema energetico è infatti in grado di produrre ATP in ambiente anaerobico mediante la GLICOLISI ANAEROBICA (utilizzando glucosio e non altri substrati)

GLICOGENO-> GLUCOSIO (ATP)-> GLICOLISI->PIRUVATO->LATTATO

GLICOLISI 2 vie:

  • CO₂
  • ACETIL-CoA ->CICLO DI KREBS->O₂->FOSFORILAZIONE OSSIDATIVA->ATP<-(CREATINA)

CREATINA-P +ADP

IMMAGINI CLINICHE DELLE MALATTIE MUSCOLARI

EMATOCHIMICA:

  • CPK (enzima associato alla creatina)
  • LDH (lattico deidrogenasi)
  • Mioglobinuria

NEUROFISIOLOGICA: elettromiografia (EMG)

MORFOLOGICA:

  • BIOPSIA MUSCOLARE
  • RISONANZA MAGNETICA

CONTROLLO DELLA CONTRAZIONE MUSCOLARE

  1. FUSO NEUROMUSCOLARE

Difende l'unità anatomica del muscolo regolando la lunghezza muscolare come risposta riflessa agli stimoli esterni o "per

  1. ORDINE del SNC al fine di adottare la postura
  2. ORGANI TENDINEI (GOLGI)
  3. CONTRAZIONE MUSCOLARE: stiramento della componente elastica del tendine -> trazione delle fibre collagene nell'organo del Golgi con pressione delle terminazioni sensoriali -> scarica dei neuroni afferenti che arrivano al midollo spinale
  4. A livello del grigio spinale la sinapsi eccita gli interneuroni inibitori portando a ↓ frequenza di scarica dei alfa-MN → la contrazione muscolare diminuisce o cessa:
    • a) rallentano la contraz. Muscolare quando la forza di contrazione ↑
    • b) prevengono l'eccessiva contrazione che potrebbe danneggiare il muscolo
  5. TONO MUSCOLARE - La resistenza offerta da un muscolo allo stiramento
    • - Organi tendinei del Golgi: sono disposti in serie rispetto alle fibre muscolari -> scaricano per distensione del tendine e/o contraz. del muscolo
    • - Fusi neuromuscolari: sono disposti in parallelo rispetto alle fibre muscolari -> scaricano per distensione del muscolo
  6. Controllo

centrale (fascio piramidale)- Ipotono - ipertono (spasticità)Riflesso osseo – tendineo->la scarica indotta dai fusi è responsabile di MN (riflesso periosteo,riflesso del tendine)SFORZO MUSCOLARE:- MN + GRANDI->assoni + grandi ->conducono + rapidamente (+ alto innervation ratio)- UNITÀ MOTORIE + GRANDI sviluppano:contraz + rapidamaggiore tensioneelevata tendenza alla fatica15 SISTEMA RESPIRATORIOFUNZIONE RESPIRATORIA = SCAMBIO DI GAS -> in 2 livelli distinti:- Respirazione INTERNA- Respirazione ESTERNARESPIRAZIONE INTERNA: l’utilizzo di O₂ all’interno dei mitocondri per generare ATP grazie allafosforilazione ossidativa e alla produzione di CO₂.RESPIRAZIONE ESTERNA: scambio di O₂ e CO₂ tra atmosfera e tessuti in 4 processi:1. VENTILAZIONE POLMONARE: movimento dell’aria dentro e fuori i polmoni2. Scambio per DIFFUSIONE di O₂ e CO₂ tra le cavità aeree, polmonari e il sangue3. Trasporto da parte del sangue di O₂

e della CO₂ tra polmoni e tessuti

Scambio per DIFFUSIONE di O₂ e CO₂ tra sangue e tessuti

ALTERAZIONE DEL SISTEMA RESPIRATORIO

  1. Regolazione equilibrio acido-base
  2. Permette la fonazione
  3. Partecipare alla difesa contro i fattori patogeni e le particelle estranee che si possonotrovare nelle vie respiratorie
  4. Fornire una via per la dispersione dell'umidità e del calore
  5. ↑ ritorno venoso (pompa respiratoria)
  6. Attivare alcune proteine plasmatiche nel momento in cui esse passano attraverso acircolazione polmonare

ANATOMIA SISTEMA RESPIRATORIO

ORGANI PRINCIPALI-> POLMONI (cavità toracica). Si dividono in:

  • POLMONE DX (3 lobi)
  • POLMONE SX (2 lobi)

>l'aria entra ed esce dai polmoni attraverso le VIE AEREE SUPERIORI e una rate di condotti che→formano un sistema di passaggi TRATTO RESPIRATORIO→VIE AEREE SUPERIORI l'aria entra nella CAVITÀ NASALE e/o CAVITÀ ORALE→ conducono alla FARINGE (condotto

muscolo-membranoso→ via di passaggio comune all'aria e al cibo). Queste 2 vie divergono:

  • Il cibo va nell'ESOFAGO (condotto muscolo-membranoso che va allo STOMACO)→
  • L'aria va nella LARINGE (1ᵃ struttura tratto respiratorio) include tutte le vie di passaggioper l'aria dalla faringe ai polmoni. 2 zone:
  1. ZONA DI CONDUZIONE: parte SUPERIORE tratto respiratorio. Conduzione dell'aria da LARINGE a POLMONI.
  2. ZONA RESPIRATORIA: parte INFERIORE tratto respiratorio. Siti di scambio di gas all'interno dei polmoni.

ZONA DI CONDUZIONE

  1. LARINGE→ per evitare che il cibo entri ne tratto respiratorio vi è la GLOTTIDE la quale è coperto da un lembo di tessuto (EPIGLOTTIDE) che durante la deglutizione viene tenuto abbassato dalla glottide. In questo modo non entra cibo/acqua nella laringe (nella laringe si trovano le corde vocali)
  2. TRACHEA (decorre anteriormente e parallelamente all'esofago). A differenza dell'esofago, la trachea
  3. rimane aperta-> la sua parte anteriore e i lati delle sue pareti contengono 15-20 anelli incompleti di cartilagine a forma di “C” che le forniscono rigidità.

    La trachea si divide in:

    • BRONCHI PRIMARI di DX e SX→ conducono l’aria in ciascun polmone, contengono cartilagine che forma anelli per tutta la circonferenza. Si dividono poi in:
    • BRONCHI SECONDARI: 3 nel POLMONE di DX; 2 nel POLMONE di SX. Si dividono poi in:
    • BRONCHI TERZIARI→ + piccoli che si dividono a loro volta in + piccoli (8 m).
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
52 pagine
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SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher adanella94 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia e fisiologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Polo Alberto.