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La struttura della laringe e delle corde vocali

I rapporti che contraggono le cartilagini tra di loro sono tali da avere muscolature che delimitano nell'abito laringeo la presenza di pieghe. Ritroviamo inoltre le corde vocali vere, cioè dotate di muscolatura che le avvicina oppure le allontana a seconda dei movimenti compiuti dalle cartilagini: se il soggetto respira e non parla, le corde vocali si allontanano e l'aria passa; se il soggetto parla, le corde vocali si avvicinano e, a causa dell'aria, vibrano consentendo l'emissione dei suoni.

La mucosa che riveste la laringe, la parte superiore della faringe e la trachea è costituita da epitelio batiprismatico dotato di ciglia. Le corde vocali (così come anche la parte intermedia ed inferiore della faringe) sono invece rivestite da epitelio pavimentoso pluristratificato, perché sono sempre sollecitate dalle vibrazioni delle onde sonore e dunque necessitano di un rivestimento più robusto, che le aiuti a rimanere in salute.

Figura 5:

laringe 7Apparato respiratorio – Trachea, bronchiÈ costituita da anelli cartilaginei posizionati uno sopra l’altro e tenuti assieme da tessuto connettivale. Questi anelli, posteriormente, non sono completi ma sono sostituiti da una porzione di natura connettivale denominata parte membranacea degli anelli cartilaginei [o della trachea]. L’incompletezza degli anelli consente al bolo (il cibo) di attraversare l’esofago.

Figura 6: trachea e bronchi

La trachea è un organo impari e cavo a forma di tubo che si colloca in parte nel collo ed in parte nel mediastino: le cartilagini costituenti la trachea sono localizzate in una porzione che va dalla quarta vertebra cervicale fino alla quarta vertebra toracica, in corrispondenza della quale l’organo si divide in due bronchi:

  • il bronco di destra, più corto, ma con diametro maggiore. Nella maggior parte dei casi è costituito da sei anelli cartilaginei;
  • il bronco di sinistra, più lungo e di

Il bronco principale è un tubo che si estende dalla trachea al polmone. Ha un diametro inferiore e di solito è costituito da dieci anelli cartilaginei. La differenza nel numero e nel diametro degli anelli cartilaginei è dovuta alla presenza del cuore che, occupando la regione, influisce sui bronchi.

I bronchi si dividono all'interno del rispettivo polmone e danno origine a divisioni sempre più sottili fino ad arrivare ai bronchioli. I bronchi principali e lobari hanno una struttura simile a quella della trachea. Nei bronchi zonali (o segmentari), gli anelli cartilaginei si trasformano in placche. Nei bronchioli, le placche scompaiono e nella parete aumenta il tessuto muscolare liscio e il tessuto elastico, che impedisce il collasso dei bronchioli.

I bronchi sono sempre accompagnati da un ramo dell'arteria polmonare che, come i bronchi, origina vasi di diametro sempre più piccolo fino ad arrivare ai capillari.

All'ingresso del polmone si...

un rapporto con le coste; una faccia mediastinica, che entra in rapporto con il mediastino. All'interno dei polmoni si trovano i bronchi, che si ramificano in bronchioli e infine in alveoli, dove avviene lo scambio di ossigeno e anidride carbonica con il sangue. Il polmone è vascularizzato da un'arteria bronchiale e una vena bronchiale, che hanno lo scopo di nutrire il tessuto polmonare. L'apparato respiratorio è fondamentale per l'ossigenazione del sangue e l'eliminazione dei gas di scarto.

Rapporti con le coste; una faccia mediale, nella quale ritroviamo l'ilo del polmone. Contrae rapporti con il mediastino e dunque prende anche il nome di mediastinica. I polmoni sono qui in rapporto con cuore, esofago, trachea e la porzione toracica dell'aorta.

I polmoni sono accolti all'interno di una sorta di sacchetto chiamato pleura. Quest'ultima è costituita di due parti: una più esterna, la pleura parietale (che aderisce alla cavità toracica ed inferiormente al muscolo diaframma), ed una più interna, la pleura viscerale. Quest'ultima si forma dal ripiegamento della pleura parietale e va ad aderire al parenchima polmonare, addentrandosi all'interno delle scissure presenti nei polmoni: la pleura viscerale seguirà dunque le due scissure del polmone destro e l'unica scissura di quello sinistro.

Tra questi due foglietti [le due pleure] si trova un velo di liquido che ne permette lo scorrimento. Durante l'inspirazione,

Il diametro antero-posteriore della cavità toracica aumenta ed il muscolo diaframma si abbassa: questo comporta anche l'abbassamento della pleura parietale, che segue questi movimenti e si sposta. Conseguentemente, anche la pleura viscerale si sposta ed il polmone aumenta il suo diametro antero-posteriore e longitudinale. Quando il diaframma torna nella posizione di partenza, tutto ritorna com'era in precedenza. Questo ci dimostra come le pleure siano fondamentali per permettere ai polmoni di espandersi (durante la fase di inspirazione) e successivamente tornare alla posizione di partenza (nella fase di espirazione).

Se vi è un processo infettivo che coinvolge il polmone e la quantità di liquido tra le due pleure risulta eccessiva, l'organo non si espanderà in maniera corretta.

