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TEGUMENTO NEGLI ANFIBI

Come abbiamo appena detto gli anfibi rappresentano un po' una via di mezzo tra il tegumento dei pesci e quello degli amnioti. Questi animali inoltre presentano uno stadio larvale nella quale il tegumento è molto differente dallo stadio adulto e in particolare risulta essere più simile al tegumento dei pesci piuttosto che a quello dei tetrapodi.

Ipoteticamente il passaggio del tegumento dello stadio larvale a quello dello stadio adulto, quindi il cambiamento che avviene durante la metamorfosi, rappresenta il cambiamento che è avvenuto durante l'evoluzione.

- Larve

Nelle larve il tegumento è più simile a quello dei pesci, non per la presenza di scaglie ma piuttosto per la presenza esclusivamente di cellule vive. Ci sono delle regioni però che rappresentano delle eccezioni e dove troviamo delle cellule morte.

Ad esempio, nelle larve degli anfibi anuri abbiamo un apparato boccale costituito da un becco corneo circondato da

strutture che prendono il nome di cheratodonti (denticornei) e che hanno la funzione di coadiuvare l'alimentazione.

Metamorfosi

Tutto questo nell'adulto cambia. Ciò che succede è innanzitutto:

  • corneificazione dell'epidermide
  • differenziazione del derma in strato lasso e strato compatto
  • comparsa delle ghiandole pluricellulari

N.B.

Negli anfibi adulti le ghiandole più importanti sono due, quelle mucose, che servono a produrre un muco che poi servirà a sciogliere l'ossigeno e a garantire gli scambi gassosi, e quelle granulari, che invece servono a produrre delle sostanze tossiche.

Nel tegumento degli anfibi non c'è ossificazione dermica ma anche qui ci sono delle eccezioni. Nei Gimnofioni, infatti, sono presenti delle piccole ossa dermiche molto simili alle scaglie dei pesci che servono a irrobustire il tegumento.

52 - Modificazioni del tegumento

  1. Cuscinetti nuziali

Negli anfibi maschi si formano i cosiddetti cuscinetti nuziali,

delle callosità (derivate quindi da un'ipercheratinizzazione), localizzate negli arti anteriori. Servono per creare un maggiore attrito e facilitare l'accoppiamento.

2. Ghiandole parotoidi
Altre modifiche del tegumento sono le ghiandole parotoidi, dove si accumulano le cellule granulari che producono sostanze tossiche. Vengono infatti usate per produrre secreti tossici usati contro i predatori.

TEGUMENTO NEI RETTILI
Il tegumento dei rettili presenta delle caratteristiche tipiche di un adattamento ad una esistenza più svincolata dall'ambiente acquatico. Osservando il loro tegumento al microscopio potrebbe essere molto simile a quello dei pesci. Vediamo infatti anche qui delle strutture appiattite e parzialmente sovrapposte, ma la verità è che la loro natura è completamente diversa.

Queste strutture, infatti, prendono il nome di squame embricate, quindi, parzialmente sovrapposte le une alle altre, oppure prendono il nome di scudi. La differenza

tra queste due disposizioni è importante perché infatti lesquame coprono in maniera ottimale le cerniere, ovvero quelle regioni di tegumento non corneificati, mentre gli scudi, disposti gli uni vicini agli altri, non coprono queste cerniere che in compenso si disporranno più in profondità per avere maggiore protezione. Nei rettili possiamo trovare le ossa dermiche in diverse situazioni come, ad esempio, a sostegno degli scudi (nei coccodrilli) o nella parte ventrale costituendo degli elementi ossei che prendono il nome di gastralia o anche dette costole addominali. - Muta o Ecdisi Nei rettili, un fenomeno abbastanza diffuso è la muta, anche detta ecdisi. Questo processo avviene a livello dell'epidermide e in particolare a livello dello stratobasale. Quello che succede è che lo strato basale, che è lo strato attivo mitoticamente, si sdoppia in due. Lo strato che si trova sotto, comincia a produrre nuova epidermide, mentre l'altro strato

avrà sopra di lui la vecchia epidermide. A un certo punto si forma uno strato di fissione (strato di staccamento) a livello della vecchia epidermide che di conseguenza, una volta formata l'epidermide nuova, si staccherà.

53- Tegumento cheloni

I cheloni dal punto di vista del tegumento sono molto particolari, infatti, la loro corazza non è una modificazione del tegumento come può sembrare. La corazza è costituita sia dalla parte di sopra che dalla parte di sotto che sono rispettivamente il carapace e il piastrone. La parte più superficiale della corazza è una parte cornea che sovrasta un altro carapace e un altro piastrone che però sono costituiti da tessuto osseo. Questa parte ossea contiene degli elementi dell'endoscheletro, ovvero le costole.

- Ghiandole rettili

Il tegumento dei rettili non è un tessuto particolarmente ghiandolarizzato, infatti, ce ne sono poche che servono generalmente per i rapporti intraspecifici.

esempio sono le ghiandole femorali o le ghiandole dell'odore in cheloni e alligatori, ecc.- Artiglio

Una novità degli amnioti, che è presente in pochissimi anfibi è l'artiglio che risulta essere un adattamento all'ambiente terrestre in quanto serve per scavare, per arrampicarsi ed è fondamentale per la locomozione terrestre.

L'artiglio in ogni caso non è altro che una squama modificata. È indurita perché è infiltrata di sali di calcio e sono quasi esclusive degli amnioti.

TEGUMENTO NEGLI UCCELLI

Per molti aspetti la cute è simile a quella dei rettili, in particolare per l'epidermide che contiene anche in questo caso uno spesso strato corneo.

Ciò che succede negli uccelli però è che, i cromatofori, che negli eterotermi si trovano solamente nel derma, possono cedere dei granuli di pigmento anche all'epidermide. Questo è importante perché la penna, che è il

Il principale annesso del tegumento degli uccelli, quando cresce poi si porta dietro questi granuli che gli conferiscono poi le varie colorazioni. Una similarità con il tegumento dei rettili è la scarsità di ghiandole (ghiandole dell'uropigio, ghiandole del sale). La caratteristica principale del tegumento degli uccelli è la penna che è di origine epidermica.

Le penne

La caratteristica principale degli uccelli è la penna e attualmente è presente solo in questo gruppo di animali. Nell'immagine a destra vediamo una penna chiusa in una guaina. Entrambe sono di natura cornea, quindi sono costituite da cellule morte contenenti cheratina. Si sviluppano completamente all'interno di questa guaina e quando questa si rompe, la penna all'interno risulta pronta.

Struttura

La struttura della penna è piuttosto complessa. È costituita da un calamo che è la parte prossimale della penna, ed è vuoto all'interno.

Questo calamopresenta una cavità che durante lo sviluppo contiene il derma che serva a nutrire la penna.

Dal calamo parte il rachide, ovvero la parte centrale, che invece al suo interno è piena.

Dal rachide partono le barbe, tutte le strutture laterali filamentose.

Ogni barba è suddivisa in più barbule e ogni barbula porta allapropria estremità degli amuli, ovvero dei piccoli ametti che servonoad ancorare la barbula della barba successiva e a creare il cosiddettovessillo coerente. Il vessillo non è altro che tutta la parte esternadella penna.

N.B.Nella figura accanto vediamo infatti una porzione di penna che non presenta amuli (la parte in basso).In questa porzione le barbe sono libere e questo ci fa capire quanto gli amuli siano importanti per avere unapenna compatta e adatta al volo.

- Tipi di penne

In ogni caso ci sono vari tipi di penna. Abbiamo visto la penna remigante(asimmetrica), poi ci stanno le penne di contorno, chiamate anche penne

copritrici, che danno la forma a questi animali. Ci sono poi le piume, particolari penne con un rachide molto corto e senza amuli, quindi caratterizzate da un vessillo sciolto. E infine ci sono le filopiume che sono formate principalmente dal rachide e sull'estremità presentano pochissime barbe libere. Queste sono posizionate in specifiche parti del corpo e hanno principalmente una funzione sensoriale.

55- Collocazione penne: Le penne degli uccelli hanno una collocazione ben precisa in specifici punti della pelle che vengono chiamati pterili. Le regioni senza penne vengono chiamate invece apterili. Quindi non ricoprono proprio completamente tutta la pelle che infatti in alcune regioni è nuda. Comunque, la penna è una struttura morta che va incontro a logoramento e infatti ogni tanto dev'essere sostituita. Questa sostituzione è molto semplice. Come si vede dalla figura accanto, all'interno del follicolo sotto al calamo si forma una nuova papilla dermica.

dare maggiore spinta all'uccello durante il volo. Durante il colpo d'ala ascendente (fig. c), le penne si aprono e si separano, permettendo all'aria di passare attraverso di esse e riducendo la resistenza. Questo movimento delle penne durante il volo è fondamentale per garantire la stabilità e la manovrabilità dell'uccello. Oltre ai movimenti delle penne durante il volo, è importante anche il loro orientamento rispetto alla pelle. Le penne possono essere erette, quando sono sollevate in posizione verticale, o abbassate, quando sono aderenti al corpo. Questo permette all'uccello di regolare la quantità di aria intrappolata tra le penne e il corpo, influenzando così la termoregolazione. In conclusione, le penne non sono solo importanti per il volo degli uccelli, ma svolgono anche una funzione fondamentale nella termoregolazione. Grazie ai movimenti dei muscoli presenti nella pelle, le penne possono muoversi e cambiare orientamento, consentendo all'uccello di adattarsi alle diverse condizioni ambientali.

spingere verso il basso più aria possibile così da riuscire a prendere quota. Colpo d'ala ascendente (fig. c) o In questa fase l'aria spinge verso il basso la penna che ruota e lasciapassare l'aria.

56 - Colorazione La colorazione delle penne è dovuta a colori strutturali e granuli di pigmento contenuti nei melanofori che dall'epidermide entrano nelle penne. In particolare, il rosso e il giallo sono dati dai caretonoidi, il marrone e il nero sono dalla melanina mentre il bianco e il blu sono dati da colori strutturali. Questi colori vengono usati principalmente per la comunicazione.

- Evoluzione della penna Si pensa che le squame siano gli antenati della penna. Questo perché i rettili sono legati agli uccelli e tra queste due strutture ci sono anche delle somiglianze nelle prime fasi dello sviluppo e nella composizione. In ogni caso le squ

Dettagli
A.A. 2022-2023
157 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/06 Anatomia comparata e citologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher laranapolitano di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia comparata e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Franchini Paolo.