Come la maggior parte degli organi pieni, anche i polmoni si dividono in lobi e lobuli. I primi sono determinati dalla presenza di scissure, cioè tagli che troviamo

nel parenchima polmonare: nel polmone di destra vi sono tre lobi (lobo superiore, lobo medio, lobo inferiore), in quanto sono presenti due scissure; nel polmone di sinistra ritroviamo due lobi (lobo superiore e lobo inferiore) in quanto vi è una sola scissura. La suddivisione in lobuli è preceduta da un'altra tipologia di suddivisione: quella in segmenti. Ciascun segmento polmonare è vascolarizzato da un ramo specifico che nasce dall'arteria bronchiale e dall'arteria polmonare. Il polmone, infine, si divide in tanti lobuli polmonari. Questi presentano le ramificazioni dei bronchi: il bronco di destra, una volta entrato nel polmone, si suddivide in tre rami, ognuno dei quali si porta nei tre lobi polmonari; il bronco di sinistra si divide invece in due rami e si porta nei due lobi polmonari. Queste sono le divisioni intra polmonari dei bronchi che, successivamente a questi bronchi lobari appena descritti, diverranno bronchi segmentari. Questi ultimi andranno.

Poiall'interno dei lobuli polmonari nei quali si divideranno in altri rami denominati bronchi lobulari.

Figura 7: polmoni in sezione sagittale

Figura 8: polmoni in sezione trasversale

Ogni lobulo polmonare ha la dimensione di circa 0,5-1 cm3 di volume e all'interno di ognuno di questi, il bronco va incontro ad una serie di suddivisioni di diametro sempre minore: si inizia con i bronchioli intralobulari, i quali si suddividono poi in 10-15 bronchioli terminali (o minimi), ognuno dei quali forma un acino polmonare. I bronchioli terminali rappresentano le ramificazioni ultime delle vie aeree inferiori [queste hanno inizio dalla trachea, proseguono con i bronchi principali, i bronchi secondari, terziari, i bronchioli e infine i bronchioli terminali] e sono presenti in gran numero. In ogni acino polmonare, il bronchiolo terminale dà origine a due bronchioli respiratori (o alveolari), riconoscibili perché sulla parete polmonare compaiono delle piccole

estroflessione sacciforme che prendono il nome di alveoli polmonari, causati proprio dal decorso dei bronchioli respiratori. Gli alveoli sono avvolti da capillari sanguigni del diametro di circa 5-6 µm che originano dall'arteria polmonare e dai quali prenderanno poi origine i vasi che andranno a formare le vene polmonari. Tra questi capillari e la parete alveolare avvengono gli scambi tra aria e sangue. Gli alveoli diventano sempre più numerosi via via che si procede verso l'estremità distale del bronchiolo respiratorio. Quest'ultimo termina infine suddividendosi in condotti alveolari, rami la cui parete è formata completamente da una successione di alveoli: questi condotti si diramano ulteriormente in condotti dilatati e a fondo cieco che presentano anch'essi la parete estroflessa in alveoli e prendono il nome di sacchi (o infundiboli) alveolari [rappresentano la parte terminale delle vie respiratorie]. Procedendo a ritroso rispetto allasuddivisione appena descritta si può dire che: un gruppo di circamille alveoli forma un acino; l'acino risiede all'estremità di un bronchiolo terminale; un gruppo dipiù acini polmonari e bronchioli terminali costituisce un lobulo polmonare, che è la più piccolastruttura polmonare riconoscibile ad occhio nudo. L'acino costituisce ciò che anatomicamente è definito come unità funzionale del polmone. Quando il bronco entra all'interno del polmone, non vi sono più anelli cartilaginei, ma strutturecostituite da placche cartilaginee che scompaiono ai livelli più sottili di suddivisione cui va incontroil bronco prima ed il bronchiolo poi. Nel polmone, gli anelli cartilaginei sono sostituiti da placche cartilaginee che diminuiscono didimensione fino a scomparire e vi è una struttura connettivale avvolta da fibre muscolari. La muscolatura che avvolge i bronchioli presenta un andamento anulare.

Il polmone è un organo complesso che svolge un ruolo fondamentale nel sistema respiratorio. È costituito da una serie di strutture specializzate che consentono lo scambio di ossigeno e anidride carbonica tra l'aria e il sangue.

Una delle strutture chiave del polmone è il bronchiolo, un tubo di piccole dimensioni che si ramifica dai bronchi e si dirige verso gli alveoli. Gli alveoli sono delle piccole sacche d'aria che si trovano alla fine dei bronchioli e sono il sito principale dello scambio gassoso.

La parete dei bronchioli è costituita da uno strato di muscolatura liscia circolare spiraliforme. Questa disposizione evita la chiusura del lume del bronchiolo quando la muscolatura si contrae.

Gli alveoli sono rivestiti internamente da un epitelio pavimentoso semplice molto sottile. Le cellule che compongono questo epitelio sono chiamate pneumociti di primo e secondo tipo e sono responsabili della formazione della parete dell'alveolo polmonare. Oltre ai pneumociti, troviamo anche altre tipologie di cellule come i macrofagi della polvere, specializzati nell'eliminazione delle polveri che entrano nella cavità polmonare.

I pneumociti di primo tipo sono le cellule più piccole e presentano un piccolo nucleo e un citoplasma sottile. Queste cellule consentono lo scambio di ossigeno e anidride carbonica tra l'aria e il sangue. L'ossigeno si lega ai globuli rossi, mentre l'anidride carbonica viene eliminata attraverso l'espirazione.

mentre il capillare che aveva trasportato il sangue venoso porterà sangue arterioso. Quest'ultimo ritornerà all'atrio di s
Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
14 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher LivioG. di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia II e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Falconi Mirella.